Quando i vigili del fuoco hanno fatto ingresso, insieme ai poliziotti, in quell’appartamento di via Bari, dal quale proveniva un odore nauseabondo, non credevano ai loro occhi. Distesa sul pavimento, priva di vita, c’era una donna. Il corpo in avanzato stato di decomposizione ha fatto presumere ad un primo esame come il decesso possa risalire ad almeno due settimane fa.
Sarà l’esame autoptico a fornire un quadro più chiaro di quanto accaduto ma ad un primo esame tutto lascia presupporre che la 63enne sia stata colta da un malore che non le ha lasciato scampo.
Con lei nell’abitazione alcuni cani di piccola taglia. Hanno vegliato il corpo sino all’arrivo delle forze dell’ordine. Ma pare che in preda alla fame non abbiano esitato ad azzannare il corpo della padrona, secondo un primo racconto dei soccorritori.
Incuriositi prima diversi vicini alla vista dell’autoscala dei vigili del fuoco, di un’ambulanza e di diverse pattuglia di polizia. Poi spaventati quando hanno visto che le forze dell’ordine entravano e uscivano dall’appartamento indossando delle mascherine.

E’ passato un anno ma sono ancora in corso le procedure di gara e la valutazione delle offerte da parte della commissione Urega per l’affidamento del servizio di igiene urbana. E visto che “non ci sono certezze sui tempi di conclusione” (eppure dodici mesi sono già trascorsi, ndr), Palazzo Vermexio ha disposto l’ennesima proroga per l’attuale gestore. L’Igm continuerà ad occuparsi della raccolta dei rifiuti fino al 30 aprile 2016 per evitare conseguenze di carattere sanitario. Confermato, però, lo stop al servizio di pulizia e lavaggio dei cassonetti, “ritenuto non necessario” si legge nel provvedimento di proroga. Se si dovesse giungere all’affidamento previsto dal nuovo bando prima del 30 aprile, la proroga cesserà automaticamente i suoi effetti.
Prorogata con ordinanza sindacale anche la cura del verde pubblico, sempre alla Igm, fino al 30 aprile 2016. Ma in questo caso si prevede per febbraio l’affidamento del servizio secondo il nuovo bando che divide la città in cinque differenti lotti.

Tutti gli occhi puntati su palazzo Vermexio. Al quarto piano è cominciata oggi la discussione sul bilancio di previsione 2015, ancora da approvare. Un ritardo mai registrato in precedenza che solo parzialmente può essere giustificato con il cambio in corsa di norme fiscali che hanno costretto gli uffici ad un gran lavoro di revisione delle voci di spesa. Il commissario ad acta nominato dalla Regione segue con attenzione e pur senza aver preso ufficialmente posizione, fa sentire il suo fiato sul collo del civico consesso.
Ma oggi non si parla ancora di approvazione. Si incardina la discussione alle 9.30 con la decisione – quasi scontata – di concedere poi ulteriori dieci giorni di tempo per la presentazione di emendamenti. Vale a dire che l’ok allo strumento finanziario di previsione di un anno già passato potrebbe arrivare solo a metà mese.
La seduta si è aperta, però, con il via libera a un atto propedeutico, cioè lo slittamento al 2016 dell’introduzione del bilancio economico-patrimoniale previsto dai nuovi criteri contabili di finanza pubblica.
L’Aula ha approvato (20 sì, 3 no e 2 astensioni) la proposta di Francesco Pappalardo sulla prosecuzione dei lavori: presentazione degli emendamenti entro domani alle 17 e seduta di approvazione della delibera allo scadere dei 10 giorni previsti per il rilascio dei pareri sulle proposte di modifica; l’ipotesi è di convocare il Consiglio per giorno 18.
La relazione al primo punto all’ordine del giorno è stata affidata al ragioniere generale, Giorgio Gianni. La proposta avanzata al Consiglio – ha chiarito – è di iniziare la nuova contabilità economico-patrimoniale a cominciare dall’1 gennaio del 2016, opportunità questa che era prevista e che è stata adottata anche da tanti altri enti. Da questa data, dunque, la contabilità del Comune verterà su tre punti, così come contemplato dalle nuove norme: documento unico di programmazione; bilancio di programmazione; contabilità economico-patrimoniale e bilancio consolidato. Le critiche a questa richiesta sono arrivate dai banchi dell’opposizione.
Critiche anche per l’impossibilità di analizzare l’emendamento “salva-bilancio” predisposto dagli uffici comunali su mandato della Quinta Commissione. Secondo indiscrezioni, aumenterebbe il cosiddetto tesoretto, ovvero il fondo di salvaguardia con risorse accantonate per debiti fuori bilancio ed “emergenze”. Circa 2 milioni di euro “recuperati” con un ulteriore lavoro di rammendo tra le varie voci di spesa.
Complessivamente il bilancio 2015 ammonta a 484 milioni 136mila 960,60 euro. Sul fronte della entrate, 89,9 milioni circa arrivano dai tributi; 37,1 milioni da altri enti; 27,2 milioni sono entrate extratributarie; 133,5 milioni arrivano da alienazioni e riscossioni di crediti. A questi si aggiungono 104,2 milioni di prestiti e 58,8 milioni di servizi per conto terzi. Sono 34,1 i milioni ancora da incassare.
Per quanto concerne le uscite, ci sono 163 milioni di spese correnti; 156,3 di spese in conto capitale; 105,1 di rimborso prestiti; 58,8 di spese per conto terzi. Restano da spendere poco meno di 684mila euro.
Per il ragioniere generale Giannì, il bilancio, per quanto non abbia più valore gestionale perché arriva in aula quando il 2015 è già finito, è in equilibrio così come deve essere non solo alla fine dei 12 mesi ma durante tutto l’anno.

