Insofferente ai domiciliari, 29enne siracusano finisce in carcere

I Carabinieri di Siracusa hanno accompagnato in carcere a Cavadonna un 29enne, già sottoposto ai domiciliari. A disporre l’aggravamento è stata la Corte d’Appello di Catania. L’uomo, con precedenti di polizia per reati contro la persona e in materia di armi e stupefacenti, nel mese di ottobre aveva più volte violato l’obbligo di permanenza in casa nelle ore notturne, venendo pertanto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Tuttavia, incurante delle prescrizioni, si era fatto nuovamente e ripetutamente denunciare per la violazione degli arresti domiciliari.
Da ultimo, pochi giorni fa’, era stato arrestato dai Carabinieri che lo avevano sorpreso in strada, intento a parlare con alcuni uomini che, alla vista della gazzella, si erano dati alla fuga.
Nella circostanza l’uomo, trovato in possesso di hashish per uso personale, aveva inveito e minacciato i Carabinieri.




Il litigio e poi la fuga, ragazzina ritrovato dopo oltre dieci ore a Lentini

Ore d’ansia a Lentini per una 16enne scomparsa nel nulla a Lentini, probabilmente in seguito ad un litigio. Dopo una notte di ansia e ricerche, è stata rintracciata questa mattina, poco dopo le 10.30, e affidata ai genitori.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, la ragazzina ieri sera era con i nonni quando – per motivi non ancora chiariti – si è allontanata senza nessuna spiegazione o messaggio.
Forse un litigio con i parenti l’avrebbe spinta ad uscire di casa senza avvisare nessuno.
Non vedendola rientrare a casa, i genitori si sono allarmati. Hanno provato a contattarla al telefono, senza risposta. Contattate anche le amiche che, però, non hanno saputo fornire elementi utili. Si sono allora rivolti ai Carabinieri di Lentini che hanno subito avviato le ricerche.
Questa mattina il sospiro di sollievo.




Tragedia in strada, incidente a Terrauzza: muore 19enne siracusano

Un 19enne siracusano ha perso la vita in un tragico incidente stradale autonomo. Erano circa le 4 del del mattino quando, per cause al vaglio della Municipale di Siracusa, avrebbe perso il controllo della moto su cui viaggiava insieme ad un amico, in traversa Torre Milocca poco dopo l’intersezione Arenella/Terrauzza, in direzione Siracusa.
In un tatto in curva, l’incidente. L’urto, probabilmente contro un albero, è risultato fatale per il ragazzo. All’arrivo dei soccorsi, il suo cuore aveva già cessato di battere. Vani i disperati tentativi di rianimarlo.
Ferito l’amico, le cui condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni. Dalla sua testimonianza, la Municipale conta di acquisire maggiori elementi per ricostruire la dinamica del tragico sinistro.




Acqua torbida a Palazzolo, vertice in Prefettura. La siccità e il rischio che collassi il pozzo

Si è concluso poco prima delle 18 il vertice convocato in Prefettura a Siracusa sulla situazione idrica di Palazzolo Acreide. Nella cittadina montana è rientrato nelle ultime ore l’allarme per l’acqua torbida che esce dai rubinetti. Ma i segnali di sofferenza che arrivano dal pozzo che rifornisce gran parte del centro montano preoccupano non poco.
Nei giorni scorsi è arrivato l’aiuto offerto dal Comune di Sortino. Con la nuova autobotte da 4.500 litri ha rifornito alcune bonze ed i bidoni di alcuni cittadini. Il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, si è mosso così in aiuto della comunità palazzolese. Una soluzione tampone, che potrebbe essere ripetuta in caso di necessità.
Ma sono diverse le soluzioni allo studio per risolvere quella che potrebbe diventare una vera e propria criticità. Perchè l’intorbidimento dell’acqua di falda potrebbe anche rappresentare un segnale di sofferenza del pozzo. La siccità potrebbe aver prosciugato la riserva idrica, è una delle paure. Non che l’approvvigionamento idrico di Palazzolo sia a rischio nell’immediato, questo è bene chiarirlo. Ma per evitare problemi futuri, bisognerà elaborare una delicata strategia di intervento.
Le prime idee sono state abbozzate nel corso del vertice odierno in Prefettura, a cui ha preso parte il sindaco di Palazzolo Salvatore Gallo con la presenza anche della Protezione Civile regionale. Lunedì, nuovo appuntamento, sempre a Siracusa, per entrare nel dettaglio operativo dei passi da attuare.
Batteriologicamente, l’acqua che sgorga dai rubinetti non avrebbe fatto segnare livelli preoccupanti. Quel colore fangoso, però, non invita all’uso per scopi alimentari o umani, come peraltro da ordinanza del sindaco.
Nelle ore scorse, grazie ad alcune manovre sulla rete idrica cittadina, la situazione è migliorata. L’acqua non è più torbida il che, però, non vuol dire che l’emergenza sia scongiurata.
Nella peggiore delle ipotesi, il pozzo potrebbe persino collassare secondo alcuni esperti. E la colpa sarebbe da attribuire alla straordinariamente lunga stagione secca che ha cambiato il clima anche nel centro montano aretuseo, prosciugando o quasi la falda.




