Siracusa. Vinta una rendita di quasi 500.000 euro in viale Tica con "Super Settimana"

Una rendita da 500 euro a settimana per 20 anni. Fanno 2.000 euro al mese – generoso stipendio – per 20 anni. In totale fanno 480.000 mila euro. A tanto ammonta la vincita di un fortunato giocatore siracusano che ha acquistato il tagliando vincente delle lotteria istantanea “Super Settimana” presso il tabacchi di viale Tica, a due passi dalla frequentata piazzetta.
Con un biglietto da due euro, il superfortunato si ritrova ora una rendita mensile che lo accompagnerà per i prossimi 20 anni. E’ stato lui a chiamare l’edicola-tabacchi per chiedere come muoversi per riscuotere la vincita. Marco, il titolare, ha verificato il tagliando e da Lottomatica è arrivata la conferma. “Non ho idea di chi possa essere il vincitore, spero solo vorrà dedicare un pensiero anche a me”, confessa con il sorriso di fronte alla prima vincita “importante” avvenuta nella sua attività.
(foto: dal web)




Siracusa. Ritardi nei contributi per le Start-Up? "Falso, polemiche senza senso"

Replica a muso duro a chi nelle ultime ore ha avanzato ritardi nello stanziamento dei contributi per la realizzazione di nuove imprese a Siracusa. Conti in tasca al Comune proprio quando è partito il secondo bando analogo per le start-up. Ma il sindaco Giancarlo Garozzo, non ci sta. “Siamo nei tempi e chi dice il contrario mente. Stiamo liquidando proprio come prevede il regolamento. In questi giorni stiamo saldando la seconda tranche come da cronoprogramma. In sette, tra i neoimprenditori, ci hanno chiesto una proroga perchè non erano ancora pronti con tutti gli incartamenti e l’abbiamo concessa”.
Per il sindaco la polemica in politica può starci, “ma è sconveniente farla sui contributi alle start-up, che danno importanti opportunità a chi, altrimenti, non avrebbe come accarezza il sogno della sua impresa”.




Avola. Sorpresi mentre rubano della recinzione metallica, due giovani arrestati

In tempi di crisi non si butta via nulla. Ma soprattutto si ruba di tutto. Ad Avola, in contrada Puzzi, sono stati arrestati in flagranza del reato di furto aggravato Francesco Lo Giudice (22 anni) e Giuseppe Scala (24 anni) notati mentre, nei pressi di un magazzino in disuso, stavano caricando della recinzione metallica su di un’Ape 50. Alla vista dei militari, hanno tentato la fuga ma sono stati prontamente bloccati.
Avevano divelto e caricato sul cassone del mezzo circa tre metri di recinzione in ferro oltre ad altro materiale ferroso. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.
(foto: contrada Puzzi)




Siracusa. Inseguimento notturno con arresto: ai domiciliari presunto pusher

I carabinieri hanno posto ai domiciliari un incensurato 28enne. E’ stato sorpreso in flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Una pattuglia in servizio di controllo aveva notato l’atteggiamento di quel giovane che, dopo aver dialogato con il conducente di un’autovettura, aveva raccolto qualcosa da terra per poi allontanarsi a bordo del suo ciclomotore. Inseguito, è stato bloccato poco dopo. Prima aveva cercato di disfarsi di un involucro di colore bianco, recuperato dai carabinieri in una vicina aiuola. All’interno, tre confezioni contenenti cocaina.
In casa recuperati e sequestrati un bilancino di precisione,probabilmente utilizzato per preparare le dosi da mettere poi in vendita.