L’opposizione, almeno quella che non ha rinunciato al suo ruolo, annuncia battaglia per l’approvazione del bilancio di previsione 2015. Il consigliere Salvo Castagnino annuncia la presentazione di oltre 200 emendamenti nonostante sia stato imposto “dai sudditi di maggioranza presenti in aula” la scadenza per le 17 del 5 gennaio. “Tutto ciò evidenzia che la maggioranza – conclude Castagnino – non vuole lavorare in aula la ratifica di proposte senza neanche condividerne il contenuto. Noi saremo sempre contrari a questo modo di operare”.
Sarcastico il consigliere Salvo Sorbello. “Il primo consiglio comunale del 2016 avrebbe dovuto occuparsi dei problemi veri dei siracusani: della mancanza di lavoro, della lotta all’inquinamento, della refezione che non parte ancora, del sostegno alle famiglie ed alle persone in difficoltà. Ed invece si è discusso, per la prima volta nella storia di Siracusa, del bilancio di previsione per l’anno già trascorso. L’amministrazione è evidentemente arrivata al capolinea ed i siracusani ne sono sempre più consapevoli. Speriamo quindi che al più presto si concluda questa esperienza amministrativa molto negativa”.

Da oggi e fino all’8 gennaio chiuso il tratto di via Filisto interposto tra via senatore Di Giovanni e piazza dei Matila. Un provvedimento disposto per consentire l’ultimazione dei lavori in corso per la riqualificazione della strada. Istituito anche il divieto di sosta ambo i lati.
Le auto che percorreranno via senatore Di Giovanni, giunti in via Filisto, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra; da via Corinto, giunti in via Filisto, obbligo di svolta a destra; quindi chi percorre via dei Servi di Maria, giunti in via dell’Addolorata, avrà l’obbligo di svoltare su quest’ultima.

Arrestata a Noto dai carabinieri Marianna Spicuzza, 30enne, già nota alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia. E’ destinataria di un provvedimento di revoca di decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo emesso lo scorso 5 novembre dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Messina. Deve espiare una condanna ad 11 mesi e 5 giorni di reclusione per i reati di furto aggravato, lesioni personali e rapina commesse in provincia di Messina tra il 2005 ed il 2007.
I carabinieri di Noto la cercavano da circa due mesi. Un nuovo controllo all’abitazione dei suoceri ha permesso di scovare la ricercata, che cercava di nascondersi all’interno di un garage limitrofo alla casa, adibito a camera da letto. Stava ancora dormendo. E’ stata condotta presso la casa circondariale di Catania Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Quattro gite per gli iscritti ai centri anziani comunali. Con pullman gran turismo messo a disposizione dal Comune, potranno visitare Ragusa Ibla-Modica-Scicli-Punta Secca (I luoghi di Montalbano); poi Caltagirone; quindi Piazza Armerina e infine Catania.
Tutte gite fuori porta della durata di un giorno sotto la guida dell’assessorato alle politiche sociali.
Il servizio è stato affidato alla ditta Giovanni Zuccalà srl, con sede legale ad Enna e sede operativa a Siracusa, per un costo complessivo stimato di 10.000 euro. Cifra che prevede, oltre al noleggio del bus, l’assistenza di un accompagnatore e il pagamento di tutti gli oneri economici (carburante, pedaggi, parcheggio, etc).

Ultimi giorni di vacanza anche per gli studenti siracusani. Alcuni sono, però, già tornati a scuola. Niente banchi e lezioni. Armati di rulli, pennelli e vernice si stanno dando da fare per sistemare e ritinteggiare il corridoio del primo piano del liceo Corbino.
Una decina i volontari che hanno così risposto all’invito della preside che ha chiesto la collaborazione della Rete degli Studenti Medi. La scuola ha messo a disposizione la pittura e le attrezzature. Al resto stanno pensando i ragazzi e le ragazze che completeranno solo il 6 gennaio la loro attività. Provengono da scuole diverse e sono pronti a ripetere l’esperienza qualora dovesse ripresentarsi una occasione simile.

Siracusa ancora lontana dagli obiettivi minimi di raccolta differenziata. L’Xi rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano, frutto del lavoro dell’intero Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente e della collaborazione con Enti e Istituti di livello nazionale, relega ancora nelle ultime posizione il capoluogo tra gli 85 censiti a livello nazionale.
La differenziata non raggiunge neanche quota 10% a fronte di una media nazionale del 27%. Siracusa accusa un notevole ritardo ma non va meglio a Catania, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catanzaro e Foggia. Sono – con Siracusa – le 7 città italiane che non sfondano la doppia cifra di raccolta differenziata.
Diminuisce, e questo comunque è un dato positivo, la produzione procapite di rifiuti urbani: da 562,02 kg del 2012 a 513,64 kg del 2014.

Eufemisticamente si potrebbe dire che i padroni di cani non sono molto educati. E le deiezioni canine diventano così un problema. A segnalare il caso di via Riviera Dionisio il Grande è il vicepresidente della Circoscrizione Santa Lucia, Francesco Candelari. “Ho raccolto segnalazioni e mi sono recato di persona a vedere la situazione. Il problema c’è. Ho richiesto all’amministrazione di intensificare i controlli della polizia ambientale”.
Soprattutto nelle fasce orarie in cui solitamente si portano a passeggio fuori casa i simpatici animali di compagnia e “quindi dalle 06:00 alle 08:30 e, di sera, dalle 21:00 a 00:30”.
Quello delle deiezioni canine è un problema di ritorno. Sono centinaia, nel corso dell’anno, le segnalazioni di situazioni al limite. “Il malcontento è palese”, dice Candelari. “Non mi stupirei se prima o poi sfociasse in qualche eclatante o pericolosa azione di protesta”.