Noto. San Corrado, conclusa la prima parte dei festeggiamenti. In estate pellegrinaggi

Si è conclusa la prima parte dei festeggiamenti in onore di San Corrado patrono della città barocca. Dopo la processione del 19 Febbraio, ieri si è tenuta la processione del solenne ottavario nella parte bassa della cittadina barocca. A causa delle precarie condizioni meteorologiche l’arca argentea che contiene le spoglie mortali del beato Corrado è stata coperta con un telo trasparente realizzato su misura. Una precauzione importante dopo il recente restauro effettuato e durato alcuni mesi. Il percorso della processione è stato quasi dimezzato proprio per paura che piovesse e il rientro dell’arca portata in spalla dalla Società e fedeli portatori di San Corrado con accanto l’Associazione portatori dei cilii fedeli a San Corrado è rientrata nella Basilica Cattedrale di San Nicolò alle 21.30 circa. L’arca è stata riposta e conservata nella nicchia ricavata nella navata laterale della chiesa madre e sarà nuovamente visibile in estate.
In occasione del V centenario dell’indulto di beatificazione altri eventi si terranno in onore di San Corrado durante l’anno. Dopo il gemellaggio tra la comunità netina e quella piacentina di Calendasco, luogo dove Corrado Confalonieri è nato e ha vissuto parte della sua prima di ritirarsi in eremitaggio a Noto, è probabile che l’arca di San Corrado venga condotta in pellegrinaggio questa estate a San Corrado Fuori le Mura dove si trova il Santuario e la grotta dove San Corrado pregava e a Noto Antica. L’ultima domenica di Agosto ci sarà una nuova processione che coinvolgerà nuovamente tutti i fedeli della diocesi.
Corrado Parisi




Siracusa. Il ministro Poletti e il presidente del Coni, Malagò, al Palalobello

Al Palalobello ospiti vip per seguire la finale di Coppa Italia, ieri. A Siracusa c’erano anche il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, e il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, da sempre legato alla pallamano: molti non lo sanno ma è stato uno dei migliori giocatori italiani e poi anche dirigente della Federazione.
Proprio il ministro Poletti ha vestito i panni del testimonial di una disciplina che fatica ad imporsi in Italia, ricordando la valenza della pallamano. Complimenti sono arrivati dal presidente del Coni che ha sottolineato come, pur nella difficoltà complessiva in cui ci si muove, la pallamano sta portando avanti un lavoro serio e di prospettiva.




Pallamano, Coppa Italia. Finale con un pizzico di Siracusa: Fusina, allenatore del Bozen

Saranno Pressano e Bozen a contendersi questa sera la vittoria della 30.a edizione della Coppa Italia. Atto conclusivo della tre giorni siracusana dedicata alla Final Eight. Una finale annunciata, con un pezzo di Siracusa. Il Bozen e’ infatti allenato da Sandro Fusina, bandiera dell’Ortigia che vinceva gli scudetti al tensostatico.
Il Pressano arriva in finale dopo aver superato, ieri, il Romagna ed è la prima finale della sua storia.Il Bozen ha avuto la meglio sul Carpi.
In mattinata, la Teamnetwork Albatro ha giocato la sua ultima partita battendo l’Ambra 28-24 e chiudendo così al settimo posto. Il sette siracusano è arrivato ieri ad un passo dall’impresa nella sfida con il Fasano che avrebbe spalancato le porte per il quinto posto. I ragazzi di Peppe Vinci hanno perso 23-24.




