Pallanuoto, play-off: l'Ortigia vola in finale, sogno serie A1

Fanno festa alla sirena i ragazzi dell’Ortigia. E ne hanno ben donde. Al termine di una decisiva e tirata gara tre riescono ad avere la meglio sul Quinto e accedono così alla finalissima che mette in palio il ritorno in massima serie. L’avversario sarà Trieste.
L’Ortigia vince 11-9 e lo scarto ridotto da l’immagine di una partita sempre in equilibrio, con i liguri spesso avanti ma senza che nessuna delle due formazioni riesca a trovare il break decisivo. Tant’è che il quarto temoino si apre sull’8-8.
Sospinti dal caloroso pubblico della Caldarella, i bibiancoverdi piazzano l’allungo decisivo, un parziale di 3-1 che vale la finale e una bella festa a bordo vasca.




Priolo. Cessato l'allarme bomba: ordigno realizzato in maniera professionale ma senza polvere da sparo

E’ rientrato poco dopo le 10 l’allarme bomba scattato nelle prime ore del mattino. Sono stati gli artificieri arrivati da Catania ha prendere in consegna con tutte le cautele del caso il “candelotto” lasciato a pochi metri dall’ingresso del locale commissariato di Polizia, nei pressi dello spartitraffico.
I primi controlli hanno subito permesso di appurare che l’ordigno – ben confezionato – non era in grado di esplodere. All’interno, infatti, vi era della polvere bianca inerte. Ma inquieta il luogo scelto per lanciare un messaggio intimidatorio.
A segnalare la presenza di quel tubo bianco con una miccia ad una estremità era stato, verso le 5 del mattino, quando un cittadino che si è rivolto ai vigili urbani. Sul posto si sono subito precipitati gli uomini della Protezione Civile e della Municipale che hanno subito notato quello che sembrava essere un ordigno.
Deviato il traffico in ingresso proveniente da nord, con le auto dirottare verso Marina di Priolo. P




Siracusa. In missione per i migranti: l'impegno di tre suore scalabriane in prima linea

A Siracusa sono arrivate a febbraio. In tre hanno lanciato la loro missione a supporto della chiesa e dei migranti. Sono le suore scalabriniane Teresinha Santin, Gjeline Preçi e Ivanir Filipi.
Non è difficile vederle all’opera nei centri di accoglienza, nei luoghi di ritrovo dei migranti, in occasione degli sbarchi e dovunque ci sia bisogno della loro presenza. Le abbiamo incontrate e le loro parole ci portano al cuore della loro missione per i migranti.




Siracusa. Prelievo multiorgano all'Umberto I: "un grande messaggio"

Nuovo gesto di straordinaria generosità all’Umberto I di Siracusa. La famiglia di un 55enne deceduto ieri pomeriggio a causa dei danni cerebrali riportati a seguito di un prolungato arresto cardiaco ha dato l’assenso al prelievo multiorgano di polmoni, fegato, reni e cornee.
Il prelievo è stato effettuato dalle équipe provenienti da Bologna, dall’Ismett di Palermo, dal Policlinico di Catania e dell’Umberto I collaborati dal personale di sala operatoria dell’ospedale siracusano e dall’Ufficio Coordinamento Trapianti di cui è responsabile Franco Gioia Passione. Le operazioni di trasporto delle équipe e degli organi prelevati si sono svolte con la collaborazione della Croce Rossa Italiana e del Servizio 118 con elicotteri ed autoambulanze.
I polmoni sono stati trasferiti a Bologna, il fegato e un rene a Palermo, l’altro rene a Catania, le cornee alla Banca degli occhi di Palermo. “Un grande messaggio – sottolinea il coordinatore Franco Gioia Passione – che dà speranza di vita a tante altre persone. Desidero sottolineare la estrema sensibilità del figlio e della moglie dell’uomo che, nonostante il dolore, con grande senso di umanità e altruismo non hanno esitato a compiere questo grande gesto di solidarietà”.
“L’altruismo che ha manifestato questa famiglia alla quale va il nostro cordoglio – sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta – merita di essere comunicato in tutti gli strati sociali poiché è di esempio nella diffusione della cultura che donare vuol dire salvare tante altre vite”.




