Siracusa. Nella Sala degli Stemmi nasce il Forum del Terzo Settore: 38 associazioni lavorano insieme

Trentotto associazioni di volontariato, promozione sociale e cooperazione sociale hanno siglato oggi l’atto costitutivo. Ma dalla provincia sono pronte ad aggregarsi altre realtà. L’obiettivo statutario è quello di aggregare tutte le associazioni presenti nei ventuno comuni della provincia.
Principali compiti del Forum provinciale saranno la rappresentanza sociale e politica nei confronti delle Istituzioni Locali (Liberi Consorzi, Comuni, ASP), il coordinamento e il sostegno alle reti tra le varie associazioni presenti nei 21 comuni, la comunicazione di valori, progetti e istanze delle realtà organizzate del Terzo Settore. Portavoce è stato nominato Francesco Di Priolo.




Carlentini. Ventenne denunciato per furto in appartamento

Denunciato per furto in appartamento un ventenne di Carlentini. Indagini di polizia giudiziaria, supportate da riscontri scientifici, hanno messo gli agenti di Lentini sulle tracce del giovane che sarebbe il responsabile di un furto commesso nell’aprile del 2011 in un appartamento.




Siracusa. Martedì con allerta meteo, la Protezione Civile invita alla prudenza

E’ allerta meteo in Sicilia per la forte ondata di maltempo in arrivo. Allerta arancione per Siracusa. Il Comune è stato “avvisato” e dalla Protezione Civile parte l’invito alla prudenza rivolto alla popolazione. Ma non c’è allarme, solo attenta vigilanza.
Si prevedono precipitazioni a prevalente carattere temporalesco. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Scattato il sistema di sms – ancora in prova – per avvisare tecnici e dirigenti comunali.
Il grosso del maltempo si concentrerà tra martedì e mercoledì nelle zone joniche e sud/orientali dell’isola, dove si verificheranno piogge definite dagli esperti meteo “torrenziali”.




Siracusa. Sale la tensione tra i lavoratori Igm: "pronti a bloccare i ponti o a barricarci in azienda"

Si è aperta con un corteo di protesta una nuova settimana carica di tensione sul fronte dei rifiuti urbani. I lavoratori, un centinaio sui 252 totali, hanno sfilato da piazzale Marconi fino a piazza Archimede, sede della Prefettura. Qui si sono riuniti in sit-in chiedendo un incontro con il sindaco, Giancarlo Garozzo.
Un incontro per ottenere quanto chiedono da giorni: garanzie scritte sul riassorbimento di tutti gli attuali dipendenti Igm da parte di quello che sarà il nuovo gestore del servizio; e garanzie sul mantenimento di qualifiche e stipendi. “Nel bando – spiegano i lavoratori – deve esserci un passaggio chiaro su questi punti. Basta rassicurazioni a parole. Non si gioca con il pane delle famiglie”, urlano a gran voce.
Il livello di tensione è difficile da gestire per gli stessi sindacati. Gli operai Igm sono stanchi di aspettare. Quindici giorni fa avevano dato vita ad una protesta simile a cui non ha fatto seguito quanto si aspettavano. “Se entro questa sera il sindaco non ci incontra – dice Giorgio Fazio, rappresentante sindacale aziendale – siamo pronti a tutto. Vogliamo essere responsabili e cercare di lasciare la città pulita, ma se nessuno ci ascolta…”.
I più intransigenti puntano per lo sciopero selvaggio. Ma pare vincere ancora una linea più morbida. “Potremmo bloccare i ponti”, dice un lavoratore. “Oppure da stasera ci barrichiamo in azienda”, propone un altro.




Salvatore, tecnico siracusano rientrato dalla Libia. "L'Isis è a Tripoli, situazione critica"

Tra gli italiani rientrati dalla Libia nella notte e sbarcati al porto di Augusta c’è anche Salvatore. E’ un tecnico siracusano, a Tripoli per lavoro. Ha 42 anni e poca voglia di parlare quando, trascinando due trolley, esce dall’area portuale dove le misure di sicurezza sono massime.
Mentre gli altri verranno da lì a poco trasferiti in altra struttura militare con tre autobus delle forze armate, Salvatore può tornare a casa. E’ stato il primo italiano a scendere dal catamarano maltese che è arrivato dalla Libia nel porto di Augusta. Ha avuto precise indicazioni di non parlare con i giornalisti. Ma le agenzie riescono comunque a strappargli qualche parola. “La situazione a Tripoli è critica…”, dice. E sull’Isis: “E’ già da un pezzo che è a Tripoli, lo ha detto anche la televisione”. Poi basta.