Siracusa. Cani avvelenati, l'autopsia fornisce un indizio. "Si arriverà al responsabile"

Ci sono nuovi sviluppi nelle indagini sui barbari avvelenamenti di cani di quartiere affidati a volontari a Serramendola prima e Plemmirio poi. L’autopsia disposta dall’Asp sulla carcassa di uno degli animali uccisi nel primo episodio ha permesso di rivelare con esattezza quale sostanza sia stata utilizzata. E si tratterebbe di uno di quei veleni che richiedono il possesso del patentino per l’acquisto di fito-farmaci. Cosa che potrebbe permettere di restringere il cerchio delle indagini avviate dopo la denuncia dei responsabili dell’Oipa, l’associazione di volontari che si prende cura di una cinquantina di cani – vaccinati e microchippati – ospitati in varie parti del territorio cittadino. Anche il sindaco di Siracusa ha presentato una denuncia, costituendosi parte civile al momento contro ignoti.
Il tipo di veleno utilizzato sarebbe del genere altamente tossico, tale da richiedere a chi lo maneggia l’obbligo dell’uso di guanti e mascherina per evitare controindicazioni come nausea e bruciore agli occhi. Insomma, chi lo ha messo nei bocconcini esca voleva uccidere quanti più cani possibile.
Laura Merlino è la presidentessa dell’Oipa, associazione che conta 25 volontari presente a Siracusa da poco meno di tre anni. “A me l’hanno fatto apposta. L’Oipa era il bersaglio”, confida. “Mi auguro che arrivino ad individuare il responsabile e i suoi eventuali complici. Dovrebbero dargli il massimo della pena per quello che hanno fatto”. Vale a dire 18 mesi di carcere e 12 mila euro di multa. Una condanna esemplare, ancora senza precedenti in Italia per il reato di maltrattamento di animali: la norma prevede da 6 a 18 mesi di carcere e la multa da mille a 12 mila euro. “Io sono sicura che si arriverà al responsabile”, dice Laura Merlino, che non nasconde di avere qualche sospetto. “Chi ha agito a Serramendola sapeva dove e come colpire, conosceva le abitudini dei cani e i quattro distinti punti in cui mangiano”.




Pallamano. Final Eight di Coppa Italia, niente semifinale per la TeamNetwork

Seconda giornata della Final Eight di Coppa Italia. Al Palalobello si contenderanno l’accesso alla finale Terraquilia Carpi – Bozen (20:00) e Romagna – Pressano (18:00). Non ce l’hanno fatta, invece, i padroni di casa della Teamnetwork, sconfitti di misura dal Romagna nell’ultimo dei quarti di finale giocati ieri. Davanti a oltre 1.200 spettatori, Folli e compagni chiudono avanti (11-8) il primo tempo; in coda al match l’Albatro riesce ad accorciare fino al -1, ma senza mai agganciare gli avversari: 23-21 il finale.
Primi due match di giornata meno combattuti, con Terraquilia Carpi e Bozen che hanno avuto nettamente la meglio su Fondi e Ambra. Gli emiliani vincono 34-21, gli altoatesini 43-29.
Il programma delle gare di oggi:
h 14:00 | Ambra – Fondi (5°-8° posto)
h 16:00 | Teamnetwork Albatro – Junior Fasano (5°-8° posto)
h 18:00 | Romagna – Pressano (semifinale)
h 20:00 | Terraquilia Carpi – Bozen (semifinale)




Siracusa. Rattoppate le buche più pericolose, "ora via al rifacimento delle strade"

