Priolo. Interrotto il presidio dei lavoratori Sait. Lunedì incontro in Confindustria. "Rispetto per l'occupazione locale"

E’ stato interrotto il presidio davanti ai cancelli di Isab Sud e che dalle prime ore del mattino ha fortemente rallentato la circolazione sulla ex 114. A protestare i circa 80 lavoratori della Sait, la ditta che gestiva in appalto coibentazione e ponteggi del settore chimica dell’impianto industriale. La decisione di sospendere la protesta è arrivata dopo la notizia della convocazione di un incontro nella sede siracusana di Confindustria per lunedì mattina. In quella sede si parlerà della gestione del cambio appalti. I sindacati sono molto critici nei confronti dell’atteggiamento di Isab sotto la nuova guida Lukoil. “Non solo stanno restringendo la manutenzione ordinaria – dice Paolo Zappulla, segretario della Cgil – ma stanno appaltando i lavori della prossima fermata generale di gennaio a ditte e lavoratori di fuori provincia. Così si scatenerà una guerra tra poveri quando invece basterebbe seguire il protocollo siglato un paio d’anni fa che regola proprio i cambi di appalto con la clausola di salvaguardia del personale locale”.
Del rispetto di quell’accordo si tornerà a parlare lunedì, intanto per gli ottanta lavoratori Sait. “Il problema è che con i russi non riusciamo ad avere una interlocuzione. Preferiscono gli annunci con Crocetta senza confrontarsi con il territorio”, accusa Zappulla.
Nella mattinata, qualche momento di tensione quando – a presidio in corso – Isab ha deciso di chiudere i cancelli di accesso agli impianti e al parcheggio “spingendo” gli operai in protesta “pericolosamente vicini alla sede stradale”, lamenta qualcuno dei lavoratori. Tutto comunque rientrato nel giro di pochi minuti.




Sanità: in sala parto troppi cesarei, Siracusa "sfora" la media nazionale

L’ospedale di Siracusa è primo in Sicilia per parti cesarei. A fronte di una media nazionale del 25,98%, l’Umberto I viaggia su un 28,12% che supera anche il Cannizzaro di Catania (26,68%) e il nosocomio di Caltanissetta (26,71%). Si dice che minore sia il ricorso ai cesarei migliore è la qualità del sistema sanitario. In questo senso, positivo il dato dell’ospedale Maggiore di Modica che si attesta al decimo posto nazionale (8,61%). Bene anche il Civile (15,15%) e il Cervello di Palermo (15,84%).
Il dato è contenuto tra i 131 indicatori del Programma Nazionale Esiti sviluppato da Agenas per il Ministero della Salute che dovrebbero fare luce sulla “efficacia, sicurezza, efficienza e qualità delle cure prodotte nell’ambito del Servizio sanitario nazionale”.
Numeri in chiaro scuro, tra eccellenze e pecche siciliane. Tra report spesso frammentari, l’ospedale di Siracusa viene citato anche per le operazioni per tumori alla mammella: appena il 13% degli ospedali italiani (98 su 761) supera lo standard di qualità minimo delle linee-guida internazionali, che prevede 150 interventi all’anno. All’Umberto I, nel 2013, le operazioni sono state 27. Numeri in linea con quelli di realtà simili, come il Civile di Ragusa (31) e il Sant’Elia di Caltanissetta (35). Il peggiore è il San Giovanni Di Dio di Agrigento, con un solo intervento.
In ogni caso, come spiegano dalla Agenas, non è una classifica solo un report. Cifre su cui riflettere.




Priolo. Voucher a Natale per i meno abbienti: "acquisti di generi alimentari e di prima necessità"

Un aiuto economico, durante il periodo natalizio, attraverso un voucher da elargire alle famiglie in maggiore difficoltà economica. La proposta è della consigliera comunale di Priolo, Daniela Tringali. Chi nel 2014 non ha beneficiato di interventi economici di sostegno o del servizio civico potrà richiedere al Comune il voucher che garantisca “il minimo vitale” per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità. “I soggetti beneficiari saranno individuati attraverso una graduatoria fino all’esaurimento dei fondi disponibili, pari a 5 mila euro”, spiega la consigliera Tringali.




