Quello strano silenzio sul nuovo ospedale, tutti dimenticano di parlare con i cittadini

Dovrebbe essere il tema più dibattuto, popolare, con una messe di informazioni disponibili quasi quotidianamente. E invece, la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa pare essere una vicenda quasi “carbonara”. Tema solo per parlamentari, deputati, commissari, dirigenti generali. Solo loro ne parlano, tra di loro. Solo loro partecipano alle riunioni, tra di loro. Solo loro sanno davvero a che punto è la più complessa delle storie degli ultimi trent’anni siracusani.
E i cittadini? Tagliati fuori. Allora è forse il caso di chiarire subito un punto: il nuovo ospedale è do-vu-to ai siracusani e quindi vanno informati, coinvolti, aggiornati sempre e non solo quando torna utile o parzialmente. Anche gli operatori dell’informazione sbattono contro un muro di gomma, da Siracusa a Palermo passando per Roma. Questo personaggio non parla, quell’altro risponde solo con un comunicato stampa, quell’altro ancora non risponde a telefono o mail. C’è un sito internet, vero. Ma solo con aggiornamenti tecnico-amministrativi.
E allora, se qualcuno volesse prima o poi degnarsi di rispondere ai cittadini siracusani – che poi sono quelli che votano, pagano le tasse e attendono da decenni servizi e magari un ospedale dignitoso (come nelle altre province siciliane) – elenchiamo le domande che da tre anni ronzano in testa.
Ci sono tutti i soldi per costruire il nuovo ospedale? Quando e dove recuperare le risorse mancanti? A che punto è l’iter per andare in gara d’appalto? Gli espropri sono stati eseguiti? Il progetto è esecutivo? Al momento, silenzio attorno ad ogni tema.
Ad onor del vero, ci stanno provando i sindaci siracusani a scardinare questo meccanismo di bocche cucite e riunioni di cui poco si sa. Il pressing del presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, ha portato il primo cittadino del capoluogo, Francesco Italia, a convocare l’Assemblea dei Sindaci ad inizio maggio con la partecipazione del commissario Asp e soprattutto del commissario straordinario per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa.
Grazie a queste spallate, ad esempio, giovedì 23 maggio ci sarà a Siracusa un nuovo vertice durante il quale si saprà una prima verità: quanto “costa” realmente il nuovo ospedale di Siracusa.
Perchè con il nuovo adeguamento prezzi di dicembre 2023, potrebbe lievitare ancora la cifra necessaria per la realizzazione della struttura sanitaria da 424 posti e indicata come Dea di II livello, il massimo dell’offerta sanitaria regionale. Fino ad ora, si è parlato di 347 milioni di euro, di cui solo 300 milioni disponibili (200mln con provvedimento del governo; 100mln assicurati dalla Regione ma non ancora nella casse della struttura commissariale). Il nuovo adeguamento potrebbe valere un +10% circa, vale a dire altri 30/35 milioni di euro. Dove sono i soldi per costruirlo? Le soluzioni prospettate dalla Regione – progetto di finanza con i privati o divisione dell’appalto in lotti – hanno già incassato il “no” dei sindaci del siracusano, compatti come in poche altre occasioni. E questo vuol dire tanto. Il ragionamento da loro seguito è chiaro, lineare e condivisibile: “se il San Marco di Catania è stato costruito in meno di due anni e con risorse totalmente pubbliche, lo stesso deve valere per Siracusa che non ha meno dignità o importanza di Catania, Agrigento o Ragusa”.
Per ora, il nuovo ospedale di Siracusa è solo una collezione di meta-progetti, rendering e video in computer grafica.




Blitz tra via Agatocle e piazza Euripide, operazione contro il degrado urbano

E’ scattata questo pomeriggio, poco dopo le 17, la nuova operazione ad “alto impatto” delle forze dell’ordine siracusane. Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale hanno cinturato quasi interamente via Agatocle, divenuta negli anni ritrovo abituale soprattutto di stranieri e senza fissa dimora.
Una presenza costante che ha finito per dare vita ad episodi di cronaca – l’ultimo, la scorsa settimana con l’uomo nudo in giro per corso Gelone – e ad una generale situazione di ansia tra residenti e commercianti dell’area.
Per rispondere proprio alla richiesta di maggiore decoro, peraltro a due passi dal centro storico e dalla elegante zona Umbertina, è scattato il blitz. Controlli estesi anche alla vicina piazza Euripide e corso Timoleonte.
Le forze dell’ordine hanno controllato decine di persone, la posizione sul territorio nazionale di alcune di loro è al vaglio degli investigatori. L’ufficio Immigrazione della Questura adotterà i provvedimenti amministrativi di competenza.
Effettuati anche controlli amministrativi in alcune attività commerciali, con riguardo verosimilmente alla vendita di alcolici e superalcolici.




