Ordinanza anti-bivacco a Pachino, vietati assembramenti e il consumo di alcolici all’aperto

E’ stata già soprannominata ordinanza “anti-bivacco” quella con cui il sindaco di Pachino vieta assembramenti e consumo di bevande alcoliche in una serie di vie della cittadina. Sono quelle dove, nelle ultime settimane, sempre più numerosi sono stati danneggiamenti, risse ed altri fenomeni di degrado urbano. Vicende che sono anche finite più volte nelle cronache provinciali, con l’intervento delle forze dell’ordine e la richiesta rivolta alla Prefettura di maggiori controlli.
A Pachino vive ed è integrata una folta comunità straniera, in particolare tunisina. Ultimamente però sono proprio gruppetti di stranieri a dare vita ad episodi che hanno finito per allarmare la popolazione. Per questo il sindaco Gambuzza ha rotto gli indugi ed ha deciso di intervenire sposando la linea dura.
In una serie di vie e piazze del centro di Pachino, fino al 31 gennaio 2025, entra in vigore il divieto di assembramenti, “anche occasionali e non finalizzati alla corretta fruizione sociale dell’area”. In particolar modo, vietato il bivacco “inteso come permanenza in area pubblica con contestuale consumazione di cibi e/o bevande nonché come permanenza in posizione seduta o sdraiata in terra, lungo la sede stradale o sui marciapiedi e/o con schiamazzi”. Non solo, dalle 16.00 alle 07 del giorno successivo e per tutti i giorni della settimana – sempre nelle principali aree del centro della città – istituito il divieto “della vendita di bevande alcoliche di qualsiasi qualità, quantità e gradazione presso tutti i pubblici esercizi, i distributori automatici h24, esercizi di vicinato, minimarket e medie e grandi strutture di vendita”. Fatto salvo il caso in cui la vendita e la conseguente consumazione avvengano all’interno dei pubblici esercizi autorizzati e nelle pertinenze esterne occupate in concessione. Il divieto non opera, inoltre, in occasione di sagre, eventi e manifestazioni organizzati o patrocinati dal Comune, fermo restando l’obbligo di utilizzare “esclusivamente” contenitori di carta. Restano escluse dal divieto anche le bevande alcoliche acquistate dal cliente se parte integrante “di una spesa che comprenda anche altri generi alimentari e beni di consumo acquistati contestualmente e presenti nel medesimo documento fiscale di vendita”. Alle pizzerie, ai panifici, alle gastronomie ed alle rosticcerie è consentita la vendita per asporto di bevande alcoliche, insieme agli alimenti acquistati.
Insieme alla vendita, l’ordinanza vieta anche il consumo all’aperto “di bevande alcoliche e non alcoliche in contenitori di vetro e/o alluminio, nonché il deposito, l’abbandono e la dispersione sul suolo pubblico di contenitori in vetro, bottiglie di vetro, lattine e qualsiasi altra tipologia di rifiuto”.
Per chi trasgredisce, previste multe da 25 fino ad un massimo di 500 euro, oltre alle eventuali conseguenze di natura penale. Per le attività commerciali che non dovessero rispettare il divieto di vendita, in caso di recidiva, può esser disposta l’applicazione della sanzione amministrativa accessoria della sospensione temporanea dell’attività.




Acqua a Palazzolo Acreide, le analisi Asp: “è potabile”. In arrivo nuova ordinanza

Le analisi effettuate dall’Asp di Siracusa certificano la buona qualità dell’acqua della rete idrica di Palazzolo Acreide. Rientrato, per il momento, l’allarme per l’improvvisa torbidità dovuta alla presenza di detriti argillosi, i test di laboratorio confermano che è l’acqua e potabile e batteriologicamente.
La comunicazione Asp è arrivata nel pomeriggio al Comune di Palazzolo Acreide e domattina il sindaco, Salvatore Gallo, firmerà la relativa ordinanza dopo settimane in cui ne è stato vietato l’utilizzo per usi umani e alimentari.
L’emergenza non è però rientrata e si continua a lavorare, di concerto con la Prefettura ed il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, al progetto per il collegamento di un ulteriore pozzo alla rete idrica in modo da diminuire l’emungimento dalla falda interessata dall’ultimo episodio di torbidità probabilmente dovuto alla contaminazione del bacino con acque superficiali.




