Noto. Apre il Museo del Mare, "un nuovo contenitore culturale"

Apre i battenti il Museo del Mare di Noto, in contrada Calabernardo. Il sindaco Corrado Bonfanti ha tagliato il nastro del nuovo contenitore culturale. “Sarà un punto di riferimento per tutti, dalle scuole alle associazioni, dai semplici cittadini ai turisti”, ha detto il primo cittadino.
Tanti i ringraziamenti, a cominciare dal sindaco di Santa Marinella, Comune in provincia di Roma, Roberto Bacheca, e dal direttore del Museo della navigazione antica di Santa Severa, l’archeologo Flavio Enei, entrambi co-protagonisti del gemellaggio che ha portato alla realizzazione del Museo del Mare di Noto.
Menzione particolare per il “Gac dei due mari”, il Gruppo di Azione Costiera attivo nella programmazione, con fondi europei, di iniziative per la pesca e il mare e per l’ex sindaco di Avola, Elia Li Gioi, che ha donato un’opera significativa posta all’ingresso del Museo. Il curatore del Museo di Noto, Edoardo Bruni, ha spiegato la mission del mueso: “sarà soprattutto il luogo delle giovani generazioni, perché è a loro che dovremo trasmettere il giusto messaggio. Noi ci aggiorneremo continuamente attraverso questo polo di ricerca e grazie alla sinergia creata fra diversi enti e istituzioni. Perché questo territorio può scrivere una pagina importante di storia. Perché questo luogo così incantato è già storia”.




Siracusa. Straordinario entusiasmo per Archimede e il suo monumento

Letteralmente circondato da centinaia di siracusani il monumento di Archimede. Questa mattina la cerimonia di inaugurazione e la “consegna” alla città.
Applausi alla svelata della statua pensata e realizzata da Pietro Marchese su di un ampio e vivibile basamento disegnato da Virginia Rossello.
I due, vincitori del concorso bandito nel 2012, faticano a trattenere l’emozione, travolti da un entusiasmo contagioso sul rivellino del ponte Umbertino e tutto attorno. Una distesa di telefonini per carpire uno scatto, un ricordo di un momento che mancava da decenni. A memoria, qualcuno tra la folla sussurra come il monumento ai caduti in Africa era stato, sino ad oggi, l’ultimo grande happening di questo tipo. E la musica deĺla banda intervenuta per l’occasione pare quasi voler sottolineare quelle parole.
Accanto ad Archimede, subito dopo il sindaco Giancarlo Garozzo, cominciano a sfilare vari personaggi e curiosi. Particolarita’ del monumento è anche questa: permette di arrivare accanto alla statua e non solo ammirarla dall’alto in basso.
In bronzo, alta 2.60 metri, guarda verso il mare e stringe in mano uno specchio ustore. Sui vari settori del basamento sono stati poi incisi i simboli che racchiudono gli studi e le scoperte del genio siracusano. Una tabella in italiano e in inglese li spiega nel dettaglio.

Per la foto di apertura si ringrazia Bruno Falco




Siracusa. Riparato il guasto idrico alla Borgata, torna l'acqua nelle case

Poco prima delle 17 e’ stato completato il corposo intervento di riparazione sulla tubatura che serve la Borgata.  Il servizio idrico tornerà alla normalità nel giro di poche ore. Da questa matttina i tecnici Siam a  lavoro in via Trapani dove all’alba si era verificata una rottura al tubo da 200, la condotta che porta l’acqua a tutto il popoloso rione.




Augusta. Don Palmiro Prisutto diventa un caso. La Curia lo rimuove?

Un nuovo caso scuote la silente diocesi di Siracusa. E ruota attorno alle dimissioni che sarebbero state richieste a don Palmiro Prisutto. Lui e’ il sacerdote di Augusta che da sempre si batte per tenere alta l’attenzione sul problema dell’inquinamento industriale e le sue conseguenze.
Non sono chiari i motivi dell’eventuale rimozione e trasferimento dell’arciprete. Un provvedimento che sorprende molti, non solo ad Augusta.
Su Facebook è subito nato un gruppo a sostegno del prelato. In poche ore, migliaia le adesioni. Organizzato anche un flash mob in piazza Duomo a sostegno di don Prisutto.
Non convincono le voci che parlano di dissapori con le confraternite locali interne alla Chiesa Madre. E gia si parla di un sit in sotto la sede dell’arcivescovado a Siracusa.




