Siracusa e la Tunisia, distanze accorciate per le imprese

Progetto Polymeda, firmato ieri l’accordo trans-frontaliero per il trasferimento tecnologico e lo sviluppo degli scambi commerciali tra Siracusa e Ariana (Tunisi). Imprese della plastica, dell’innovazione tecnologica e dell’agro-alimentare della provincia di Siracusa e di Ariana (regione della Tunisia, ndr) collaboreranno per il trasferimento tecnologico alle imprese tunisine tramite lo sportello che è stato aperto presso l’Utica di Tunisi (la locale camera di commercio).
La cabina di regia del progetto è di Confindustria Siracusa. Previsti vantaggi per le imprese siracusane che decidono di investire in Tunisia. A fine novembre una delegazione di imprenditori locali raggiungerà Tunisi per incontrare i colleghi tunisini in una prima occasione di scambio di know-how ed esperienze.




Siracusa. Lavoro nero, controlli in provincia: 15 aziende "visitate", sanzioni per quasi 40.000 euro

Quasi 40.000 euro di sanzioni elevate dal nucleo ispettorato del lavoro dei Carabinieri di Siracusa. I militari hanno intensificato le operazioni di controllo, “visitando” 15 aziende di vari settori produttivi ed edile per verificare il rispetto delle norme di tutela dei lavoratori e della loro sicurezza. Controlli anche per il contrasto al lavoro nero. Battuta l’intera provincia.
Per 8 aziende, intervento ispettivo scattato su segnalazione di lavoratori che avanzavano pretese non soddisfatte, derivanti da un rapporto di lavoro. Per altre 7, invece, i carabinieri si sono mossi di loro iniziativa o su segnalazione di altri enti. Su 22 lavoratori controllati, 7 erano in nero: quasi uno su tre, senza tutela assicurativa e previdenziale. Non una percentuale “drammatica”, spiegano gli inquirenti, in un quadro siciliano dove la percentuale di nero si avvicina pericolosamente al 60%.
Per 6 aziende è stata chiesta la sospensione dell’attività imprenditoriale. I titolari dovranno mettere in regola i dipendenti occupati in nero e versare i contributi omessi. Solo dopo potranno riprendere regolarmente la loro attività.
Denunciate, nel contempo, sei persone per omesso versamento di quote di contributi trattenute ai dipendenti; falso ideologico e utilizzo abusivo di impianti di videosorveglianza.
“Rispetto al passato, infrazioni contenute. E’ in atto un’inversione di tendenza. Significa che il territorio si incammina verso l’osservanza delle tutele in materia di lavoro”, il commento degli inquirenti.




Siracusa. Lo strano caso della scuola di via Temistocle: aule rifatte ma vuote, cornicioni che cadono…

Una scuola, tanti problemi. E’ lo strano caso del plesso di via Temistocle dell’istituto Chindemi. Una storia singolare che incrocia diversi campi e livelli. Risultato? Anzichè ospitare tutti gli studenti di cui quella palazzina è capace, permettendo al Comune di risparmiare i soldi dell’affitto dei locale di via Alcibiade, deve fare i conti con un numero limitato per diverse prescrizioni. Due piani vuoti, locali della materna costruiti ex novo due anni fa e mai utilizzati. E cornicioni che cadono su di un cortile ora chiuso e circondato da barriere architettoniche. Il servizio.




Calcio, Eccellenza. Un punto di penalizzazione per il Siracusa. "Faremo ricorso, siamo fiduciosi"

Il Città di Siracusa perde un punto in classifica. Il Tribunale Federale Territoriale ha, infatti, deciso di penalizzare la società per avere corrisposto in ritardo gli stipendi ad alcuni ex calciatori dell’allora Asd Palazzolo (società da cui deriva l’odierna compagine azzurra, ndr). Clima comunque sereno in casa Siracusacome conferma il dg Alfredo Finocchiaro. “Aspettavamo da un momento all’altro questa decisione”. Pronto il ricorso alla Corte d’Appello Federale di Roma. “Abbiamo tantissime possibilità di vincere. Sono molto fiducioso. La penalizzazione per il ritardo ci sta tutta ma noi – continua Finocchiaro – contestiamo il fatto di non aver ricevuto materialmente la raccomandata con la quale la Lega ci dava 30 giorni di tempo per adempiere al dovuto. C’è stato uno sbaglio di indirizzi. Invito i tanti tifosi siracusani a stare tranquilli perchè faremo il massimo per difendere questa società. La squadra è già proiettata alla sfida interna con il Taormina. Una gara da vincere ad ogni costo per poi preparare al meglio il big match di Vittoria”.




