Siracusa. La pioggia si "mangia" l'asfalto di via Grottasanta e lascia una voragine: rattoppo così, così. Le foto

La pioggia caduta copiosa nella serata ha letteralmente strappato via un pezzo di asfalto lungo il tratto in salita di via Grottasanta. A “sparire” dalla sede stradale, tutto il rattoppo di un recente lavoro che attraversava per lungo la via. Al suo posto, una pericolosa voragine. Pronto l’intervento del settore manutenzione che trenta minuti dopo la segnalazione ha avviato i lavori per coprire con una nuova lingua di asfalto il pericoloso e profondo avvallamento.




Siracusa. Scippo in via Grottasanta, in due sottraggono la borsa ad una 83enne e le portano via la pensione

Scippo, ieri mattina, in via Grottasanta. Vittima, una donna di 83 anni, che intorno alle 9,00 percorreva la strada , dirigendosi verso la sua abitazione, dopo avere ritirato la pensione. Due individui le si sono avvicinati e le hanno in pochi istanti sottratto la borsa, per poi dileguarsi e far perdere le proprie tracce. Una volta lanciato l’allarme, sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti. Probabile che i due scippatori abbiano seguito la donna fin dal momento del ritiro della pensione, mille 647 euro, ed abbiano aspettato il momento opportuno per entrare in azione. Indagini in corso .




Siracusa. Bonafede: trasporti, "puntare sul nuovo porto chiamando a raccolta i principali operatori"

Spostarsi da e per Siracusa non è operazione semplice. I collegamenti non sono sempre puntuali: dalle ferrovie ai viaggi per nave, si scontano i ritardi del passato. Per incorrere negli stessi errori di programmazione dei decenni passati, il consigliere comunale Tony Bonafede ha chiesto la convocazione di una conferenza di servizi in previsione del completamento dei lavori al Porto Grande, previsti nel 2015. Attorno al tavolo, secondo Bonafede, dovrebbero sedere i principali marchi del trasporto marittimo: TTT Lines, Costa, Virtu Ferries, Grimaldi ecc. “Il collegamento via mare dovrà tornare ad avere, e non solo guardando a Malta, quella centralità che oggi è indispensabile per non fare di Siracusa un’ isola nell’isola”, spiega Bonafede. “Penso a una linea espressa per unire Siracusa con Calabria e Puglia, per coprire così anche carenze del trasporto aereo “. Quanto ai trasporti ferroviari, “urgente è la  necessità di collegarsi progettualmente a quanto il governo ha già previsto sull’asse Palermo – Berlino e che già interessa le città di Messina e Catania, elaborando per Siracusa e la sua zona dei progetti di viabilità secondaria che possano innestarsi sulle tratte principali individuate dal governo nazionale”.




Augusta. In arrivo altri 304 migranti soccorsi nel Mediterraneo, fermati 16 scafisti

Arriveranno al porto di Augusta i 304 migranti, 23 donne e 63 minori, soccorsi nella notte tra il primo e il 2 ottobre al largo del canale di Sicilia dalla Marina Militare, nell’ambito di un’operazione, in coordinamento con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, che ha condotto il pattugliatore Borsini e la fregata Maestrale ad intercettare e sequestrare due “navi maggiori” dedite al traffico di esseri umani e al contempo a salvare le centinaia di migranti a bordo. Fermati 16 scafisti di sedicente nazionalità egiziana.  Particolare importanza ha rivestito l’operazione svolta dal sommergibile Prini che ha raccolto informazioni determinanti per l’autorità giudiziaria per il contrasto al traffico di esseri umani via mare.Nave Borsini e nave Maestrale, che controllavano a distanza i movimenti delle due navi, appena hanno rilevato che il peschereccio aveva abbandonato lo yacht con il carico di esseri umani, sono intervenute per assicurare alla giustizia i presunti scafisti, soccorrendo i migranti, lasciati in balia del mare mosso. Un team di fucilieri della Brigata Marina San Marco, imbarcato su nave Borsini, ha preso il controllo del peschereccio mentre nave Maestrale ha tratto in salvo i 304 migranti.
Sale, così, a 300 il numero di scafisti assicurati alla giustizia mentre arriva a 144 mila il numero di uomini, donne e bambini tratti in salvo nel Mediterraneo centrale.




