Ecografia a bimbo già nato, visita cardiologica urgente a 5 mesi, un anno per endocrinologa. I tempi della sanità siracusana

Si potrebbe anche provare a riderci su, se solo di mezzo non ci fosse la sanità e quindi un argomento serissimo. I tempi di attesa per una visita a Siracusa diventano “monstre” tra lo stupore – di maniera- anche dell’Ispettorato Regionale alla Sanità. Oggi vi parliamo di tre casi. Il primo riguarda una ecografia morfologica. A una donna al terzo mese di gravidanza dal Cup dell’Umberto I di Siracusa hanno risposto che il primo giorno utile era a settembre, vale a dire a bimbo già nato e pronto a festeggiare il suo terzo mese. La donna in questione è la moglie del deputato regionale Stefano Zito (M5S), che ha subito portato il caso in aula, a Palermo.
Dall’Ispettorato alla Sanità fanno sapere che i tempi di attesa per una morfologica non dovrebbero superare per legge i dieci giorni. Non dovrebbero, eppure accade. Anzi, è la normalità.
Piero è di Rosolini. Ha scoperto da qualche settimana di soffrire di diabete, una patologia che lo espone anche a rischi cardiaci. Il suo medico ha riscontrato segnali che richiedono una visita cardiologica con elettrocardiogramma, anche con una certa urgenza nel suo caso. Richiesta alla mano, Piero è andato al Cup di Rosolini, sulla 115. Prima data utile: 15 giugno 2015 a Lentini. Piero non può attendere tutto questo tempo. Così, giocoforza, si è visto costretto a prenotare una visita privata a pagamento. “Mi ci hanno spinto, non posso permettermi di aspettare”, dice lui. Con la salute non si scherza. “Ma chi non ha la possibilità, chi non si può spostare in lungo e in largo per la provincia, come deve fare?”, si domanda a voce alta mentre segnala anche come il Cup di Rosolini sia difficile da raggiungere per gli anziani, perchè fuori dal centro cittadino.
E poi c’è Maria. Lei è di Siracusa. E’ appena uscita da via Brenta, sede dell’Asp. Doveva prenotare una visita endocrinologa: prima data utile, gennaio 2016. “Siamo pieni”, le ha spiegato l’operatore. E potremmo mettere dentro anche il caso di una mammografia in età a rischio: 8 mesi di attesa a Siracusa.
Le segnalazioni alla nostra redazione si moltiplicano. Pochi giorni fa, il direttore generale dell’Asp, Brugaletta, assicurava che i tempi d’attesa sarebbero stati ridotti. Un intervento di buon senso sul sistema sarebbe, probabilmente, più che necessario.




Siracusa. Indagine dell'Asp dopo il caso dell'ecografia prenotata tra nove mesi. "Non risulta"

L’Azienda Sanitaria Provinciale non ci sta e replica dopo le critiche ricevute per la prenotazione di una visita ecografica tre mesi dopo la nascita. “Ma la prima disponibilità per l’effettuazione della prestazione è del 20 gennaio prossimo, vale a dire appena cinque giorni di attesa e non nove i mesi asseriti”, si legge in un comunicato stampa dell’Asp. “Dagli atti risulta che l’utente, per sua scelta legata alle proprie esigenze cliniche, ha regolarmente effettuato la prenotazione per il 20 febbraio presso il presidio ospedaliero di Noto”.
E’ stata aperta una indagine interna per verificare l’accaduto. Secondo questa indagine, gli operatori del centro prenotazioni avrebbero correttamente informato circa disponibilità di date e presidi in provincia. “Nel caso in specie la prestazione doveva essere effettuata a febbraio, per esigenze cliniche del richiedente, e non c’era disponibilità in quel periodo presso l’ospedale Umberto I”, dove bisognava attendere fino al 5 maggio. Il 20 gennaio, però, c’era “spazio” a Noto, “dove l’on. Zito ha potuto prenotare infatti la prestazione esattamente nel periodo richiesto. Dagli atti in possesso dell’Azienda e dagli accertamenti effettuati, pertanto, le dichiarazioni rese alla stampa non trovano riscontro”.




