Nessuna notizia per la riapertura del Ccr Arenaura, “Promesse ma nessuna concretezza”

Il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI) torna ad occuparsi in question time della chiusura del Ccr Arenaura, a Siracusa. “Dopo mesi dalle ultime promesse formulate dall’amministrazione comunale in occasione delle interrogazioni presentate già lo scorso anno, ancora oggi risponde senza concretezza sul centro di raccolta comunale di via Elorina”, le sue parole.
“E quindi ancora gli abitanti delle zone balneari e della zona sud vengono costretti a recarsi al CCR della Targia, percorrendo oltre 7 km senza usufruire di alcuna riduzione per tale disservizio. È chiaro che il problema è ancora più sentito e aggravato nella stagione estiva quando tanti si trasferiscono dalla città nelle zone balneari.
Nessuna risposta all’interrogazione che, inoltre, chiedeva se fosse stata applicata una riduzione dei compensi previsti in capitolato per la società concessionaria del servizio, derivante dalla sopravvenuta impossibilità di gestire tale centro”, insiste Cavallaro.
Ormai da ottobre 2022 il cancello del Centro Comunale di Raccolta di Arenaura è desolatamente chiuso. La struttura è sotto sequestro penale, in un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica. C’è stato qualche tentativo per ottenere il nulla osta per una riapertura parziale, magari solo per consentire ai residenti della zona sud di conferire i rifiuti (specie quelli che non vengono raccolti con il porta a porta), come avveniva in precedenza. Ma non c’è stato nulla da fare. E forse non è un caso se, dopo la chiusura di Arenaura, siano aumentati in maniera sensibile gli abbandoni di rifiuti.
Per ovviare, il settore Igiene Urbana ha deciso di destinare un Ccr mobile ad un servizio quotidiano davanti al cancello (chiuso) di Arenaura. Dal 17 maggio staziona lì dal lunedì al sabato, dalle 12.30 alle 17.30 con tre operatori pronti ad agevolare gli utenti che volessero conferire carta e cartone, vetro, plastica e micro Raee.
In attesa dei tre nuovi Ccr da realizzare con i fondi del Pnrr in città e dell’attesa (da anni) apertura del centro di Cassibile, la città capoluogo continua a fare affidamento sul solo Ccr di Targia.
I numeri della differenziata, anche per questa carenza, sono in sofferenza con una crescita decisa e definitiva che ancora non arriva. Lontana dal 65%, Siracusa sta per “giocare” la carta della tariffazione puntuale.




Eterno Santino Coppa, il coach priolese vince il campionato di Malta con Luxol

L’eterno Santino Coppa ha guidato alla vittoria del campionato di basket femminile maltese la “sua” Luxol. Nell’emozionante serie finale, ha ribaltato il Depiro che si era portato avanti sul 2-0. Da grande motivatore, il coach priolese ha mescolato le carte e con una delle sue epiche rimonte ha chiuso ieri sera sul 3-2, superando 65-51 il Depiro. In questa stagione, la Luxol ha vinto anche il John Tabone Shield.
Le imprese sono specialità della casa per Santino Coppa. Il suo nome è legato alla storia del basket italiano con la sua creatura Trogylos Priolo condotta alla vittoria di due scudetti ed una Coppa Campioni. Una mina vagante sempre protagonista in tutte le competizioni e con la capacità di scoprire e sfornare talenti.
Una storia che è diventata un libro, scritto a quattro mani dallo stesso Santino Coppa con Domenico Occhipinti: “A Priolo non c’era neanche un canestro”. Sarà presentato mercoledì alle 18.30 al polivalente di Priolo, luogo simbolo che vide proprio la nascita della Trogylos.




Giornalismo in lutto, si è spento Salvatore Ricciardini. Oggi i funerali

Lutto nel giornalismo siracusano. A 84 anni si è spento Salvatore Ricciardini, per decenni volto e direttore dell’informazione su Video Siracusa. Con il suo modo garbato e mai sopra le righe, ha raccontato pregi e difetti della società civile siracusana, con un occhio sempre attento ai temi industriali.
Oggi, lunedì 27 maggio, ultimo saluto alle 15.30 nella chiesa del Santissimo Salvatore, in via Necropoli Grotticelle.
Alla famiglia di Salvatore Ricciardini le condoglianze di SiracusaOggi.it




I resti di un tempio ionico nascosto sotto piazza Minerva, riapre l’Artemision

Dal 26 maggio riapre l’Artemision, il suggestivo sito archeologico che si trova sotto Palazzo Vermexio, con ingresso da via Minerva. Rispetto al passato, è stato realizzato un nuovo percorso di visita per scoprire la storia del secondo più antico tempio di Siracusa, in stile ionico, dedicato ad Artemide.
Tutti i dettagli sono stati presentati questa mattina, nella sala stampa Archimede del Comune di Siracusa, proprietario del sito archeologico. La gestione dei servizi di fruizione per il pubblico è stata data in concessione alla società Civita Sicilia e all’associazione Proodo, riunite in un raggruppamento temporaneo di imprese.