Un’app per orientarsi al cimitero di Priolo. E si possono inviare fiori o dediche ai defunti

Il nome finisce inevitabilmente per strappare un sorriso, si chiama Aldilapp, ma il progetto è serissimo. Una sorta di “digitalizzazione” dei cimiteri italiani – idea di un imprenditore abruzzese -ed il Comune di Priolo Gargallo è il primo in Sicilia ad adottare l’applicazione per smartphone che consente di accedere online a diversi servizi cimiteriali.
Potrà essere scaricata da tutti i cittadini su telefonino e aiuterà ad orientarsi tra lapidi e cappelle. Per questo scopo, tutte le tombe di Priolo sono state censite e sarà così possibile la geolocalizzazione e la gestione da remoto. Posizionata al cimitero anche l’apposita segnaletica. Oltre alla localizzazione, l’app fornirà anche altri servizi in collaborazione con gli esercenti del territorio.
Da ogni parte del mondo, i familiari del defunto potranno ad esempio ordinare e inviare piante e fiori, fino ad arrivare a servizi di cura e pulizia della tomba. Sul sito web istituzionale del Comune di Priolo sarà pubblicata a breve una manifestazione di interesse che riguarderà fiorai, imprese di pulizia, tecnici per la progettazione, ditte edili per la manutenzione.
Direttamente dallo smartphone si potrà anche personalizzare il profilo del proprio familiare defunto, aggiungendo una foto o alcune note biografiche. E sarà possibile per amici e parenti dedicare un pensiero o un cero virtuale.
“Un modo – sottolinea il sindaco Pippo Gianni – per aiutare i parenti che vivono lontano a prendersi cura dei propri cari defunti. Penso ad esempio ad un nonno che non c’è più e ad un nipote che si è trasferito in un altro paese e non sa dove il parente è sepolto. Si potranno in questo modo riallacciare legami che sembravano perduti”.




Agguato al termine della partita a Carlentini, i Carabinieri sulle tracce del “pistolero”

I Carabinieri di Siracusa stanno per chiudere il cerchio su uno dei responsabili della sparatoria dello scorso 28 aprile, avvenuta al termine della partita tra Carlentini e Francofonte.
Quella domenica, al termine dell’incontro, un giovane 22enne francofontese, a bordo della sua autovettura, è stato affiancato da un’altra auto dalla quale sono stati esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco. Ferito al fianco, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Lentini non in pericolo di vita.
Le indagini, finalizzate all’individuazione degli autori del folle gesto ma anche alla ricostruzione della dinamica dei fatti, sono state avviate nell’immediatezza. Testimonianze, la visione dei filmati di videosorveglianza ed altri accertamenti hanno subito messo gli investigatori sulla traccia giusta. E poco dopo l’accaduto erano già chiare tutte le fasi dell’agguato.
Nel dettaglio, i Carabinieri hanno ricostruito la dinamica dei fatti. Un banale litigio per futili motivi, al termine dell’incontro, si è così trasformato in una sparatoria con un “pistolero” che, incurante del pericolo, ha iniziato a sparare all’impazzata con la complicità di chi era alla guida dell’auto da cui sono stati esplosi i colpi. Gli investigatori sono ormai sulle tracce dell’autore del ferimento, identificato. Novità attese ad ore.




Troppa tensione sociale a Siracusa, ancora zuffe e liti tra Von Platen e Santi Amato

Liti e zuffe sono purtroppo all’ordine del giorno, con le forze dell’ordine chiamate a diversi interventi. Segno di una diffusa “tensione” sociale che non trova altro modo di sfogo che non siano insulti e il far menare le mani. Due gli episodi nelle ore scorse. Ieri mattina, poco dopo le 12, per banali motivi di viabilità due automobilisti sono passati alle vie di fatto in via Von Platen, a Siracusa. Uno di loro ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso riportando una prognosi di sette giorni. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato.
Poco dopo le 19, nell’area di via Santi Amato – già nota alle cronache per essere attiva piazza di spaccio – un altro episodio, al momento sotto la lente degli investigatori. Carabinieri ed un’ambulanza hanno raggiunto ieri sera la zona per una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire. Massimo il riserbo da parte degli intervenuti, segnale di delicati approfondimenti ancora in corso. Secondo alcune testimonianze, nella baruffa sarebbe rimasta coinvolta anche una persona disabile.
Due giorni addietro, intanto, rissa poco distante dal parco robinson di Bosco Minniti, al termine della GioArt studentesca. Due sedicenni feriti sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’Umberto I di Siracusa.




