Primo arbitro di boxe al mondo con una protesi. E' il siracusano Camelia

Per la Gazzetta dello Sport, lui è “l’arbitro disabile che ha messo ko i tabu”. Il siracusano Roberto Camelia racconta la sua storia a Daniele Redaelli. Una intervista lungo le vie di Ortigia che finisce sulle pagine della rosa, sezione sport vari. E poi anche una intervista video, realizzata con lo sfondo del lungomare siracusano.
Camelia racconta la sua storia di primo arbitro di boxe al mondo con una protesi. Una storia di determinazione e coraggio, cominciata con quel tragico incidente nel gennaio del 2013. Si sveglia in ospedale senza una gamba. E dire che voleva solo soccorrere un automobilista in difficoltà. Alla Gazzetta racconta la lunga riabilitazione al Cammino Casalino di Loiano, in Emilia. “Non voglio stare su una sedia a rotelle, ma devo essere rioperato”, racconta Roberto. Che al termine di quel calvario decide che la sua vita deve tornare quella di prima: riprendere ad arbitrare incontri di boxe.
Ma in Italia non è semplice. Un disabile sul ring? C’è diffidenza. Ma quando lo scorso aprile Roberto raggiunge in auto da solo Roma per l’incontro in commissione medica federale vince la sua nuova battaglia. E adesso è il primo arbitro di boxe al mondo con una protesi. “Sono felice, vado nelle scuole a raccontare la mia esperienza, capisco di essere un esempio positivo e poi mi piace essere al centro della scena, come sul ring, perché ci sono tante persone che ogni anno si trovano in situazioni come la mia e chi ha la voce deve parlare anche per gli altri”, racconta sulla Gazzetta dello Sport.
Per vedere la video intervista, clicca qui.




Pachino. Sos Agricoltura: l'assessore Caleca rassicura i produttori. "Soldi subito"

C’era attesa per l’incontro di questo pomeriggio al Palmento Rudinì di Pachino. L’assessore regionale all’agricoltura, Nino Caleca, è tornato nella zona sud della provincia di Siracusa pochi giorni dopo la sua visita alle aziende agricole messe in ginocchio dal maltempo che ha caratterizzato l’inizio dell’anno. La riunione odierna, convocata settimane prima dell’emergenza, doveva essere incentrata esclusivamente sulla “Programmazione comunitaria 2014 – 20120, un’opportunità di sviluppo per la Sicilia”. Ma è inevitabilmente stata occasione per tornare sulla dichiarazione dello stato di calamità e le prospettive nell’immediato per aiutare produttori e operatori del vitale settore dell’economia siracusana.
Al tavolo con l’assessore Caleca anche il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, e il presidente della commissione Attività Produttive, Bruno Marziano. Presenti anche diversi dirigenti dell’assessorato. Il primo cittadino di Pachino ha ricordato come sia stata “compromessa l’80% della struttura produttiva, che non ha risparmiato neanche la vicina Portopalo, Noto e Rosolini. Chiediamo la possibilità – ha spiegato Bruno – di verificare se esistono residui di
fondo del Piano di Sviluppo Rurale precedente per potere così intervenire tempestivamente”. In alternativa, il sindaco ha ipotizzato la possibilità di verificare l’attivazione di fondi di solidarietà nazionale e regionale.
Alle sollecitazioni di Pachino ha risposto l’assessore regionale non chiudendo la porta all’ottimismo. “Sto facendo il massimo per cercare di dare immediato ristoro a chi ha subito danni. Daremo dimostrazione di vicinanza a chi ha sofferto. Già lunedì porterò in giunta relazione tecnica dei miei uffici, che stanno quantificando i danni. Arriverà la dichiarazione dello stato di calamità. Poi avvieremo un tavolo con i produttori – ha proseguito Caleca – per stabilire come assicurare contributi a chi ha subito danni”. I fondi disponibili sarebbero quelli dell’articolo 1 della legge 25 del 2011. “Appena i miei uffici avranno completato la quantificazione, pagheremo immediatamente i danni. E’ un impegno concreto”, ha ripetuto Caleca.
I produttori di Pachino adesso attendono con trepidazione i fatti perchè la produzione della stagione è, in molti casi, totalmente saltata.




