Siracusa. Delitto Miconi, il pm chiede 18 anni per Nicky Nonnari

Il pm Palmieri ha chiesto una pena di 18 anni di reclusione per Nicky Nonnari, unico imputato per l’omicidio di Salvo Miconi. La richiesta è arrivata questa mattina, al termine della nuova udienza sull’omicidio avvenuto la sera del 20 dicembre del 2013.
A seguire la requisitoria del pubblico ministero c’era la famiglia della giovane vittima, peraltro costituitasi parte civile. Prossima udienza martedì 26 maggio 2015.




Siracusa. Barcone dell'Arenella bye bye, comincia la demolizione

Con l’ausilio di una gru sono cominciati i alvori di demolizione del barcone arenato all’Arenella dallo scorso novembre. La Guardia ai Fuochi di Porto Empedocle ha materialmente avviato le operazioni dalla parte emersa. Un alleggerimento dello scafo, eliminando tutta la parte sopraelevata per poi tentare di condurre fuori dall’acqua lo scafo e completare le operazioni. Entro la metà di maggio del barcone non dovrebbe più restare traccia.




Siracusa. Caccia all'uomo: chi ha abbandonato l'arredamento di casa in strada?

In via Vanvitelli è caccia all’uomo. Dal primo pomeriggio di oggi, i vigili urbani stanno cercando di risalire all’identità dell’uomo che ha abbandonato accanto ai cassonetti della spazzatura un salotto completo ed una cucina. Arredamento di un appartamento di cui si è disfatto scegliendo la via più comoda ma meno civile. Una infrazione che può costare un verbale fino a 600 euro e sanzioni accessorie, oltre a contestazione di eventuali reati di natura ambientale. Chiunque possa fornire informazioni utili per risalire all’identità del furbetto può contattare, anche in forma anonima, la sala radio del comando della Municipale.
I rifiuti ingombranti non vanno abbandonati in strada, men che meno accanto ai cassonetti. Vanno conferiti, gratuitamente, nei centri comunali di raccolta. Oppure si può prenotare il servizio di ritiro a domicilio, sempre gratuito.




Augusta. I 53 lavoratori del settore pulizia della Marina Militare occupano il Municipio

Improvvisa escalation nella protesta dei 53 lavoratori delle pulizie in servizio nella base della Marina Militare di Augusta. Questa mattina hanno deciso di occupare la stanza del commissario straordinario del Comune, a palazzo di città. Una occupazione pacifica ma decisa che arriva dopo settimane di presidi e sit in ed un incontro a Roma con i vertici militari.
In quella occasione si era parlato di correttivi e nuovi fondi per salvaguardare Augusta. Ma, secondo le prime notizie, la base siciliana sarebbe rimasta fuori dai nuovi accordi con la linea dello Stato Maggiore della Marina che inviterebbe a proseguire con il cambio appalto con un contratto di poco più di un’ora di lavoro al giorno, in attesa di nuove eventuali risorse da destinare ad Augusta. Una ipotesi che ha mandato su tutte le furie i 53 lavoratori che così questa mattina hanno deciso di occupare il Municipio.
“Non andiamo via fino a che non ci danno garanzie concrete sul nostro posto di lavoro e sulle ore di contratto. C’è chi lavora anche solo 50 minuti al giorno per guadagnare due euro”, raccontano. “Io faccio questo lavoro da 24 anni, come faccio adesso ad andare in pensione? E se mi licenziano, chi dovrebbe mai assumermi alla mia età?”, si chiede poi la signora Rosaria, una delle lavoratrici in protesta.
A breve il contrammiraglio De Felice li raggiungerà per un incontro chiarificatore, si spera. A chiedere l’intervento dell’alto ufficiale è stato il commissario straordinario del Comune di Augusta, Puglisi.




