Siracusa si dota di uno Smart Lab: i migliori 18 cervelloni a lavoro per servizi sempre più intelligenti

“Smart” è una delle parole più in voga ultimamente a Siracusa, città che in effetti ci prova a diventare sempre più “intelligente”. Al punto di dotarsi di uno Smart Lab, un laboratorio riservato ai migliori talenti di casa nostra con il compito di intercettare risorse europee per progetti e servizi di nuova generazione e di far si che la struttura comunale possa dotarsi delle necessarie conoscenze per farli materialmente funzionare.
Il laboratorio dei cervelli dovrebbe nascere nei locali dell’ex lazzareto per i quali il Comune ha chiesto la concessione in conferenza dei servizi. In quelle stanze lavoreranno per un anno 18 under 35, laureati in materie scientifiche e smanettoni qualificati. Per individuarli, il Comune sta predisponendo un apposito bando che sarà pubblicato ai primi di febbraio. AL termine della selezione per titoli, firmeranno un contratto di 12 mesi con il Comune di Siracusa. Lo Smart Lab siracusano si muoverà in partenariato con Cnr ed Ibm.




Dopo gli ultimi fatti siracusani, i renziani chiedono la testa del dirigente regionale Giglione

Il primo era stato Davide Faraone, sottosegretario del governo Renzi e voce di primo piano dei renziani siciliani. Seguito a ruota dal sindaco di Siracusa – renziano – Giancarlo Garozzo. Tutti contro il “Metodo Boffo” che sarebbe stato applicato nell’affare Sgarlata-Basile per la stizzita replica di Rosario Crocetta.
Adesso il carico da novanta lo mette Marco Zambuto, presidente regionale del Partito Democratico. “Prima il reintegro di Beatrice Basile, adesso l’archiviazione del caso sulla piscina abusiva di Maria Rita Sgarlata. È arrivato il momento in cui chi ha sbagliato veramente si assuma le proprie responsabilità. Chiedo che il presidente della Regione rimuova Salvatore Giglione dal suo incarico di dirigente generale del dipartimento regionale dei Beni Culturali”.
Parole decise, chiare pronunciate con calma commentando la decisione della Procura di Siracusa di archiviare il procedimento penale in merito alla realizzazione di una piscina, ritenuta abusiva, nella villa dell’ex assessore regionale al Territorio, Maria Rita Sgarlata.
Quella vicenda aveva portato anche alla sospensione della sovrintendente Basile, poi reintegrata dal Tribunale.
“Sono state screditate delle persone sulla base di supposizioni e notizie che si sono rivelate false. Adesso – ha concluso Zambuto – di fronte all’evidenza dei fatti, è giusto che chi ha commesso errori paghi”.
(foto: Marco Zambuto)




Priolo. Presidi ai cancelli Isab, la protesta degli ex Saldo Costruzioni Sud

Secondo giorno di protesta dei 36 lavoratori della Saldo Costruzioni Sud. Anche questa mattina si sono distribuiti davanti ai cancelli delle portinerie di Isab Sud, Isab Energy, carico via terra e pontile Isab di Santa Panagia. Hanno bloccato l’accesso ai mezzi delle altre aziende che operano in subappalto all’interno degli impianti, raccogliendo la solidarietà degli altri lavoratori.
La Saldo Costruzioni Sud è fallita, lasciando i 36 senza lavoro e senza il pagamento di quattro mensilità e delle tredicesime del 2013 e del 2014. Una situazione che sta esasperando gli ex dipendenti, adesso preoccupati per lo stesso futuro lavorativo.
Nel frattempo, è subentrata nell’appalto un’altra ditta che non ha assorbito i 36 e che – lamentano – avrebbe effettuato assunzioni senza assorbire, in tutto o in parte, gli ex Saldo Costruzioni Sud licenziati a dicembre. Non esiste, infatti, un protocollo preciso che regoli situazioni simili nella zona industriale siracusana, a differenza di quanto avvenuto di recente a Gela.
La protesta ai cancelli dei 36 proseguirà ad oltranza, fino a positiva conclusione delle loro rivendicazioni che riguardano anzitutto il pagamento degli arretrati e le successive garanzie occupazionali. Ancora una volta, chiamata in causa la Prefettura.
(foto: alcuni dei lavoratori in presidio)




