Pachino. A "passeggio" con un tondino in ferro e un bastone di un metro. Denunciato

Girava per Pachino con un bastone di circa un metro e un tondino di ferro ricurvo. Oggetti chiaramente “atti ad offendere” come recita la terminologia ufficiale. Quando gli agenti del Commissariato lo hanno fermato durante normali operazioni di controllo del territorio, hanno scoperto l’inusuale armamentario del giovane, peraltro già noto alle forze di polizia. E’ stato denunciato.




Siracusa. Segnalazione di lettore: "Nessuno pulisce il canalone di gronda lungo la Fanusa-Milocca"

Un lettore di SiracusaOggi.it segnala le condizioni del canalone di gronda che fiancheggia la provinciale Fanusa-Milocca. “Non so da quanti anni non viene ripulito e bonificato dagli Enti competenti, al punto che al suo interno vi si trovano rifiuti di ogni genere, sterpaglie e rovi di estese dimensioni e, addirittura, vi sono cresciuti due o tre alberi”, ci scrive il nostro lettore.
“Oltre tutto, dal punto di vista igienico, la presenza di rifiuti attira insetti e roditori con grave pregiudizio per la salute dei residenti”, aggiunge. “Con l’arrivo della stagione invernale, poi, le acque meteoriche, non trovando adeguato sfogo, rischiano di tracimare.
Si aspetta forse che succeda l’irreparabile per procedere alla necessaria pulizia?”




Atletica. Campionati Cadetti, buona prova del siracusano Giancarlo Campisi

Ottimo sesto posto per il giovane lanciatore siracusano Giancarlo Campisi ai campionati individuali e per Regioni di Borgo Valsugana (Tn). Fresco di due due titoli di campione regionale nelle specialità giavellotto gr.600 e nel lancio del disco kg.1,5, Campisi è stato convocato anche dalla rappresentativa Siciliana con cui ha ben figurato, nella categoria Cadetti. Su 23 partecipanti ha prima raggiunto la finale a 8 nel lancio del disco per poi conquistare un 6° posto con la misura di 36,82 m. stabilita nei lanci di finale.




Disposta l'autopsia sui corpi delle tre vittime dell'A18. Tabulati telefonici e tachigrafo per altri elementi. Parla il procuratore Giordano

La Procura di Siracusa ha disposto ulteriori accertamenti sull’incidente che è costato la vita a tre operai sulla Siracusa-Catania. Verrà effettuata l’autopsia sui corpi delle vittime mentre non è stata disposta alcuna misura cautelare nei confronti dell’uomo alla guida del mezzo pesante che – pare per una distrazione – ha colpito in pieno la squadra a lavoro in corsia di emergenza. “Si è assunto le sue responsabilità, collabora e non si è reso colpevole di omissione di soccorso per cui rimane indagato in attesa del processo”. A spiegare la prima dinamica del tragico evento e i primi risvolti è il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, intervistato da SiracusaOggi.it




Le vittime della A-18: Giuseppe, Salvatore e Silvestro. Ricoverato in Rianimazione Antonio, il più giovane della squadra

E’ stato ricoverato in Terapia Intensiva Post Operatoria del reparto di Anestesia e Rianimazione Antonio Spadaro, il quarto operaio rimasto coinvolto nell’incidente sulla Siracusa-Catania. L’ultimo bollettino emesso nel primo pomeriggio dal “Cannizzaro” di Catania  parla di condizioni, “stabili seppur gravi”. L’uomo è sedato, in conseguenza del lungo intervento chirurgico cui è stato sottoposto per le lesioni multiple da schiacciamento alle gambe. La prognosi resta riservata.  L’uomo, di Cesarò (Messina),è entrato in ospedale al Trauma Center in codice rosso. “E’ stato operato da un’équipe di ortopedici, chirurgi vascolari e chirurghi plastici. Il complesso intervento si è protratto nella notte. Dalle prime ore della giornata l’uomo è stato tenuto in osservazione, costantemente monitorato, nell’area dell’Emergenza dell’ospedale catanese, in attesa di poter essere ricoverato, come è accaduto in tarda mattinata, in Rianimazione. Come lui, sono tutte della provincia di Messina le tre vittime del grave incidente in autostrada. Giuseppe Leanza, di 45 anni. Salvatore Cristaudo, di 48. Silvestro Cerro, 57 anni. Di San Teodoro il primo, di Cesarò gli altri due. Lavoravano per la Covir, una società peloritana che si occupa di manutenzione stradale per conto di Anas in Sicilia. ita a Giuseppe Leanza, 45 anni, Salvatore Cristaudo 48 anni e Silvestro Cerro 57 anni.  I loro corpi sono stati trasferiti all’ospedale Muscatello di Augusta, dove sono arrivati in serata gli straziati familiari.
La ricostruzione dell’incidente è ormai chiara. Il tir, un Iveco,  condotto da un autotrasportatore di 55 anni di Chiaramonte Gulfi (Ragusa) è piombato sulla corsia di emergenza dove stavano lavorando gli operai, in cinque. Sono stati centrati in pieno, uno dopo l’altro, fermando la sua corsa mortale solo dopo un centinaio di metri contro un mezzo tecnico che era utilizzato  dagli operai. L’uomo alla guida del mezzo assassino è indagato in stato di libertà per omicidio colposo plurimo. Avrebbe ammesso le sue responsabilità, confermando le prime impressioni degli inquirenti che hanno subito parlato di “tragico errore umano e non di un guasto tecnico”.