Risultato ottenuto, tornano in funzione i bagni pubblici del Molo S. Antonio da 120mila euro

Torna in funzione – dopo tre anni – il blocco servizi igienici del Molo Sant’Antonio, a Siracusa. Uno dei wc automatizzati è stato finalmente riparato, grazie all’interessamento in prima persona dell’assessore Giuseppe Gibilisco. La moderna struttura venne installata nel 2021, nell’area su cui si trovava prima un chiosco bar che finì incendiato e poi demolito. Presentato come un passo avanti anche in accoglienza turistica, con servizi base proprio nell’area dove posteggiano auto e bus che trasportano turisti, autopulente e con igienizzazione automatica è finito presto ko – pare – a causa di un uso intenso e poco disciplinato. Tra un’otturazione e l’altra, dopo qualche mese di onorato servizio è diventata una poco utile occupazione di suolo pubblico.
Il blocco contempla due servizi igienici uomo/disabile e donna/disabile, con un fasciatoio per i più piccoli. Si tratta di una struttura di sei metri di lunghezza per circa 2 metri e mezzo di altezza. La scheda di presentazione vanta “sistemi di autopulizia delle tazze e dei lavabi, disinfestazione e asciugatura della superficie di calpestio. Durante la pausa notturna sarà garantito un ulteriore ciclo di disinfezione con nebulizzazione”.
Decine nel tempo le segnalazioni per quei bagni costantemente guasti e inutilizzabili. A farsi carico delle lamentele è stato l’assessore Gibilisco che, insieme agli uffici, ha avviato le operazioni per il ripristino di quei servizi igienici pubblici costati circa 120 mila euro al Comune di Siracusa. Ad ottobre i primi sopralluoghi, poi l’avvio delle procedure per i necessari lavori di manutenzione – non particolarmente onerosi – e adesso finalmente il ripristino del primo dei due moduli igienici.
Piccolo suggerimento: non guasterebbe adesso ragionare di una manutenzione programmata per questo servizio comunale, onde evitare di ritrovarsi in pochi mesi punto e a capo.




La scomparsa del magistrato siracusano Giuseppe Tamburini, il ricordo di Giuseppe Tigano

Celebrati oggi alle 16 i funerali di Giuseppe Tamburini, aveva 80 anni. Siracusano classe 1944, è stato presidente del collegio penale e poi della commissione tributaria aretusea; ha ricoperto il prestigioso incarico di presidente del Tribunale di Modica ed in precedenza era stato presidente del Tribunale di Caltagirone. Concluse la sua carriera come presidente del Tribunale di Ragusa nel 2016, nel frattempo accorpato a quello di Modica.
“Conobbi Giuseppe Tamburini un giorno di maggio del 1999, al Tribunale di Caltagirone. Ricordo che fui immediatamente accolto dal sorriso avvolgente del presidente Tamburini che mi disse: ‘Vedrai che insieme faremo un ottimo lavoro’…, racconta oggi Giuseppe Tigano, presidente della sezione penale del Tribunale di Caltagirone.
“Pino si presentava così: gentile, rassicurante, ma con delle idee molto chiare sull’organizzazione dell’ufficio.
Non si perdeva mai d’animo e sapeva motivare i suoi giudici, grazie al suo modo di porgersi ed all’innata empatia che ne caratterizzava la persona. Il suo è stato un decennio aureo a Caltagirone perché, pur collaborato da una orchestra di valorosi solisti, il direttore ha garantito un’invidiabile armonia ed un equilibrio impeccabile.
I suoi modi gentili e cortesi, che ispiravano fiducia e confidenza, si sono infatti coniugati con la fermezza e la lucidità di un vero capo dell’ufficio. Ed anche con un razionale ottimismo da magnifiche sorti. A tutto ciò si accompagnava una profonda, ma mai esibita, competenza professionale che facilitava la gestione dell’ufficio e rendeva oltremodo interessanti i leali confronti in camera di consiglio. Perché – prosegue Tigano nel ricordo – Giuseppe Tamburini è stato un fine civilista che a Siracusa ha anche affrontato importanti processi di criminalità organizzata nella veste di presidente del collegio penale. Per non dir nulla della prestigiosa presidenza della commissione tributaria, di cui andava compostamente fiero. Divenire il saldo punto di riferimento di un gruppo di entusiasti giovani magistrati era stato dunque quasi scontato vista la sua riconosciuta versatilità professionale. (…) Stai tranquillo caro presidente, carissimo Pino, la nostra stima ed il nostro affetto per te non svaniranno e resterai per sempre nel cuore di chi ti ha voluto bene, tra cui mi onoro di esserci anch’io”, conclude Giuseppe Tigano.

