Avola e Priolo, nuovi dirigenti in Commissariato: sono Fabio Aurilio e Fabio D'Amore

Nuovi funzionari della Polizia di Stato per Siracusa. Movimenti disposti dal prefetto Alessandro Panza in tutta Italia.
Giancarlo Consoli, dirigente del Commissariato di Avola ed a scavalco del Commissariato di Priolo Gargallo, dopo circa un anno di permanenza, è stato trasferito ad Adrano.
A dirigere adesso Avola sarà Fabio Aurilio mentre il vice questore aggiunto, Fabio D’Amore, va a Priolo.
Aurilio, 40 anni, è nato a Venaria Reale (To). Nel marzo del 2002 viene assegnato al Reparto Mobile di Catania e nel febbraio 2003 alla Polizia di Frontiera Marittima di Catania.
Laureato in giurisprudenza, frequenta il corso Commissari alla Scuola Superiore della Polizia di Roma e nel 2011 viene nominato dirigente dell’Ufficio Immigrazione di Biella e, poco dopo, reggente della Divisione di Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione di quella Questura. Dal 3 febbraio 2014 dirige il Commissariato di Piazza Armerina (En). Da oggi dirigerà Avola.
D’Amore, catanese di 51 anni, laureato in giurisprudenza ed in scienze politiche vanta una lunga carriera nella Polizia di Stato. Tra le esperienze professionali più significative, il periodo trascorso alla Mobile di Palermo a seguito delle stragi di mafia del 1992. Ha partecipato ad eventi di rilievo internazionale come il G8 di Napoli, di Genova e dell’Aquila ed ad attività di ordine e sicurezza pubblica riguardo al fenomeno immigratorio nelle coste siciliane. Nel 2010 viene trasferito ad Enna, dirigente della Sezione di Polizia Stradale.
Da oggi dirigerà il Commissariato di Priolo Gargallo.




Calcio, Eccellenza. Il Siracusa pareggia a Modica: 1-1

Finisce in parita’ tra Modica e Siracusa: 1-1. Gli azzurri inanellano un nuovo risultato positivo e seppure rallentano nella loro marcia inarrestabile delle ultime giornate, possono salutare con favore il punto che arriva da una trasferta che riservava più di una insidia nonostante il rammarico per un secondo tempo pressoché dominato.
A sbloccare il risultato, dopo pochi minuti, è il Modica con Okolie. Dopo 15 minuti Mascara su punizione riporta il match in equilibrio.
Il Siracusa riesce a tenere un buon ritmo e creare diverse occasioni, specie nella ripresa quando il portiere del Modica, Gianni’ -subentrato a Cantone- è chiamato più volte in causa. Ma il punteggio non cambia.
Sugli spalti pubblico numeroso, con circa duecento appassionati arrivati da Siracusa. Qualche sfotto’ vola da una parte all’altra ma l’esame per le due tifoserie -osservate speciali – è ampiamente superato.




Calcio, Serie D. Il Noto ritrova vittoria e speranze

Con i gol di Ficarotta e Caci il Noto riorna al successo. Un appuntamento con la vittoria che mancava da diverse settimane. Il girone di ritorno, quindi, si apre con nuove speranze per i granata che dovranno lottare con il coltello tra i denti per centrare la salvezza.
Sul neutro di Palazzolo, il Noto parte deciso con una Frattese timida in avvio. Al minuto 19 la rete del vantaggio. Nella ripresa, al 55, il raddoppio che mette al sicuro il risultato.




