Siracusa. Violenza sessuale, arrestato 63enne per un residuo di pena

Arrestato dalla Mobile di Siracusa Angelo Biondo, 63 anni, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania.
L’uomo deve espiare la pena residua di 4 anni di reclusione perchè riconosciuto colpevole di violenza sessuale commessa nel 1999. Gli agenti lo hanno accompagnato a Cavadonna.




Siracusa. "Tra libri e fornelli": premio per il Comprensivo Verga

A scuola…”tra libri e fornelli”. E’ il nome dato ad un fortunato progetto sviluppato dal IV Istituto Comprensivo Verga di Siracusa nel corso dello scorso anno scolastico e finanziato dall’assessorato regionale ai Beni Culturali.
Oggi quel progetto è valso la segnalazione di Eccellenza alla XV edizione del Premio Basile per la Formazione nella Pubblica Amministrazione insieme al Premio Speciale Formazione Scuola. La premiazione avverrà a Siracusa  il 16 ottobre 2015.




Priolo. Interventi per liberare il Mostringiano dall'inquinamento. Psi: "Zona sbagliata"

Stanziati dal Comune di Priolo 40 mila euro per “la verifica, la pulizia e la bonifica del torrente Mostringiano” dopo le segnalazioni e le denunce della Commissione Ambiente del Psi e del circolo L’Anatroccolo di Legambiente. Il torrente risulta fortemente inquinato, come hanno comprovato anche le analisi di Arpa.
Verrà adesso ispezionato l’intero tragitto del Mostringiano, per una lunghezza complessiva di 800 metri, con la pulizia e l’eliminazione dei canneti presenti dalla zona del polivalente allo sbocco a mare.
Christian Bosco, responsabile della Commissione Ambiente Psi, si mostra perplesso sulla bontà di un simile intervento. “Il problema sembra partire dal vallone Monachella, tra piazza Nassiryia e il ponte della ex SS114. Lì bisogna procedere anche se le indagini scattate dopo le nostre denunce chiariranno meglio la questione”.




Pallanuoto, Serie A1. Ortigia, su il sipario. Grande festa prima del via

In casa Ortigia tutto pronto per la nuova stagione, quella del ritorno in A1. Grande festa prima dell’avvio della stagione al Giardino dell’Artemision di piazza Minerva. Ieri sera c’era la prima squadra, i ragazzi del settore giovanile, i tecnici e i dirigenti che hanno ricevuto il saluto del vicesindaco di Siracusa, Francesco Italia, e dei referenti di Emergency, Andrea Belardinelli, e di Dynamo Camp, Mariaconcetta Francica Nava. L’Ortigia da quest’anno è ambasciatore delle due importanti organizzazioni umanitarie.
Il presidente biancoverde, Valerio Vancheri, ha rivolto alla squadra “un grossissimo in bocca al lupo per la nuova stagione in A1, categoria che ci rappresenta maggiormente”.
Il presidente onorario, Giuseppe Marotta, consigliere federale Fin, ha spiegato come “quello che sta per iniziare sarà un campionato diverso, perché giocato a 14 squadre e sarà anche lungo, poiché vedrà due soste, una tra dicembre e gennaio e l’altra tra marzo e aprile, per permettere alle nazionali di giocare gli europei di Belgrado e le qualificazioni alle Olimpiadi. Al riguardo – ha terminato Marotta – il ct Sandro Campagna mi ha dato la sua disponibilità a far svolgere la preparazione preolimpica della nazionale italiana qui a Siracusa”.
Poi applausi per i ragazzi che tra poco scenderanno in acqua per la nuova avventura in massima serie. Guidati dal tecnico Gino Leone e con la spinta del capitano Gianluca Patricelli ci sono Andrea Negro, Alessandro Blundo; i difensori Dario Puglisi, Raffaele Rotondo, Stefano Vinci, Blagoje Ivovic, Giacomo Polifemo; i centroboa Martino Abela, Giacomo Casasola, Antonino D’Amico; i centrovasca Daniele Lisi, Gianmaria Siani, Luca Melluzzo, Lorenzo Motta; e gli attaccanti Sebastiano Di Luciano, Danjan Danilovic, Stevie Camilleri, Andrea Tringali.
“Sabato comincia il campionato e siamo già chiamati ad affrontare la squadra che, sicuramente, contenderà il titolo alla Pro Recco, che al momento ritengo essere la squadra più forte al mondo – ha detto Gino Leone – i miei ragazzi hanno delle qualità e delle caratteristiche che costituiscono da sempre anche il dna dell’Ortigia. Siamo consapevoli che sarà dura, ma sappiamo anche di avere tanta voglia di fare bene e di giocare come sappiamo”.