Il percorso di visita è stato arricchito di elementi che, con la leggerezza di pannelli trasparenti, aiutano il visitatore a “leggere” i resti e le strutture che osserva, lo orientano e lo informano. Nella riprogettazione, particolare attenzione è stata posta all’accessibilità fisica e alle informazioni da parte degli utenti con disabilità.
Il costo del biglietto è di 5 euro, 2 euro per i residenti a Siracusa e provincia. Gratuito per i bambini da 0 a 6 anni. Nel biglietto inclusa anche l’audioguida in italiano e inglese.
A permette una prima riscoperta del sito, ed un sistema stabile di aperture, fu l’associazione delle guide turistiche di Siracusa grazie all’allora commissario del Comune, Alessandro Giacchetti. Era il 2013 e fu così ampio il gradimento che il sito venne scelto anche per le visite guidate gratuite in occasione della annuale giornata internazionale della Guida Turistica.




I sindaci si spazientiscono: “A Catania tre ospedali, a Siracusa non si sa cosa stia accadendo”

E’ saltato all’ultimo istante il vertice previsto ieri a Siracusa per fare il punto sul nuovo ospedale di Siracusa. L’assemblea dei sindaci aspettava il commissario straordinario Guido Monteforte ed il suo staff per una comunicazione ufficiale sull’adeguamento dei costi per la realizzazione dell’indispensabile struttura sanitaria. A poche ore dall’incontro, spiega una fonte vicina ai sindaci, è arrivata la richiesta di un rinvio perchè – spiegano – l’aggiornamento dei prezzi e la revisione del progetto non erano ancora state completate.
Il presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini, si spazientisce. “Stiamo aspettando che ci arrivi una qualche notizia su quanto serve effettivamente per costruire l’ospedale di Siracusa, come Dea di II livello (il massimo dell’offerta sanitaria regionale, ndr). Ci sono o non ci sono le coperture finanziarie? Non si riesce a sapere neanche questo. Intanto a Catania hanno costruito tre ospedali e noi invece siamo tenuti a non sapere neanche che cosa accadendo. Aspettiamo con calma”. Una calma che non può essere eterna. Dall’annuncio del modello commissariale che avrebbe portato alla costruzione dell’ospedale in tre anni sono già passati quasi quattro. Dell’ospedale, però, esistono solo rendering e video in computer grafica.
“Adesso il problema è l’adeguamento dei prezzi. Speriamo che per contenere i costi alle risorse disponibili non si debbano rivedere anche i requisiti della struttura sanitaria”, dice ancora Amenta. Insomma, il timore è che alla fine si finisca per costruire un ospedale ridotto rispetto alle previsioni sbandierate inizialmente. “Ricordo che parliamo di un’opera pubblica, da realizzare attraverso fondi pubblici. E lo ricordo perchè quasi si tiene un atteggiamento comunicativo nascosto, come fosse un affare privato, quando invece andrebbe reso pubblico ogni minimo passo che si fà. I cittadini devono sapere sempre cosa succede”.
A fine febbraio, il dg dell’assessorato regionale alla Salute, Salvatore Iacolino, indicò i tempi per la costruzione dell’ospedale di Siracusa: “Contiamo di consegnare i lavori entro la fine del 2024, la costruzione richiederà tre anni in cinque attivati tutti i servizi sanitari”. E da Siracusa, in una visita lampo, il presidente della Regione ha ripetuto come un mantra “l’ospedale di Siracusa si farà”. Ma a fine maggio, in mancanza di informazioni e di confronto con la struttura commissariale, richiede un sforzo di fede credere che quelle indicazioni temporali possano essere rispettate.
I sindaci della provincia di Siracusa, intanto, sono chiari nella loro posizione. La costruzione del nuovo ospedale di Siracusa deve avvenire totalmente con fondi pubblici, senza coinvolgimento dei privati e senza stralciare i lavori in più lotti.
L’Osservatorio Civico di Siracusa rilancia e rafforza l’appello alla chiarezza sul nuovo ospedale di Siracusa. “Lunedì prossimo la premier Meloni firmerà con il presidente della Regione Siciliana l’accordo per l’utilizzo di svariati miliardi di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione. Ci sono i soldi per il Ponte e 250 milioni destinati a infrastrutture sanitarie: 130 per il nuovo ospedale di Gela, 50 per l’Ismett di Palermo, 70 milioni per un generico rinnovamento della rete ospedaliera. Di questi quasi 7 miliardi complessivi, nulla per il nuovo ospedale di Siracusa”, si legge nella nota. “Cento milioni il governo Schifani li aveva annunciati mesi fa dai fondi residui ex art. 20 della legge 67/88 – dichiarano il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello e i due vice Donatella Lo Giudice e Alberto Leone – ma non ci risulta siano ad oggi arrivati. Il commissario Monteforte non ha ancora comunicato ufficialmente quanti soldi servano per disporre del finanziamento completo, indispensabile per dotare finalmente Siracusa del nuovo ospedale, essendo peraltro l’unico capoluogo siciliano a non disporre di una struttura di nuova costruzione. Non ci interessa alimentare alcuna polemica, ma neppure stare ad ascoltare promesse e impegni che si susseguono da decenni. I cittadini della provincia di Siracusa – concludono i dirigenti dell’Osservatorio Civico – già penalizzati in materia sanitaria, hanno il sacrosanto diritto di sapere quanto costerà il nuovo ospedale, da dove arriveranno i fondi che ancora mancano e in quanto tempo”.
Il clima diventa surreale. L’opinione pubblica inizia a perdere pazienza e si segnala per la solita rassegnazione silente. Tante, troppe parole attorno alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Da oggi deve esserci spazio solo per fatti concreti e atti su carta.