foto da Ragusanews.it




Pedone investito sulle strisce pedonali in viale Scala Greca, è un 24enne piemontese

Ancora un pedone investito mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali. E’ accaduto attorno alle 18 lungo viale Scala Greca, nel tratto finale, nei pressi del bar La Conchiglia. Per cause al vaglio della Polizia Municipale, una Yaris ha urtato un ragazzo di 24 anni proprio mentre si stava muovendo sul segnalato attraversamento pedonale. L’impatto, secondo alcune testimonianze, avrebbe sbalzato il giovane – originario di Casale Monferrato (Al) – di una decina di metri.
Rimasto sull’asfalto, il 24enne è stato condotto in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa. Secondo le prime informazioni, sarebbe arrivato vigile e viene sottoposto ad esami strumentali per accertare le sue condizioni.
Secondo i dati elaborati da Aci ed Istat, nel corso del 2023 sono stati 398 gli incidenti stradali avvenuti a Siracusa. In media, poco più di uno al giorno. Hanno causato 7 decessi (tasso mortalità 17,59) e ben 544 feriti. Il numero principale di sinistri si è registrato lungo le strade urbane, all’interno quindi dell’abitato cittadino: 340 (5 morti e 452 feriti). Lungo strade provinciali o stradali gli altri gravi incidenti (40, 2 morti e 67 feriti). Appena 3 in autostrada (4 feriti) ma questo dato è inficiato dalla classificazione atipica del tratto iniziale della Siracusa-Catania fino allo svincolo di Augusta, quando inizia la vera e propria autostrada. I pedoni investiti nel corso del 2023 sono stati 31 (con loro tasso di corresponsabilità al di sotto del 20%, ndr), con 2 decessi.
Coinvolti negli incidenti stradali, in totale, 700 veicoli tra auto, bus, moto, bici, motopattini, ecc. Di questi, ben 289 mezzi sono entrati in “contatto” lungo un rettilineo, 255 in un incrocio, 51 in curva e “appena” 50 nelle tanto criticate rotatorie. Curiosità: sono state 12 le biciclette coinvolte in incidenti di varia natura, avvenuti a Siracusa nel 2023; 3 i monopattini e 2 le bici elettriche.
Interessante anche soffermarsi sulle cause presunte di incidente. Nel 42,72% dei casi sarebbe colpa del mancato rispetto dei segnali stradali (stop, dare precedenza, etc); nel 20,12% dell’alta velocità; quindi mancato rispetto della distanza di sicurezza (10,53%); mentre solo il 5,88% sarebbe causato da guida distratta secondo i dati Aci-Istat.
Il giorno “peggiore” della settimana per il numero di incidenti a Siracusa? Il venerdì, con una media di 70 scontri.




Insolito sbarco di migranti in Ortigia, un piccolo gruppo tocca terra al Talete

Insolito sbarco di migranti in Ortigia, nei pressi del parcheggio Talete. Una ventina di stranieri, verosimilmente di nazionalità bengalese, hanno raggiunto con un barchino il punto favorevole all’approdo. Una volta messo piede a terra hanno cercato di far perdere le loro tracce, dileguandosi tra i vicoli di Ortigia.
Le forze dell’ordine sono prontamente intervenute. Poco distante dal punto dello sbarco c’è il commissariato Ortigia e proprio i poliziotti sono impegnati nelle ricerche insieme ai Carabinieri ed alla Capitaneria di Porto di Siracusa.
In occasione di simili sbarchi è ipotizzabile che sia stata una imbarcazione più grande a condurre i migranti sin quasi sotto costa, per poi lasciarli a bordo del barchino diretto a terra mentre la cosiddetta nave “madre” si allontanava.