Siracusa. Il Pd prova a cacciare via Simona Princiotta. Dossier alla commissione di garanzia

La spaccatura era nota a tutti. Ma il documento con cui nove consiglieri del Pd siracusano chiedono l’espulsione di Simona Princiotta dal partito la rende esplicita oltre ogni aspettiva.
Alla commissione di garanzia del partito, i nove (Garozzo, Spuria, Armaro, Pappalardo, Minimo, Castelluccio, D’Amico e Salvo) raccontano gli ultimi due anni e mezzo da consigliere comunale di Simona Princiotta. Elencano interventi in aula, annotano le conferenze stampa spesso polemiche e in contrasto con la giunta Pd ma da cui partono piu’ inchieste su cui lavora la magistratura siracusana. E poi ancora gli articoli di stampa, i post su Facebook e ogni altro materiale utile a provare – secondo i nove – perché la Princiotta devde essere espulsa dal Pd. Si potrebbe parlare di vero e proprio dossieraggio, consono ad un vecchio Pci piuttosto che al moderno Partito Democratico.
Lei, Simona Princiotta, non si scompone. “Mi vogliono fare fuori per una serie di motivi. Mi accusano, ad esempio, di non aver votato il bilancio. Ma dimenticano di dire che non ho neanche partecipato alla riunione prebilancio dove si prendevano certi accordi su cui preferisco tacere. Mia colpa anche non aver votato l’aumento delle tasse locali: ho dichiarato in aula che avrei votato se avessero eliminato spese inutili come le consulenze, cosa che non hanno fatto”.
Ma l’elenco di contestazioni che il gruppo Pd muove al “corpo estraneo” Princiotta è decisamente lungo. Chiedere lumi sulle consulenze gratuite diventate onerose, denunciare zone oscure o aspetti poco chiari di bandi e appalti (e la Procura ha sequestrato documenti e inviato diversi avvisi), sottolineare come poco convenienti le vicinanze troppo strette tra qualche consigliere e associazioni beneficiarie di contributi le “colpe” principali della Princiotta. Tutto nero su bianco in 200 pagine di ricorso. “E questo atto, insieme ad altri vergognosi e meschini, sono la prova che ho colpito un sistema politico-affaristico che va distrutto”, commenta la consigliera sui social network, nuovo campo su cui condurre la sfida. “Da giorni usano il sistema del bastone e della carota, non hanno capito che non mangio carote e non ho paura del bastone”, aggiunge. E per il Pd siracusano la grana, anche a livello di immagine, è servita.




Avola. Rapina al supermercato, in due portano via 1.025 euro

Rapina in contrada Merlino. Preso di mira un supermercato. Due giovani con il volto travisato e armati di una pistola hanno fatto irruzione all’interno e si sono fatti comsegnare l’incasso, pari a 1.025 euro. Una azione rapina, nella serata di ieri, conclusa con la fuga a bordo di un’autovettura. Indagini in corso da parte della polizia.




La morte di Failla, on. Gennuso: "subito legge regionale per sostenere la famiglia"