Industria alla svolta. Italia “incoraggia” la riconversione Eni, Cgil e Uil temono disimpegno

“La riconversione in chiave sostenibile delle produzioni non deve preoccupare ma deve essere incoraggiata”. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sposa la linea del presidente di Confindustria, Gian Piero Reale. Il piano industriale di Eni – con la chiusura del cracking a Priolo nei prossimi mesi per poi costruire nuovi impianti green – anche per il primo cittadino del capoluogo è da leggere come il primo segno tangibile della transizione ecologica da avviare nel grande petrolchimico siracusano. “Per tale ragione, chiedo a Eni di venire a Siracusa, dove l’industria continua a incidere in maniera decisa sulla vita di tutti, per confrontarsi direttamente con il territorio affinché gli impegni presi possano essere costantemente verificati e misurati e non siano disattesi”, aggiunge Italia. Auspicabile che l’invito a mezzo stampa venga accompagnato con una telefonata a Roma e magari ai vertici dell’impianto siracusano.
Intanto, Francesco Italia esprime solidarietà all’onorevole Carta per le parole pronunciate nei suoi confronti durante la manifestazione sindacale di ieri. “Non è accettabile che la più che legittima preoccupazione dei lavoratori e della loro famiglie venga strumentalizzata per attacchi personali mentre proprio in questa fase è richiesta moderazione, affinché Eni accetti il confronto con le istituzioni e con le parti politiche e sindacali concordando tempi e modalità per la realizzazione dei piani. Non parliamo di numeri ma di persone e di famiglie in carne e ossa che vivono una fase di incertezza per il futuro. I lavoratori, diretti e dell’indotto, devono essere messi al centro degli investimenti dell’azienda, perché un nuovo modello industriale può essere basato solo sulla formazione e lo sviluppo di nuove competenze e opportunità”.
Ma i sindacati si mostrano perplessi, in particolare Cgil e Uil che hanno confermato lo sciopero del 12 novembre. Più moderata la posizione della Cisl. Andrea Bottaro, segretario regionale Uiltec, non nasconde il timore che gli annunci di Eni possano non essere seguiti dai fatti.




Lo stupore di Cgil e Uil: “Politica intollerante alle critiche mentre operai rischiano il lavoro”

Dopo qualche ora di silenzio, Cgil e Uil hanno deciso di intervenire su quanto denunciato dal sindaco di Melilli. Giuseppe Carta ha lamentato attacchi verbali dal palco, durante lo svolgimento di un’assemblea sindacale della zona industriale. “Avremmo voluto fare a meno volentieri di questa inutile quanto fuorviante e sterile polemica sorta a seguito di un intervento svolto da un lavoratore che ha chiesto la parola nel corso dell’assemblea di giorno 30 indetta”, spiegano i segretari Alosi e Siragusa. “Polemica innescata da una serrata critica avanzata dal lavoratore nei confronti della presa di posizione del sindaco Carta a favore delle scelte industriali rese note dall’Eni che impattano sulla tenuta del nostro assetto industriale e tempestivamente bilanciate da un successivo intervento di un altro lavoratore che ha ritenuto al contrario, altrettanto liberamente quanto il primo, di criticare duramente i sindacati presenti e di tessere le lodi dell’ On. Carta per l’impegno profuso nell’interesse della tutela dei lavoratori e delle loro famiglie. Fine del siparietto”, il loro resoconto.
“Tutti gli interventi dell’assemblea esprimono la preoccupazione crescente dei lavoratori per la chiusura di Versalis. Desta stupore il clamore sollevato, l’intolleranza dimostrata di fronte alle critiche sia pur aspre evidenziate nonché la fiera delle ipocrisie a seguire a cascata”.




