Siracusa. Corse Ast saltate, dopo il giorno nero i rimborsi: possibile presentare le richieste risarcitorie

Dopo la giornata nera per il trasporto urbano in città, i consumatori siracusani si organizzano. La cancellazione senza preavviso utile di 6 corse su 8 ha lasciato in strada centinaia di utenti, imbufaliti contro l’Azienda Siciliana Trasporti. Guasti ed altre noie avrebbero impedito ai bus di linea di uscire dal deposito. COn il risultato di aver arrecato disagi e, in qualche misura, anche danni agli utenti.
Che adesso possono anche chiedere un rimborso. Come si legge nella Carta dei Servizi Ast, infatti, l’azienda prevede il rimborso quando “il servizio sia stato soppresso senza una preventiva informazione all’utenza mediante giornali o avvisi presso le sedi principali di Ast, salvo per impedimenti di forza maggiore non prevedibili o programmabili”. E il caso limite di ieri a Siracusa rientra a pieno titolo nella casistica. Rimborso anche quando “il servizio subisca dei ritardi imputabili ad inefficienze aziendali che abbiano causato il danno al cliente”.
Per ottenere il rimborso bisogna presentare una richiesta scritta di risarcimento che dovrà pervenire ad Ast via posta oppure consegnata direttamente alla struttura territoriale competente entro 15 giorni dall’accaduto.
E’ consigliabile rivolgersi alle associazioni a tutela dei consumatori.




Siracusa. Via Cairoli chiude al traffico, la giunta dice si. Provvedimento esecutivo a breve

La decisione è stata assunta questa mattina, al termine della riunione di Giunta. Esaminate le richieste dei residenti e dei commercianti di via Cairoli si è deciso di chiudere la traversa di via Malta al traffico veicolare. Solo zona pedonale, allora, per muoversi con semplicità tra i dehors delle diverse attività di ristorazione.
Il provvedimento diventerà esecutivo a breve con delibera dei settori interessati.




Vertenza Auchan, a Melilli in trenta aderiscono all'esodo incentivato

In trenta hanno optato per l’esodo volontario, ovvero un licenziamento con “incentivo”. Si chiude così, per i lavoratori dell’ipermercato Auchan di Melilli, la lunga vertenza con la multinazionale francese che aveva preannunciato un massiccio piano di licenziamenti in Italia.
E’ stato raggiunto l’accordo in sede Ministero del Lavoro con le organizzazioni sindacali. L’intesa raggiunta prevede, in deroga alle norme di legge, la possibilità per Auchan di procedere al licenziamento massimo di 1.345 lavoratori che volontariamente aderiranno ( o hanno già aderito) al piano di esodo incentivato proposto dall’azienda entro il 14 ottobre 2015.
A Melilli sono una trentina i lavoratori che hanno manifestato la volontà di aderire al piano di esodo incentivato. Soddisfatto a metà Stefano Gugliotta, segretario della FLicams Cgil. “L’accordo può essere accettabile perché prevede il licenziamento solo su base volontaria, ma dall’altro crea comunque una perdita di posti di lavoro per la provincia di Siracusa”.
Gugliotta teme anche che tutto il peso dell’organizzazione del lavoro possa ora gravare sui lavoratori in servizio. “Soprattutto per quanto attiene la fruizione delle ferie secondo le norme contrattuali”, spiega Gugliotta.




Siracusa. Riduzioni Tari nelle aree non servite, i 5 Stelle chiedono chiarimenti

L’imposta comunale sui rifiuti, la Tari, ma soprattutto le detrazioni per le zone cosiddette “non servite” hanno attirato le attenzioni del Movimento 5 Stelle di Siracusa. Hanno raccolto le segnalazioni di cittadini che lamentano come, in alcuni casi, la concessione o meno della riduzione sia risultata “arbitraria” pur in presenza di casi simili se non identici. Insomma, a qualcuno la riduzione è stata concessa a qualcun altro no. Eppure sarebbero residenti nella stessa area e con situazioni pressochè identiche.
Insieme al deputato regionale Stefano Zito, diversi attivisti del Movimento 5 Stelle hanno calcolato, ai sensi dell’articolo 18 del regolamento vigente, che in alcune zone i contribuenti dovrebbero godere di una riduzione del tributo pari all’80% a causa del disagio conseguente al disservizio.
In particolare è stato esaminato il sistema delle riduzioni concesse sin dal 2003 in Contrada Cifalino, zona comunemente denominata “Tivoli”. Secondo le analisi dei 5 Stelle, le riduzioni sarebbero state concesse a macchia di leopardo “differenziando, illegittimamente, anche residenti confinanti, entrambi aventi diritto”.
Per far luce sulla vicenda è stata presentata una interrogazione al presidente della Regione e all’assessore Territorio e Ambiente. Una richiesta di chiarimenti è stata anche inviata al sindaco di Siracusa, all’Assessore all’Ambiente e al dirigente dell’Ufficio Ambiente.