Industria, sindacati siracusani in piazza ma divisi: sit-in della Cisl, sciopero di Cgil e Uil

Mentre Cgil e Uil confermano lo sciopero dei lavoratori della zona industriale per il 12 novembre, la Cisl si mobilita con un sit in – sempre il 12 novembre – in piazza Archimede, davanti alla Prefettura di Siracusa. L’iniziativa di mobilitazione dell’intero settore Industria della Cisl territoriale, coordinato dalla segretaria generale Vera Carasi, è stata decisa questa mattina al termine dell’ultima delle assemblee organizzate nella zona industriale e tenuta nella sala meeting della Sasol.
I lavoratori delle sei categorie impegnate nel polo energetico, dopo il confronto avviato in quest’ultima settimana dai segretari generali di Femca, Filca, Fim, Fisascat, Fit e Flaei, hanno condiviso la proposta del sindacato e si ritroveranno davanti al Palazzo di Governo per sostenere la vertenza per l’intera area industriale siracusana.
Chimici, edili, metalmeccanici, addetti ai servizi, ai trasporti e gli elettrici della Cisl mettono in campo una serie di richieste ben precise che guardano ad una tutela completa dell’economia industriale provinciale.
“La Cisl è per una transizione e una riconversione del più grande polo industriale italiano verso l’era green”, ribadiscono dal sindacato siracusano. “Al governo nazionale chiediamo un forte impegno a garanzia dei processi di riconversione dei vari siti dell’intero nostro polo. A Palermo si attivino, invece, per un piano industriale straordinario a garanzia e salvaguardia dei livelli occupazionali, della salute e dell’ambiente”. Il sit in si svolgerà dalle ore 10 alle ore 12 e al termine una delegazione dei lavoratori consegnerà un documento al Prefetto.
Alle 9, invece, il raduno alla portineria Ovest della zona industriale per lo sciopero di 8 ore indetto da Cgil e Uil. “Basta dismissioni e false promesse, chiediamo ai governi regionale e nazionale un piano di investimenti pubblici e privati per la riqualificazione del petrolchimico”, si legge nel volantino dei due sindacati.




Maxi-regolamento per una nuova Ortigia, si lavora di fino: “Adattamenti dopo il test Expo”

Slitta l’arrivo in Consiglio comunale del complesso di regole e provvedimenti che promettono di incidere in maniera ambiziosa su più aspetti “critici” della vita di Ortigia. Per il centro storico è stato predisposto un corposo regolamento che, in realtà, è il frutto del lavoro di più assessorati e che interviene in più settori: decoro, pulizia, viabilità e la famosa moratoria per le nuove apertura di attività di ristorazione.
Annunciato da diversi mesi, non è però ancora stato approvato dall’assise cittadina, passaggio essenziale perchè possa diventare esecutivo. Dagli uffici della presidenza del Consiglio comunale spiegano che il regolamento è tornato agli uffici competenti per una serie di ulteriori valutazioni. Lo conferma anche l’assessore Salvo Consiglio, tra le anime del provvedimento. “Abbiamo optato per un un ulteriore passaggio per rendere più semplice l’attuazione delle novità che vogliamo introdurre”, spiega proprio l’esponente della giunta Italia. “I giorni del G7 Agricoltura e dell’Expo Divinazione ci hanno permesso di attuare una sorta di sperimentazione e di valutazione operativa di alcuni di questi nuovi modi di gestire e vivere Ortigia. Sulla scorta di quell’esperienza, possiamo adesso semplificare o meglio calibrare alcuni passaggi burocratici o esecutivi, portando in Consiglio comunale un complesso di novità efficaci ed efficienti non solo sulla carta”, aggiunge Consiglio.
Il maxi-regolamento è la base di una visione “nuova” di Ortigia, con sempre meno auto grazie all’estensione della ztl con varchi già a piazzale Marconi e non più sul ponte Santa Lucia ed una progressiva pedonalizzazione del lungomare.
Le modifiche, però, riguardano essenzialmente tre aspetti: la sensibile riduzione del numero di veicoli che hanno accesso al centro storico (anche attraverso una revisione dei pass autorizzati, ndr); l’attesa moratoria che per tre anni bloccherà le nuove aperture di esercizi del settore food in Ortigia, incentivandole invece in altre zone cittadine; ed infine una riscrittura delle regole per il suolo pubblico ed il conferimento dei rifiuti da parte della attività commerciali.
Sul decoro urbano le nuove norme si presentano rigide e rigorose. Come preannunciato nei mesi scorsi, ad esempio, i carrellati per la raccolta differenziata non potranno più stare in “esposizione” lungo la strada o sui marciapiedi, a meno che non siano adeguatamente coperti con ricorso a griglie in legno o altro “maquillage” estetico. Chi ha spazi interni, dovrà tenere i carrellati dentro i locali disponibili.
Per approfondire, domattina (6 novembre) alle 8.35 l’assessore Salvo Consiglio sarà ospite di Doppio Espresso su FMITALIA (www.fmitalia.net per seguire anche da computer o via app).