Sciopero nazionale, la scuola siracusana sfila e protesta a Catania

Anche la scuola siracusana sfila a Catania. E’ il giorno dello sciopero nazionale e le varie componenti dell’universo scolastico partecipano alla mobilitazione nazionale. In Sicilia doppio appuntamento, uno a Palermo e l’altro a Catania. I sindacati unitari Cgil-Cisl e Uil hanno chiamato a raccolta docenti e dirigenti, studenti e personale ata.
Nelle prime ore del mattino diversi pullman hanno fatto il giro della provincia. Per i sindacati siracusani sono tra gli 800 e i 1.000 i partecipanti aretusei. Sfilano in corteo con i loro striscioni e slogan contro il ddl “Buona Scuola”.
Uno degli striscioni ad aprire il corteo dei siracusani recita “Abbasso la morte della democrazia a scuola”, riferimento ad alcune delle novità in discussione a Roma e che, temono i sindacati, potrebbero incidere negativamente sulla libertà della scuola pubblica.
Momento di protesta anche a Siracusa, con i comitati di base che hanno indetto un presidio in piazza del Pantheon.
Impreparati, questa mattina, diversi genitori sorpresi dall’impossibilità – in alcuni istituti – di lasciare i loro figli a lezione proprio per lo sciopero e l’assenza di insegnanti e dirigenti. “Capiscano che stiamo protestando anche per il futuro dei loro figli”, spiegano all’unisono i sindacati.
La Cisl Scuola Ragusa Siracusa ha partecipato alla manifestazione di Catania con circa 500 persone, guidate dal segretario generale Antonio Palermo e dal segretario aggiunto Patrizia Epaminonda. C’era anche il segretario generale, Paolo Sanzaro. «Questa non è la nostra buona scuola – hanno sottolineato Palermo ed Epaminonda – Qui si rischia di trasformare la scuola in una giungla dove poteri impropri possono delegittimare il ruolo dell’istituzione stessa. Non chiediamo solo rivendicazioni contrattuali, vogliamo un progetto chiaro che non si fondi sull’illusione di una stabilizzazione solo annunciata.» «La scuola è la base del nostro Paese e del nostro futuro – ha aggiunto Paolo Sanzaro -; non può essere occasione di propaganda. Oggi siamo tutti in piazza per difendere la storia della nostra scuola. Al Governo e al Parlamento chiediamo di affrontare con obiettività, serietà e concretezza questo tema. Chiediamo, innanzitutto, il dialogo perché serve la piena condivisione politica e sociale”. A commentare la manifestazione di questa mattina a Catania sono anche i rappresentanti della Uil locale. “Da sette anni non si vedeva una partecipazione così massiccia – ha sottolineato il segretario generale Uil Scuola Siracusa-Ragusa-Gela, Mario Rubino – per uno sciopero unitario che ha fatto pervenire al Governo un messaggio preciso: la scuola non può essere trattata con superficialità. E’ stato dimostrato, infatti, che la scuola è fondamentale, educa le future classi dirigenti, per cui i docenti e il personale Ata devono essere messi nelle condizioni di lavorare bene e con strumenti adeguati”. Opinione ribadita anche dal segretario generale della Uil territoriale, Stefano Munafò. “Dovevamo far sentire la nostra voce – ha detto – e lo abbiamo fatto. Ma il nostro impegno prosegue. Il premier Renzi dovrà tenere conto di quanto il mondo della scuola ha fatto presente. Ora è il tempo delle risposte”.




Siracusa. La paura di un nuovo sciopero, con i rifiuti già in strada: "ma a cosa serve la Tari?"

La foto che accompagna questo articolo è stata scattata alla Pizzuta. Ma potrebbe anche arrivare da via Riviera Dionisio il Grande, zona Teocrito o Zecchino. Da nord a sud, il capoluogo è sporco. L’agitazione dei netturbini fa sentire i suoi effetti, anzi li rende visibili.
In diverse aree del capoluogo i cassonetti si presentano così, stracolmi e circondati dai sacchetti non raccolti. Gli autocompattatori e gli altri mezzi escono regolarmente tra le 22 e le 6 ma non basta per una raccolta a tappeto, soprattutto per via dell’astensione dei lavoratori Igm dagli straordinari. Anzi, la raccolta avviene proprio a singhiozzo, per stessa ammissione dei netturbini: “arriviamo dove possiamo, miracoli non se ne possono fare”. Oramai si naviga a vista, tra uno sciopero e l’altro. Il prossimo – di due giorni – è stato proclamato per il 18 e il 19 maggio, subito dopo un nuovo fine settimana.
Pur comprendendo la legittimità delle proteste dei netturbini, tra i siracusani inizia a farsi largo il malcontento. Si sentono l’ultima ruota del carro, protagonisti solo quando si tratta di pagare. La sensazione dei più è che il solo a subire realmente il peso della situazione sia il cittadino. Centinaia di messaggi e segnalazioni alla redazione di SiracusaOggi.it, con un unico denominatore: “ma che paghiamo a fare una tassa così elevata sulla spazzatura se neanche la si raccoglie?”. Una domanda posta a più voci. Lo standard del servizio si è infatti ulteriormente abbassato nelle ultime settimane, tra polemiche e accuse neanche velate.
C’ è chi è pronto a tirare nuovamente per la giacca il prefetto Armando Gradone, chiedendo un intervento di garanzia a tutela di un servizio di pubblica utilità. E chi annuncia il suo di sciopero, “non pago la bolletta”. Sfoghi dettati dalla rabbia del momento, dalla vista di una città sempre sporca e dalla preoccupazione di quello che potrà succedere nelle prossime settimane.




