Siracusa. Una via per Jano Battaglia, la richiesta dell'Aics: "ha dato tanto alla città, l'iter sia celere"

Una via per Jano Battaglia, indimenticato uomo di sport e presidente dell’Aics. Proprio la sezione siracusana dell’associazione cultura e sport, in accordo con tutti i comitati provinciali della Sicilia, ha presentato una richiesta alla Commissione toponomastica del Comune di Siracusa.
Jano Battaglia è stato un “motore” sia nello sport sia nella politica. Ed è per questo che oggi i “suoi” presidenti nonché amici di tante battaglie ed esperienze indimenticabili, hanno voluto portare avanti questa iniziativa affinché il nome di Jano Battaglia resti scolpito nella città.
“Tutti devono sostenere questo progetto – ha detto il presidente provinciale dell’Aics, Enzo Nassetta – Siamo fiduciosi che venga accolta la richiesta al più presto e che l’iter sia quanto più celere possibile considerato che si parla di un noto personaggio che ha dato tanto a Siracusa, nel campo della politica ma anche e soprattutto nello sport”.




Siracusa. Gli ipogei e una accurata cartografia: il lavoro della Società di Storia Patria

Venerdì 20 marzo, alle 17.30, la sala multimediale della Provincia Regionale di via Brenta ospiterà la presentazione della cartografia degli ipogei di Siracusa. Un lavoro realizzato da Anna Di Maio, della Società Siracusana di Storia Patria.




Siracusa. Tanino Firenze rompe il tabù: "Dimissioni. I presidenti delle Commissioni facciano un passo indietro"

Con le sue parole ha rotto un tabù. Anzi, di parola ne è bastata una: dimissioni. Nessuno dei 40 del quarto piano di Palazzo Vermexio aveva avuto l’ardire di pronunciarla. Lo ha fatto il consigliere comunale Tanino Firenze, in quello stralcio di intervista andata in onda su La 7, durante La Gabbia.
E a qualche ora di distanza non ha certo cambiato idea. “I presidenti delle commissioni dovrebbero dimettersi. Tutti. Un passo indietro sarebbe utile per fare scendere la pressione”, spiega contattato dalla redazione di SiracusaOggi.it.
“Due commissioni al giorno sono già una follia, figuriamoci tre. L’errore c’è stato e i numeri sono chiari. Non mi tiro fuori, anche io sono in mezzo al baillame, sono un consigliere comunale. Ma il problema cerco di affrontarlo e dobbiamo prendere atto della necessità di un segnale. Non per trovare un colpevole a tutti i costi, ma un segnale lo si deve dare”, insiste Firenze.
Poco convinto, comunque, che qualcuno dei presidenti deciderà di dimettersi dalla carica. “Chiedetelo a loro se lo faranno. Manca la cultura delle dimissioni. Per dignità dovrebbero farlo, per dare dimostrazione di una volontà di cambiamento”, argomenta il consigliere comunale.
Che ha incassato il sostegno di qualche collega al termine di una riunione di commissione, questa mattina. “Però mi dicono che le convocazioni siano diminuite da quando è scoppiato il caso”, dice ancora Firenze, componente della terza e dell’ottava commissione.
“Abbiamo sbagliato. Questo è il momento di cospargersi il capo di cenere. L’errore è evidente. E poi, secondo me, i 656 mila euro sono solo la punta dell’iceberg…”, butta lì sibillino. “C’è chi si è dimenticato del posto di lavoro a forza di commissioni quotidiane. Ne bastano due a settimana e gli altri giorni in ufficio o in azienda, normalmente. Non sono un arbitro e non butto la croce addosso agli altri: deve valere per me per primo. E’ che qua mi sembra che siano tutti troppo giovani e senza cultura del governo”.




Noto. Auto in fiamme sulla statale 287: è di un 56enne il corpo carbonizzato

Tra le tante piste seguite dagli investigatori su quanto accaduto questa mattina lungo la statale 287, in territorio di Noto, c’è anche il suicidio. Un’auto ha preso fuoco: le fiamme hanno avvolto una Ford C Max, subito dopo il ponte di Santa Chiara. La vettura era ferma nei pressi della linea di carreggiata. I soccorritori hanno quindi estinto le fiamme e constatato che all’interno del veicolo, al posto guida, giaceva il corpo carbonizzato di una persona. Si tratta di un uomo, C.A., di 56 anni.
L’incendio sarebbe partito dall’interno del veicolo che, esternamente, non presenterebbe segni rilevanti di collisioni. Sarebbe avvenuta anche una piccola deflagrazione che ha spinto il parabrezza a due metri circa di distanza.