Siracusa. Gasbarro e Coppa entrano in giunta, ecco le nuove deleghe

In anticipo sui tempi previsti, completato oggi “l’aggiustamento” della giunta comunale. Entrano nella squadra di Garozzo Pietro Coppa, 46 anni, avvocato, e Teresa Gasbarro, 45 anni, imprenditrice, al posto di Maria Grazia Cavarra e Silvana Gambuzza. Il sindaco ha firmato oggi la determina e i due nuovi componenti di Giunta hanno giurato, subito dopo, nelle mani del segretario generale, Danila Costa.
Nella stessa determina è indicata una diversa distribuzione delle deleghe. Questo il dettaglio: Giancarlo   Garozzo, ad interim, Sviluppo economico, Ufficio Europa ed energia, Risorsa mare; Francesco Italia, vice sindaco, Centro storico, Beni e politiche culturali, Turismo, Spettacolo, Unesco; Pietro Coppa, Politiche sportive, Personale, Politiche ambientali e sanitarie; Teresa Gasbarro, Attività produttive, Agricoltura e pesca, Verde pubblico, Servizi demografici; Antonio Grasso, Polizia municipale, Mobilità, viabilità e trasporti, Protezione civile, Decentramento, Rapporti con il consiglio comunale; Gianluca Rossitto, Infrastrutture, urbanistica e pianificazione territoriale, Tutela del paesaggio, Legalità e trasparenza; Liddo Schiavo, Politiche sociali e abitative, Famiglia, Volontariato, Periferie; Gianluca Scrofani, Bilancio, Tributi, Patrimonio, Contenzioso; Valeria Troia, Politiche scolastiche, educative e giovanili, Infanzia, Università, Decoro urbano, Informatizzazione e modernizzazione, Pari opportunità, Beni comuni.
“Gli assessori Gasbarro e Coppa – dichiara il sindaco Garozzo – validi professionisti siracusani, sono rispettivamente espressione del movimento del Megafono e del Partito democratico. In particolare, l’avvocato Coppa, di area Pd  è il frutto di un ritrovato dialogo all’interno del partito grazie al lavoro svolto dal segretario regionale, Fausto Raciti. Un percorso ormai avviato che punta, nelle prossime settimane, alla ricomposizione del quadro politico in tutto il territorio della provincia di Siracusa.
Ringrazio per il lavoro svolto – ha continuato il sindaco Garozzo – i due assessori uscenti, impegnati nell’Amministrazione sin dall’insediamento: Silvana Gambuzza, che è riuscita a migliorare il sistema della mobilità e dei trasporti, con le rotatorie di viale Santa Panagia, con i bus elettrici e con il servizio Go-bike; Maria Grazia Cavarra soprattutto per l’azione di rilancio dell’attività sportiva, grazie alle tante iniziative e al proficuo dialogo con le società impegnate nelle diverse discipline”.




Islam e Siracusa. Moschea nel Borgo Antico di Cassibile, esempio di convivenza

Come è ovvio, anche le prefetture siciliane hanno raccolto le indicazioni del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per alzare il livello di attenzione dopo i fatti di Parigi. Da Siracusa, il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico vigila e controlla ma non sono segnalate situazioni critiche o degne di un qualche codice di allarme. Senza che questo significhi abbassare la guardia.
Anzi, secondo alcuni organi di stampa, ci sarebbero Procure siciliane a lavoro per capire se il fenomeno degli sbarchi di migranti sia stato utilizzato da qualche jihadista per infiltrarsi tra i disperati e muoversi con più libertà in Italia e in Europa. Siracusa, anche in questo caso, non è citata.
Ma com’è la situazione nella provincia aretusea? Al di là dell’emergenza immigrazione, la comunità islamica più consistente risiede da anni a Cassibile. Nel centro poco distante dal capoluogo vivono circa 5/600 persone di fede musulmana. Sono perfettamente integrate nella realtà locale: lavoro, scuola, abitudini.
Nessun motivo di scontro o diffidenza segnalato. Tutto scorre ordinato e nel rispetto reciproco, raccontano diversi residenti di Cassibile. La sera, la comunità islamica si ritrova nella moschea che sorge nella zona del Borgo Antico. Si prega con l’Imam, ci si riunisce, si discute. Arrivano da tutta la provincia. Ci sono anche due macellerie islamiche. Per Cassibile è quasi normale, dopo anni di coabitazione trascorsi in tranquillità. Certo, qualche episodio c’è stato in passato. Specie quando veniva allestita la tendopoli ed aumentava il numero di braccianti extracomunitari nella zona. Risse, ubriachi che “importunavano” per strada ma nulla di serio.
Tant’è che oggi nessuno ha paura, nessuno teme di avere il “nemico” in casa. Qualche voce fuori dal coro c’è: “meglio comunque tenere gli occhi aperti”, bisbiglia qualcuno. Ma resta una posizione isolata in piazza, tra le voci di fronte alla chiesa di San Giuseppe.