Cna Siracusa incontra Crocetta e promuove la nuova legge sugli appalti

C’era anche il presidente di Cna Costruzioni Siracusa, Sebastiano La Terra, all’incontro palermitano con il governatore Crocetta. Si è discusso della nuova legge sugli appalti. Oltre alla esigenza di sbloccare le procedure per le gare di opere pubbliche già cantierabili, sottolineata l’esigenza di mantenere le modifiche di aggiudicazione degli appalti previsti dalla nuova legge regionale.
“Nelle 27 gare che si sono fatte si è evidenziato non solo un maggior equilibrio sul fronte dei ribassi che, spesso, erano causa di contenziosi, opere malfatte o incompiute, ma anche un aumento delle imprese partecipanti con una maggiore concorrenza”, spiega La Terra.
Al presidente Crocetta chiesto un intervento al tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per trovare soluzione veloce alla questione della costituzionalità della legge, “senza bloccare l’applicazione delle nuove norme già operanti in Sicilia”.
Dal canto suo, Crocetta si è impegnato a non emanare nessuna circolare sospensiva. “Auspichiamo che mantenga l’impegno”, si limita a commentare il presidnete di Cna Costruzioni Siracusa.




Calcio, Serie D. Andrea Sottil è il nuovo allenatore del Città di Siracusa

E’ Andrea Sottil il nuovo allenatore del Siracusa. Si tratta di un altro eccellente ritorno. L’ex difensore è stato infatti sulla panchina azzurra nell’ultima stagione tra i pro. Prende il posto del dimissionario Lorenzo Alacqua.
A Siracusa vinse sul campo il campionato di Lega Pro nella stagione 2011-12. Poi Gubbio, Cuneo e Paganese le squadre allenate nelle ultime stagioni.




Siracusa. Delitto Eligia: candeggina e due stracci, così Leonardi pensava di farla franca

Christian Leonardi è rinchiuso a Cavadonna. Il gip ha convalidato il fermo, confermato il quadro accusatorio ricostruito dagli investigatori. Che hanno potuto contare sul contributo importante delle analisi svolte dai Ris di Messina. I carabinieri del Reparto Investigazioni Speciali hanno permesso di ricostruire quello che accadde nella casa di via Calatabiano dove vivevano Eligia ed il marito reo confesso dell’omicidio.
Il tenente colonnello Sergio Schiavone, 49 anni, guida i Ris peloritani. “Il risultato è stato raggiunto facendo un sopralluogo nel corso del quale sono emerse tracce non visibili a occhio nudo, che ci hanno aiutato a ricostruire le modalità del delitto. Questo ha portato a un cambio di strategia della Procura”, spiega all’AdnKronos.
Ecco cosa sarebbe successo quella drammatica sera del 19 gennaio. Con la moglie appena uccisa, invece di chiamare i soccorsi, Christian Leonardi avrebbe preso la candeggina, un secchio d’acqua e due stracci per pulire la parete e il pavimento, sporchi di vomito e sangue della povera vittima. Solo dopo ha chiamato il 118 e i genitori di Eligia. Ma la sfortunata infermiera era ormai morta, al termine di un litigio degenerato. E con lei la piccola Giulia che portava in grembo. Ma a distanza di 8 mesi sono emerse quelle minuscole tracce di saliva e vomito, cancellate dopo l’omicidio.
I Carabinieri del Ris – racconta sempre l’AdnKronos – hanno usato dei reattivi chimici, come il luminol, dei kit di identificazione, lampade a lunghezza d’onda variabile che fanno vedere le varie tracce biologiche.
La famiglia della giovane vittima, intanto, non nasconde il suo dubbio: qualcuno ha aiutato Christian?
Lo choccante audio della telefonata di Leonardi al 118 (Esclusiva Settimanale Giallo)