Fugge dopo l’incidente, giallo sull’uomo alla guida della Golf. Grave il 61enne ferito

E’ caccia all’automobilista fuggito ieri mattina, subito dopo l’incidente avvenuto tra gli svincoli di Augusta e Sortino della Siracusa-Catania. Era alla guida della Golf che, forse a causa dell’alta velocità, si è scontrata con un furgone nella corsia in direzione Catania. Senza pensarci due volte, e con ferito sul sedile passeggero, si è dileguato a piedi ed ha fatto perdere le sue tracce.
Subito dopo l’impatto, l’uomo è semplicemente scomparso. La Polizia Stradale ha avviato ulteriori accertamenti, in un’indagine coordinata dalla Procura di Siracusa. Dai documenti dell’auto, gli investigatori sono risaliti al proprietario della Golf. L’uomo ha spiegato agli agenti di non conoscere la persona alla guida e di aver prestato la sua auto al 61enne di Acicastello rimasto ferito nell’impatto. Ma questi non ha potuto fornire alcuna indicazione, a causa delle sue condizioni. Nelle ore scorse è stato trasferito a Catania, dove si trova ricoverato in rianimazione, privo di coscienza.
La fuga dalla scena del sinistro e la mancata presentazione alle forze dell’ordine nelle ore successive alimentano ipotesi e teorie: alla guida dell’auto potrebbe esserci stato un qualche soggetto con problemi con la giustizia. Un pregiudicato o forse, addirittura, un latitante. Ipotesi su cui dovranno fare luce gli investigatori, impegnati in un’accurata indagine. L’auto coinvolta nel sinistro è stata posta sotto sequestro.




Si affolla il gruppo misto, Cosimo Burti annuncia in Consiglio il suo passaggio

Cosimo Burti ha ufficializzato in Consiglio comunale la sua adesione al gruppo misto. E’ stato lo stesso consigliere a prendere la parola in aula per comunicare quanto in precedenza comunicato alla presidenza dell’Assise.
Eletto con la lista di Fuorisistema, a sostegno del candidato sindaco Giancarlo Garozzo, Burti si unisce adesso a Damiano De Simone (FdI) e Gianni Boscarino in attesa di capire cosa succederà ai gruppi consiliari con due soli consiglieri (il regolamento ne richiede tre per la costituzione autonoma di un gruppo, ndr) di Fratelli d’Italia (Romano e Cavallaro) e dello stesso Fuorisistema (Zappalà e Barbone).




Ancora fiamme all’interno della ex Casa del Pellegrino di Siracusa

Le sirene dei mezzi di soccorso tornano ad illuminare via del Santuario, a Siracusa. Poco dopo le 22 un nuovo incendio è divampato all’interno della ex Casa del Pellegrino. L’edificio, da tempo in stato di abbandono e al centro di una contesa giudiziaria tra Comune ed ente basilica del Santuario della Madonna delle Lacrime, è diventato rifugio per senza fissa dimora.
Vigili del fuoco, Polizia ed un’ambulanza del 118 hanno raggiunto la costruzione. Testimoni raccontano di una nuvola di fumo nero che ha reso irrespirabile l’aria nei paraggi. Segnalate anche interruzioni di energia elettrica.
Poche le informazioni disponibili al momento. Presumibilmente a bruciare sono cumuli di rifiuti accatastati all’interno, come purtroppo già avvenuto in due circostanze nelle settimane scorse. I Vigili del Fuoco stanno circoscrivendo l’incendio, mentre una seconda squadra ispeziona l’interno dell’edificio per verificare la eventuale presenza di persone e le loro condizioni.