Siracusa. Lavoratori Igm sotto palazzo Vermexio, poi l'incontro col sindaco. Schiarita ma lo sciopero resta

Si sono dati appuntamento alle 10 davanti al portone d’ingresso del palazzo di città. Non nascondono la loro rabbia, chiedono un incontro con il sindaco. E poco prima delle 12 vengono accontentati. Una delegazione di lavoratori Igm sale al secondo piano di Palazzo Vermexio, nell’ufficio del primo cittadino Giancarlo Garozzo.
All’uscita, i volti sono più distesi. “Siamo finalmente riusciti a mettere su un tavolo tecnico con l’amministrazione, parlando direttamente con il sindaco. Ha assunto l’impegno di convocarci non appena rientra l’assessore all’Ambiente per arrivare alla stesura di un documento che tuteli i lavoratori non appena si presenterà il nuovo gestore del servizio di raccolta dei rifiuti”, spiega Franco Nardi della Cgil.
Tutela non solo sul fatto che nessuno perderà il posto di lavoro ma anche sul mantenimento degli attuali livelli di retribuzione. Le parti dovrebbero rivedersi entro il 19 marzo, che tra l’altro è il termine fissato nel nuovo bando per la presentazione delle offerte per partecipare alla gara di affidamento del servizio.
“Lo sciopero di lunedì 23 rimane per ora confermato”, spiega ancora Nardi. Ma è chiaro che non appena arriverà la convocazione a palazzo Vermexio per il nuovo incontro, i sindacati sono pronti a far rientrare l’agitazione. E in città riprenderebbe a pieno regime la raccolta dei rifiuti e la pulizia.
Il 19 marzo i lavoratori volevano anche dare vita ad un corteo di protesta dalla sede dell’Igm di viale Ermocrate fino a piazza Duomo. Ipotesi, questa, scongiurata dalle ultime novità.




Siracusa. Un richiedente asilo si denuda e da spettacolo al Villaggio Miano, la paura delle mamme

Si sono vissuti momenti di tensione al villaggio Miano, davanti all’ingresso della chiesa di San Francesco. Sabato mattina (ma solo adesso se ne è avuto notizia), un giovane migrante in evidente stato di alterazione – probabilmente per lo smodato uso di alcool – si è spogliato fino a restare in mutande. Non pago si è impossessato del bastone della statua del Papa posta all’esterno della chiesa, dando spettacolo in pieno giorno.
E’ intervenuta la polizia, con personale delle Volanti. Gli agenti hanno faticato non poco per calmare l’uomo: l’operazione si è rivelata complessa sia per l’ubriachezza che per il “caratterino” del soggetto, poi sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.
Si tratta di un nigeriano di 25 anni, ospite del vicino centro per richiedenti asilo. In attesa del pronunciamento della commissione territoriale, non ha trovato di meglio che dare di matto. In un periodo, peraltro, in cui in Italia si discute in maniera accesa del problema, specie dopo i fatti di Terni.
Particolarmente preoccupate le mamme dei bimbi che frequentano la vicina scuola dell’infanzia. Il 24 raggiungeranno in corteo a piedi la chiesa di San Francesco e un simile episodio ha convinto i genitori a costituire una sorta di cordone di sicurezza, per evitare che altri sconsiderati possano mettere a rischio la serenità dei piccoli.




Siracusa, cartolina dall'Arenella: da novembre ad oggi quel barcone arrugginisce sul litorale

Come fosse una cartolina. Saluti dall’Arenella, con sullo sfondo del litorale l’ormai sempre più arrugginito barcone fantasma arrivato sulle coste siracusane spinto dalle mareggiate dei primi di novembre. Trenta metri di motopesca, utilizzato da migranti per una delle tante traversate lungo il Mediterraneo. Vennero soccorsi al largo da una unità della Marina Militare nel corso dell’operazione Mare Nostrum. Il barcone venne lasciato alla deriva e una forte mareggiata lo ha condotto all’Arenella, località residenziale e turistica della Siracusa estiva.
In 130 giorni quel rottame ha avuto tutto il tempo di degradarsi ulteriormente. Niente di particolarmente inquinante, gli olii e gli altri fluidi pericolosi vennero bonificati nell’immediato dalla Capitaneria di Porto, che ha poi avvisato l’Agenzia delle Dogane competente per la rimozione del relitto. Anche il sindaco di Siracusa ha cercato di accelerare le procedure con una lettera di sollecito.
Il barcone è sempre lì. E la stagione balneare si avvicina. L’Agenzia delle Dogane stava valutando nelle settimane scorse l’offerta di 5 imprese pronte a intervenire per eliminare quel barcone. L’aggiudicazione era prevista per il 13 febbraio e i lavori per liberare il litorale dovevano partire immediatamente.
Qualcosa non ha funzionato per il verso giusto, forse i costi sono stati giudicati troppo elevati. Fatto sta che un mese dopo la data presunta dell’aggiudicazione dei lavori, il barcone arrugginisce tranquillo all’Arenella e ne diventa quasi parte integrante del paesaggio.