"Messaggio" al cantiere della bretella Noto-Pachino: a fuoco un camion

Atto intimidatorio ai danni della ditta che sta realizzando la bretella Noto – Pachino della autostrada Siracusa-Gela. Colpita la Tosa Appalti, società catanese che sta svolgendo i lavori per conto del Consorzio Autostrade Siciliane.
Un incendio ha danneggiato la fiancata di un camion. Le fiamme hanno provocato anche una deflagrazione che ha messo in allarme il custode del cantiere. Con un estintore ha subito dopo il principio d’incendio che se si fosse propagato avrebbe potuto danneggiare tutti i mezzi parcheggiati nell’area. I malviventi hanno cosparso il camion di liquido infiammabile per poi far scattare la scintilla e darsi alla fuga.
Nell’area ci sono diverse telecamere di sorveglianza. Le immagini sono state acquisite dalla polizia. Non è il primo episodio in quel cantiere.
Ferma condanna arriva dalla Cisl, attraverso le parole del segretario provinciale Paolo Sanzaro. “Solidarietà all’impresa e ai lavoratori. Nessuno pensi di intimidire il mondo del lavoro. Come sindacato siamo vicini sia alla ditta che agli stessi operai impegnati nella realizzazione della bretella della Noto-Pachino della Siracusa-Gela.
L’avvertimento incendiario deve essere condannato a voce alta. Chi pensa di taglieggiare e minacciare il lavoro minaccia lo stesso futuro di questa terra.Siamo certi che gli investigatori assicureranno alla giustizia gli autori di questo gesto”.




Bonifiche: stanziati 783 milioni per Priolo. Il ministro Galletti: "La Regione in ritardo"

Anche il ministro dell’Ambiente si è accorto del problema delle bonifiche che non partono nel sito di interessa nazionale di Priolo. L’area – che comprende anche Siracusa, Melilli e Augusta – è “la più problematica d’Italia”. E per questo, il ministro Galletti ha tirato le orecchie ad una Regione che, in materia, nicchia. “Non ha ancora implementato il testo di accordo con le schede intervento richieste dal ministero dello Sviluppo Economico”, ha detto in aula durante il question time. Ma il responsabile dell’Ambiente ha anche ricordato i 60 anni di storia industriale nel siracusano, decenni trascorsi in gran parte senza “normative ambientali con fenomeni gravi di inquinamento”, fenomeni che hanno toccato terreno e falde acquifere con “problematiche connesse alla salute dei cittadini che sono ben chiare al governo”, ha detto ancora Galletti.
Poi l’annuncio: per le bonifiche sono stati stanziati 783 milioni. “Di questi, 106 subito disponibili. Gli altri 677 sono coperti da risorse programmatiche, non ancora disponibili”. I 50 milioni di competenza del ministero sono già stati trasferiti al Commissario per le bonifiche in Sicilia “e quindi sono nella disponibilità della Regione”. Poco meno di 4 milioni sono già stati spesi per interventi, tutto il resto no. “Al Sin di Priolo sono stati destinati dal Ministero altri 10 milioni di euro. La Regione ha dimezzato il finanziamento originario di 50 milioni, portandolo a 25. Le risorse attualmente disponibili per la formalizzazione del nuovo accordo di programma quadro rafforzato ammontano a complessivi 82 milioni di euro”. Il ministero, ha poi ricordato Galletti, dal 9 settembre ha fornito le sue proposte di integrazione dell’accordo. Se tutto è fermo, insomma, bussare a Palermo.




Siracusa. Cartelle pazze: anche cinque avvisi per tributi degli anni passati. "Ma sono stati già pagati"

Ancora cartelle pazze. E il consigliere comunale Salvo Sorbello (Sicilia Democratica) sbotta contro l’ufficio tributi del Comune di Siracusa. “Negli ultimi giorni sono stato contattato da più persone”, dice Sorbello. “Mi hanno raccontato di cartelle Tares e Tarsu relative agli anni scorsi. Ho chiesto di poterle vedere e in effetti avevano ricevuto anche più di una raccomandata con ricevuta di ritorno per il pagamento di tasse che, però, in alcuni casi avevano già pagato. In un caso, addirittura, il tributo non è neanche dovuto perchè quella persona non risiede più a Siracusa da tempo”.
Sin qui il racconto del consigliere comunale che si scaglia poi contro l’ufficio tributi. “Non si può pensare di inviare in questo modo degli avvisi, peraltro infondati. Intanto è un costo per il Comune. E poi lo Statuto del Contribuente prevede che siano gli uffici a farsi carico degli accertamenti e non i cittadini che così, dopo aver superato lo choc di vedersi recapitate 4-5 cartelle tutte in una volta, devono poi dimostrare di aver pagato, fare ricorso, chiedere l’annullamento. Insomma, perdere tempo per dimostrare quello che il Comune dovrebbe sapere già. Non si comprende come mai non venga eseguita una seria scrematura a monte, facendo pervenire gli avvisi solo a quanti hanno realmente delle posizioni da sistemare”, si domanda poi Sorbello che annuncia una apposita interrogazione. L’assessore comunale al Bilancio, Gianluca Scrofani spiega che “quella in corso è un regolare attività di accertamento relativa al periodo che va dal 2009 al 2013” e invita a “non estremizzare il concetto. Non siamo in presenza di un caso di “cartelle pazze”- puntualizza- Quello che è accaduto, sebbene non sia auspicabile, rientra nei militi del “fisiologico””. Scrofani ricorda come “l’amministrazione comunale sconti anche un aspetto che stiamo cercando di superare: la vetustà della tecnologia a disposizione, che presto lascerà il posto ad un nuovo portale, in grado di migliorare sensibilmente il rapporto tra gli uffici e i cittadini, che potranno avere un contatto diretto ed evitare inutili code presso gli sportelli,avendo la possibilità di conoscere subito, in tempo reale, la propria posizione”. Secondo quanto garantisce l’assessore della giunta Garozzo, “gli uffici sono comunque al corrente della situazione e disponibili a chiarire le singole vicende nella maniera più serena possibile”.
Il consigliere di opposizione, Fabio Rodante, ha chiesto un incontro in Commissione bilancio, “con i dirigenti e gli assessori, al fine di determinare non solo la legittimità di tali verifiche ma anche e soprattutto le modalità di pagamento e di eventuale rateizzazione degli importi accertati”.