Siracusa. L'Accademia d'Arte del Dramma Antico riparte e rilancia: "vero corso di laurea in discipline dello spettacolo"

Ripartono le lezioni dell’Accademia d’arte del Dramma Antico della Fondazione Inda. Intitolata a Giusto Monaco, vuole diventare in poco tempo un vero corso di laurea Ad annunciare i programmi della nuova stagione è il presidente della Fondazione, Giancarlo Garozzo. “L’Accademia è un nostro fiore all’occhiello. Abbiamo quindi deciso di attivare tutte le procedure per chiedere al ministero della Pubblica Istruzione il riconoscimento universitario dei corsi triennali in maniera tale da istituire a Siracusa un corso di laurea triennale in Discipline dello spettacolo”.
Nei locali di Palazzo Greco, nel centro storico di Ortigia a Siracusa, sono già al lavoro gli allievi della classe di primo e secondo anno mentre le lezioni del terzo anno prenderanno il via lunedì 13 ottobre. Le selezioni per il primo anno si sono chiuse lo scorso 20 settembre con l’ammissione di 16 nuovi allievi, 8 uomini e 8 donne. Per ogni corso sono previste mille ore formative, compresi stages intensivi, saggi ed esercitazioni sceniche.
I docenti dell’Accademia d’arte del dramma antico sono Mauro Avogadro, Andrea Battistini, Carlo Bosco, Simonetta Cartia, Massimo Cimaglia, Antonio Di Pofi, Maurizio Donadoni, Adriano Evangelisti, Flavia Giovannelli, Attilio Ierna, Dario La Ferla, Giuseppina Norcia, Graziano Piazza, Elena Polic Greco, Stefano Puglisi, Salvatore Sampieri e Ada Totaro.




Progetto Spero, Resort della Pillirina. "Ambientalisti" o "Cementificatori": dove sta l'interesse di Siracusa?

“Ambientalista” o “Cementificatore”. Più che due etichette, a Siracusa negli ultimi anni sono diventate quasi ingiurie. Un ambientalista che vuol attaccare chi presenta un  progetto per realizzare nuove strutture lo apostrofa con “cementificatore”. E un cementificatore non ci pensa su due volte a dare dello sprezzante “ambientalista” a chi muove “no” in difesa di un interesse paesaggistico o di vincolo.
Solo che tra le due fazioni, poco rappresentative della maggioranza cittadina, c’è in mezzo Siracusa. I suoi interessi (pubblici), le sue prospettive, le speranze. In una parola, il futuro.
Trovare una posizione di sintesi è quasi mai possibile. Basti pensare all’ultimo esempio costituito dal resort extralusso che Di Gresy vorrebbe costruire alla Pillirina. O un “si” pieno o un “no” totale. E se una delle parti abbozza un timido passo verso l’altra, l’ostacolo del “bene ma così non si può” è dietro l’angolo.
Ora, posto che è di per sè difficile da spiegare ad un siracusano normale come si fa scappare un investimento che per un territorio alla fame significa imprese edili che lavorano e poi ragazzi dentro il resort per lavorare e poi spazio per inventare servizi e nuove start up, è francamente da mal di testa provare a capire che cosa si vuol fare di questa città. Si dice che il turismo è il settore portante dell’economia, mentre le industrie mal celano lo stato di sofferenza. Ma come fare turismo se poi le strutture e i servizi non si possono costruire?
Non deve sempre e solo vincere una parte sull’altra. Di fronte ad un interesse davvero collettivo deve vincere la città, debbono vincere i siracusani. Quelli che tutti i giorni si alzano e provano a immaginare una vita migliore, sperando che chi ha responsabilità amministrative e di progetto possa incarnare il loro stesso sogno. E magari realizzarlo per i loro figli.
Le industrie hanno portato inquinamento ma anche sviluppo e occupazione. Non sono un modello eterno. E la raffinazione, come la chimica, è in crisi in tutta Europa. Cosa fare tra vent’anni? Qual’è il piano “B” per Siracusa?
La soluzione è il turismo? Bene, allora si punti sul turismo. Che vuol dire anche costruire resort e altre strutture perchè il turista altrimenti non si fermerà mai più di tre notti. Una foto al teatro greco, una cena in Ortigia e via. Verso Taormina o verso l’attrezzato (turisticamente) ragusano. Non si pongano ostacoli di cui si può anche fare a meno. Nel caso specifico, la Pillirina è bellissima. Ma non da da mangiare ai siracusani. Giusto qualche bagno. Ma se al limite “sacrificare” qualche decina di metri di costa aiuterà concretamente e per anni famiglie ed economia siracusane, non si vede dove sia lo scandalo. Un interesse “minore” può essere alle volte sacrificabile.
Non è più tempo di “no” a priori. Si ragioni con mente aperta, pensando anche al futuro e non basandosi su idee preconcette e datate. Ci si incontri, facendo vincere la volontà popolare. Che non è quella delle manifestazioni di parte, una e l’altra. Se si vuole, si faccia un referendum. In democrazia, tutti esprimono liberamente la propria opinione ma la maggioranza decide.
Però tra Spero e Resort Pillirina si sblocchi qualcosa. La classe dirigente diriga e non maramaldeggi.  Oggi di imprenditori privati disposti ad investire se ne vedono davvero pochi. Certo, fanno i loro interessi e mirano al business. Ma l’altra faccia della medaglia è il benessere, l’occupazione. Come quando si sacrificò tutta una costa a nord per le industrie.
Tornando poi ad ambientalisti e cementificatori, è bene ricordare loro che rappresentano forse il 5% della popolazione siracusana. Alle ultime europee i Verdi hanno preso il 2,12% dei voti mentre alle ultime amministrative e regionali non hanno corso con loro simbolo e quindi non hanno rappresentanza diretta. All’incirca la stessa proporzione ha il “partito” dei costruttori. Il restante 95% sono i Siracusani e scusate la “S” maiuscola. Date a loro la possibilità di decidere del loro futuro.