Carenze in materia di sicurezza, la Guardia Costiera “ferma” una petroliera a Santa Panagia

Una nave cisterna per prodotti petroliferi e chimici è stata posta in fermo amministrativo dal nucleo Port State Control (Controllo dello stato di approdo) della Capitaneria di porto di Siracusa. Battente bandiera Liberia, con una stazza lorda di oltre 25000 tonnellate e 175 metri di lunghezza, era arrivata nella baia di Santa Panagia per operazioni commerciali al locale terminal petrolifero.
Le attività ispettive hanno permesso di riscontrare diverse carenze in materia di sicurezza della navigazione, prevenzione e lotta degli incendi e gestione della sicurezza di bordo: 12 le non conformità riscontrate, di cui 8 motivo di fermo della petroliera.
La nave non potrà ripartire sino a quando non saranno ristabilite le necessarie condizioni di sicurezza di bordo.




Il cuore grande di Siracusa, a scuola gara di solidarietà per due bimbi da aiutare

Certo, Siracusa ha mille problemi e difetti. Ma conserva ancora quell’umanità che permette piccoli “miracoli”, seppur in coda a storie di disagio e sofferenza. Per aiutare due bimbi in grave difficoltà si è messa in moto un’intera comunità scolastica, quella del comprensivo Giaracà.
E’ bastato il messaggio di un papà sulla “famigerata” chat delle mamme, per attivare il cuore grande di famiglie e piccoli studenti. Servivano urgentemente scarpe e vestiti, con l’inverno alle porte e due creature senza nulla se non gli abiti indosso.
In poche ore, davanti alla scuola di via Gela, sono arrivate buste con ogni sorta di articolo. Vestiti usati ma anche comprati per l’occasione, nuovi di pacca. Tutti hanno voluto contribuire ed il risultato, alla fine, ha stupito. Occhi lucidi e sorrisi, davanti ad una generosità che ha riempito centinaia di cuori di emozione.
E’ un piccolo gesto davanti alla grandezza delle sofferenza del momento che devono attraversare quei due piccoli bambini. Però fa sentire meno soli, benvoluti ed accettati. Ci sono mani gentili pronte ad accoglierli, quando sarà il momento, in quel mondo esterno che oggi fa tanta paura.




Litiga al bar, violando l’obbligo di dimora: denuncia e arresto per un 35enne

Arresto e denuncia per un 35enne di Solarino. Sono stati i Carabinieri ad arrestarlo per resistenza a pubblico ufficiale; la denuncia è invece arrivata per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. L’uomo, con precedenti contro la persona, il patrimonio e in materia di armi e stupefacenti, era già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Solarino, con la prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione durante le ore serali e notturne.
La sera dello scorso 29 ottobre, si è recato in un bar della cittadina – violando gli obblighi cui è sottoposto -ed ha preso parte a una lite scoppiata tra alcuni giovani del luogo, opponendo poi resistenza ai Carabinieri, intervenuti per calmare gli animi. L’arresto è stato convalidato.




Ponte ciclopedonale di Ortigia, i lavori entrano nella fase clou. Pronto a dicembre

Curiosità e attesa accompagnano i lavori di costruzione del ponte ciclopedonale di Ortigia. Dopo lo stop per il G7 Agricoltura, i lavori sono ripresi ad inizio ottobre e in questi giorni vengono ultimate le “spalle” sulle due sponde. Manca l’ultimo getto di calcestruzzo di completamento e dalla settimana prossima inizieranno le operazioni di realizzazione delle rampe di raccordo del ponte con le rive.
A fine novembre, secondo il cronoprogramma, verrà varato il ponte iniziando con i due conci laterali per poi posizionare l’elemento centrale del ponte. A dicembre – spiegano dalla Solesi, l’azienda impegnata nella costruzione – verranno ultimate le opere di finitura e quindi, entro i sei mesi previsti, il ponte ciclopedonale sarà inaugurato.

Intervista di Giuseppe Schifitto