Belli, ricchi di storia e sempre chiusi: Ginnasio Romano e Tempio di Giove lunga attesa di rilancio

Ginnasio Romano e Tempio di Giove sono due siti archeologici che farebbero la fortuna di ogni città turistica. A Siracusa, però, sono sempre rimasti (e divenuti considerati) “minori”. Talmente minori da non meritare visitatori e foto, chiusi perennemente e riaperti solo in sporadiche occasioni. Pagano la distanza dall’area archeologica della Neapolis, come per il castello Eurialo (altra meraviglia che meriterebbe ben altre attenzioni): non sono per nulla collegati tramite bus e navette con Ortigia ed il teatro greco, ad esempio. E pertanto, non vengono inseriti nei giri turistici.
Non che qualcuno gridi allo scandalo, anzi. Sono passati tanti di quei decenni che ormai quasi nessuno ci fa caso. Tranne i turisti che si ritrovano davanti ai cancelli chiusi, loro si affascinati da antiche vestigia e luoghi dal sapore di storia.
Inseriti nel perimetro di gestione del parco archeologico, i due siti archeologici attendono rilancio. Per il Ginnasio Romano è in cantiere il progetto di riqualificazione funzionale che prevede una nuova sistemazione degli accessi e della biglietteria, la creazione di un percorso di visita privo di barriere architettoniche e l’illuminazione. Esiste anche un progetto per la realizzazione di un secondo ingresso oltre quello (chiuso) di via Elorina. L’idea è di creare un accesso anche lato via Rubino, proprio in corrispondenza del terminal bus ed a due passi dalla stazione ferroviaria, per intercettare così subito i turisti in arrivo o in mobilità. Incerti i tempi di realizzazione.
Anche per il Tempio di Giove c’è la volontà di sistemare l’area e garantire le visite con aperture regolari. Non mancano però i problemi, come ad esempio l’assenza di acqua ed energia elettrica. Mancano, di conseguenza, i bagni ma a creare le preoccupazioni maggiori sono i segni di dissesto idrogeologico in atto. Particolarmente esposto è il fronte nord-est della terrazza su cui sorge il tempio. Esiste il fondato rischio di crolli se non si interviene preventivamente con tecniche di ingegneria naturalistica come ad esempio le terre armate.




Giornata della Legalità, corteo a Siracusa nell’anniversario della strage di Capaci

Il 23 maggio è il Giorno della Legalità, in ricordo delle vittime di tutte le mafie e del loro impegno. Diverse le iniziative in tutta Italia, a 32 anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie e tre uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani).
A Siracusa organizzato un momento di memoria e cittadinanza attiva con il coinvolgimento di scuole, famiglie, cittadini, volontari ed istituzioni. Poco dopo le 10, dal campo scuola Di Natale, ha mosso i primi passi il corteo per la Legalità, coordinato dal Centro di Servizio per il Volontariato Etneo nell’ambito delle attività della “Rete Legalità”. Arrivo in piazza Santa Lucia, dopo aver attraversato alcune delle principali vie cittadine. “Una volta di più, con la presenza e con l’impegno vogliamo testimoniare l’importanza dell’essere uniti per la legalità e contro tutte le mafie”, spiegano gli organizzatori.
Gli studenti del liceo Einaudi hanno preparato per l’occasioni un flash mob a tema. Al corteo hanno aderito anche una ventina tra associazioni ed enti del terzo settore: AVO Sicilia, AVO Siracusa, Ross, Assistenza Amica, Insieme per Ciao, Il cuore di Antonio di Marco, Giosef Siracusa, Carovana Clown, Anspi Siracusa, Libera, Agesci, Vigili del Fuoco in congedo, Cooperativa Tutto a Metà, Wonder Sammy, Il sorriso di Chiara, La Nereide, Ambiente e Salute ed altre ancora.
Gli appuntamenti principali del Giorno della Legalità si svolgono a Palermo. E’ stato inaugurato dalla Fondazione Falcone il Museo del presente alla presenza dei ministri dell’Interno e della Cultura, Matteo Piantedosi e Gennaro Sangiuliano, del presidente della Regione siciliana Renato Schifani, del sindaco di Palermo Roberto Lagalla e della la presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo.
Alle 17.58, l’ora in cui avvenne la strage, manifestazione sotto l’Albero Falcone, davanti alla casa di via Notarbartolo in cui abitavano il magistrato e la moglie. Alle 19, messa di suffragio nella chiesa di San Domenico, dove è sepolto Giovanni Falcone.
Studenti di 56 istituti, rappresentanti dell’Anm e dell’Ordine degli avvocati formano una catena umana davanti al tribunale e ricorderanno le vittime della strage.