Caccia all'uomo a Siracusa: 42enne riduce la moglie in fin di vita e si da alla fuga

I carabinieri sono impegnati in una vera caccia all’uomo. Da ieri sera ha fatto perdere le sue tracce un 42enne siracusano. Dopo avere aggredito con inaudita violenza la moglie, forse convinto di averla uccisa, è scappato a bordo di una moto di grossa cilindrata. I militari stanno cercando di ricostruire tutti i suoi movimenti.
Avrebbe aggredito la consorte perchè accecato dalla gelosia. Colpi al volto, diretti, anche con il manico in legno di un rastrello. Tramortita, la donna ha perso conoscenza. Vedendola riversa per terra, credendo di averla uccisa, il 42enne è fuggito.
A dare l’allarme, la figlia 14enne della coppia. La donna, soccorsa dal 118, ha subito nella notte un delicato intervento neurochirurgico alla testa per la rimozione di un preoccupante ematoma, fortunatamente riuscito.
La vittima ha superato la nottata, ma rimane in delicate condizioni ed in prognosi riservata. I Carabinieri della Compagnia di Siracusa sono impegnati nelle ricerche del fuggitivo.




Siracusa. Menu studiati con i nutrizionisti dell'Asp e un portale web aperto al contributo dei genitori. E' la nuova refezione scolastica

Presentato questa mattina  il servizio di refezione  che da lunedì ripartirà nelle scuole comunali, insieme al trasporto degli alunni. Tra le novità, in attesa della gara per l’affido triennale del servizio che parte in proroga, il nuovo portale web realizzato dall’amministrazione comunale per fornire informazioni e raccogliere eventuali indicazioni da parte dei genitori dei bambini che usufruiscono del servizio mensa scolastica. Insieme all’assessore alle politiche scolastiche, Valeria Troia, hanno illustrato i dettagli del’iniziativa anche il sindaco Garozzo e il direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta. Proprio l’azienda sanitaria si occuperà degli aspetti nutrizionali dei pasti serviti nelel scuole secondo il criterio della stagionalità.




Siracusa. Schiaffi e pugni all'ufficio collocamento. Due dipendenti se le danno di santa ragione

Forse una parola di troppo e la scarsa simpatia che covava da qualche tempo questa mattina è esplosa. Due dipendenti dell’ufficio collocamento di Siracusa sono così passati alle vie di fatto, dando vita ad una vera e propria lite all’interno dei locali comunali. Sono volati schiaffi e qualche pugno, tra il panico generale all’interno dell’ufficio. Alcuni testimoni parlano a SiracusaOggi.it di ferite anche importanti procurate alla testa di uno dei due e molto sangue. Quando i poliziotti delle Volanti sono arrivati sul posto, i “litiganti” erano passati a più miti consigli. Gli agenti hanno raccolto generalità e testimonianze. Non è escluso che la vicenda possa portare adesso a delle denunce.




Siracusa. Dove sono i mobili, i quadri e l'argenteria di Villa Reimann? "Istituire una commissione d'indagine"

Il Comitato “Save Villa Reimann” torna alla carica e chiede l’istituzione di una commissione di indagine per una verifica di tutti i beni che compongono il lascito testamentario di Christiane Reimann. “Con grande atto di fiducia, anche se incauto, la donna affidò nelle mani della nostra Amministrazione pubblica tutto il suo patrimonio”, aggiunge a nome del comitato Marcello Lo Iacono.  Vari beni – quadri, mobili e suppellettili – “si trovano in diversi locali presso il Comando dei Vigili Urbani, presso la ex sala Giunta, in villa e nella sua dependance e persino presso i locali della Soprintendenza di Siracusa”, spiega non senza una punta di polemica per il passato.
“Non è più procastinabile la nomina e l’insediamento in tempi brevi  della commissione composta dal sindaco o un suo delegato che la presiede, dal presidente e da un socio della Società di Storia Patria e da due cittadini scelti dalla Giunta con il compito fondamentale di vigilare per garantire l’osservanza delle volontà testamentarie”, ricorda ancora Lo Iacono citando passaggi delle ultime volontà della Reimann.