Siracusa. Intitolare ad Ettore Di Giovanni la sala consiliare: dibattito in Consiglio

Il Consiglio Comunale si è spaccato sulla proposta di intitolare l’aula al quarto piano di Palazzo Vermexio – oggi aula Vittorini – a Ettore Di Giovanni. Acceso il dibattito sulla proposta, discussa nella seduta di ieri sera ma conclusa con un nulla di fatto, optando per il rinvio della decisione.
Ad illustrare la proposta e le sue motivazioni è stata il consigliere Carmen Castelluccio. Ricordato il percorso politico ed amministrativo di Ettore Di Giovanni, consigliere comunale per 38 anni, assessore ed anche vice sindaco, scomparso nel giugno del 2014. “Di Giovanni- ha detto Castelluccio- è stato un profondo conoscitore della città, delle materie urbanistiche, di tutti i regolamenti comunali, indomabile lottatore a tutela dell’ambiente e delle politiche sociali e dei meno abbienti”.
Nel dibattito successivo, che ha portato dopo una sospensione dei lavori, al rinvio del punto per giungere in aula con una soluzione condivisa e ad una proposta da votare all’unanimità, si sono registrati diversi interventi.
Il consigliere Massimo Milazzo, pur condividendo l’intitolazione, ha richiamato il rispetto delle normative in materia, che impongono un iter più stringente rispetto a quello seguito per la proposta in oggetto; il consigliere Roberto Di Mauro ha invece ricordato un precedente, con protagonista proprio Di Giovanni, che nel 2003 si oppose all’intitolazione dell’aula all’ex sindaco Di Raimondo, morto proprio il giorno dell’inaugurazione della stessa. “Di Giovanni- ha concludo Di Mauro- difese il mantenimeto dell’intitolazione ad Elio Vittorini. E così avrebbe voluto anche oggi”.
Un richiamo al rispetto della normativa in materia di intitolazioni è venuta dai consiglieri Cetty Vinci (che nel centerario della nascita di Giorgio Almirante ha chiesto l’intitolazione all’esponente politico di una strada della città); Gaetano Firenze ed Elio Di Lorenzo, che pur condividendo la scelta di onorare la memoria di Ettore Di Giovanni, hanno però suggerito un momento di ulteriore riflessione.
E se per il consigliere Alberto Palestro la figura di Ettore Di Giovanni merita una seduta dedicata del Consiglio ed un voto unanime dell’aula, ma al termine di un percorso considiviso, per il consgliere Salvatore Castagnino la scelta dell’intitolazione dell’aula è riduttiva rispetto alla statura dello scomparso: Castagnino ha suggerito una strada o una piazza, per portare il nome di Di Giovanni fuori da uno spazio che è solo politico.




Siracusa. Radioterapia, struttura quasi pronta. "Non diventi una incompiuta"

Radioterapia in dirittura di arrivo. Il nuovo padiglione è quasi completato: mancano oramai solamente gli infissi e pochi ritocchi. Poi la struttura potrebbe subito ospitare tutti i macchinari con i quali Siracusa sarà dotata finalmente del servizio di radioterapia.
Nei giorni scorsi il Fondo Sociale ex Eternit – dopo la donazione di 500 mila euro del 2014 – ha effettuato un sopralluogo nella struttura nei pressi dell’ospedale Rizza.
“Che il servizio di radioterapia divenga subito una realtà oppure resti l’ennesima incompiuta da vandalizzare dipende oggi esclusivamente dalla capacità della dirigenza dell’Asp di assegnare la giusta priorità all’opera che sta per esserle consegnata”, dice senza mezzi termini Ezechia Paolo Reale, rappresentante del Fondo Sociale ex Eternit.
“All’azienda sanitaria chiedo di iniziare già da oggi a predisporre tutti gli atti amministrativi necessari per l’immediata presa in carico dell’opera”, dice ancora Reale. “Non appena realizzata chiedo che venga da subito individuato il soggetto che dovrà procedere al collaudo dell’opera e degli impianti e che gli venga assegnato un termine ridotto per portare a compimento la verifica”. La paura del Fondo Sociale Ex Eternit è che impianti modernissimi e di particolare valore possano essere esposti ai furti ed al vandalismo.
Reale spinge anche per un pagamento in tempi “umani” alla ditta vincitrice della gara d’appalto qualora dovesse consegnare l’opera nei tempi pattuiti, o addirittura in anticipo.
“Sono certo che la Direzione Generale dell’Asp di Siracusa sarà all’altezza e possa così fregiarsi di un risultato storico: l’apertura del reparto di radioterapia”.