Rosolini. Elezioni replay, Corrado Calvo sindaco con polemica

Si chiude la parentesi commissariale, Rosolini torna ad avere un sindaco. Corrado Calvo esce vincitore dal replay delle elezioni in due sole sezioni (la 2 e la 16) anche grazie ad un complesso meccanismo tecnico. Ritorna, quindi, in sella Calvo pronto a ripartire dopo circa un anno di commissariamento tra ricorsi al Tar e polemiche varie.
Polemiche che non si sopiscono. Con il Nuovo Centrodestra che chiede subito le dimissioni di Calvo. “Giuseppe Incatasciato aveva dichiarato di non essere candidato e di avere addirittura ritirato la propria candidatura ma risulta il primo degli eletti con 472 voti.
Ma chi l’ha votato? Chi gli ha cercato i voti, dal momento che lo stesso candidato non ha stampato nemmeno un fac-simile?”, si domanda polemico il deputato regionale Vinciullo.
Calvo “prende solo 37 voti – aggiunge – come farà da oggi a sedersi sulla sedia di primo cittadino dal momento che è stato totalmente sfiduciato da parte dei suoi concittadini?”. Per l’esponente di Ncd, Incatasciato è “moralmente il nuovo sindaco di Rosolini”.
(foto: Ram)




Siracusa. Cassonetti pieni, lavoratori Igm in agitazione. Varie zone della città invase dai rifiuti

Risveglio con i cassonetti dell’immondizia ancora stracolmi. Dalla Borgata alle centrali via Alessandro Specchi o via Damone. Le segnalazioni si moltiplicano e le foto parlano chiaro. I lavoratori Igm tornano ad alzare il tono della loro protesta, ben prima dello sciopero proclamato per il 23 marzo. Il turno di raccolta di questa notte, ad esempio, è stato ridotto da sei a quattro ore, le due restanti sono state impegnate per un’assemblea. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: in diverse aree della città i sacchetti si ammucchiano e straripano dai cassonetti. E così rimarranno fino a stasera quando, ci si augura, il turno di raccolta verrà svolto in maniera piena.
Ma non sono escluse altre azioni di protesta dei lavoratori Igm. Che questa mattina danno vita ad un sit-in sotto Palazzo Vermexio. Chiedono un nuovo incontro con l’amministrazione comunale per garanzie sul loro futuro nell’eventuale, prossimo cambio appalto che – a loro dire – non sarebbero contenute nel bando. Dal settore ambiente replicano che nessuno rischia il posto o di perdere il proprio status. Ci saranno, però, cambiamenti nelle mansioni e questi – assicurano i lavoratori – verranno accolti di buon grado.
Intanto, ad una settimana dallo sciopero annunciato, prende piede la paura di sacchetto dell’immondizia selvaggio.




Siracusa. Spaccio di cocaina, arrestati due ragazzi dopo un inseguimento sulle scale

In due in manette per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. I carabinieri hanno sorpreso Francesco Cassia (20 anni) e Krizia Guazzardi (19) mentre cedevano un involucro di colore bianco contenente della droga ad una terza persona.
Un movimento che non è passato inosservato e quando i militari sono intervenuti per bloccare il terzetto, l’acquirente è riuscito a dileguarsi mentre i due presunti spacciatori hanno cercato di nascondersi all’interno di un condominio, salendo fino agli ultimi piani. La ragazza è stata raggiunta e bloccata poco dopo, mentre il 20enne è stato sorpreso sul pianerottolo dell’ultimo piano, davanti alla porta della propria abitazione.
Perquisito, è stato trovato in possesso di un involucro di colore bianco contenente venti dosi di cocaina per un peso complessivo di 6 grammi.
Sono stati posti ai domiciliari in attesa di giudizio.