Strade e buche, si rattoppa. Le “ferite” sull’asfalto cittadino, amplificate dalle piogge dei giorni scorsi, stavano diventando anche un problema di sicurezza. Le squadre del settore manutenzione hanno fatto quello che hanno potuto, mettendo una pezza su alcune delle situazioni più critiche, come da segnalazioni giunte al centralino dei vigili urbani.
Ma i rattoppi – soluzione chiaramente temporanea – finiscono per riportare d’attualità interventi non più rinviabili per il rifacimento integrale del manto stradale di alcune delle principali strade del capoluogo. “Il problema c’è, ma nache la risposta”, spiega il consigliere comunale Alfredo Foti. “Il Consiglio Comunale ha dato il via libera ad un mutuo di 5,5 milioni di euro per il rifacimento delle strade. La toppa, chiaramente, non è la soluzione ma solo una risposta in termini di sicurezza in breve tempo”, aggiunge Foti.
I lavori – attesi – attendono materialmente il finanziamento. “I progetti esecutivi sono pronti, appena arrivano i soldi si va in appalto e aprono i cantieri”. Da via Crispi a Piazzale Marconi, da via Costanza Bruno a viale Necropoli Grotticelle, passando per via Pitia, via Diodoro Siculo, via Mozia, via Tucidide, viale Epipoli, via Mazzanti, via Dell’Olimpiade, viale Regina Margherita, via Augusta e poi anche altre arterie cittadine anche in quel di Cassibile e Belvedere.
“Nel frattempo – dice Foti – non si è rimasti con le mani in mano, si è riqualificata via Grotte, sono stati completati i lavori di via Puglia. A giorni verranno consegnati dopo anni di attesa i lavori di via Monte Renna. E si sta lavorando sulla realizzazione della seconda bretella di Targia già finanziata, che ci consentirà di garantire una migliore circolazione sulla zona nord, in attesa che la regione finanzi ed appalti i lavori di rifacimento del viadotto”.
Nell’attesa che partano i cantieri – sperando che si tratti di poche settimane – si mette intanto mano ad una manutenzione ordinaria per un totale di 110 mila euro. Il Consiglio Comunale darà il suo ok in una delle prime sedute di marzo. Ancora rattoppi, ma sempre meglio che finir dentro una voragine e forare lo pneumatico.
E una volta sistemate – finalmente – le strade, guai a chi le deturpa con scavi e lavori non a regola d’arte. “Abbiamo predisposto un regolamento chiaro. Prima di iniziare il rifacimento di una strada avviseremmo le ditte interessate a lavori di sottoservizi che siano di telefonia, rete elettrica o altro. Se devono fare scassi, li facciamo prima dei lavori di rifacimento altrimenti la strada rifatta non si tocca”.




Noto. Il caso di via Fabrizi: crepe nel seminterrato, tre abitazioni off-limits. I tecnici valutano la staticità

Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco in via Fabrizi a causa dell’allargamento delle crepe in alcune abitazioni. I pompieri hanno transennato la porzione di strada corrispondente all’ingresso di tre case poste nella parte alta della via che costeggia il campo sportivo comunale, a pochi passi dalla Porta Reale, ingresso del centro storico della città.
A chiamare i vigili del fuoco proprio i proprietari delle abitazioni, due in realtà disabitate, che hanno visto delle piccole crepe nei locali seminterrati allargarsi esponenzialmente negli ultimi giorni. I tecnici stanno effettuando alcuni rilievi per poter risalire alle cause dell’allargamento delle crepe e a valutare la stabilità delle abitazioni, di cui non è escluso lo sgombero qualora venga rilevato il pericolo di crollo.
Non viene esclusa alcuna ipotesi, dall’infiltrazione di acqua piovana, al cedimento di qualche tubatura all’interno dei muri o nel sottosuolo, fino al cedimento strutturale. Nei prossimi giorni i tecnici all’opera sapranno far luce su quanto sta avvenendo in via Fabrizi.
Corrado Parisi




La siracusana Federica Buda va ForteForteForte: raggiunta la semifinale nel talent di Rai Uno

Continua con successo l’avventura di Federica Buda a Forte, Forte, Forte. Nella nuova puntata del talent di Rai Uno, la giovane siracusana si è guadagnata il pass per la semifinale. Pronti, via e dopo la sigla tocca subito a lei, in sfida contro la giovane ma decisa Maria Elena. Il primo “ostacolo” è l’intervista con un ospite del programma: Gigi D’Alessio. Seduto al piano, ascolta le domande e risponde. Poi si rivolge alle due ragazze: “siete fortunate perché c’è la Carrà che vi dà la possibilità di farvi vedere”.
Pochi minuti ancora e cominciano le esibizioni singole. La 22enne siracusana canta “Sono come tu mi vuoi” di Mina. Una coreografia su di un letto a baldacchino, in compagnia di un ballerino che la rincorre. Federica ha così modo di dare sfoggio di notevole sex appeal. Maria Elena, sua sfidante, risponde con Mercy di Duffy.
Ma non basta. E i giudici decidono di premiare Federica Buda. Gigi D’Alessio, giurato per una puntata, vota proprio per la siracusana. Che incassa anche l’ok di Philipp Plein (“è la più forte”) e di Joacquin Cortés.