Siracusa. Chi sporca, paga salato: caccia ai maleducati. Una rete di telecamere per incastrarli

Da quando in traversa Carrozzieri c’è in servizio una telecamera collegata con la sala operativa della Municipale e con il nucleo Ambientale, nessuno più getta rifiuti di ogni tipo in libertà. E dove prima c’era da bonificare ogni 10 giorni, adesso vige l’ordine assoluto. Quell’occhio elettronico che è capace di guardare in più direzioni contemporaneamente, individuando targhe e vie di fuga, ha debellato quella cattiva abitudine dalla zona.
Un esperimento felice che adesso viene allargato a tutta la città. Con una vera e propria rete capace di monitorare gran parte del territorio in tempo reale. Nel giro di poche settimane, le telecamere in servizio diverranno sei. Cinque, infatti, verranno fornite e installate dalla Globalcom di Partanna (Tp) che si è aggiudicata il servizio e sta già predisponendo tutto il necessario.
Ma il Comune non si ferma qui. Perchè il piano studiato dal comandante del nucleo ambientale, Romualdo Trionfante, permetterà di arrivare a undici telecamere entro la fine dell’anno. E se la ex Provincia Regionale dovesse rispondere positivamente alla richiesta di Palazzo Vermexio (cedere l’uso delle videocamere installate per Tolleranza Zero al Comune), allora il cerchio sarebbe chiuso.
E per gli sporcaccioni sarebbero tempi duri. Basta rifiuti ingombranti, pericolosi o materiali di risulta di potature o lavori edili. Le telecamere riprendono tutto, memorizzano tutto e permettono di intervenire in flagranza o immediatamente dopo la commissione del reato ambientale.




Siracusa. Reality con gli occhi a mandorla girato in Ortigia: puntata finale di Sisters Over Flowers

A Siracusa è stata girata nei giorni scorsi una delle puntate di “Sisters Over Flowers”. E’ un reality asiatico che da due anni macina ascolti record su Dragon Tv. Si parla di turismo e per questo motivo le riprese sono state concentrate tra le bellezze architettoniche e paesaggistiche del Sud Italia. Napoli, Pompei, Ercolano e poi Palermo, Monreale, Agrigento e gran finale a Siracusa.
Al programma partecipano 50 concorrenti, tutti dagli occhi a mandorla. Devono superare una serie di prove, di varia difficoltà e natura. A Siracusa, ad esempio, si sono dovuti cimentare con le tradizioni siciliane, la storia e la cucina.
Qualcuno li ha notati in giro per Ortigia, ma ha pensato che si trattasse di turisti orientali un pò strambi. In realtà “Sisters Over Flowers” è una macchina da guerra nel continente asiatico con punte da 50 milioni di telespettatori a puntata.
Dopo le registrazioni di Siracusa i concorrenti hanno fatto ritorno in patria. Ma grazie alle loro peripezie, il Duomo come la fonte Aretusa e il mercato di via Trento diventeranno ancora più popolari anche in Asia.




Siracusa. Il futuro del Talete in Consiglio Comunale: rischio maxirimborso per Palazzo Vermexio