Siracusa e Priolo: Protezione Civile, si sperimenta il soccorso ai disabili in situazioni di crisi

Una grande esercitazione di Protezione Civile dedicata all’analisi ed alla gestione della disabilità nelle situazioni di crisi ed emergenza. Un esperimento pilota a livello nazionale, che vivrà le sue prime due tappe a Priolo (sabato) ed a Siracusa (domenica).
L’iniziativa, che ha già avuto avvio con la fase di formazione e sensibilizzazione, intende fornire a volontari e operatori specifiche competenze per soccorrere disabili in caso di calamità naturali o comunque in situazione di crisi ed emergenza. Il progetto informativo, formativo e addestrativo è stato promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato Etneo (CSVE), in sinergia con il Vol.Si – Federazione coordinamenti di Volontariato Siciliano, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile – Servizio regionale per la provincia di Siracusa, le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, i Comuni di Priolo Gargallo e Siracusa, Forze dell’Ordine, Sues 118 e vari enti istituzionalmente preposti.
L’esercitazione sarà presentata domani nella sede del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, domani alle 11.00, in via delle Carceri Vecchie, 36 in Siracusa. Interverranno il Prefetto, Dott. Armando Gradone; il Dirigente Responsabile del Servizio, Arch. Biagio Bellassai; il Sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo, il Sindaco di Priolo Gargallo Antonello Rizza, il presidente del CSVE Salvo Raffa. Nel corso della presentazione saranno forniti dettagli su orari e luoghi interessati dall’esercitazione.




Siracusa. Trova in strada dieci biglietti per le rappresentazioni classiche e li restituisce

Una storia di onestà, valore raro ma non ancora del tutto scomparso. Un uomo ha trovato una decina di biglietti validi per assistere agli spettacoli classici al teatro greco di Siracusa, valore 150 euro circa. Senza pensarci due volte, accompagnato dal fratello, li ha riconsegnati alla Fondazione Inda che si è subito messa in moto per riuscire a risalire al legittimo proprietario. Individuato, si è visto così restituire i ticket perduti poco dopo averli acquistati.
Teatro della scena quei pochi passi che dividono il palazzo della Fondazione Inda, in corso Matteotti, da Largo XXV Luglio. Proprio nella piazza con vista sul tempio d’Apollo quei biglietti scappano via dalla tasca di chi li aveva appena acquistati e finiscono sulla bianca pavimentazione.
La piazza è affollata, come ogni giorno. Un uomo li nota per terra. Incuriosito si avvicina, li controlla. Capisce che sono ancora validi e anzichè approfittare dell’insolito vantaggio offertogli dalla dea bendata, senza pensarci due volte si dirige verso il vicino palazzo Greco, sede della Fondazione Inda, insieme al fratello.
Entra in biglietteria, mostra quanto ha trovato e racconta tutta la storia. Dal codice dei biglietti, dal numero del posto e dal settore risalgono all’acquirente. Contattato telefonicamente, si precipita a riprendere i suoi biglietti. Ringraziamenti e strette di mano per Angelo e Salvatore Elicona, autori del bel gesto.




Siracusa. Antiquarium al Castello Maniace: la storia in mostra nel cortile dell'antica fortezza

Il Castello Maniace si arricchisce con l’apertura dell’Antiquarium. Venerdì alle 18 verranno svelate le nuove sale espositive ospitate nei due corpi di fabbrica, risalenti al Xv e al XVII secolo, situate nel cortile del castello.
Delle due nuove sale, una è dedicata alla storia del Castello e della Piazzaforte di Siracusa
attraverso le cartografie antiche; l’altra espone i reperti architettonici e la ricca serie di ceramiche
e maioliche dal XIII al XIX secolo rinvenute negli scavi del castello.




Siracusa. Segnalazione di un lettore, incidente in via Malta

Un’auto e uno scooter si sono scontrate questa mattina in via Malta, all’altezza dell’incrocio con via Cairoli. Subito dopo l’incidente, è rimasto sull’asfalto l’uomo alla guida della moto. Attorno a lui si sono subito prodigati molte persone presenti nella strada che conduce al ponte Santa Lucia. Per maggiori controlli è stato accompagnato in ospedale ma le sue condizioni non sembrano destare particolare apprensione. L’incidente ha causato un rallentamento nel traffico in ingresso ad Ortigia. La situazione è tornata in poco meno di trenta minuti alla normalità.