Siracusa. Giunta, lunedì il varo della nuova squadra. Si è dimessa Silvana Gambuzza

Adesso c’è anche una data: lunedì 12 gennaio. Quel giorno avverrà “l’aggiustata” – come l’ha definita il sindaco Garozzo – alla giunta comunale. Non un rimpasto vero e proprio, quindi, ma un riequilibrio che permetta di sancire la ritrovata intesa (per la pace, ripassare) con una vasta area di Pd “ribelle” rispetto alle posizioni maggioritarie dei renziani. Ad uscire dalla squadra di governo cittadino saranno Maria Grazia Cavarra e Silvana Gambuzza, che questa mattina si è dimessa.In una lettera inviata al sindaco, Gambuzza motiva le sue dimissioni con con il “profondo senso di responsabilità e di condivisione dello spirito di squadra che hanno contraddistinto e ispirano da sempre il mio operato. L’importanza delle cose -prosegue l’ormai ex assessore – si vede dall’impegno messo per portarle avanti anche quando gli ostacoli sono tanti, ed io sono davvero orgogliosa di aver contribuito e contribuire attivamente all’impegno da te assunto nei confronti della nostra città e di tutti i suoi cittadini”. Maria Grazia Cavarra è invece
al centro di una polemica con diversi esponenti del suo stesso partito, il Megafono. Pronti ad entrare in giunta Teresa Gasbarro e Pierpaolo Coppa con un “carico” di deleghe, però, differente. A Coppa dovrebbe andare l’Ambiente. Infatti il sindaco Garozzo avrebbe in mente di completare “l’aggiustata” con una nuova distribuzione delle deleghe tra i suoi assessori.
Qui di seguito la lettera di dimissioni di Silvana Gambuzza:

Carissimo Sindaco,
Con questa mia desidero rassegnare le mie dimissioni a far data dal 09 gennaio 2015. Le motivazioni personali e politiche che mi spingono a rimettere nelle tue mani il mio mandato, sono da ricercare nel profondo senso di responsabilità e di condivisone dello spirito di squadra che hanno contraddistinto e ispirano da sempre il mio operato. L’importanza delle cose si vede dall’impegno messo per portarle avanti anche quando gli ostacoli sono tanti, ed io sono davvero orgogliosa di aver contribuito e contribuire attivamente all’impegno da te assunto nei confronti della nostra città e di tutti i suoi cittadini. Sin dal 3 Luglio 2013, giorno della mia nomina ad Assessore Comunale, ho fatto parte di una Giunta con cui ho condiviso sempre tutto; una sorta di famiglia in cui ci si aiuta l’uno con l’altro e si scambiano preziosi consigli e critiche per il bene comune. Tutto ciò è stato possibile grazie alla fiducia che hai riposto in me e mi ha permesso di realizzare numerosi progetti nelle rubriche da te affidatemi.
Il mio impegno verso Siracusa ha toccato vari aspetti della vita dei nostri cittadini. Seguendo il tuo programma elettorale e con la proficua collaborazione dell’Ufficio Mobilità, Viabilità e Trasporti, oltre alla ordinaria amministrazione, siamo riusciti a realizzare importanti azioni tra cui ricordo in particolare: la rifunzionalizzazione del servizio go bike e dei bus elettrici; la realizzazione delle rotatorie di Santa Panagia che hanno diminuito nettamente il rischio di incidenti in quella zona e la sistemazione dei parcheggi principali della città, alcuni dei quali ancora in via di sistemazione. Sul fronte non meno significativo delle pari opportunità, in seguito all’istituzione del registro delle unioni civili, da te fortemente voluto, ottimi sono stati i rapporti con i Sindacati e le Associazioni, in particolare con l’Arcigay, con cui ho collaborato attivamente per organizzare uno degli eventi più importanti dell’anno appena passato, l’Onda Pride, che non era mai stato realizzato nella nostra città.
Per tutto questo, oltre a te, voglio ringraziare i Dirigenti ed il Personale degli uffici, i quali si sono dimostrati sempre disponibili nei miei confronti consigliandomi ed aiutandomi, i miei colleghi Assessori, la Segretaria Generale, l’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, il presidente del Consiglio e tutti i Consiglieri Comunali con i quali ho collaborato attivamente per dare risposte ai nostri cittadini. Il rapporto di fiducia e collaborazione instaurato in seno alla giunta, il clima serio, sereno e costruttivo che hai saputo trasmetterci, ci ha permesso di far incrociare tutte le nostre rubriche e di sfruttare al meglio le nostre competenze e capacità. Le mie dimissioni arrivano coerentemente a questo spirito e al percorso intrapreso. Ritengo che, in questo momento, possano essere utili per far sì che il gioco di squadra continui e ci sia una maggiore apertura a nuovi e competenti apporti. Per queste ragioni, posso ritenermi molto serena e tranquilla, come cittadina e come amministratrice, certa che, chi mi succederà, sarà in grado di proseguire le azioni intraprese e mantenere l’impegno politico e civile del governo della città in un rapporto di reciproca fiducia. Rimarrò sempre a fianco di questa Amministrazione e sarò sempre a disposizione tua, della Giunta, di questo progetto epocale di rinnovamento condotto in modo onesto, trasparente, concreto e responsabile nei confronti di tutti i cittadini, che sono la vera forza motrice del nostro impegno. Un ultimo, sincero ringraziamento, alla mia famiglia ed a chi mi ha permesso con orgoglio e dedizione di scrivere un nuovo capitolo al grande libro della mia vita a servizio dei miei concittadini. Un libro forse non perfetto, ma che vale la pena di essere letto. Con grande stima e fiducia, Silvana Gambuzza.




