Siracusa. La notte brava di un 37enne: bisogni fisiologici in corso Umberto e poi aggredisce gli agenti

Corso Umberto scambiato per una latrina da un 37enne di origine olandese. Sono dovuti intervenire i poliziotti, dopo la segnalazione di alcuni passanti. L’uomo stava espletando i suoi bisogni fisiologici.
Si è rifiutato in un primo momento di fornire le sue generalità. Accompagnato in Questura, si è scagliato contro gli operatori. Tutte cose che gli sono valse una denuncia per i reati di false attestazioni e resistenza a Pubblico Ufficiale.




Siracusa. Incidente prima dello svincolo Siracusa Nord, 42enne in prognosi riservata

E’ ricoverato in rianimazione all’Umberto I di Siracusa il 42enne di Ispica vittima nella serata di ieri di un incidente stradale lungo la Siracusa-Catania. I medici si sono riservati la prognosi sulla vita.
Per cause ancora in fase di accertamento ha perso il controllo della sua Matiz, poco prima dello svincolo di Siracusa nord. Sul posto intervenuta la polizia stradale e i sanitari del 118.




Grotta del Monello. Cutgana replica a Mastriani: "visite didattiche, tutto in sicurezza"

“La fruizione della Grotta Monello è programmata, controllata e limitata nel rispetto dell’ecosistema ipogeo e segue le indicazioni di uno specifico regolamento”. Poche parole ma chiare che mettono fine alla polemica sulla recente riapertura voluta dal Libero Consorzio di Siracusa e proprio dal Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agroecosistemialle.
A muovere le prime critiche era stato Marco Mastriani, dell’Ente Fauna Siciliana. “L’accesso guidato alla zona ipogea è permesso un solo un giorno a settimana”, spiegano ancora dal Cutgana. “Possono entrare solo 30 visitatori per ogni giorno di apertura, suddivisi in gruppi da 10 visitatori per volta, accompagnati da due guide che permetteranno una visita in sicurezza e garantiranno la tutela dell’ipogeo; le visite guidate hanno un carattere puramente didattico-scientifico”.
L’Ente Gestore ha facoltà di interrompere le visite qualora dovessero manifestarsi potenziali rischi di compromissione dell’ambiente ipogeo.
Quanto alla possibilità di visite virtuali si precisa che il Cutgana, ha già realizzato dei tour virtuali della Grotta Monello in 2/3D; gli interessati possono accedervi tramite il link presente già da tempo nel sito web del CUTGANA (http://www.cutgana.unict.it/VirtualTours3D/).
Si precisa, infine, che a breve sarà aperto al pubblico il nuovo Ecomuseo del Carsismo Ibleo, ubicato a pochi passi dalla Grotta Monello, grazie al quale il visitatore potrà arricchire la sua conoscenza degli ecosistemi carsici ipogei ed epigei del siracusano.




Siracusa. Lavaggio dei cassonetti, il servizio che non c'è. Fare Ambiente: "riattivarlo subito"

Anche “Fare Ambiente” chiede che riprenda a Siracusa il servizio di lavaggio dei cassonetti della raccolta dei rifiuti. “Nel 2016 non è accettabile che servizi basilari per la salvaguardia della salute dei cittadini vengano interrotti”, spiega il responsabile provinciale, Gaetano Trapani.
“La scusa della temperatura, meno calda rispetto ai mesi estivi, non basta a giustificare il mancato lavaggio dei contenitori che giorno dopo giorno diventano nidi per colonie di germi e batteri che proliferano senza alcun ostacolo, inoltre, le piogge invernali causano una maggiore produzione di percolato all’ interno dei cassonetti stessi , per questi motivi la scelta dell’ amministrazione appare del tutto inopportuna”.
Fareambiente Siracusa, “a tutela della salute dei cittadini”, chiede l’ immediato ripristino del servizio di lavaggio dei cassonetti.




Francofonte. Violenza domestica, aggredisce la convivente per l'ennesima volta: arrestato

A seguito dell’ennesimo episodio di violenza domestica, i carabinieri di Francofonte, nel corso della notte, sono intervenuti in una abitazione dove Gaetano Arceri, 31enne, pregiudicato, aveva aggredito durante una lite per futili motivi, come altre volte in passato, la propria convivente. Le avrebbe causato delle contusioni medicate in guardia medica.
L’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato il peggio, consentendo alla donna di mettersi in salvo. L’uomo è stato accompagnato in carcere a “Cavadonna”.




Priolo. Presidio di lavoratori alla centrale Enel Archimede, sono quelli dell'appalto pulizie

Presidio dei lavoratori dell’appalto pulizie della centrale Enel di Priolo, la Archimede. Questa mattina alle 7.30 è cominciata la loro ordinata protesta davanti ai cancelli dell’impianto. Sono stati licenziati dopo 3 mesi in cui non hanno ricevuto lo stipendio. Non è stato possibile trovare una soluzione attraverso la ditta che gestiva l’appalto per conto di Enel. La stessa società elettrica è stata chiamata in causa dai sindacati, la Filcams Cgil in particolare, nel tentativo di trovare una soluzione che potesse salvaguardare i cinque lavoratori. Nessuna intesa, badge disattivati e licenziamenti. Da qui il presidio di questa mattina.