Il Trigona e il suo futuro: "non si spogli Noto di una istituzione preziosa come l'ospedale"

Dopo il piano regionale sulla sanità varato dall’assessore alla sanità, Lucia Borsellino, e la riunione che si è tenuta nella sala del consiglio comunale di Avola per quanto riguarda gli ospedali riuniti Avola-Noto con i sindaci Cannata, Bonfanti e il direttore generale dell’Asp, Brugaletta, non sono mancate le reazioni dalla cittadina barocca.
La distribuzione di reparti e posti letto (126 ad Avola e 46 a Noto a cui si aggiungerebbero quelli delle cliniche private), non ha soddisfatto il consigliere di Noto Nostra, Salvatore Veneziano che parla di smantellamento: “La città di Noto, che viene spogliata di una istituzione storica, ma soprattutto la qualità ed il comfort del servizio agli utenti. Il trasferimento di pediatria ad Avola garantirà il comfort che è oggi garantito a Noto? Il trasferimento di ortopedia garantirà la qualità del servizio reso oggi a Noto? Purtroppo no perché la struttura del presidio di Avola non consentirà questi standard. Andranno in fumo i milioni di euro investiti a Noto in questi anni, quindi dove sta il risparmio? Dov’è la migliore qualità del servizio? Il campanilismo non c’entra niente. Quello che si sta ponendo in essere è lo smantellamento della sanità pubblica nella zona sud della provincia”.
Dubbi sono stati avanzati anche da Cosentino, Salemi e Triberio del Comitato Pro Trigona di Noto. “Gli impegni presi dalla politica nei confronti del presidio ospedaliero di Noto sono chiari: non si sposta niente se prima non si saprà con certezza quali e quante cliniche convenzionate dovranno essere allocate a Noto. Cliniche che dovranno anche trattare l’acuzie e dunque avranno bisogno del pronto soccorso. Fino a quel giorno il Trigona continuerà a funzionare bene come sta oggi funzionando, con più di 500 parti l’anno in Ostetricia e Ginecologia che potrebbero non essere più raggiunti al Di Maria di Avola per la fuga degli utenti di Pachino, Portopalo e Rosolini verso il più vicino Maggiore di Modica e con più di 1.000 interventi di Ortopedia e Traumatologia. Per non parlare degli accessi al pronto soccorso che sono circa 22.000. Probabilmente passeranno alcuni anni alla fine dei quali sarà valutata la funzionalità della struttura di Noto e quindi il suo destino finale”.
Corrado Parisi




Siracusa. Seminario su "L'olio rigenerato, scelta virtuosa per gli Enti Locali"

Seminario informativo gratuito dal titolo “L’olio rigenerato: una scelta virtuosa per gli Enti locali”. Si terrà giovedì 5 marzo, dalle 9.30 alle 14.00, alla sala Borsellino. E’ organizzato da Viscolube e Ancitel Energia e Ambiente, con il patrocinio dell’Anci e la collaborazione del Comune.
Saranno approfonditi i temi legati alla corretta gestione degli oli esausti nei centri di raccolta comunali e verrà ufficializzata la firma del protocollo di intesa dei primi Comuni siciliani che adotteranno il bando di gara “tipo” per l’acquisto di prodotti green quali l’olio lubrificante formulato con basi rigenerate. Saranno inoltre illustrati i vantaggi che deriverebbero al Comune dal suo acquisto e dall’utilizzo nel trasporto pubblico, in quello scolastico e negli automezzi dedicati al servizio di igiene urbana.