Siracusa. Inaugurata la rampa di accesso alla chiesa di Santa Lucia alla Badia

L’associazione “Sicilia Turismo per Tutti” ed il Lions Club Siracusa Eurialo, in collaborazione con l’assessorato al Turismo ed alla Cultura del Comune di Siracusa, la Curia arcivescovile e la Sovrintendenza insieme per rendere la città sempre più un esempio di destinazione di eccellenza nel campo del turismo e della cultura accessibile.
Questa mattina è stata inaugurata la rampa per consentire anche alle persone in carrozzella di accedere alla chiesa di Santa Lucia alla Badia di Siracusa, luogo di pregio artistico e di forte richiamo turistico dove peraltro è esposto il Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio.
La rampa è stata donata dal Lions Club Siracusa Eurialo. E’ stata realizzata su un progetto di Nadia Trovato, firmato insieme ad Elena Savatta dell’associazione “Sicilia Turismo per Tutti”) e condiviso dalla sovrintendente, Beatrice Basile.
La chiesa di Santa Lucia alla Badia, in piazza Duomo, presenta soltanto due scalinate come vie d’accesso: una più ripida sull’accesso principale ed una seconda più piccola sull’ingresso laterale. Ed è proprio qui che la rampa ha trovato posto sfruttando l’accesso con minor pendenza.
“La realizzazione di questa rampa rappresenta un altro segnale importante e fondamentale per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, commenta Bernadette Lo Bianco, responsabile dell’associazione Sicilia Turismo per Tutti. “Un gesto di grande civiltà che ha unito istituzioni, chiesa e comunità, per raggiungere un unico obiettivo”.
Il taglio del nastro è stato affidato al giovane Samuel Marchese. Al suo fianco anche il vicesindaco Francesco Italia.




Augusta. Il polverino d'altoforno dell'Ilva "non tossico": rifiuti già piombati in discarica

I rilievi e i campionamenti effettuati a bordo della nave che ha condotto in porto ad Augusta il polverino d’altoforno dell’Ilva di Taranto confermerebbero la non tossicità dei rifiuti. Il primo carico è già stato smaltito in discarica a Melilli. Tutto avvenuto nel rispetto delle norme, con tanto di piombatura, come hanno verificato i tecnici della ex Provincia Regionale direttamente sul posto.
A raccogliere la notizia è il deputato regionale Enzo Vinciullo che nei giorni scorsi aveva chiesto con forza, in una articolata interrogazione all’Ars, di mettere la popolazione al corrente di eventuali rischi. Rischi che, a quanto pare, non sussisterebbero. “Ed è positivo che si possa dare una notizia di questa portata”, spiega da Palermo. Domani si terrà una riunione in commissione Ambiente, ma le prime notizie che filtrano sui controlli svolti da Arpa ed ex Provincia paiono una risposta ai temi che saranno trattati in quella sede.
In ogni caso, bisogno ora attendere la conferma di Arpa Palermo a cui sono stati inviati i campioni per escludere del tutto la presenza di eventuali diossine. Uno scrupolo ulteriore per scongiurare del tutto ogni motivo di possibile allarme. “Giusto per essere ancora più tranquilli”, aggiunge l’esponente di Ncd. “Per il futuro, però, sarebbe opportuno che prima di far arrivare i rifiuti vi fosse il coinvolgimento del territorio. Bene che sia materiale innocuo ma non si pensi per questo di far arrivare qui tutti i rifiuti d’Italia”, dice ancora Vinciullo.




Siracusa. Sciopero dei netturbini il 18 e 19 maggio, i lavoratori lanciano la sfida

Alla fine la proclamazione del temuto nuovo sciopero è arrivata. I netturbini di Siracusa sono pronti a incrociare ancora le braccia e questa volta lo faranno per due giorni: lunedì 18 e martedì 19 maggio. La conferma arriva dal rappresentante Ugl, Paolo Iacono.
A poco, quindi, è servito il pagamento da parte dell’azienda Igm del 60% della mensilità di marzo. I lavoratori reclamano a gran voce il saldo e notizie certe per il pagamento della seconda mensilità, quella di aprile, entro domenica 17.
Oggi, intanto, alle 12.00 sono stati convocati per una riunione da cui, però, difficilmente verranno fuori novità tali da far slittare lo sciopero.
“Siamo in dissesto economico, come famiglie”, lamenta Iacono. “Le banche si sono trattenute due mensilità di mutuo, ad esempio. E noi abbiamo incassato solo oggi il 60% dello stipendio relativo a marzo”. Inevitabilmente la città si prepara a nuovi disagi nella raccolta dei rifiuti. “Ci spiace, ma non siamo degli sfaticati come ha lasciato intendere il sindaco. I servizi vengono sempre svolti, ci stiamo astenendo dagli straordinari e questi sono i risultati. Abbiamo carenze in organico che si aggraveranno ora nei mesi estivi. Miracoli non possiamo farne, Siracusa è grande. Arriviamo dove possiamo”, dice ancora Iacono.




Augusta. Sbarco di 675 migranti, arrivata in porto nave Vega

E’ arrivata attorno alle 12 in porto ad Augusta nave Vega, della Marina Militare. A bordo 675 migranti, soccorsi nello stretto di Sicilia nei giorni scorsi. Allestita la preparata macchina dell’accoglienza per i controlli e le verifiche del caso. Gli stranieri verranno accompagnati in varie strutture su disposizione del ministero dell’Interno.