Noto. Armi spianate per rapinare una ditta di rottamazione. Ferito un cliente, magro il bottino

Fucili a canne mozze spianati e pistole per rubare 230 euro. Un commando di tre uomini ha fatto irruzione ieri all’interno di una ditta di rottamazione in contrada Fontana del Cucco, a Noto. Armati di tutto punto, hanno minacciato i titolari chiedendo di consegnare loro tutto il denaro. Nonostante la tensione di quegli istanti, una delle vittime ha cercato di opporre resistenza causando la reazione dei rapinatori che hanno esploso un colpo di arma da fuoco che ha colpito di striscio uno degli avventori presenti in quel momento. Magro comunque il bottino: 230 euro.




Siracusa. "Rivedere al ribasso il progetto del porto ma non perderemo le navi da crociera". E anche il Comune valuta un risarcimento

Erano dodici i milioni di euro richiesti dalla società consortile “Porto Siracusa” per i ritardi vari accumulati nella realizzazione dei lavori di riqualificazione del porto Grande. Non solo la nota vicenda del sequestro dei cassoni e le relative spese per il loro trasferimento ma anche le giornate di lavoro perse, i mezzi fermi e le spese sostenute a cantiere bloccato. Con un cosiddetto accordo bonario, una sorta di arbitrato, trovata l’intesa: il Comune dovrà pagare “solo” quattro milioni più qualche centinaio di euro. Una somma comunque importante, per il momento spalmata sul bilancio pluriennale. I tecnici di Palazzo Vermexio contano di poter reperire le somme attraverso delle varianti al progetto che possano produrre dei risparmi. Insomma rivedendo al ribasso alcuni aspetti del piano originario. Ma una simile procedure può essere accettata da Bruxelles? I fondi sono, infatti, comunitari e non pare prevista una copertura totale con quei soldi di “problematiche” di questo tipo. Il Comune potrebbe anche – a sua volta – agire nelle sedi delegate per un risarcimento, qualora gli uffici di palazzo Vermexio dovessero riconoscere a tutti gli effetti che in qualche parte della vicenda l’ente è risultato, anch’esso, parte lesa.
La nostra intervista con il dirigente del settore urbanistica, Emanuele Fortunato.




Siracusa. Il Brigitte Bardot di Sea Shepherd ha messo in fuga pescatori di frodo

In attesa del miglioramento delle condizioni meteo nel nord Italia, rimane a Siracusa il Brigitte Bardot,  trimarano di Sea Shepherd l’organizzazione che si batte in giro per il mondo in difesa dell’ecosistema marino. In queste sue giornate siciliane, l’equipaggio dell’intercettore veloce ha dato vita all’operazione Siracusa. Gli attivisti hanno aperto le porte dell’imbarcazione ai visitatori per illustrare la causa del Plemmirio e il significato delle loro lotte in giro per il pianeta. Ma la Brigitte Bardot ha anche messo in fuga bracconieri all’opera nella zona B della riserva marina protetta del Plemmirio. Lo racconta Sea Sheperd Italia sulla sua pagina facebook. È successo nella serata di lunedì.  Verificato anche l’avanzamento del ripopolamento ittico nella zona piu tutela della Amp, la “A”.




Miasmi a Siracusa. Presenza di idrocarburi non metanici "scriviamo tutti una mail a Striscia, il Gabibbo ci salverà"

“Sembra di avere un camion acceso in casa…”. Danilo racconta così l’ennesimo risveglio a Siracusa con l’aria appesantita da odori simil benzina. I famosi miasmi. Viale dei Comuni, Scala Greca, viale Teocrito, viale Zecchino. Le segnalazioni arrivano a decine alla nostra redazione. “Puzza incessante da ieri sera, simile al diesel combusto”, raccontano. Problema noto. Meno note le cause. Difficile, forse addirittura impossibile sapere a cosa sono dovuti, da dove provengano. La presenza di un polo petrolchimico dietro la porta suggerisce la risposta alla seconda domanda. Quanto alla prima: mistero.
Per venirne a capo, è nata su Facebook una iniziativa che vede insieme i cittadini di Siracusa, Priolo, Augusta e Melilli: inviare una mail a “Striscia la Notizia”. L’iniziativa parte da Peppe Resca, tra i promotori della manifestazione contro l’inquinamento industriale di qualche settimana fa a Siracusa. “In dieci giorni dobbiamo far arrivare alal redazione del programma di Mediaset diecimila email. Cento non le guardano, ma con quei numeri si catapultano da noi e finalmente portiamo il nostro problema alla ribalta nazionale!”, ci racconta. “Stiamo chiedendo attraverso facebook di scrivere a Sos Gabibbo all’indirizzo gabibbo@mediaset.it scrivendo nell’oggetto ‘Basta Veleno dalla Zona Industriale’: servono 5 minuti ma possono cambiarci la vita”, aggiunge.




Siracusa. A fuoco nella notte un furgone e una moto: due distinti episodi, non si esclude il dolo

Un furgone e una moto in fiamme in  due diversi episodi. Nella notte, all’1.25, agenti delle Volanti sono intervenuti in via Luigi Cassia per l’incendio di un furgone Ford Transit. Ancora in fase di accertamento le cause del rogo che ha lambito anche una Fiat Punto parcheggiata lì vicino.
Dieci minuti prima delle quattro del mattino, nuovo intervento in ronco Bentivegna. A fuoco uno scooter Honda Chiocciola. Sul posto intervenuti anche i Vigili del Fuoco. Per entrambi gli episodi non si esclude la pista del dolo.

(foto: archivio)