“Non vorrei che la morte del tecnico di Carlentini, Salvatore Failla, ucciso in Libia in circostanze ancora da chiarire, passasse sotto silenzio. E non vorrei che uno Stato che si dice civile e democratico dimenticasse i familiari del nostro connazionale, in particolare la vedova e le figlie Erika ed Eva”.
Ad affermarlo a due giorni dal funerale del tecnico della Bonatti, è il deputato all’Ars, on. Giuseppe Gennuso. “Non sono andato ai funerali perché ho rispettato la volontà della famiglia che non voleva politici durante le esequie, né mi sono imbucato così come hanno fatto altri. Ho rispettato il dolore e la rabbia della famiglia Failla, ma oggi lo Stato, il governo nella fattispecie, incapace di liberare due nostri connazionali dai carcerieri libici, ha il dovere morale di assicurare un futuro a questa famiglia di Carlentini colpita da un lutto gravissimo. E quando parlo di Stato, mi riferisco anche alla Regione Siciliana. L’uccisione di Salvatore Failla – prosegue l’on. Gennuso – va come un delitto di mafia e pertanto la moglie e la figlia maggiore deve avere assicurato un lavoro. Vorrei ricordare che il tecnico carlentinese ha perduto la vita, proprio per la mancanza di lavoro nella nostra Isola, quindi costretto ad emigrare in Libia. Mi auguro che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, presente ai funerali di Carlentini ci abbia già pensato. Se non l’avesse fatto – conclude il deputato regionale – mi faccio promotore di una leggina ad hoc per aiutare la famiglia Failla. E credo di non essere da solo per una causa nobile e giusta”.




Pachino. La Regione lavora allo stato di crisi degli agrumi e dei pomodori

L’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, ha fatto predisporre una proposta di delibera per la Giunta regionale per dichiarare lo stato di crisi degli agrumi e dei pomodori. Soddisfazione a Pachino, con il sindaco Roberto Bruno che parla di “un altro segnale della massima attenzione regionale e nazionale, a poco meno di un mese dall’apertura del tavolo di crisi da parte del ministro Martina e all’indomani della campagna di promozione e comunicazione Il mese del pomodoro italiano”.
Lunedì, intanto, sarà un giorno importante per Pachino. La città si ferma in segno di protesta nel giorno in cui si riunirà il Consiglio d’Europa dei Ministri dell’agricoltura, e in cui il ministro dell’Agricoltura del Governo italiano, Maurizio Martina, chiederà l’attivazione delle clausole di salvaguardia previste nel trattato Euro Mediterraneo ( UE-Marocco ).




"Eni non svendere il futuro": in 1.500 in piazza a Siracusa con i sindacati

In largo XXV Luglio sono arrivati oltre 1.500 lavoratori da tutto il Meridione per dire no alla dismissione di Eni. A Siracusa i sindacati si sono dati appuntamento per dire no alla vendita di Versalis. Di necessità di puntare sula riconversione hanno parlato i segretari generali nazionali dei chimici, Emilio Miceli, Angelo Colombini e Piero Pirani. Ribadite le richieste al Governo nazionale e il “no” alla vendita di un’azienda che, in provincia di Siracusa, occupa, tra diretto e indotto, un migliaio di persone.
Il sindacato continua a chiedere che si salvi Versalis attingendo al fondo della Cassa depositi e prestiti. Un miliardo e 200 milioni di euro che consentirebbe di mantenere la maggioranza pubblica e governare meglio gli investimenti futuri.
Al termine della manifestazione, i sindacati sono stati ricevuti dal prefetto che ha raccolto le preoccupazioni dei rappresentanti dei lavoratori e si è impegnato a rappresentarle al Governo Nazionale.




Siracusa "Calarossa Libera", il comitato spontaneo guida la lotta al lido privato sulla spiaggetta

Il Comitato spontaneo “Calarossa Libera” alla sua prima uscita ufficiale. Il gruppo di cittadini guidati da Salvatore Borgia chiede che la spiaggetta di Ortigia rimanga pubblica, preoccupati dalla imminente realizzazione di un solarium-lido privato. Hannos piegato le loro ragioni e annunciato iniziative contro il progetto del Comune di Siracusa.
Intanto martedì alle 12.30 di Calarossa si parlerà nel corso della seduta di consiglio di circoscrizione Ortigia con il presidente Salvo Scarso che chiama in causa il dirigente dell’ufficio Ortigia. “Chiederemo che venga subito ripristinata la scala d’accesso e riaperto il cancello, chiuso da gennaio. Oltre alla necessità di lasciare la spiaggia libera”.