La puntata di “Chi l’ha visto?” (Rai Tre) del 23 settembre




Rosolini. Pizzo ad imprenditori, sgominato gruppo criminale: quattro arresti

I Carabinieri di Noto hanno smantellato un gruppo criminale dedito alle estorsioni. Quattro le misure cautelari emesse, destinatari pregiudicati pregiudicati. Le indagini si sono concentrate su Rosolini, centro su cui i quattro avevano seminato il terrore tra commercianti e cittadini.
Bruno Monti (40 anni), e Massimo Di Mare (39) sono stati tratti in arresto. Ai domiciliari è finito invece Benedetto Polizzo (35). Obbligo di firma per il 39enne B.G.
Almeno una decina i casi consumati e tentati di estorsione, dal tradizionale pizzo al cosiddetto cavallo di ritorno. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa. Gli arrestati, è stato accertato, per convincere le vittime a pagare non esitavano a porre in essere comportamenti violenti e vessatori. Le indagini sono state condotte con il supporto dei carabinieri della stazione di Rosolini e del gruppo cinofili di Nicolosi.
Il comandante della stazione di Noto, Sabato Landi, ha anche parlato di un caso particolare, in cui la persona destinataria della richiesta di “pizzo” sarebbe stata minacciata di essere, in caso di diniego, coinvolta in un procedimento giudiziario. La somma richiesta ai commercianti si aggirava intorno ai 300 euro mensili. I quattro arrestati erano già noti alle forze dell’ordine e conosciuti per la “loro propensione alla violenza”. Fondamentale  la collaborazione da parte delle vittime, sia in termini di denunce , sia in termini di racconti come fonte confidenziale. L’attività prosegue. I carabinieri sperano di ottenere ulteriori risposte a breve.




Buccheri. Contributi illecitamente incassati, sequestrati 600.000 euro ad una società di allevamento

La Guardia di Finanza di Siracusa ha sequestrato terreni e fabbricati a cavallo delle province di Siracusa e Ragusa insieme a conti bancari per un valore di oltre 600 mila euro. Si tratta dell’equivalente dei contributi illecitamente incassati dai titolari di una società di allevamento della provincia aretusea. Il provvedimento è stato disposto dal gip del Tribunale di Ragusa.
Le indagini sono state efettuate dai finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Siracusa.
I primi riscontri hanno evidenziato una serie di irregolarità che sarebbero state commesse dai titolari della società, subito segnalate alla Procura della Repubblica di Ragusa, competente per territorio.
Acquisita tutta la documentazione relativa alle domande di contributi presentate dal 2008 al 2014 dalla società siracusana, i finanzieri hanno interrogato i proprietari dei terreni indicati nelle domande presentate dai responsabili della società.
L’esito delle indagini permetteva di appurare che parte dei contratti di affitto allegati alle istanze erano falsi, perché i legittimi proprietari dei terreni non li avevano mai affittati agli indagati e, in taluni casi, avevano presentato contratti di affitto nei quali gli stessi soggetti si dichiaravano proprietari dei terreni di terze persone, che affittavano poi alla loro stessa società; il tutto, ovviamente, all’insaputa dei veri proprietari.
La Guardia di Finanza di Siracusa ha allora comunicato all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura di Roma di sospendere ogni pagamento di contributi alla società indagata fino alla conclusione degli accertamenti, ottenendo così il blocco di oltre 230 mila euro di contributi che la società da lì a poco avrebbe incassato.
Quindi la Procura della Repubblica di Ragusa, con il pm Puleio, ha chiesto ed ottenuto dal gip il sequestro preventivo dei beni mobili e immobili degli indagati fino al controvalore dei contributi illegalmente percepiti, che rappresentano il profitto del reato.




Melilli. Arrestato all'alba il latitante Nunzio Giuseppe Montagno Bozzone

Arrestato nelle prime ore del mattino a Melilli il latitante Nunzio Giuseppe Montagno Bozzone. A fare scattare le manette sono stati i carabinieri di Catania. Lo cercavano dallo scorso maggio, quando si era sottratto alla cattura dopo la condanna a 8 anni e 8 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso e traffico di droga.
Montagno Bozzone era stato arrestato lo scorso gennaio nell’ambito dell’operazione antimafia ‘Morsa’ che aveva coinvolto 28 soggetti ritenuti responsabili di essere legati al clan Nardo di Lentini, storicamente riconducibile al boss Sebastiano Nardo, nonché direttamente correlata alla potente famiglia di cosa nostra dei Santapaola di Catania.
I Carabinieri di Catania, dopo un attento lavoro di analisi e numerosi servizi di osservazione, sono arrivati alla localizzazione del latitante, che si nascondeva all’interno del’abitazione di famiglia. Alle prime luci dell’alba di oggi è scattato così il blitz che ha portato alla cattura. Montagno Bozzone, dopo le formalità di rito, è stato portato nel carcere di Bicocca.