Pachino. Troppe evasioni per un 35enne, arrestato e posto ai domiciliari

In ottemperanza ad una ordinanza di aggravamento di misura cautelare, posto ai domiciliari Roberto Gentile, pachinese di 35 anni. Aveva in precedenza l’obbligo di dimora.
L’uomo, nell’ottobre 2014, era stato tratto in arresto in flagranza per spaccio di sostanze stupefacenti e, a seguito dell’udienza di convalida, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari: misura che ha più volte violato, venendo ripetutamente segnalato alla Procura della Repubblica per il reato di evasione.
Violazioni che si ripetono anche quando all’uomo viene concessa la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Pachino: infatti, all’inizio dell’anno, i Carabinieri lo hanno sottoposto a controllo di polizia mentre era alla guida della propria autovettura nel comune di Noto.
E’ stato posto ai domiciliari nella propria abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. "Riconciliazione", se ne parla con Agnese Moro e Adriana Faranda

Venerdì 29 gennaio, alle 18.30, al Centro Convegni Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa, avrà luogo la conferenza dal titolo “L’arma della riconciliazione”.
Interverranno Agnese Moro, Adriana Faranda, Guido Bertagna. Modera don Nisi Candido, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose, San Metodio.
Nel salone Giovanni Paolo II si parlerà di riconciliazione con Agnese Moro, figlia
di Aldo Moro, Adriana Faranda, ex-terrorista rossa e carceriere di Moro e il gesuita
Guido Bertagna, animatore di un gruppo che ha fatto fare cammini di riconciliazione
tra carnefici e vittime dell’epoca del terrorismo.
“Ci siamo infatti lasciati condurre dall’idea di Papa Francesco di vivere un anno
speciale dedicato alla misericordia – ha detto don Nisi Candido -. Cosa significano
in concreto nella vita delle persone – credenti e non credenti – parole come
misericordia, giustizia, perdono, riconciliazione? Ma soprattutto è possibile chiedere
perdono? E ancora, è davvero possibile perdonare? Già il 5 novembre scorso, il giudice Gherardo Colombo ci aveva introdotto nel tema della giustizia riparativa: quella che non si accontenta di accertare la verità, ma prova a realizzare percorsi di riparazione da parte del colpevole e di accoglienza da parte della vittima. Adriana Faranda e Agnese Moro hanno compiuto, ciascuna in modo singolare, percorsi di vita che si sono misteriosamente intrecciati: anzitutto per via del sequestro e dell’omicidio del presidente Moro. Una figlia che perde il padre in modo tragico e una donna che si rende protagonista di atti atroci. Eventi drammatici e incancellabili nella storia personale, che segnano tra l’altro anche la storia della nostra società italiana. Eppure, di fronte a quei fatti inconfutabili, sono emersi nel tempo significati nuovi: nasce uno spazio di verità con se stessi, il desiderio di una qualche riparazione del torto compiuto, di accoglienza dell’altro. Si scopre che l’altro è sempre una persona, portatrice di una dignità assoluta. Sorge una possibilità di riconciliazione. Con l’aiuto di padre Guido Bertagna, gesuita che ha seguito e segue tante vite come quelle di Agnese e Adriana, proveremo a raccontare delle storie vissute che, nonostante tutte le amarezze, hanno il sapore dolce del Vangelo”.
L’iniziativa è promossa dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio. Sabato mattina Moro, Faranda e Bretagna, accompagnati da don Nisi Candido, saranno al carcere a Brucoli per parlare ai detenuti.




Siracusa. L'ultimo omaggio a Pippo Imbesi, l'abbraccio ad un uomo coraggioso

“Come te mai nessuno”, c’è scritto sullo striscione preparato dagli ultras della Curva Anna. E in effetti cercare oggi un altro Pippo Imbesi è impresa ardua. Gli americani direbbero “one of a kind”, come dire unico e irripetibile.
La sua gente c’è tutta ai funerali. Stracolma la chiesa di Santa Lucia, piccola per un affetto così straripante. Sul feretro fiori bianci e azzurri, colori di una vita e di una passione bruciante. E poi la maglia del Città di Siracusa e quella dedicata a Nicola De Simone.
Singhiozzi e applausi accompagnano la funzione che diventa l’occasione per ribadire la limpidezza dell’uomo, per 25 anni costretto alla gogna di un procedimento giudiziario infinito ma che alla fine gli ha reso dignità.
Poi il giro all’interno dello stadio, quello che lui fece riempire per una storica promozione. Con lo sguardo lo accompagnano alcuni dei “suoi” ragazzi: Amedeo Crippa, Ciccio Pannitteri, Culotti. E ci sono anche quelli cresciuti nella sua ombra, come Gigi Calabrese. Davide Baiocco, capitano del Siracusa di oggi, ha portato personalmente le condoglianze ai figli, Andrea, Angela e Milena. “Ci hai insegnato il coraggio. Ciao papa’”, legge commossa proprio quest’ultima. Ciao “zio” Pippo.




Siracusa. Delitto Ardita, il 14 aprile prima udienza. La sorella a Leonardi: "Vedrai che accoglienza"

Il 14 aprile prima udienza del processo per l’omicidio di Eligia Ardita. Appuntamento in corte d’Assise a Siracusa. Sul banco degli imputati, il marito della sfortunata infermiera, Christian Leonardi, reo confesso del delitto. Eligia Ardita era peraltro all’ottavo mese di gravidanza.
Il pm Scavone, che rappresenta l’accusa, è indirizzato a chiedere il massimo della pena per il reato di omicidio volontario. La difesa potrebbe tentare la carta del rito abbreviato, in modo da ottenere uno sconto di pena. Su questo primo punto ci sarà il primo scontro in aula.
E proprio nell’aula del tribunale siracusano ci sarà la famiglia di Eligia. Con la sorella Luisa che parla di “resa dei conti”. Anche se confida di esser certa che non ci sarà modo di incontrare lo sguardo di Leonardi. “Sono sicura che nemmeno ti presenti codardo”, scrive su Facebook. “Devi avere il coraggio di guardarci in faccia. Ma che dico, se hai avuto la forza di uccidere tua moglie e tua figlia…Non ci sono aggettivi per disprezzarti, sei letame”.