Calcio, Serie D. Riconferme e arrivi, altri quattro nomi per il Città di Siracusa

Quattro nuovi arrivi alla corte di Lorenzo Alacqua. Il Città di Siracusa fa mercato e in attesa dei colpi da novanta c’è intanto l’accordo con Santamaria, Martines, Figura e Scordino. In gran parte si tratta di nomi già noti al pubblico siracusano essendo alcuni “di ritorno”.
Ad esempio, riconfermato è Alfredo Santamaria, catanese esterno sinistro classe 1997. Giuseppe Martines, siracusano classe 1991, centrocampista centrale con caratteristiche difensive, veste la maglia azzurra dopo le esperienze di Palazzolo e Rosolini.
Si riprende la maglia del Siracusa Simone Figura, anche lui centrocampista classe 1994. dopo l’esperienza nella stagione 2013-14. Fermo da dicembre per motivi familiari, torna con grande voglia di far bene.
In porta va Gianluca Scordino. Cresciuto nel settore giovanile del Siracusa e terzo portiere ai tempi della Lega Pro, l’estremo difensore classe 1993, torna al De Simone dopo Palazzolo, Noto, Orlandina e Giarre.




Siracusa. Solo due bus Ast in servizio, disastro trasporto urbano. "Municipalizziamo"

Solo due bus dell’Ast in servizio a Siracusa. Corse saltate e disagi, con utenti lasciati sotto il solleone ad attendere un autobus che non è mai passato. Decine le segnalazioni alla redazione di SiracusaOggi.it.
Contro l’Azienda Siciliana Trasporti sbotta il sindaco, Giancarlo Garozzo. “Ha un atteggiamento inaccettabile, si disinteressa delle esigenze dell’utenza e impedisce, in piena estate, il diritto dei siracusani a muoversi. Se non è più interessata al servizio, lo dica chiaramente e si mettano quelle risorse regionali a disposizione del Comune”.
Che Ast voglia disimpegnarsi non è un mistero. E ad ottobre potrebbe limitare il suo impegno nel siracusano alle sole corse extraurbane.
Ma intanto oggi tra mezzi guasti e non riparati sono saltate almeno 8 corse urbane. Garantite solo due linee, la 23 (verso le zone balneari), e la 25 (Belvedere).
“Se l’Ast non è in condizioni di garantire un servizio minimamente decente, si ritiri e la Regione destini al nostro Comune il milione e mezzo di euro dati all’azienda: questo ci consentirebbe di portare a termine in tempi brevi il progetto, già avviato, di gestire direttamente il trasporto urbano, che presto comunque potenzieremo”.
L’Ast avrebbe comunicato il disservizio agli uffici comunali competenti solo nella mattinata.
“Più di una volta l’Ast ha manifestato l’intenzione di abbandonare il settore del trasporto urbano. Chiediamo solo alla Regione di prenderne atto e di metterci in condizione di effettuare un servizio che, in ogni caso, sarebbe migliore dell’attuale”, ripeta il sindaco.




Siracusa. Donna al quinto mese di gravidanza perde il bimbo, aperta un'inchiesta

Si muove la Procura sulla morte di un feto di 5 mesi avvenuta ieri. Una 34enne si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa poco dopo le 10 ma per il piccolo che portava in grembo non c’era più nulla da fare. I sanitari hanno, infatti, solo potuto riscontrarne il decesso.
La donna, alla quarta gravidanza, e’ stata ricoverata nel reparto di Ginecologia. Ascoltata da uomini della Procura, dopo un esposto, avrebbe raccontato di avere subito un’aggressione. Gli investigatori dovranno ricostruire cosa è accaduto.