Augusta. Muore pochi giorni dopo l'operazione, disposta l'autopsia

E’ stata disposta l’autopsia sul corpo del sessantenne di Villasmundo deceduto pochi giorni dopo esser stato dimesso dall’ospedale Muscatello di Augusta. L’uomo, negli ultimi giorni di dicembre, era stato operato di colicisti. Un intervento che sembrava riuscito, tanto da condurre alle dimissioni del paziente dopo qualche giorno di ricovero. Ma nei giorni scorsi, l’uomo avrebbe accusato una ricaduta, un malore e per questo nuovamente ricoverato. Lo scorso martedì è stato nuovamente dimesso, senza particolari indicazioni. Giovedì il tragico epilogo: si sente male, raggiunge il bagno e qui viene trovato poco dopo dalla moglie, senza vita.
Un presunto caso di malasanità su cui farà luce l’inchiesta aperta dalla Procura di Siracusa. Il sostituto procuratore Caterina Aloisi attende elementi utili dall’esame autoptico che verrà effettuato la prossima settimana. La cartella clinica, intanto, è stata sequestrata dai carabinieri di Augusta.




Francofonte. Tragico incidente sulla "Ragusana", muore un 48enne

Un morto e due feriti, è il tragico bilancio dell’incidente avvenuto ieri sera attorno alle 20 lungo la Statale 194, la “ragusana”. Due auto si sono scontrate frontalmente, un impatto violento che non ha lasciato scampo a Rosario Piazza, 48enne di Francofonte. Era alla guida della sua Fiat Uno e stava percorrendo quel tratto di strada in direzione Ragusa. Feriti i due fratelli di 68 e 75 anni che si trovavano a bordo dell’altra vettura coinvolta nell’incidente, una Bmw proveniente da Catania.




Siracusa. Addio al veleno per Maria Grazia Cavarra, "congedata con una revoca spedita a casa"

E’ un addio al veleno quello di Maria Grazia Cavarra, congedata ieri sera dalla giunta comunale di Siracusa con una revoca recapitatela a casa da un agente della Polizia Municipale. Freddo atto conclusivo dopo le polemiche con parte del suo partito – il Megafono – e un criterio di “rotazione” nella squadra di governo cittadino che la Cavarra non ha accettato. “Mi erano state chieste le dimissioni ma non le ho presentate perchè non c’era un motivo per dimettermi. La mia nomina non è mai stata a tempo, nonostante qualche mal di pancia fosse emerso già a giugno”. Ad avvisarla della revoca in arrivo, la collega di partito ed ex assessore regionale Maria Rita Sgarlata. “Mi spiace che il sindaco non abbia trovato il tempo di chiamarmi. I rapporti rimangono comunque cordiali, forse si è trovato in una situazione di imbarazzo”, commenta la Cavarra dopo lo sfogo della prima ora su Facebook. “Sarei ipocrita se vi dicessi che non mi fa male, ma non mi sento sconfitta”, ha scritto. “Ha perso quella fetta di popolazione che ha creduto che correttezza, competenza, passione, presenza, idee, concretezza, contatto e confronto quotidiano con i cittadini, fossero gli unici elementi importanti perché un amministratore continuasse a svolgere il lavoro intrapreso e portato finora egregiamente avanti”. La Cavarra, sibillina, individua i responsabili del suo siluramento. “I nostri buoni propositi a nulla sono serviti di fronte a chi, seppur numericamente quasi inesistente, aveva già deciso poltrone e poltronati senza scrupoli”. E sembra ancora l’eco lontana della recente polemica tutta in casa Megafono con la base da una parte e alcuni consiglieri comunali dall’altra.
“Adesso mi metto in stand-by per un pò, ricarico le batterie e faccio sbollire la rabbia. Poi riprenderò a fare l’insegnante di educazione fisica. La politica? Continuerò, magari inaugurando un nuovo percorso”.




Lettera dell'ex assessore Cavarra. "I rimpasti non garantiscono continuità amministrativa"