Siracusa. Teatro Greco: 150mila euro per un primo intervento tampone. Assicurata la stagione degli spettacoli

Definitivamente salva la stagione degli spettacoli al teatro greco di Siracusa. Non che vi fossero particolari fibrillazioni alla vigilia dell’incontro convocato negli uffici palermitani dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, ma l’allarme preventivo – e forse ingigantito – lanciato nelle settimane scorse qualche apprensione l’aveva lasciata, specie tra gli operatori turistici.
E invece l’assessore Purpura ha di fatto confermato e dato il via alla nuova stagione di spettacoli sul Temenite. Dalle rappresentazioni classiche della Fondazione Inda alla lirica del Festival Euromediterraneo, ok all’utilizzo del teatro greco.
Il secolare monumento sarà però oggetto di un parziale intervento di adeguamento e sistemazione: 150 mila euro reperiti attingendo ai fondi dello sbigliettamento del parco archeologico, nella quota parte di competenza del Comune. Lo ha spiegato all’assessore Purpura proprio il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, insieme al sovrintendente Rizzuto.
Di vero e proprio restauro si parlerà subito dopo la stagione degli spettacoli, dando tempo agli uffici regionali di predisporre un’adeguata programmazione che preveda un intervento corposo sulle storiche pietre. Punto cardine rimane comunque quello che anche in presenza di massiccio restauro – ma servono cifre attualmente non disponibili – i lavori devono essere compatibili con le attività che si svolgono al teatro greco di Siracusa.




Pachino. Ancora senza risultato le ricerche del 33enne scomparso dal 4 gennaio

Proseguono le ricerche del 33enne di Pachino che dalla sera del 4 gennaio ha fatto perdere le sue tracce. La polizia ha ricostruito i suoi spostamenti fino alle 21.30 di quella giornata. Poi più nulla, se non l’inquietante ritrovamento della sua auto parzialmente bruciata, nelle campagne all’ingresso della cittadina siracusana.
Tutte le piste sono battute dagli uomini della Mobile di Siracusa, che coordinano le indagini: allontanamento volontario, una fuga sino alle due più estreme e tragiche di un gesto disperato o un omicidio.




Augusta. Verso il porto nave Libra con 373 migranti a bordo

Sta facendo rotta verso il porto di Augusta il pattugliatore Libra. Sul mezzo della Marina Militare ci sono 373 migranti soccorsi nelle scorse ore nelle acque del Mediterraneo nell’ambito dell’operazione di pattugliamento e controllo Triton. Una volta sbarcati, dopo i controlli di rito, saranno accompagnati verso centri di prima accoglienza del territorio, su indicazione del Ministero degli Interni.