Siracusa si prepara al ritorno di Lucia. Primi dettagli del programma

Manca poco più di un mese al ritorno delle sacre spoglie di Santa Lucia a Siracusa. In via di definizione il programma della visita attesa da dieci anni. Il corpo della martire rimarrà nella sua città dal 14 al 22 dicembre.
Si susseguono le riunioni operative in vista dell’evento, per definire nei minimi dettagli l’accoglienza. Sono attesi a Siracusa migliaia di pellegrini provenienti da tutte le parti della Sicilia e d’Italia. Santa Lucia è conosciuta e amata in tutto il mondo, ed in particolare per la festa del 13 dicembre e per l’arrivo delle spoglie è attesa una delegazione dall’Argentina.
Nel dicembre 2004, grazie alla comunione di intenti tra il patriarca di Venezia, card. Angelo Scola, e l’arcivescovo di Siracusa, mons. Giuseppe Costanzo, fu possibile vivere un evento storico. Un evento che si ripeterà quest’anno, nel decennale, grazie alla disponibilità del patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, come ha voluto sottolineare l’Arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, nel suo annuncio alla comunità diocesana. Una visita nel segno della comunione tra le due Chiese di Siracusa e Venezia.
Il Corpo di Santa Lucia verrà traslato a Siracusa nel primo pomeriggio di domenica 14 dicembre 2014. La prima tappa sarà il Santuario della Madonna delle Lacrime dove è prevista una solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia al termine della quale processionalmente il Corpo della Santa Patrona sarà traslato nella Basilica di Santa Lucia al Sepolcro. L’urna sosterà nella Basilica di Santa Lucia al Sepolcro dalla sera di domenica 14 al pomeriggio di sabato 20, ottava della festa. Alle ore 16.00 del 20 dicembre avrà inizio la tradizionale processione dalla Basilica di S. Lucia al Sepolcro verso la Cattedrale. L’urna con il Corpo di Santa Lucia precederà il Simulacro. Lunedì 22, alle ore 10.30, mons. Salvatore Pappalardo presiederà la concelebrazione eucaristica.




Siracusa. "Scuola nuova, ma se piove fa…acqua": le pozzanghere dentro l'istituto Chindemi

“La nostra scuola è nuova. E’ stata consegnata nel 2010 ma dopo 4 anni fa acqua, nel vero senso della parola, da tutte le parti”. Sceglie la via dell’ironia Silvana Mondì, la vice preside dell’istituto Chindemi, nel raccontare i nuovi disagi a scuola. Il maltempo, con la pioggia insistente degli ultimi due giorni, ha messo in evidenza criticità che “da tempo la Dirigente segnala”. La foto mostra uno dei corridoi della sede di via Basilicata. Pozzanghere, secchi per raccogliere acqua che presumibilmente cade dal soffitto, stracci per raccoglierla. A destra ed a sinistra le porte degli uffici, delle aule. “Abbiamo ricevuto diverse visite di tecnici, ma i lavori non partono mai e noi siamo costretti ogni volta che piove a spostare i bambini in altre aule, con
relativi disagi e traslochi improvvisati”, lamenta la vice preside.
Vi allego le foto della scuola, sperando in una vostra risonanza.
Cordiali saluti
la Vice-Preside
Silvana Mondì




La storia di Esmeralda. "Addio Siracusa, qui non si vive più. Prendo la famiglia e vado a Panama"

Esmeralda ha 43 anni. E’ nata a Favignana ma da vent’anni vive a Siracusa. Qui ha messo su famiglia: marito, due figli. Una vita come tante, poi la crisi e la decisione. “Lascio tutto e tutti. Con la mia famiglia andiamo a Panama qui non c’è più nulla per noi”, racconta tutto d’un fiato ma senza tradire emozione.
Il marito, di 48 anni, aveva una officina di lavorazione di allumino. “Due anni fa ha dovuto chiudere bottega. Il lavoro, ormai, non c’era”. Insieme ai figli non si sono persi d’animo e hanno creato una nuova attività. “Abbiamo venduto la macchina per comprare un furgoncino. Ci siamo messi a consegnare il pane a domicilio, porta a porta. Sveglia alle 5, poi in strada con la pioggia e il vento. Ma ormai la gente risparmia anche sul pane. Non ci uscivamo più con i conti”. E allora l’inevitabile. “Emigriamo, via da Siracusa. Via dall’Italia. Non sappiamo come sbarcare il lunario. E lo Stato continua a inviarci tasse anche se l’officina di mio marito ha chiuso. Ma dove li prendiamo i soldi? Così ci soffocano. L’Italia è in guerra economica e noi siamo i caduti di questa guerra”, dice Esmeralda a ciglio asciutto e con tanta amarezza nella voce.
A fine anno partirà per Panama insieme al figlio più piccolo, di 13 anni. Suo marito, insieme al primogenito di 20 anni, stanno per chiudere le valigie e andare dall’altra parte del mondo per preparare il terreno. “Ci vuole più coraggio a restare che a partire. Si sopravvive con un pugno di mosche. Non è vita”.
A Panama potrà contare sull’appoggio di alcuni amici. “Sono anni che ci dicono di andare, che in Sicilia non si vive più. Ho sempre detto no, ho combattuto. Ci ho provato in ogni modo. Ora basta”. Tornare? “Magari in vacanza. Ma solo per quello”.