A Noto i funerali della piccola Silvia, lutto cittadino e bandiere a mezz’asta

Oggi Noto si ferma per i funerali della piccola Silvia, la bimba che ha perso la vita lo scorso 9 maggio, in seguito ad un tragico incidente domestico. Il triste rito dell’ultimo saluto alle 15.30 in Cattedrale. Il sindaco Corrado Figura ha indetto il lutto cittadino per “l’angioletto” di appena dieci mesi, volendo così manifestare la partecipazione dell’intera comunità al dolore della famiglia colpita da questo immane dramma.
Bandiere a mezz’asta su Palazzo Ducezio, con i cittadini invitati ad esprimere “la loro partecipazione al dolore” sospendendo ogni attività in concomitanza con i funerali della piccola. E saranno tanti i commerciati che abbasseranno la loro saracinesca.
Profondo è il sentimento di dolore, di sgomento e di commozione a Noto per quanto sfortunatamente accaduto nella casa di contrada Busolmone.




Agricoltura e zootecnia, approvato ddl: l’Ars raddoppia i contributi alle aziende

L’Ars ha approvato il disegno di legge con misure di sostegno agli allevatori ed agli agricoltori siciliani. Il provvedimento arrivato in Aula, e presentato dalla maggioranza, prevedeva 5 milioni per l’acquisto dei foraggi.
“In aula, grazie al lavoro di squadra di Sud Chiama Nord, Pd e Movimento Cinque Stelle al comparto zootecnico siamo riusciti a raddoppiare la somma per l’acquisto dei foraggi. Sappiamo bene che si tratta di una somma ancora insufficiente, ma quantomeno abbiamo evitato che si trattasse davvero di briciole”, dicono i deputati regionali Ismaele La Vardera, Michele Catanzaro e Roberta Schillaci che accusano la maggioranza di “pensare solo alla campagna elettorale attraverso slogan e poi quando bisogna intervenire sul comparto agricolo si tira indietro”.
Il deputato regionale Carlo Auteri (FdI), dal canto suo, sottolinea come la misura sia “un primo e significativo segnale di sostegno per i comparti agricolo e zootecnico, attualmente in una situazione di grave crisi. Il governo regionale, in linea con gli impegni assunti nei confronti dei siciliani, ha adottato misure concrete a favore delle imprese e dei lavoratori”.
Oltre ai 10 milioni di euro per i contributi alle aziende di allevamento per l’acquisto di foraggio e per l’approvvigionamento idrico per gli animali, il ddl stanzia altri 400mila euro a copertura dei costi degli esami di laboratorio e delle spese veterinarie sostenute dagli allevatori che praticano la transumanza di bovini all’interno del territorio regionale.
Infine, è previsto l’esonero dal pagamento del canone dovuto per l’uso dei pascoli del demanio forestale, un provvedimento che comporterà alla Regione minori introiti per 1,5 milioni di euro.




Diciannove mesi di chiusura per il Ccr Arenaura, in sostituzione arriva presidio mobile

Ormai da ottobre 2022 il cancello del Centro Comunale di Raccolta di Arenaura è desolatamente chiuso. La struttura è sotto sequestro penale, in un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica. C’è stato qualche tentativo per ottenere il nulla osta per una riapertura parziale, magari solo per consentire ai residenti della zona sud di conferire i rifiuti (specie quelli che non vengono raccolti con il porta a porta), come avveniva in precedenza. Ma non c’è stato nulla da fare. E forse non è un caso se, dopo la chiusura di Arenaura, siano aumentati in maniera sensibile gli abbandoni di rifiuti.
Per ovviare, il settore Igiene Urbana ha deciso di destinare un Ccr mobile ad un servizio quotidiano davanti al cancello (chiuso) di Arenaura. Da domani (venerdì 17 maggio) stazionerà lì dal lunedì al sabato, dalle 12.30 alle 17.30 con tre operatori pronti ad agevolare gli utenti che volessero conferire carta e cartone, vetro, plastica e micro Raee.
In attesa dei tre nuovi Ccr da realizzare con i fondi del Pnrr in città e dell’attesa (da anni) apertura del centro di Cassibile, la città capoluogo ha potuto fare affidamento sul solo Ccr di Targia. I numeri della differenziata, anche per questa carenza, sono in sofferenza con una crescita decisa e definitiva che ancora non arriva. Lontana dal 65%, Siracusa sta per “giocare” la carta della tariffazione puntuale.