L'incubo della Siracusa-Rosolini e le poche attenzioni del Cas. "Class action per risarcire gli automobilisti"

Spostarsi sulla Siracusa-Rosolini in direzione sud è anche quest’anno una autentica odissea. Soprattutto nel fine settimana, quando aumenta il flusso di auto verso la zona meridionale della provincia e le sue spiagge ed attrazioni.
Tutta colpa di lavori infiniti e che impegnano qualcosa come quattro chilometri di tratta autostradale, costringendo a lunghi tratti ad una sola corsia per senso di marcia su unica carreggiata. Non una novità, anche lo scorso anno identiche scene e sempre nei mesi più caldi dell’anno e non solo dal punto di vista metereologico.
I siracusani sono costretti a subire, con il Cas – il Consorzio Autostrade Siciliane, responsabile del tratto – che appare distante dalla sua sede di Messina e non esattamente interessato.
Per cercare di mettere pressione proprio sul Cas, magari in maniera più incisiva di sit-in e raccolte firme, c’è chi lancia l’idea della class action. Ovvero un risarcimento di massa per i disagi subiti che colpendo la “tasca” possa indurre a maggiore attenzione.
L’idea è del consigliere comunale di Siracusa, Salvo Sorbello. “Al sindaco chiedo di farsi promotore di un’azione legale in sede civile per chiedere un risarcimento danni. Che i siracusani stiano dovendo fare i conti con indiscutibili danni economici legati al disagio che si vive transitando su quella autostrada è indiscutibile. Penso agli automobilisti incolonnati, a chi ha perso aerei e coincidenze per le code infinite ma penso anche agli operatori economici che stanno dovendo fare i conti con disdette di prenotazioni o con un calo di vendite”.
Il Comune – nei piani di Sorbello – potrebbe aprire tramite il suo ufficio legale uno sportello online, da raggiungere con link sul sito web istituzionale. E lì chi volesse potrebbe accodarsi con nome e cognome alla class action a guida comunale. “Una richiesta di risarcimento in sede civile che possa valere soprattutto come strumento di forte pressione sul Cas”.
Il tratto autostradale diventato un incubo per centinaia di automobilisti ricade nel territorio di Siracusa, motivo per cui il Comune capoluogo potrebbe farsi promotore della class action.




Siracusa. Due migranti tornano a camminare grazie agli ortopedici dell'Umberto I

Erano stati ricoverati la scorsa settimana all’Umberto I di Siracusa, subito dopo essere stati condotti in porto ad Augusta al termine di un ennesimo salvataggio di migranti al largo delle coste siciliane.
I due, di 20 e 23 anni, non erano in condizione utilizzare le gambe a causa di fratture multiple pluriframmentarie. Pare fossero stati buttati giù dal quarto piano dell’edificio in cui erano stati radunati prima della partenza poiché, secondo quanto dagli stessi raccontato, non avrebbero pagato l’importo richiesto.
Il più giovane dei due ha riportato una gravissima lesione, frattura e lussazione della articolazione tibio-tarsica con esposizione ossea ed infezione, per cui è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico con applicazione di un fissatore esterno “ibrido”, “nel tentativo – come sottolinea il direttore del reparto Corrado Denaro – di salvargli l’arto dalla amputazione”.
Anche il ventitreenne è stato sottoposto ad intervento chirurgico con fissatore esterno “ibrido”, a causa delle fratture pluriframmentarie di tibia e perone. “La prognosi è di 26 settimane – sottolinea Denaro – per tornare a camminare autonomamente, senza sostegni”. Nel percorso terapeutico è impegnato anche il reparto Malattie infettive diretto da Gaetano Scifo.
“Al nostro personale va da parte mia a nome dell’Azienda tutto il riconoscimento per l’impegno professionale e umanitario che quotidianamente profonde in una situazione di continua emergenza che oramai è divenuta quotidianità”, il commento del direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta.




Siracusa. Chi ha distrutto la panchina in pietra di largo Aretusa? Caccia al colpevole

La colpa forse questa volta è di un automobilista distratto piuttosto che di vandalismo spicciolo. Fatto sta che in largo Aretusa una delle panchine in pietra è stata totalmente distrutta. Forse una retromarcia avventata e la panca è venuta giù. L’autore – o gli autori – del gesto hanno ben pensato di andare via senza curarsi del misfatto. Ignorando, probabilmente, che nella zona sono attive diverse telecamere di videosorveglianza che potrebbero fornire elementi utili all’individuazione del responsabile.