Pubblichiamo la lettera aperta con cui Maria Grazia Cavarra si congeda, non senza amarezza, dalla giunta comunale di Siracusa dopo la revoca del suo incarico.
Cari amici, Siracusa, la mia città, la amo, continuerò ad amarla e a lavorare per lei anche senza ruoli istituzionali. Sono profondamente convinta che i rimpasti e gli avvicendamenti non garantiscano una sana continuità amministrativa e siano più adatti a soddisfare le esigenze dei consiglieri che quella della comunità. Un nuovo modo di fare politica avrebbe dovuto consentire ad un assessore di chiudere le attività in itinere e consegnare alla città i risultati concreti del suo lavoro, non interrompendolo bruscamente e favorendo una transizione ‘dei saperi’ più umana e politicamente consapevole. Era questa la proposta avanzata dalla base del gruppo ‘rappresentato’ (sic!) dai consiglieri Burti, Romeo e Casella, dopo la riunione del 7 gennaio: consentire a me di chiudere le iniziative intraprese e a Teresa Gasparro, che già a luglio la nostra coordinatrice Mariarita Sgarlata aveva proposto come assessore dopo di me, di affiancarmi e apprendere quello che, dopo pochi mesi, si sarebbe trovata a gestire. Cosa c’è di più innovativo del buon senso? Ma la politica non si rinnova, si ripropone con i soliti cliché, tanto da aumentare giorno dopo giorno la distanza con i cittadini e la vita reale. Per tutta la durata del mio mandato ho lavorato con l’entusiasmo del primo giorno e progettando anche a lunga scadenza, consapevole che il conto alla rovescia sulla mia permanenza in giunta fosse già cominciato da tempo. L’esperienza ormai logora e priva di contenuti politici seri e veramente riformatori del Megafono ha fatto sì che da mesi ormai io da assessore, legato da sempre al Partito Democratico, e i tre consiglieri, provenienti da esperienze politiche diverse, ci trovassimo in un contenitore vuoto; era per questo che una nuova denominazione del gruppo consiliare (Democratici per la città) era stata da tempo auspicata ma mai realizzata. Forse non era funzionale a quanto doveva avvenire? Porto a casa risultati ed esperienze che faranno sì che la fine di questo mandato possa configurarsi come la partenza per un nuovo percorso, che mi vede sempre accanto a quel gruppo che sin dall’inizio e durante l’incarico mi ha sostenuto e con il quale c’è stato un confronto costante. Insieme continueremo a lavorare per la città, rinunciando a dimissioni concordate per ottenere nuovi incarichi e al supporto di consiglieri giovani anagraficamente ma vecchi nell’agire politico, legati alle logiche ormai logore dove correttezza, merito e condivisione non sono contemplati e dove invece primeggiano i colpi di mano, le “tunnazioni”, l’ipocrisia, le falsità. Eventi a costo zero e una politica che ha parlato il linguaggio della gente comune, proposte e gesti concreti, hanno avvicinato molte realtà appartenenti al settore commerciale, sportivo e prima ancora del volontariato di protezione civile. Le migliaia di attestazioni di stima e affetto e la solidarietà che la mia revoca ha suscitato ne sono la dimostrazione. Si pensa sempre che le reazioni siano estemporanee e che “un paio di giorni consentiranno a tutti di scordarsi di questa vicenda”. Non la penso così. Penso che episodi di questo tipo siano tasselli di un mosaico più grande che logora la politica espressa dall’attuale amministrazione di Siracusa, danneggia il Partito Democratico, le cui divisioni non possono che aumentare davanti all’apertura esclusiva ad un solo rappresentante dell’area DEM e non all’intero partito, alimenta la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica, dove a comandare sono le logiche del potere e non il merito o il bene comune. La gente ricorderà! E’ in questa sottovalutazione del fenomeno dell’astensionismo che sbagliamo e anche nell’idea che i siciliani siano destinati, per natura, ad esprimere un voto clientelare! E adesso è giusto che vi dica, in sintesi, quanto realizzato in 18 mesi di mandato di cui 12 mesi con le rubriche di sport, protezione civile, politiche giovanili, risorse mare, servizi demografici, e gli ultimi 5 con sport, attività produttive, agricoltura e pesca. Partendo da una situazione di totale abbandono, nessuna amministrazione dopo gli anni d’oro di Concetto Lo Bello, aveva più dato sostegno e impulso allo sport locale (a parte qualche decina di migliaia di euro distribuiti ai soliti noti ), il primo passo è stato quello di avvicinarsi e avvicinare le società sportive, abbattendo quel muro che vede la politica definita caina, clientelare, chiusa nel palazzo da una parte, e le società sportive (quelle vere), che con passione e grandi sacrifici portano avanti un progetto che non è solo sportivo ma anche sociale. Aiutata dalla mia professione, ho interloquito facilmente con gli sportivi siracusani, conquistando la loro fiducia, spesso espressa con l’esclamazione “finalmente una che ne capisce!”. La presenza, la disponibilità all’incontro e all’ascolto, la realizzazione di progetti nuovi per Siracusa, hanno avvicinato le realtà sportive all’Amministrazione nella quale vedono adesso un partner per la realizzazione delle loro attività e non un ostacolo fatto di burocrazia, tempo perso nei vari uffici, assenza di risposta a qualunque tipo di iniziativa proposta, ma soprattutto hanno avvicinato le società tra di loro, creando sinergie che hanno reso possibile la realizzazione di progetti a costo zero per l’amministrazione. Anche nel campo delle attività produttive, pur avendo gestito tale rubrica per soli cinque mesi, l’interlocuzione con i commercianti e gli agricoltori locali é stata alla base dei progetti realizzati. Già avviato un percorso per la sburocratizzazione delle concessioni per le autorizzazioni legate al commercio, al fine di accorciare i tempi e ridurre i costi a carico del richiedente. Concludo. A giorni avrei avuto un incontro con un’ importante azienda di costruzioni che voleva finanziare il progetto del CampoScuola Nautico. Questo avrebbe consentito la realizzazione del prestigioso progetto a costo zero per l’amministrazione. Mi chiedo, che fine farà tutto ciò che era in cantiere? All’assessore Gasbarro e ai tre consiglieri, che a tutti i costi mi hanno voluto fuori dalla giunta, lascio la responsabilità di portare a termine quanto bruscamente interrotto. E al sindaco Giancarlo Garozzo che mi ha revocato, ribadendo nella lettera di revoca dall’incarico “…precisato che il presente provvedimento non implica alcun genere di valutazione sulle qualità personali o professionali dell’assessore revocato, ben note e confermate, ma piuttosto finalizzato a garantire la serena prosecuzione del mandato amministrativo…” , lascio l’amarezza di una scelta che non si addice ad un’amministrazione che si proclama “innovativa e riformatrice”.
Maria Grazia Cavarra