Volley, B1. Tre rinforzi per la salvezza, l'Holimpia vuole lottare fino alla fine

La brasiliana Adriane Matte, Francesca Verona e Michela Sciscione sono i tre volti nuovi di casa Holimpia Siracusa. Tutte e tre provengono dal Salerno, squadra di serie B2. I tre rinforzi dovranno contribuire alla salvezza del sestetto siracusano. “Queste operazioni di mercato – ha detto il presidente Carmelo Messina – dimostrano che non ci vogliamo arrendere. Da domenica sul campo del San Vito per noi inizierà un nuovo campionato. Dovremo cercare di graffiare l’avversario e di cominciare a far punti, anche se la gara sarà molto complicata”.
Matte è una esperta centrale, Francesca Verona è una schiacciatrice mentre la palleggiatrice Sciscione ha il difficile compito di non far rimpiangere Noemi Spena.




Ex Lazzaretto della discordia. Siracusa e Priolo litigano: Smart Lab o Arpa?

La creazione di uno “Smart Lab” comincia dal bando per l’assunzione di 18 cervelloni di casa nostra, con specializzazioni in materie tecnologiche e scientifiche, che per un anno affiancheranno il personale comunale dell’ufficio Programmi Complessi. Insieme lavoreranno alla progettazione Europea 2014- 2020 con lo scopo di intercettare fondi e risorse per nuovi servizi intelligenti da lanciare a Siracusa. Non solo, dovranno svilupparne il sistema di gestione incentrato sulle nuove tecnologie, finendo – insomma – per “formare” a loro volta le risorse interne del Comune. Il progetto si avvarrà di partner pubblici e privati tra cui il Cnr e l’Ibm. Domani si conosceranno i dettagli del bando destinato ai “nerd” di casa nostra, rigorosamente under 35. I selezionati verranno messi sotto contratto per 12 mesi dal Comune.
Che sta pensando, intanto, anche ad una sede fisica per lo Smart Lab. L’assessore alla modernizzazione, Valeria Troia, punta decisa sull”ex lazzaretto. Ma qui è già scontro con il Comune di Priolo.
“Quell’edificio è stato ristrutturato con i fondi delle bonifiche industriali nell’ambito dell’accordo di programma di cui peraltro il Comune di Siracusa non fa parte”, ricorda il primo cittadino di Priolo, Antonello Rizza. Secondo cui, vista la genesi del restauro, quell’edificio sarebbe più adatto come sede dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione ambientale.
“L’Arpa ha diritto ad avere una sede operativa all’altezza dell’importante ruolo che svolge in difesa dell’ambiente”, dice secco Rizza. Che motiva il suo no allo Smart Lab: “mi chiedo semplicemente perché il Comune non allochi questa iniziativa in una delle tante prestigiose sedi che ha nella propria disponibilità, quando, in tutte le riunioni prefettizie sull’argomento, per l’ex Lazaretto si è sempre parlato dell’Arpa”. Una richiesta in effetti partita nel 2008.
Lo scontro è dietro l’angolo. Per il sindaco di Priolo la posizione del Comune di Siracusa “è assolutamente fuori luogo”, perchè l’Arpa “è da considerare la vera emergenza sulla quale concentrare tutti gli sforzi”.




Vertice in Prefettura per il ponte Cassibile: in 40 giorni via ai lavori di consolidamento

Oltre due ore e trenta di vertice per trovare una soluzione nella paradossale vicenda del ponte Cassibile. Con la mediazione del prefetto Armando Gradone, le parti sono arrivate ad un accordo. Intanto si consolida il ponte esistente poi – per step – si arriverà ad una progettazione più ampia per l’ammodernamento della zona. In 40/45 giorni al massimo i lavori dovrebbe allora ripartire. Il ponte rimane comunque interdetto al traffico per via delle sue condizioni strutturali.
Come ricorderete, a fine settembre venne aperto il cantiere tra Avola e Cassibile: per Anas il ponte andava demolito e ricostruito, tutto nel giro di poche settimane, entro la metà di dicembre. Ma per la Sovrintendenza il ponte – realizzato nel ventennio fascista – ha valenza monumentale e quindi non può essere demolito, semmai consolidato. Da qui lo stop ai lavori appena avviati, mentre la strada è sino ad oggi rimasta chiusa.




