Priolo. Una "terra dei fuochi" a due passi dall'autostrada. La denuncia di Legambiente. Le foto

Una discarica a cielo aperto in fondo a via Monti Climiti, in contrada Biggemi, a Priolo. Il circolo di Legambiente, L’Anatroccolo, ha presentato un esposto denuncia contro ignoti. Le immagini lasciano basiti. Nel tempo sono stati abbandonati in maniera abusiva rifiuti speciali e pericolosi. Tutto lungo la strada di servizio dell’autostrada Siracusa-Catania.
Plastica di varia natura, residui di cavi, fusti arrugginiti, sacconi pieni di rifiuti speciali, copertoni, parti di carrozzeria, di condizionatori e molto altro non identificabile perché dato anche alle fiamme.
Per Legambiente quella scoperta è una piccola “terra dei fucohi”. Il presidente della sezione priolese, Pippo Giaquinta, ha chiesto “una verifica urgente della situazione e l’immediata rimozione dei rifiuti, nonché l’intensificazione dei controlli per risalire ai responsabili di tale scempio ambientale”.
Chiamati in causa – tra gli altri – sono il Prefetto, la polizia provinciale, l’assessore all’ambiente del Comune di Priolo e il dirigente della ex Provincia.




Priolo. Birdwatching di primavera per grandi e piccini alla riserva naturale Saline

Ritorna il birdwatching primaverile all’interno della riserva naturale Saline di Priolo. La Lipu, in collaborazione con l’ente gestore, anche questo anno da vita a “Spring Alive”, progetto europeo promosso da BirdLife International. In questo momento dell’anno è poi possibile avvistare rondini, rondoni, gruccioni e cicogne.
Domenica 22 marzo a partire dalle 9.30 tra laboratori per bimbi (3-12 anni) e visite guidate per gli adulti, si animeranno i sentieri della riserva.
Ai partecipanti è richiesto di portare con sè delle buste di plastica spesse, colori a spirito e forbici. In caso di pioggia l’evento sarà rinviato a domenica 29 marzo. Per maggiori informazioni digitate il sito www.salinepriolo.it.




Siracusa. Porto Piccolo e porticciolo di Ognina: l'imbocco al buio, spente le luci di segnalamento

Avviso ai naviganti: luci di segnalamento spente all’imbocco del porto Piccolo. Idem al porticciolo di Ognina e dal 2009 ko anche il segnalamento luminoso dell’isola dei Cani. Un problema di sicurezza per chi prende la via del mare e cerca poi approdo, al calar delle tenebre, in porto.
Le lampade verdi e rosse si fulminano spesso e un intervento di poche decine di euro diventa complesso. Questo perchè, con la nuova classificazione dei porti, la competenza non è più della Marina con la zona fari di Messina ma del Comune. A cui la Capitaneria di Porto ha inviato diverse segnalazioni, richiedendo la manutenzione.
Ad oggi, l’imbocco del porto Piccolo e quello del porticciolo di Ognina è al buio per chi arriva via mare. In previsione della bella stagione, e dell’aumento dei diportisti, diventa necessario programmare gli interventi utili a rendere nuovamente “visibili” gli ingressi in due aree comunque frequentate da chi ha la passione di andar per mare.




Pachino. Rubano antiche mattonelle da un casolare, manette per quattro

Un casolare antico di contrada Camporeale, a Pachino, aveva attirato le attenzioni di una banda di quattro uomini. All’interno, avevano iniziato a trafugare piastrelle in cotto siciliano. I carabinieri li hanno sorpresi mentre stavano caricandole a bordo del loro mezzo. La successiva perquisizione ha permesso di recuperare complessivamente 400 mattonelle sottoposte a sequestro in attesa di essere restituite al legittimo proprietario. Sequestrate anche le due auto utilizzate per accantonare la refurtiva.
I quattro arrestati, tutti con precedenti, sono Riccardo Oddo (35 anni), Salvatore Fanseca (46), Santino Forestieri (30) e Corrado Cianchino (32). Sono stati posti ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il tribunale di Siracusa.
(foto in apertura: dal web; foto sotto: gli arrestati)




Siracusa. Lavoratori Igm: si rompe la tregua. Da oggi assemblee e proteste, verso lo sciopero di lunedì

Niente convocazione e tra i lavoratori Igm sale la rabbia. Dopo le proteste in avvio di settimana, con risultati subito evidenti come cassonetti colmi di rifiuti in diverse aree della città, era tornato il sereno grazie ad un incontro distensivo tra una delegazione di lavoratori in sit-in sotto palazzo Vermexio e il sindaco, Giancarlo Garozzo. Le parti si erano date appuntamento entro oggi per un nuovo incontro nel corso del quale definire un protocollo con le garanzie sul futuro occupazionale dei circa 250 dipendenti Igm messe nero su bianco, preoccupati da un eventuale cambio appalto. La scelta di attendere fino al 19 marzo non era casuale: oggi si sono infatti aperte le buste con le offerte per il bando del servizio di igiene urbana.
I sindacati attendevano una convocazione che, fino a tarda sera, non è arrivata. Si rompe allora la fragile tregua. Già domattina ci sarà una prima assemblea all’interno del cantiere di viale Ermocrate. I lavoratori decideranno come procedere verso lo sciopero – mai revocato – di lunedì 23. Non sono escluse azioni di protesta come un un corteo o un presidio. E Siracusa rischia di vivere un lungo fine settimana con i sacchetti di spazzatura lasciati per strada.