Rischio Ebola con i flussi migratori? Lo specialista: "Eventualità nulla per Siracusa e Augusta"

Siracusa e Augusta, terre di sbarchi per eccellenza: hanno accolto – e continuano ad accogliere – migliaia di migranti. Stranieri in arrivo da varie zone dell’Africa, nei giorni in cui in Europa è scattato l’allarme Ebola.
E in tanti si erano convinti che il siracusano facesse parte di quelle zone geograficamente più esposte all’importazione del pericoloso virus. A smentire queste voci è il dottore Gaetano Scifo, direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa. “In questo momento – spiega – è importante tranquillizzare i cittadini siracusani, e siciliani più in generale, perché il rischio Ebola è davvero bassissimo. Certo – aggiunge – è giusto che l’autorità sanitaria si muova, come sta facendo, per predisporre un piano in grado di azione, ma è necessario fare chiarezza. Quella dichiarazione intempestiva che additava le terre di sbarchi come zone più a rischio per il contagio è infatti anche stata smentita ufficialmente dall’associazione di infettivologi italiani che hanno precisato come la possibilità che con i flussi migratori giunga a Siracusa o Augusta un malato di Ebola, sintomatico o asintomatico, sfiori lo 0%. E la spiegazione è chiara: i focolai di infezione sono infatti concentrati in Guinea, Sierra Leone e Liberia da dove non si muove nessuno verso la Libia per poi approdare sulle nostre coste. E anche se questo avvenisse, bisogna considerare che l’Ebola ha un periodo di incubazione che va dai 2 ai 21 giorni, in un periodo medio che oscilla tra gli 8 e i 10 giorni. Visti i tempi necessari per giungere in Libia, un ipotetico malato non farebbe insomma in tempo a toccare la sua meta perché morirebbe, è triste dirlo, prima. Certo – conclude Scifo- laddove dovesse registrarsi un caso di Ebola in Libia allora il rischio di contagio aumenterebbe. Ma per il momento non è così e dunque non possiamo che stare tranquilli”.




Basket, Serie C. Prima vittoria per la Kama Italia Aretusa nel derby con Ragusa

Primo sorriso stagionale per la Kama Italia Aretusa che ha battuto al Palakradina con il punteggio di 77-64 il Basket Ragusa. Positiva la prova del quintetto di coach Bordieri che in apertura fa a meno del pivottone Agosta, chiamato poi in causa nel momento clou del match. Siracusani sempre avanti, bravi a gestire anche il ritorno degli ospiti che approfittano di un calo di intensità dei biancoverdi. Top scorer Bonaiuto con 18 punti.




Lentini. Tentato omicidio: arrestato un 23enne. Dopo una discussione con la ex compagna si arma e spara alcuni colpi

Un nuovo, ennesimo litigio con la sua ex compagna. Poi la decisione choc: si è armato di una pistola ed ha esploso alcuni colpi all’interno dell’abitazione della donna, dove era tornato per concludere a modo suo la discussione. Solo la fortuna ha fatto si che nessuno si ferisse o riportasse conseguenze peggiori. Autore del folle gesto un 23enne di Lentini, arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Le manette sono scattate ai polsi di Cirino Fichera nella tarda serata di ieri. Il giovane era già sottoposto alla misura di Prevenzione dell’obbligo di soggiorno. E’ stato posto ai domiciliari.
(foto: archivio)




Noto. Camion si sbilancia su di un fianco e resta bloccato. Chiuso l'accesso allo svincolo autostradale

Un camion carico di cassette in plastica si è inclinato restando bloccando nella rotonda d’accesso allo svincolo autostradale di Noto. La strada è stata chiusa per consentire l’intervento dei vigili del fuoco che con più mezzi operano per potere spostare il pesante mezzo. Diversi i curiosi che stanno seguendo le complesse operazioni. Il traffico veicolare è gestito dalla Polstrada. Si consiglia viabilità alternativa per Siracusa.