Pachino. Armi e droga: tre arresti. In casa avevano eroina e un fucile

Un via vai di persone insolito per la zona e per quella abitazione al confine tra Pachino e Ispica. Insospettiti, i Carabinieri di Noto hanno voluto vederci chiaro e sono così intervenuti con una perquisizione, personale e domiciliare.
In tre sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ricettazione e detenzione illegale di armi e munizioni comuni da sparo. Sono Corrado Caruso (39 anni), Maria Caruso (53 anni) e Cristian Rubbera (24) tutti e e tre con precedenti.
Alla vista dei Carabinieri, il terzetto ha cercato di disfarsi della droga, lanciandola nel giardino dell’abitazione. Recuperati complessivi 40 grammi di eroina, pronta per essere suddivisa in dosi. Nella cucina dell’abitazione i militari hanno poi rinvenuto due bilancini elettronici di precisione e tutto il materiale necessario per confezionare la sostanza stupefacente. Sequestrati anche 600 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.
Ma la perquisizione ha poi permesso di trovare anche 50 munizioni calibro 9 e un fucile a canne mozze calibro 12, quest’ultimo di provenienza furtiva. Arma e munizioni erano nascoste in un armadio in camera da letto.
Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso le case circondariali di Ragusa e Catania, a disposizione dell’autorità Giudiziaria.




Siracusa. Il maltempo ha danneggiato anche il presepe sommerso: trascinati via diversi elementi

Statue disperse o senza testa. Il maltempo degli ultimi giorni ha danneggiato anche il presepe sommerso dei Ross, collocato per le festività natalizie a Riva Forte Gallo. Circa 2 mila euro i danni causati, secondo le prime stime del presidente dell’associazione di protezione civile, Carmelo Bianchini. Le correnti insolitamente forti in quello specchio di acqua hanno causato più di un problema. Alcune statue sono addirittura state trovate a diversi metri di distanza, anche dall’altro lato del ponte, mentre alcune mancano all’appello trascinate chissà dove, nonostante le ricerche dei sommozzatori dell’associazione. Tutte le statue, in vetroresina e alte circa 90 centimetri, erano state fissate a reti metalliche che, a loro volta, erano state adagiate in sicurezza sul basso fondale di quel tratto.




Siracusa. Il Pd: "Reintegrare subito la Basile e chiarire se illegittimi i trasferimenti dei dirigenti"

Fanno subito rumore le parole della sovrintendete sospesa e in attesa di reintegro, Beatrice Basile. In una intervista sul quotidiano La Repubblica afferma chiaramente di essere stata rimossa per via della sua attività di salvaguardia del territorio contro chi, invece, “era pronto a cementificare la città”.
“Parole gravi”, commenta il segretario provinciale del Pd, Carmen Castelluccio. “Si è tentato dunque di smantellare il lavoro positivo che in poco tempo la sovrintendente Basile e il suo staff avevano messo in campo, intervenendo su scelte importanti che riguardano il nostro territorio come la definitiva perimetrazione del Parco Archeologico, il parere negativo su un progetto di porto turistico che prevedeva tra l’altro un’isola artificiale e lottizzazioni per l’area della Pillirina dove è in itinere l’istituzione di un parco naturale ed infine aver riattivato con l’amministrazione comunale un positivo rapporto per la gestione della quota di sbigliettamento dovuta alla città di Siracusa con l’organizzazione di interventi di manutenzione e di promozione dei siti”, ipotizza e ricostruisce la Castelluccio.
Nella vicenda, condita da spostamenti e rimozioni di dirigenti della sede siracusana, il segretario del Pd vede “una applicazione errata e ad personam di leggi e regolamenti”, con riferimento particolare al caso della Trigilia.
Alla luce di queste considerazioni, la Castelluccio chiede “che in tempi rapidissimi ci sia il reintegro nel suo legittimo ruolo di Beatrice Basile e si chiariscano le modalità di rimozione dei dirigenti che, se illegittime, vanno reintegrati nell’incarico”. Una richiesta indirizzata al’assessore regionale ai Beni Culturali ed al presidente Crocetta.
(foto: Sovrintendenza di Siracusa)




Siracusa. Guardie giurate del Tribunale senza stipendio. Anticipa il Comune. La Vinci: "Non basta"

Sarà il Comune di Siracusa ad anticipare i soldi per il pagamento di tre mensilità arretrate alle guardie giurate in servizio al Tribunale. E questo per via della dichiarata impossibilità del titolare dell’appalto di provvedere. “Sembra una buona notizia, ma non basta”, dice il consigliere comunale di An-Fratelli d’Italia, Cetty Vinci. “A noi sta a cuore il presente e il futuro delle guardie giurate così come la regolarità delle procedure d’appalto. L’Amministrazione comunale deve assumersi le sue responsabilità di fronte ad un affidamento del servizio rispetto ad una offerta che è palesemente al di sotto della sostenibilità finanziaria”.