Siracusa. Bando rifiuti, concorrono in tre: Igm, Tekra e l'Ati Ambiente 2.0-Tech. "Prima si presentava solo una"

Sono tre le offerte giunte a Palazzo Vermexio alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte per l’affidamento del servizio di igiene urbana. A concorrere saranno l’Igm di Siracusa, l’Associazione temporanea di imprese Ambiente 2.0 e la Tech (lombarde) e la Tekra (Salerno). “Un passo avanti rispetto a quando se ne presentava sempre e solo una”, scrive sulla sua pagina facebook il sindaco Giancarlo Garozzo.
I tempi di gara dipendono adesso dall’Urega regionale. “Due o tre mesi di tempo e con questo capitolato e la collaborazione di tutti i cittadini scenderanno i costi e la differenziata non potrà che decollare”, dice ancora Garozzo.




Siracusa. Via Lido Sacramento, lunedì ripartono i lavori. Ma fino a Pasqua la strada sarà chiusa

Riprenderanno lunedì i lavori nel cantiere di via Lido Sacramento. Dopo due settimane di stop – e di chiusura della strada – finalmente si va verso il completamento della rotatoria, prima di tre che Anas ha deciso di realizzare lungo la statale 115.
Nel pomeriggio sono state espletate le ultime formalità, compresa la variante per accontentare l’imprenditore che con la sua protesta sul traliccio ha causato il blocco dei lavori. Cantieri riaffidato alla Nasa di Gangi che in dieci giorni lavorativi – ovvero in due settimane – completerà il raccordo tra il nuovo tratto stradale e l’esistente.
Week-end di Pasqua con via Lido Sacramento chiusa e inevitabili lunghe code che si formeranno sulla Statale da e per le località balneari, prese d’assalto per una prima gita fuori porta o per la tradizione scampagnata.




Siracusa. Sai 8 rivuole impianti e fidejussione: ricorso al Cga con richiesta di rimborso milionaria

Nuovo capitolo nella disputa giudiziaria tra Sai 8 e il Comune di Siracusa. L’ex gestore delle reti idrica e fognaria, peraltro dichiarato fallito dal Tribunale, ha presentato ricorso al Cga contro la sentenza del Tar che aveva già rigettato le richieste della società.
Sai 8 chiede l’annullamento della revoca del contratto per inadempimento e dell’escussione della fidejussione e presenta un conto salatissimo: oltre 132 milioni di euro da dividere tra i Comuni della provincia, l’Ato e l’assessorato regionale ai Servizi.
Secondo l’ufficio legale del Comune, il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa sarebbe appeso ad un filo. La Sai 8 è, infatti, tecnicamente fallita e quindi non avrebbe legittimazione giuridica. Sulla vicenda, però, pende un ricorso per Cassazione riguardo proprio la sentenza di fallimento. Se la suprema corte dovesse confermarla, potrebbe chiudersi in automatico anche la discussione innanzi al Cga.




Siracusa. Sanità e tempi di attesa: ecodopler della discordia, la denuncia di Ermanno Adorno

Vi ricordate di Ermanno Adorno? Battagliero protagonista della sinistra siracusana è tornato agli onori della cronaca quando, nel 2013, diede vita ad uno sciopero della fame all’interno dell’ospedale Umberto I di Siracusa per l’attivazione di radioterapia. Servizio sanitario fondamentale per migliaia di pazienti siracusani e lui tra loro. Una battaglia personale che ha contribuito ad accelerare la realizzazione del nuovo padiglione, che sta sorgendo nell’area dell’ospedale Rizza.
Oggi, però, Adorno torna a protestare per quelle che lui definisce “asurdità su salute e prevenzione”. Vi riportiamo il testo integrale della sua lettera, che si conclude con un appuntamento.
“Ecco cosa può succedere, e mi è successo, all’Umberto I – Asp di Siracusa. Recatomi al servizio prenotazione con richiesta del mio medico di un esame ecodopler del 25 febbraio u.s., mi vedo assegnare come prima data disponibile il 15 settembre. L’esame, di una certa importanza ai fini diagnostici e di prevenzione, non può essere effettuato in altra struttura Asp in provincia di Siracusa, nè con medici privati convenzionati. Il mio medico, considerato l’eccessivo termine per l’effettuazione dell’esame mi fa una nuova richiesta segnalando esigenza di priorità (da eseguire quindi per legge entro un mese). Allo sportello prenotazione, con la massima gentilezza disarmante per tutta risposta mi spostano l’esame dal 15 settembre al 21 ottobre. Rimane fortunatamente fermo l’anno 2015. Ovviamente opto per la prima prenotazione….ma vengo informato, altresì, che con procedura intra-moenia posso effettuare l’esame, pagando da 80 a 110 euro, nel giro di qualche giorno. Con gli stessi medici dell’Umberto I, stesso personale, stessi macchinari, in orario pomeridiano! No comment… Ma c’è qualcosa di inquietante che non mi quadra e ne vorrei parlare con gli operatori dell’informazione venerdi 20 marzo alle ore 11 all’entrata dell’Umberto I”.




Pachino. Sugli scaffali prodotti potenzialmente pericolosi:denuncia, sequestro e multa per la titolare

Denunciata la titolare di un negozio, una cinese di 30 anni. I carabinieri hanno rilevato irregolarità connesse con la detenzione e la rivendita di vari prodotti, in particolari cosmetici e giocattoli privi del marchio di conformità “Ce” o riportanti marchi contraffatti.
Tutti gli articoli, posti sotto sequestro, sono stati rinvenuti esposti sugli scaffali di vendita, quindi pronti per essere immessi in consumo. La titolare del negozio, inoltre, è stata segnalata anche alla Camera di Commercio di Siracusa per le violazioni previste dal decreto legislativo 206 del 2005 (codice del consumo) per le quali sono previste sanzioni fino a 25.000 euro, nonché per la successiva confisca e distruzione dei prodotti sequestrati.