Augusta. Sfiaccolamento alla Esso, si guasta un compressore. "Serve un nuovo protocollo prefettizio, quello del 2005 è inutile"

Un lungo pennacchio di fumo nero e la solita fiaccola accesa. Segnale di un problema all’interno di uno degli impianti industriali. Succede alla Esso di Augusta dove a causa di un guasto, pare ad un compressore, è partita la procedura dello sfiaccolamento. Tecnicamente permette di mettere in sicurezza l’impianto, bruciando quanto rimasto nelle tubature per evitare che possano evitare danni maggiori.
Difficile al momento stabilire quali sostanze siano state immesse in atmosfera in seguito alla combustione. Da Priolo alza la voce il sindaco, Antonello Rizza. “Non è un problema di confini territoriali. Oggi Augusta ma poteva essere un impianto nel nostro territorio, alla fine l’aria è la stessa per tutti”. Rizza chiede la firma di un nuovo protocollo prefettizio, che sostituisca quello del 2005, ormai “praticamente inutile, visto che teneva in considerazione e regolamentava l’immissione nell’atmosfera di sostanze che oggi le industrie non usano più, per via del progresso tecnologico. Non si controllano, invece, i composti solforati, che rappresentano il nostro vero e grosso problema attuale”.




Siracusa e i miasmi. L'assessore Italia: "Nuovo dispositivo per monitorarli. Pressing anche su Asp per leggere bene i dati"

Il sistema di monitoraggio della qualità dell’aria a Siracusa si dota di uno strumento in più. Un dispositivo che consentirà di controllare in tempo quasi reale e con cadenza quotidiana cosa respirano i siracusani. Tutto direttamente da palazzo Vermexio. Il sistema sarà “inaugurato” la prossima settimana, come anticipa a SiracusaOggi.it l’assessore all’ambiente, Francesco Italia.
“Come amministrazione abbiamo quintuplicato gli sforzi su tematiche ambientali. Adesso siamo in grado di capire cosa respiriamo e quando avvengono gli sforamenti. Ma sulla base di questi dati che metteremo subito in rete, attraverso il sito web del Comune, ci aspettiamo anche risposte da parte di altri soggetti”. L’Azienda Sanitaria Provinciale in primis. Perchè per decifrare cifre e percentuali del sistema di monitoraggio servono conoscenze da chimico. Magari un chimico che possa anche spiegare alla popolazione se una determinata sostanza è pericolosa o meno, se lo è in caso di esposizione acuta o cronica, come eventualmente difendersi.
“Noi non abbiamo possibilità d’intervento. Vediamo lo sforamento ma, a differenza di quanto succede per le pm10 con il blocco del traffico o le targhe alterne, il Comune non può fare nulla”, spiega Italia. “Siamo in pressing costante su Regione e Governo. Dal prossimo anno dovremmo sedere con diritto di parola al tavolo per le Autorizzazione Ambientali. Così potremo capire cosa è necessario fare. Sono dell’idea che dobbiamo prima ridurre e poi eliminare queste puzze. Non siamo contro le industrie, anzi vorremmo anche collaborare perchè il polo industriale possa diventare un avamposto di sostenibilità per tutta Europa”.




Siracusa e "le tasse dimenticate": la capacità di riscossione si ferma al 46,1%

Ogni anno il Comune di Siracusa iscrive a bilancio determinate entrate tributarie ed extratributarie ma nello strumento finanziario non si fanno i “conti” con la reale capacità di riscossione. In media, il Comune di Siracusa prevede di avere da ciascun cittadino contribuente 581 euro fra tributi e tariffe. Ma il tasso di riscossione sul totale si ferma al 46,1 per cento che vale per Siracusa il quart’ultimo posto nella classifica stilata dal Sole24Ore. Peggio di Siracusa fanno Trapani, Palermo e Vibo Valentia.
I dati si riferiscono al periodo 2008-2012 e sono stati pubblicati a corredo di un articolo dal titolo “Le tasse dimenticate dei Comuni”. La “distanza che separa teoria e realtà delle entrate dei Comuni” – spiega l’articolo – sarà fondamentale dal 2015, in considerazione di quanto previsto dalla riforma dei bilanci locali e dalla legge di stabilità. In sostanza, i Comuni che riscuotono meglio le loro entrate potranno godere in pieno dei nuovi bonus sul Patto di stabilità, gli altri dovranno invece agire drasticamente di forbice”.