Palazzolo Acreide. Chiude anche la provinciale Poi, il sindaco: "Siamo isolati"

“Siamo isolati”. Il sindaco di Palazzolo Acreide, Carlo Scibetta, non usca giri di parole. Dopo la chiusura della strada provinciale “Poi” – avvenuta nei giorni scorsi a causa del cedimento di parte della carreggiata – il centro ibleo si è ritrovato senza strade di collegamento con il ragusano. Era stata infatti chiusa tre anni fa la Palazzolo-Gerratana. Il primo cittadino di Palazzolo lancia allora un appello alla deputazione, alla Provincia e al Dipartimento di Protezione civile: “si intervenga sulle strade di collegamento da Palazzolo ai Comuni del Ragusano”.
“Queste strade sono di collegamento e di fondamentale importanza anche per i proprietari delle aziende agricole della zona. Interventi immediati vanno quindi avviati sia sulla provinciale 23, chiusa ormai da quasi tre anni, sulla strada provinciale Poi e sulla provinciale 90 per Falabia”.




Noto. Inaugurato il centro distrettuale di cittadinanza, insieme 5 Comuni

Inaugurato il centro distrettuale di cittadinanza del distretto socio-sanitario D46. Presenti al taglio del nastro il sindaco di Noto, Comune capofila, Corrado Bonfanti, il primo cittadino di Pachino, Roberto Bruno, di Avola, Luca Cannata, il vicesindaco di Portopalo di Capo Passero, Rossella Micieli, il commissario del comune di Rosolini, Filippo Gagliano, e il direttore sanitario dell’Asp 8 di Siracusa, Giuseppe Consiglio.
Il centro distrettuale di cittadinanza, previsto nel piano di zona nell’ambito della legge 328/00, si trova in via Maiore 22, edificio che già in passato ha ospitato uffici comunali. A fare gli onori di casa il coordinatore del gruppo piano e dirigente del settore welfare del comune di Noto, Guido Serravalle, e la responsabile del centro distrettuale di cittadinanza, l’assistente sociale Giuseppina Ferlisi. All’interno del centro opererà uno staff qualificato con diverse figure professionali quali assistenti sociali, esperti in comunicazione, operatori di sportello e esperti informatici.
“Questo Centro – ha detto Bonfanti, presidente del comitato dei sindaci del distretto D46 – fortemente voluto dalla mia amministrazione, che spinta propulsiva forte ha dato a tutte le attività del Distretto, è frutto del lavoro operato all’unisono con gli altri Sindaci. In questo periodo storico non si può più immaginare un’azione proficua senza unità di intenti ed all’unisono il nostro territorio devono lavorare all’unisono. Abbiano la convinzione che si sta partendo con un progetto ambizioso, teso a dare delle risposte concrete alla cittadinanza del nostro territorio”.
Corrado Parisi




Siracusa. Cani avvelenati, utilizzato l'insetticida Methomyl (Lannate). "Chi sa, parli"

Sono condotte con scrupolo massimo le indagini sui due casi di avvelenamento di cani nel breve volgere di pochi giorni. Prima in contrada Serramendola, poi al Plemmirio. In totale, undici cani deceduti e altri quattro salvati appena in tempo. A guidare le operazioni è il comandante del nucleo Ambientale di Polizia Municipale, Romualdo Trionfante. Nei giorni è arrivata sul suo tavolo anche la scheda relativa all’autopsia effettuata su di uno dei cani. E’ stata eseguita a Palermo, dai tecnici dell’Istituto di Zooprofilassi ed ha evidenziato la presenza di Methomyl (Lannate), un potente insetticida per il controllo dei parassiti dello zucchino e delle altre colture orticole. A differenza di quanto supposto in un primo momento, è un fito-farmaco di libera vendita. Tutto lascia presumere che sia stato utilizzato in entrambi i casi di avvelenamento di cani di quartiere.
Riuscire a trovare elementi utili per la soluzione del caso appare operazione complessa. E il comandante Trionfante non lo nasconde. Nei prossimi giorni tornerà sui due luoghi accompagnato da un veterinario dell’Asp. Intanto lancia un appello a chi risiede nei pressi delle due aree che ospitavano i cani di quartiere assisti dai volontari dell’associazione Oipa: “chi ha visto qualcosa di sospetto, parli. Ci contatti anche in forma anonima”.




Siracusa. Restaurato l'organo della Cattedrale: è nel laboratorio allestito all'interno della Curia

Da poco più di un anno è in restauro l’organo della Cattedrale di Siracusa. E’ stato attentamente smontato e trasferito nel laboratorio allestito nei locali interni della Curia. Qui i singoli pezzi dell’organo realizzato nel 1913 ai maestri artigiani Michele e Agostino Polizzi sono stati oggetto di restauro.
L’organo è stato rimontato e venerdì verrà mostrato in via eccezionale alla stampa siracusana prima del suo trasferimento all’interno del Duomo.
Interverranno il vicario generale dell’Arcidiocesi, monsignor Sebastiano Amenta, il parroco della Cattedrale, Salvatore Marino e Antonio Bovelacci, organaro restauratore.