Melilli. Sabato i funerali di Alvaro Di Stefano, attese personalità dell'imprenditoria e della finanza

Saranno celebrati sabato alle 11, nella chiesa Matrice di Melilli, i funerali di Alvaro Di Stefano. Il noto imprenditore siracusano, melillese di nascita, aveva 85 anni. Attese personalità del mondo della politica, dell’imprenditoria e della finanza, non solo locale. Di Stefano ha costituto negli anni un gruppo capace di diversificare investimenti e internazionalizzarsi.




Siracusa. Una uscita serale di troppo per una sorvegliata speciale: arrestata e rimessa in libertà

Arresto in flagranza per il reato di inosservanza della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la 35enne pregiudicata Ivana Rizza. Durante gli abituali controlli, i militari hanno notato come la donna non fosse rientrata a casa entro le 21, come la misura a cui è sottoposto le imporrebbe. Solo poco dopo le 23 l’hanno rintracciata nei pressi dell’abitazione, verso cui stava facendo ritorno. Per questo l’hanno dichiarata in arresto. La Rizza è stata poi rimessa in libertà su disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa di giudizio.




Siracusa. Rissa del 10 gennaio tra extracomunitari: tre marocchini denunciati per rapina

Gli agenti del commissariato Ortigia hanno pochi dubbi. Sarebbero loro i responsabili dell’aggressione ad un eritreo, rapinato dei cento euro che aveva nel portafoglio, avvenuta lo scorso 10 gennaio. Tre marocchini sono stati denunciati a piede libero per rapina. Continuano le indagini per individuare anche gli altri responsabili.




Siracusa. Una targa in due lingue per la Fonte Aretusa e il suo mito

(c.s.) Il Comune di Siracusa e il Lions Club Eurialo inaugureranno sabato 17 gennaio alle 10,30, alla Fonte Aretusa, una targa informativa sul mito della ninfa.
L’iniziativa del club service si inquadra nell’ambito del progetto Lions Club “Valorizzazione del territorio” e intende mettere in luce il patrimonio dei miti di Ortigia a scopi culturali e turistici. La targa richiama i passaggi più appassionanti del mito di Aretusa, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, offrendone una narrazione sintetica in lingua italiana e in lingua inglese.




Siracusa. Barca semiaffondata al Porto Grande, grave un 22enne: è in rianimazione

Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto intervenuti nelle prime ore del mattino per recuperare un peschereccio in fase di affondamento al Foro Italico. I primi ad intervenire, gli uomini della Capitaneria di Porto di Siracusa che a bordo di una motovedetta hanno tratto in salvo gli occupanti del motopesca Nuovo Sacro Cuore, all’interno del Porto Grande: tre siracusani, padre e due figli. Per uno dei giovani, un 22enne, necessario il trasporto in ospedale per più lesioni. Si trova ricoverato in rianimazione all’Umberto I. Le sue condizioni sono definite critiche. Ha riportato un trauma addominale con lesioni al fegato, alla milza e alla colonna vertebrale. Operato d’urgenza poco prima delle 13 al momento si sono riservati la prognosi sulla vita.
Il padre, di 48 anni, è rimasto nelle fredde acque del porto Grande per 4 ore. Le sue condizioni sono stabili e non preoccupanti ma viene tenuto ancora in osservazione dopo un principio di ipotermia.
Di ritorno da una battuta di pesca, hanno improvvisamente cominciato ad imbarcare acqua per cause ancora da accertare. Con i motori principali in avaria hanno urtato il molo adiacente la sede dei Mezzi Nautici, al termine della Marina.
L’unità si trova parzialmente affondata e sono in corso le operazioni per la messa in sicurezza e per la tutela dell’ambiente marino da potenziale inquinamento. Avvisata anche la Procura. Sul posto i sommozzatori del Nucleo Vigili del Fuoco di Catania per verificare la possibilità di recupero del peschereccio. Dei tre componenti dell’equipaggio solo per uno si è reso necessario il trasporto in ospedale.