Floridia. Pistola, fucile e munizioni: mini-arsenale in casa, arrestato un 52enne

Aveva in casa un piccolo arsenale. Una pistola semiautomatica marca Walther calibro 9×17, con matricola abrasa e corredata da serbatoio; una carabina ad aria compressa calibro 4,5 marca Weihrauch, con molla di caricamento modificata per incrementarne la potenza; e poi dodici colpi per pistola calibro 9×17, sessantuno cartucce a pallini per fucile calibro 12 e cinquecento piombini per fucile ad aria compressa.
I carabinieri di Floridia hanno arrestato Carmelo Tralongo, di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine, nella flagranza del reato di detenzione illegale di armi e munizionamento. I militari hanno rinvenuto armi e munizioni al termine di una perquisizione domiciliare inserita nell’ambito di servizi di controllo.
L’uomo è stato accompagnato in carcere a Cavadonna.




Siracusa. Lastre di eternit in via Monte Nebrodi. "Pronta la denuncia se non bonificano"

Da circa due mesi in via Monte Nebrodi rimangono abbandonate delle lastre di eternit, nei pressi della scuola elementare e materna appartenente all’XI istituto Comprensivo di via Monte Tosa. Il presidente del consiglio di circoscrizione Epipoli, Salvatore Russo, ha scritto e protocollato una lettera, destinata al sindaco e al prefetto. “Già l’11 dicembre ho inviato una nota al settore ambiente per segnalare l’accaduto e chiedere di attivarsi prontamente per risolvere questa incresciosa situazione”, spiega.
“Se non si dovesse provvedere a bonificare la discarica entro dieci giorni, la Circoscrizione Epipoli denuncerà il tutto alla Procura della Repubblica”, annuncia poi Russo chiedendo celerità nell’intervento di rimozione delle lastre, “a tutela della salute dei cittadini”.




Noto. Un nuovo pulmino scolastico per gli studenti. "Segnale di attenzione"

Prima sosta, davanti al Municipio. Eco il nuovo pulmino acquistato in leasing dall’amministrazione comunale per gli studenti di Noto. A tenerlo a battesimo nel suo primo “servizio”, è stato il sindaco Corrado Bonfanti. E’ il primo dei due previsti dalla nuova fornitura appaltata lo scorso anno. Diventeranno così otto in totale i pulmini utilizzati dal Comune per assicurare i collegamenti tra gli istituto scolastici e le contrade.
“Il nuovo pulmino, che presto sarà affiancato da un secondo, offre più sicurezza e più comodità”, ha spiegato Bonfanti.




Siracusa. Stanziato e poi revocato dalla Regione il finanziamento per una casa di accoglienza temporanea. "Perchè?"

La Regione ha revocato il finanziamento di 240.570 euro che era stato concesso al Comune di Siracusa. Era destinato alla realizzazione di una “Casa di accoglienza temporanea per famiglie o persone prive di alloggio, nei locali di proprietà comunale di via Serafino Privitera e in un alloggio confiscato alla mafia”. Poi, però, a luglio dello scorso anno Palermo ha revocato lo stanziamento. Il consigliere comunale di Sicilia Democratica – Progetto Siracusa Salvo Sorbello chiede ora di conoscere i motivi alla base della revoca. L’esponente di opposizione vuole anche sapere perchè “il Comune di Siracusa non ha risposto alle richieste della Regione Siciliana, con la conseguente, grave perdita di un cospicuo finanziamento che avrebbe potuto alleviare la situazione di tante famiglie prive di un alloggio anche temporaneo”.




Siracusa. Rinnovate le cariche direttive della Consulta Comunale Femminile

La Consulta comunale femminile, nell’assemblea tenuta ieri, ha rinnovato il quadro esecutivo. Presidente è stata eletta Silvana Munafò, che prende il posto dell’uscente Maria Mazzeo. Per la carica di vice presidenti, sono state elette, Franca Mandanici e Rita Mizzi. L’assemblea ha anche nominato Letizia Davì, segretaria e Lucia Zappalà, tesoriera.