Siracusa. Umberto I: chiudono gli sportelli con la gente ancora in fila. La protesta di Zito (M5S)

Altro che corsie preferenziali. Anche gli onorevoli – alle volte – fanno la fila. Come ad esempio Stefano Zito, deputato regionale del M5S che, come centinaia di siracusani, si era recato al centro prenotazioni dell’ospedale Umberto I per prenotare una visita.
“Come sempre una fila consistente”, esordisce nel suo racconto. “Prendo il biglietto, numero 252, alle 11.38. Sul tabellone luminoso l’indicazione che si è arrivati al 181 ma davanti a me non ci sono più di una quarantina di persone. Tre gli sportelli aperti. Penso allora che non dovrebbero esserci problemi e sbrigare in tempi umani l’incombenza”.
Ma poco dopo le 12.20 chiude un primo sportello. “E alle 12.30 chiudono anche gli altri due. E la gente che era lì dalle 11.00? E la gente che aveva preso un permesso di lavoro? Niente da fare”.
Zito non ci sta. Si avvicina comunque agli sportelli, chiede sulla base di quale atto chiudono nonostante la presenza di altre 15 persone. “Nessuno mi da retta, come se il cittadino non conti assolutamente nulla”. Il deputato non ci sta, chiama al telefono il direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta. “Che cerca di risolvere il disservizio arrecato al pubblico riaprendo gli sportelli”, racconta ancora Zito deciso adesso a portare il “caso” davanti alla Commissione Regionale Sanità.
“La soluzione è semplice, un pò come fanno alle Poste. Lì chiudono le porte ad un certo orario ma continuano a servire chi è già dentro. In maniera simile – spiega – alle 12.00 o alle 12.10 si potrebbe bloccare l’emissione dei tagliandi per potere comunque garantire il servizio a chi ha impiegato già una o più ora in attesa”. E dire che un decreto legislativo del 2009 semplificherebbe ulteriormente la vicenda perchè prevede che il servizio di prenotazione delle visite possa anche essere svolto gratuitamente dalle farmacie. La Sicilia, insieme ad altre regioni, non ha però recepito ancora il provvedimento. “Nell’agosto del 2013 ho presentato una risoluzione a Palermo, ma ancora se ne discute in Commissione”.
mi hanno fuori in tre, loro sanno chi.