Acqua torbida a Palazzolo, altro vertice in Prefettura. La soluzione passa da un nuovo pozzo

Ancora un vertice in Prefettura per il caso acqua torbida a Palazzolo Acreide. Se nelle ultime giornate alcuni miglioramenti hanno dato l’impressione di una problematica in via di risoluzione, resta invece alta l’attenzione sulla tenuta della distribuzione idrica nella cittadina montana. Entro 48 ore saranno intanto disponibili i risultati delle ultime analisi disposte da Arpa ed Asp sulla qualità dell’acqua che, spesso, scorga dai rubinetti mista a fanghiglia. Nel frattempo, si sta già studiando una soluzione alternativa non potendosi dare per scontato il buono stato generale – ed anche geologico – del bacino che attualmente alimenta la rete idrica di Palazzolo. Esiste un altro pozzo, poco distante, che potrebbe permettere in breve tempo di venire fuori dall’emergenza. Ma servono dei lavori urgenti come il collegamento di questo pozzo esistente alle stazioni di sollevamento dell’acquedotto e la necessaria fornitura di energia elettrica. Vanno valutati i costi e richiesto l’accesso urgente ai fondi del commissario straordinario per l’emergenza idrica in Sicilia. E questa è la soluzione su cui si stanno concentrando tecnici comunali e del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, chiamati a raccolta dalla Prefettura di Siracusa.
Scartata l’ipotesi del ricorso ad un potabilizzatore: troppo lunghi i tempi tecnici e costi esagerati. Il ricorso ad un secondo pozzo, già esistente, rimane quindi l’unica opzione praticabile. Resta da capire cosa sia accaduto al bacino che attualmente alimenta la rete palazzolese. Il fenomeno dell’acqua torbida ha avuto inizio subito dopo le piogge torrenziali di fine ottobre. Una coincidenza temporale che lascia propendere gli esperti per due possibili eventualità: una contaminazione per dilavamento delle condotte naturali di approvvigionamento della falda, con sedimenti e materiali del suolo; oppure – peggio – un crollo o cedimento della volta di ingrottamento del bacino. Difficile prevedere, in un caso o nell’altro, quanto tempo potrebbe volerci prima di un ritorno alla qualità ordinaria dell’acqua potabile. Ecco, allora, che il piano di un nuovo pozzo di alimentazione diventa prioritario. Ma bisogna fare in fretta, a partire dai necessari lavori di collegamento alla rete idrica.




Salvo Ficarra torna a Siracusa e dirige al Teatro Massimo il “Malato Immaginario”

A Siracusa l’ultima volta lo avevamo lasciato protagonista della commedia Le Rane, al teatro greco della Neapolis. Adesso lo ritroviamo regista, per inaugurare la nuova stagione del Massimo di Ortigia. Salvo Ficarra, amatissimo attore comico siciliano, dirige il “Malato immaginario” di Moliere. Un adattamento gustoso, che appassionerà il pubblico grazie anche ad una compagnia di livello, capitanata in scena da Angelo Tosto. Prima il 7 novembre, poi a seguire tre repliche.