Canicattini Bagni. Furto aggravato in contrada Tradituso, arrestati in tre

Arrestati in tre in contrada Tradituso, a Canicattini Bagni. I carabinieri li hanno sorpresi in flagranza del reato di furto aggravato. Il terzetto si era introdotto in un terreno recintato dove era posteggiata una trivella per lavori di scavo. Avrebbero trafugato circa 50 litri di carburante. Prima di darsi alla fuga, avrebbero rotto il vano batteria del mezzo per rubare anche quella.
Non appena saliti in auto, i carabinieri – che hanno seguito a distanza cosa stesse accadendo – li hanno bloccati. Di poche centinaia di euro il valore del colpo. Da quantificare i danni causati. I tre – Giancarlo Petrolito (29 anni), Daniele Garofalo (22), e Sebastiano Garofalo (25) – sono stati posti ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il tribunale di Siracusa.




Siracusa. Striscia, la Petyx mette a nudo le magagne del Consiglio Comunale. E i 5 Stelle svelano i loro dati

Striscia La Notizia ha ormai un occhio “particolare” per Siracusa. Ed ecco, allora, che tornano in città le telecamere del popolare tg satirico di Canale 5. E con bassotto e impermeabile anche Stefania Petyx. A chiedere a gran voce la presenza in città dell’inviata di Striscia sono stati i grillini siracusani che nei giorni scorsi hanno contattato la redazione del programma Mediaset sottoponendo loro i dati raccolti al termine della loro inchiesta sul Consiglio Comunale di Siracusa. Le sorprese emerse sarebbero diverse.
Gli attivisti 5 stelle attaccano un Consiglio Comunale che, tra i primi atti dopo l’insediamento, “ha approvato una delibera con la quale ha esteso la possibilità di percepire il gettone di presenza anche ai capigruppo, o loro delegati, che avrebbero partecipato alle attività delle commissioni consiliari, aumentando del 16% i costi del
gettone di presenza nel solo periodo che va da agosto 2013 a dicembre 2014”.
La delibera in questione è la 109 del 2013 (“Interpretazione autentica ai sensi dell’art.3 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e del Regolamento delle Commissioni Consiliari permanenti e di studio”). Partendo da una “difficoltà interpretativa” del Regolamento – tra l’art.8 che stabilisce le regole di partecipazione e funzionamento delle commissioni, e l’art.9 che prevede una forma di “indennità di presenza” per i capigruppo o delegati – il Consiglio Comunale di Siracusa avrebbe “sfruttato” la presunta falla per rendere effettivo il gettone di presenza anche ai capigruppo (o delegati) che partecipano alle commissioni. E secondo i grillini l’effetto di questa “idea” sarebbe evidente da subito: di fatto sono raddoppiati i componenti delle Commissioni Consiliari (e il gettone di presenza). Con 9 capigruppo, così, ogni commissione sarebbe passata da 9 fino a 18 componenti qualora si fossero presentati tutti i capigruppo. “Da settembre 2013 in poi la presenza dei capigruppo, o loro delegati, alle attività delle commissioni è diventata una costante”, attaccano dal M5S.
Così, i contribuenti siracusani avrebbero “pagato” da settembre 2013 a dicembre 2014 per le 16.835 presenze tra commissioni e Consigli Comunali, qualcosa come 955.314,1 euro. I capigruppo, o loro delegati, hanno accumulato 4.010 presenze nelle commissioni consiliari.
Ma l’interpretazione data a Siracusa era in linea con lo spirito della norma? I grillini lo hanno chiesto all’assessorato alle Autonomie Locali della Regione Sicilia. La risposta è netta: “i Capigruppo che partecipano alle sedute delle commissioni consiliari dello stesso ente, senza esserne componenti, ancor di più senza diritto di voto, non maturano il diritto alla percezione del gettone di presenza, che non può, conseguentemente, estendersi ad un eventuale delegato, né possano usufruire di eventuali permessi”.
Il Movimento 5 Stelle chiede con forza la revoca della famigerata delibera 109 del 2013. Quanto ai consiglieri, “dovrebbero restituire le somme percepite dopo l’approvazione di quell’atto”, dicono con rabbia.
Tra loro in prima linea c’è Stefano Zito, deputato regionale, che ha presentato pochi giorni fa in Assemblea Regionale il disegno di legge “Revisione della normativa regionale sui consiglieri comunali” e con una interrogazione ha chiesto “chiarimenti sull’operato del Consiglio Comunale di Siracusa in riferimento alla disciplina dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali e ai rimborsi alle aziende private di cui gli stessi siano dipendenti”.
A dare un rapido sguardo ai numeri raccolti dai 5 Stelle, l’analisi sui costi di funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari siracusane è presto fatta. Nel 2013 sono stati spesi 760.000 euro per i gettoni di presenza e 1.200.000 per i rimborsi alle società. L’anno seguente, il 2014, i gettoni di presenza sono passati “approssimativamente” a 811.000 con una spesa prevista di 760.000 euro per i rimborsi.
Nel 2014 i consiglieri hanno raccolto 12.611 presenze tra commissioni e consigli comunali; le riunioni di commissione sono state 1.201, 56 i Consigli Comunali. “Per produrre cosa di fronte a questa messe di riunioni e incontri?”. Se lo domanda il M5S siracusano. E forse non solo.