Siracusa. Traffico in tilt a Targia, tamponamento tra 3 auto

Un tamponamento tra tre auto ha causato un forte rallentamento nel traffico all’altezza di Targia. Le vetture, che stavano tutte muovendosi in direzione Siracusa, per cause ancora in fase di accertamento si sono “toccate” finendo, dopo l’impatto, per disporsi in maniera tale da occupare larga parte della carreggiata.
Ecco il motivo per cui il traffico è andato in tilt nell’area. Dopo le 19.30 è lentamente tornata la normalità nella circolazione. Sul posto, due pattuglie della Polizia Municipale.
Nessun ferito nel tamponamento, solo un uomo leggermente contuso per il quale non è stato necessario il trasporto in ospedale per una visita al pronto soccorso.




Carneficina di cani di quartiere a Serramendola (Neapolis). "Agghiacciante"

“Una carneficina”. Laura non usa mezzi termini. Ha appena presentato una denuncia in Questura contro ignoti. Quegli “ignoti” che nottetempo hanno avvelenato e ucciso 10 forse 14 dei cani di quartiere a cui Laura Merlino, presidente dell’associazione Oipa, aveva dato rifugio insieme ai volontari in un grande terreno di contrada Serramendola, zona Tivoli.
“E’ un terreno grandissimo, recintato e ringrazio il privato che ce lo ha concesso con tanta simpatia. Ospitiamo 21 cani, tutti dotati di microchip e vaccinati. Non davano fastidio a nessuno, lontani dalle abitazioni e mai violenti”, racconta ancora scossa.
Come accertato dal veterinario, sono stati avvelenati. Sei sono stati soccorsi e salvati appena in tempo e sono attualmente in cura. Ad avvisare la presidente dell’Oipa è stato proprio il proprietario del vasto appezzamento, nella giornata di ieri. “Siamo subito corsi. Pensava fosse solo un cane e invece abbiamo avuto una sorpresa terribile”. Le foto sono agghiaccianti, per questo abbiamo deciso di non pubblicarle nel rispetto della sensibilità dei lettori.
“Ho qualche sospetto”, dice sottovoce Laura che nelle settimane scorse ha anche ricevuto minacce al citofono e nei pressi del terreno dove da rifugio agli ex randagi che diventano cani di quartiere, tutelati da una legge e da un regolamento comunale. Chi li ha avvelenato ha commesso un reato penale, sanzionato anche con una condanna pesante. Il problema, però, è risalire alla sua o alla loro identità. “Vigliacchi, sono dei vigliacchi. Chi può fare del male a dei cani che non danno fastidio a nessuno e vivono in un rifugio”, si lascia sfuggire senza poter trattenere la rabbia.
Laura Merlino e la sua associazione non hanno comunque intenzione di fermarsi. “Se volevano spaventarci, non ci sono riusciti. Continueremo a salvare i cani abbandonati e maltrattati esattamente come abbiamo fatto fino ad ora. E se là fuori c’è un pazzo che si diverte così, sappia che io non mi fermo”.
Ma intanto nella zona di Tivoli cresce l’allarme: “qui è diventata area di abbandono di cani, anche di razza. E nessuno riesce ad arginare il fenomeno”, segnala alla nostra redazione un residente.




Pachino. Sei colpi di pistola contro l'auto sbagliata: "reazione agli ultimi arresti"

Sei colpi di pistola esplosi contro un’auto parcheggiata in via Cappellini, a Pachino. Ma l’autore di quello che sembra essere un chiaro avvertimento, avrebbe sbagliato obiettivo forse confondendo delle vetture simili.
Ne sono convinti gli investigatori del commissariato di Pachino che hanno subito letto l’episodio come una sorta di reazione agli ultimi arresti. Forse il segno di uno scontro in atto tra gruppi criminali per il controllo del territorio. Le indagini hanno subito preso una direzione precisa e non sono esclusi sviluppi a breve.