Riunione mattutina per il Consiglio Comunale di Siracusa. Al quarto piano di palazzo Vermexio si è parlato in particolare del parcheggio Talete e del suo futuro. Tra proposte di riqualificazione con soldi derivanti da oneri di urbanizzazione e la decennale diatriba tra chi lo vuole abbattere e chi conservarlo con migliorie è stato però in particolare il contenzioso con il dipartimento regionale di Protezione Civile a tenere banco in aula.
Il Comune di Siracusa rischia di dover restituire dieci milioni di euro a Palermo perchè il progetto inizialmente presentato e finanziato prevedeva opere non realizzate, come un tunnel sottomarino di collegamento tra le due sponde del porto piccolo. In quel progetto il Talete era opera di corredo ed è invece risultata l’unica realizzata. Nessuna decisione assunta al termine della riunione. Bisgnerà prima attendere la risoluzione della controversia. Al termine dell’incontro è emersa la possibilità di istituire un apposito gruppo di lavoro. Proposta partita da Cetty Vinci. L’assessore Gianluca Scrofani ha ricostruito la cronistoria della costruzione del Talete: dal progetto originario di 20 miliardi, finanziato con i fondi della Protezione civile per la realizzazione di una via di fuga attraverso un tunnel sotterraneo di collegamento tra Ortigia e la terraferma con due “approdi di convogliamento” per auto e sosta; alla variante che, sull’onta emotiva del rifiuto del tunnel, portò alla realizzazione di un passaggio a raso e di un parcheggio “area di primo smistamento” in un contesto di riqualificazione e messa in sicurezza dell’area che permise l’utilizzo dei fondi. “Un esempio negativo sotto tanti punti di vista-ha detto Scrofani- e che dimostra la scarsa attenzione della classe dirigente di allora verso le tematiche ambientali e paesaggistiche. E’ chiaro che la sua demolizione sarebbe un riscatto della città, ma il contenzioso ci mette nella situazione, al momento, di non poterla fare pena la restituzione del finanziamento”.
Per il parlamentare nazionale Pippo Zappulla il Talete costituisce “Una ferita per il territorio ma la sua vicenda è da inserire in un dibattito complessivo che deve coinvolgere, oltre l’Amministrazione ed il Consiglio, anche la Protezione civile in tutte le sue articolazioni, nazionale e regionale. Se la demolizione è una scelta strategica- ha concluso Zappulla- è importante anche evitare un danno economico alla città. Da qui la necessità della creazione di un gruppo tecnico-politico che individui un percorso condiviso da portare successivamente all’attenzione di chi dovrà decidere”. Una propostadi riqualificazione complessiva dell’area è partita da Giuseppe Implatini dell’Osservatorio civico dell’associazione Esedra. Il costo complessivo, secondo quanto spiegato, potrebbe essere sostenuto con le somme impegnate per il restyling dell’area. Dati contestati dall’ingegnere capo, Natale Borgione, sia dal punto di vista tecnico “La struttura non ha problemi di portanza” che da quello della sostenibilità economica, visto che per la sola demolizione occorrerebbe almeno 1 milione di euro.




Il siracusano che ha conquistato Panama a suon di reggaeton: Giancarlo "De La Roca" Cutrufo

Si chiama Giancarlo Cutrufo, ha 28 anni ed è un siracusano con una passione per la musica che gli ha permesso di travalicare i confini. Perchè con il nome d’arte di “De La Roca” è diventato il personaggio del momento in America Latina, a Panama in particolare. Il suo nuovo singolo “Chica linda” è diventato un tormentone che viene a premiare la coraggiosa scelta di Giancarlo che da sei mesi si è trasferito oltreoceano dopo aver fatto il suo ingresso nella scena musicale americana circa un anno e mezzo fa.
A forza di indovinati “reggaeton” colleziona applaudite esibizioni. Tra le ultime quelle al Carnevale di Las Tablas e di Boquete.
Per gli appassionati di musica, trovate sotto il nuovo brano di De La Roca, che parla di un ragazzo bianco e del suo immenso amore per una “chica latina”.




Siracusa. Parte della Borgata senz'acqua, una lunga giornata con i rubinetti a secco

Parte della Borgata si è risvegliata senz’acqua questa mattina. Un modo poco simpatico per cominciare una nuova giornata, alle prese con rubinetti da cui non esce una goccia. La colpa è di un guasto in via Trapani, dove sotto il manto stradale corre un tubo “250” (diametro nominale).
Sul posto sono subito arrivate le squadre tecniche per la riparazione che si è rivelata però più complessa del previsto. E ancora nel tardo pomeriggio non era stato possibile riaprire la valvola per ripristinare la normale erogazione dell’acqua.
Gli interventi vengono ancora effettuati dalle squadre comunali, in attesa che dal primo marzo la titolarità effettiva di reti e gestione passi nelle mani della Siam, la nuova società che si occuperà del servizio idrico a Siracusa e Solarino fino a febbraio del prossimo anno, con la possibilità di rinnovo per altri due.