foto archivio




Parco Robinson dopo la festa degli studenti, l’assessore Cavarra: “più decoro e rispetto”

Secondo un consumato clichè, i giorni dopo la GioArt di Siracusa scorrono via sull’onda lunga delle critiche social. Gli “adulti” rimproverano poco rispetto e poca educazione ai ragazzi che si sono ritrovati al parco Robinson di Bosco Minniti per la consueta festa di fine anno scolastico, pomposamente dedicata alla creatività ed all’arte studentesca. Elementi che magari non ci sono ma questo non giustifica di per sè l’asprezza dei giudizi.
E’ vero però che vedere, al termine, il parco e l’area circostante con rifiuti, bottigliette, macchie di colore e su viali e marciapiedi non è bello spettacolo. Segno di come il rispetto dei luoghi e degli spazi pubblici sia un elemento avulso alla cultura sociale dei nostri giorni (al di là dell’età). Magari l’organizzazione di un servizio straordinario di pulizia al termine, come accade dopo la fiera del mercoledì ad esempio, avrebbe reso meno “sconcertato” l’impatto con il giorno dopo. Posto sempre che imparare a non buttare tutto in terra aiuterebbe, di per sè.
L’assessore all’Igiene Urbana, Salvo Cavarra, ha chiamato in causa il collega di giunta Marco Zappulla, titolare delle politiche giovanili che hanno patrocinato l’appuntamento. “Facciamo tanti sforzi per far trovare in ordine il parco Robinson e poi ce lo ritroviamo in quelle condizioni. Il prossimo anno chiederò a Zappulla di fornire ai giovani studenti anche dei sacchetti per raccogliere ordinatamente i rifiuti e non lasciare tutti i rifiuti in terra”, ha detto intervenendo su FMITALIA.
“Per le prossime edizioni metterò come condizione agli organizzatori anche maggiore attenzione sul decoro ed il rispetto dei luoghi, magari anche distribuendo i sacchetti”, risponde proprio Zappulla. “Raccolgo e condivido il suggerimento del collega Cavarra”, aggiunge chiudendo alla eventualità di polemiche interne alla squadra di governo cittadino.




Come è nato il culto di Lucia a Siracusa? Due giorni di studio in Arcivescovado

Santa Lucia tra storia e venerazione. Per capire come è nato il culto della patrona siracusana, attraverso documenti originali rispetto alla storia e alla festa. E, ovviamente, sul martirio.
Si intitola “Storia della venerazione a santa Lucia” la due giorni di studio organizzata per l’Anno Luciano venerdì 17, con inizio alle ore 17.30, e sabato 18, con inizio alle ore 9.30, in Arcivescovado, piazza Duomo a Siracusa.
Venerdì, interverranno mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa; dom Vittorio Rizzone, Abate di San Martino delle Scale, che si soffermerà sulla chiesa siracusana ai tempi di Lucia; mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, che invece parlerà della nascita e dello sviluppo della venerazione a santa Lucia.
Sabato, Marco Leonzio dell’Archivio storico diocesano spiegherà le fonti documentali della devozione luciana; e don Massimo Naro, della Facoltà Teologica di Sicilia, parlerà del martirio cristiano oggi. Modera mons. Maurizio Aliotta, direttore dell’Ufficio cultura dell’Arcidiocesi di Siracusa.
L’incontro è promosso dall’Arcidiocesi di Siracusa, in collaborazione con il parco culturale ecclesiale Terre dell’invisibile, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e la Kairos.
Sabato 18, alle ore 11.30, sarà inaugurato il percorso artistico luciano “Sarausana jè Lucia e Siracusa, una storia di fede, devozione e identità”. Si tratta di un itinerario attorno alla patrona, per scoprire documenti inediti, ma anche opere di devozione ed ex voto che non sono mai stati esposti. La devozione popolare declinata secondo varie forme in luoghi unici come la Cappella Sveva o la Biblioteca Alagoniana.