Siracusa. Frode fiscale da oltre 3 milioni di euro: un'azienda del nord "figurava" siracusana con benefit

Una frode fiscale da milioni di euro. L’ha smascherata la Guardia di Finanza di Siracusa al termine di una verifica fiscale nei confronti di una società siracusana che opera nel settore dei lavori sottomarini con l’indagine denominata “L’industria che non cè”. Il Nucleo di Polizia Tributaria ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente per oltre 3 milioni di euro. Sigilli ad un immobile di lusso e ad un garage; sequestrate anche partecipazioni in quattro società e oltre 1,5 milioni di euro.
L’azienda opera, in particolare, in alti fondali per la manutenzione di strutture off-shore, ispezioni subacquee con l’uso di avanzati sistemi televisivi e veicoli subacquei filoguidati.
L’indagine è cominciata circa un anno fa quando, nel corso di una verifica fiscale, i finanzieri hanno rilevato che la società avrebbe indebitamente beneficiato, dal 2010 al 2012, di un credito d’imposta per oltre 3 milioni di euro, destinato alle imprese che effettuano investimenti nelle aree svantaggiate del Sud per creare nuovi posti di lavoro.
Ma secondo le fiamme gialle, tutti gli investimenti agevolati della società non avrebbero avuto alcun impatto positivo sull’economia locale. La società, infatti, nel
capoluogo siracusano non aveva alcuna struttura produttiva ma semplicemente la sede legale,
presso lo studio del consulente fiscale. Inoltre nessuno dei dipendenti, anche se
formalmente assunto a Siracusa, era residente nella provincia e lo stesso amministratore era
stabilmente residente nel nord Italia.
La dichiarata struttura produttiva siracusana consisteva in realtà in un armadio custodito in un immobile, condiviso da più società, mentre le indagini hanno permesso di individuare l’unica “operation base” dell’impresa sita in una ricca città del nord Italia che, di certo, non può considerarsi “area svantaggiata”.
Il titolare della società è stato denunciato in Procura. E’ accusato di indebita compensazione di credito d’imposta.
Il sequestro preventivo per equivalente è stato disposto dal procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, al termine di ulteriori indagini.




Siracusa. Fonte Aretusa e la sporcizia crescente: si era tappata la grata di uscita dell'acqua. Le foto

Individuato e risolto il problema alla base della sporcizia crescente all’interno della storica fonte Aretusa. Il maltempo delle settimane scorse, e le forti mareggiate collegate, avevano finito col depositare una quantità di detriti tale da “tappare” la grata che permette un normale deflusso delle acque dolci verso il mare. E così si è alzato il livello della fonte, finendo per causare una sorta di effetto stagno che ha aggravato il problema igienico all’interno di uno dei monumenti più noti di Siracusa, tra papere e papiro.
L’assessore al centro storico, Francesco Italia, ha allora chiesto l’intervento di una squadra tecnica dei Ross, associazione di protezione civile. Subito intervenuti sul posto, diretti dal presidente Carmelo Bianchini, hanno subito individuato il problema, ponendovi rimedio. Una operazione che ha richiesto diverso ore di intervento per assicurarsi della sua riuscita e del perfetto – e ritrovato – funzionamento dello scambio d’acqua tra la fonte e il vicino mare. Domani, invece, i sommozzatori dei Ross entreranno all’interno della fonte per ripulire il pelo dell’acqua ed eliminare eventuali rifiuti presenti sul fondale.




Siracusa ed Erg, parla il presidente Garrone: "Vorremmo esaltare i pregi del territorio e limarne i difetti"

Non è certo una novità vederlo a Siracusa. Dopo Genova, la città siciliana è la “seconda” casa per Edoardo Garrone, presidente del gruppo Erg. Non ha voluto mancare alla presentazione dell’Almanacco Siracusa 2014, volume che raccoglie dodici mesi di notizie cittadine, edito proprio da Erg. Ed è stata questa l’occasione per aprire all’ottimismo, guardando al 2015 come all’anno di una prima ripresa economica. E il presidente Garrone non manca di ricordare come sempre forte e centrale sia il rapporto Genova-Siracusa per il suo gruppo industriale.




Siracusa, il turismo e un modello di sviluppo. Ne parliamo con Gian Antonio Stella

Gian Antonio Stella conosce vizi e virtù di tutto il Paese. Molti li ha smascherati con i suoi articoli sul Corriere della Sera e con libri diventati in fretta successi editoriali. In una vita da inviato ha raccolto spunti e riflessioni da ogni angolo.
Più volte si è occupato di Siracusa, specie negli ultimi anni. Tra beghe in Sovrintendenza, presunti poteri forti e contrasti tra ambientalisti e cementificatori. A tutti ricorda, però, che l’unico modello di sviluppo davvero possibile per Siracusa richiede una soluzione di sintesi perchè per fare turismo (ed economia turistica) servono anche (ma non solo) posti letto.