Governo regionale senza siracusani. Fuori Gerratana e Reale. "A Palermo mesi impegnativi"

Nuova giunta regionale senza assessori siracusani. Il Crocetta-ter “snobba” la politica di casa nostra. Non riconfermati, come era nell’aria, Ezechia Paolo Reale e Piergiorgio Gerratana: il primo in quota Articolo 4, il secondo Pd area renziana. “Quelli trascorsi a Palermo, in Assessorato Regionale dell’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, sono stati mesi impegnativi e importanti per me dal punto di vista politico e personale”, spiega in una nota inviata alla stampa l’ex assessore, Reale. “Sin dall’inizio sono state affrontate, con la massima serietà e apertura al dialogo, situazioni difficili a cui né la mia persona né quella dei miei collaboratori sono mai venute meno in termini di impegno. Ringrazio quest’ultimi e tutti coloro che mi hanno permesso di vivere questa esperienza che, dal primo momento e per tutta la sua pur breve durata, ha avuto un solo ed unico obiettivo, il servizio alla collettività e il bene della gente. Mi ripagano la consapevolezza di aver dato un significativo contributo allo sviluppo della mia terra e le numerosissime testimonianze di affetto e di stima che ricevo in queste ore”, le parole con cui Reale si congeda da Palermo. Per il momento.




Siracusa. Solo 11 presenti in Consiglio Comunale, ancora un rinvio. Rodante attacca i colleghi: "poco rispetto"

In aula al quarto piano di Palazzo Vermexio erano solo in 11 ieri sera. Undici consiglieri comunali su 40 eletti. Gli altri hanno preferito dedicarsi ad altro. Poco appeal questo “question time”, eppure importante momento di confronto con gli esponenti della giunta chiamati a rispondere alle domande dei consiglieri su vari temi cittadini. Insomma, l’esemplificazione del potere ispettivo tipico del Consiglio Comunale. Ma 11 sono davvero pochi. Non si può neanche cominciare, rinvio numero due. Si è chiusa allora così, con un nulla di fatto la sessione di consiglio comunale ridedicata al question time. Per il secondo giorno consecutivo la riunione non è cominciata per mancanza di numero legale. Il numero minimo previsto era di 16. Il giorno prima era andata meglio. Presenti in 20 su un minimo previsto di 21, però non è stato sufficiente per evitare il rinvio. L’assessore ai rapporti con Consiglio Comunale, Antonio Grasso, lancia la proposta: “per il question time aboliamo il numero legale”.
Nel frattempo, l’assise torna a riunirsi oggi alle 19. Tra le proposte all’ordine del giorno, il bilancio di previsione 2014 e alcuni regolamenti, tra cui quello che introduce la commissione sulle mense scolastiche.
Duro il commento del consigliere di opposizione Fabio Rodante che critica i colleghi assenti. “Hanno sempre torto, soprattutto quando rappresentano le Istituzioni e con esse la cittadinanza. La seduta di ieri in Consiglio rappresentava un momento importante di confronto tra l’assemblea e l’amministrazione comunale, i dirigenti e gli assessori.
Decine le interrogazioni presentate per il question time. Tra queste, alcune molto importanti. La mancanza del numero legale la dice lunga sul rispetto che alcuni consiglieri mostrano per se stessi e per il loro elettorato. Mi rammarica il fatto che molti degli assenti di ieri saranno presenti oggi per incardinare il dibattito sulla proposta di bilancio di previsione 2014”.




Maremoto nel Mediterraneo, ma è solo una esercitazione internazionale

Anche la Prefettura di Siracusa sarà coinvolta e impegnata nella esercitazione internazionale che simula un maremoto in prossimità del mare Egeo con ripercussioni anche sulla Sicilia orientale, la Calabria e la Puglia. E’ prevista dal programma Nord East Atlantic and Mediterranean Tsunami Warning System avviato a seguito del tragico tsunami accaduto nell’Oceano Indiano il 26 dicembre 2004, quando la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO ha ricevuto il mandato di coordinare l’implementazione dei sistemi di allertamento maremoto nei maggiori bacini oceanici.
Gli scenari previsti nell’esercitazione internazionale simulano , oggi pomeriggio, un forte maremoto nel Mar Mediterraneo orientale a partire dalle acque antistanti l’isola di Creta fino ad interessare le coste della Grecia, Turchia, Libano, Africa settentrionale e Sicilia orientale, Puglia e Calabria ionica.
In Sicilia, le Prefetture di Siracusa, Messina e Catania dovranno testare il flusso di informazioni dal livello nazionale a quello provinciale. Tecnicamente, è un’esercitazione per posti di comando, fra i quali la sala operativa della Protezione civile siciliana. A seguire le operazioni in Sicilia è il responsabile della Protezione civile regionale, Calogero Foti.
Lo scenario previsto oggi pomeriggio prevede la simulazione di un maremoto nel Mar Mediterraneo orientale al largo della costa occidentale di Creta. Si simula l’impatto di un’onda di maremoto alta fino ad 1.2 m sulle coste della Grecia, della Turchia, del Libano, dell’ Africa settentrionale e Sicilia orientale, Puglia e Calabria ionica.