Siracusa. Operaio sale sulla torretta del pontile Isab. "Questa volta non scendo, sciopero della fame. Aiutatemi"

Ivan Baio torna a gridare la sua rabbia. Questa mattina è salito nuovamente su di una torretta del pontile Isab di Santa Panagia per chiedere attenzioni sul suo caso. Operaio di 36 anni, già a novembre aveva dato vita a questa clamorosa forma di protesta per denuncia quello che lui definisce un atteggiamento vessatorio dell’azienda nei suoi confronti. Una serie di atti che avrebbero portato – lamenta – al suo demansionamento e ad angherie continue. E il posto di lavoro è diventato un inferno. “Lotto per la mia famiglia. Sono disperato, guadagno 700 euro quando prima lo stipendio era di oltre 2.000 euro. Non riesco più a pagare il mutuo, sono protestato. Non ce la faccio più”, spiega al telefono in diretta su FM Italia.
“Non sono psicopatico e non mi butto giù. Ma inizio uno sciopero della fame fino a quando le forze me lo consentono. Nessuno vuole aiutarmi. Mi avevano anche assicurato l’altra volta che non avrebbero preso provvedimenti nei miei confronti e invece ci sono stati”, urla Ivan.
Sul posto è arrivata anche la Digos per avviare una trattativa. Isab ha annunciato di voler approfondire il caso ma, secondo indiscrezioni, le scelte dell’azienda sarebbero state motivate da episodi che avrebbero avuto per protagonista proprio l’operaio nella sua vita quotidiana.
Intanto sul suo profilo Facebook sta raccontando in tempo reale le sue ore di protesta. Si scaglia contro i sindacati (“assenti”) e cerca di giustificare i vigilantes che ha “gabbato” per entrare e arrampicarsi. “Finchè la batteria del telefono mi aiuta, racconto tutto quello che succede qui. Per ora tanto freddo”.
E posta una serie di video in una sorta di video-diario della sua protesta. Ecco uno degli ultimi.




Siracusa. Piscina costruita in piena regola e ora la Sgarlata passa al contrattacco

Richiesta di archiviazione perchè non sarebbe stata commessa alcuna irregolarità nella costruzione di una piscina e di un locale tecnico nella villa di Maria Rita Sgarlata. La Procura di Siracusa ha chiesto al Gip di archiviare il fascicolo e il caso. Una vicenda che costò all’allora assessore regionale al Territorio una sfilza di polemiche politiche e accuse che determinarono le sue dimissioni. Secondo le risultanze delle indagini avviate a settembre, le autorizzazioni sarebbero state concesse nel pieno rispetto delle norme senza nessun elemento di rilievo penale.
“Un provvedimento che conferma due principi ispiratori della mia vita e della mia politica: il primo di avere fiducia nella Magistratura; il secondo di non arretrare davanti agli attacchi di chi, trincerandosi dietro l’anonimato, tenta di screditare persone oneste solo perché nel servire la comunità tengono una condotta corretta, lontana da inciuci e connivenze di alcun genere”, è il commento in tarda sera di Maria Rita Sgarlata.
“Di fronte alla ostinata richiesta di dimissioni da parte del governatore Crocetta, ho auspicato l’intervento della Procura per chiarire che avevo agito secondo la legge. E così è stato! Sono stati mesi difficili e ho vissuto sulla mia pelle cosa significa essere al centro di dossier costruiti e killeraggi mediatici, perché, oggi come ieri, penso che un assessore non può e non deve privarsi dei suoi diritti di cittadino: così come un assessore alla sanità ha il diritto di farsi curare, o un assessore ai trasporti ha il diritto di viaggiare, un assessore ai beni culturali, ruolo che rivestivo all’epoca, ha il diritto di chiedere, alla luce del giorno, un regolare permesso al Comune e alla Soprintendenza nella quale risiede per realizzare alcune opere nella propria abitazione”, continua la Sgarlata.
“Mi riservo di indicare alla magistratura precisi elementi e spunti di indagine perché si proceda nei confronti di tutti quelli che hanno partecipato all’attività di dossieraggio e a costruire maldestramente un castello di sabbia nei miei confronti al solo fine di diffamarmi, calunniarmi e costringermi alle dimissioni, rinunciando a tutte le iniziative che stavo portando avanti a tutela dei beni culturali e a difesa del territorio”.