Droga in moto, arrestato un 20enne di Rosolini

La Guardia di Finanza di Noto ha arrestato un ventenne originario di Rosolini . Il giovane è stato trovato in possesso di circa 100 gr. di droga. Alla vista dei militari aveva tentato di disfarsi di un grinder, oggetto utilizzato per sminuzzare sostanze solide, in particolare sostanze stupefacenti. Le fiamme gialle lo hanno subito rinvenuto e alle prime analisi evidenti sono risultate le tracce di marijuana.
Immediato il controllo del vano porta oggetti della moto di proprietà del ragazzo. Qui, in un barattolo di vetro e in una busta di plastica, i militari hanno trovato e sequestrato circa 100 grammi di marijuana sfusa. Accanto un bilancino di precisione e un’ agendina con i nominativi degli “acquirenti” e i relativi corrispettivi pagati.




Piano di lottizzazione "Siracusa 2". Il punto di vista degli ambientalisti

Gli ambientalisti non hanno dubbi. Le 501 villette da realizzare a Tremmilia sono “l’ennesima colata di cemento laddove ora c’è campagna”. Il refrain del “sei un cementificatore” rivolto a chiunque avanzi un progetto che prevede una qualsivoglia urbanizzazione rimane di gran moda. Ma in questo caso troverebbe un più deciso appiglio nell’alto rischio idrogeologico della zona individuata per il progetto “Siracusa 2”.
Problema in parte mitigabile con la realizzazione del canalone di gronda, per il quale – spiegano da Sos Siracusa – è necessario approvare una variante al PRG. Senza il previsto canalone non può essere approvato il piano di lottizzazione. Ma chi vuole realizzare l’insediamento ha già annunciato di essere disposto a realizzarlo a proprie spese e seguendo le indicazioni degli uffici comunali.
Esigenza diversa l’esistenza in loco di beni da tutelare. Sos Siracusa segnala in particolare “Villa Bonanno, che ingloba al piano terra, la chiesa San Pietro ad baias; in prossimità della stessa corre un tratto dell’antico acquedotto Galermi, fatto costruire da Gelone nel 480 a. C.”.
Ai consiglieri Comunale di Siracusa che questa sera dovrebbero pronunciarsi sull’argomento, gli ambientalisti rivolgono una domanda: ” a cosa serve un’ulteriore espansione edilizia oltre il consolidato perimetro urbano a Siracusa?”.
La richiesta degli ambientalisti è sempre la stessa: non approvare il piano di lottizzazione. Ma il commissario ad acta di nomina regionale potrebbe avocare a se la scelta, esautorando un Consiglio che da l’idea di non voler prendere posizione.




Tremmilia e le 501 villette da realizzare, oggi nuovo capitolo in Consiglio. L'ultimo?

Il Consiglio Comunale di Siracusa torna oggi in aula. Punto caldo all’ordine del giorno,  il piano attuativo per l’insediamento di 501 alloggi di edilizia convenzionata a Tremmilia. La Regione avrebbe già nominato un commissario ad acta, che potrebbe sostituirsi ai consiglieri per decidere su questa vicenda, sulla quale in molti sembrerebbero non volersi esporre  nè assumere decisioni. Il “via libera” scatenerebbe la reazione degli ambientalisti, quella dei sostenitori del progetto nell’eventualità opposta. Il funzionario nominato da Palermo sarebbe Mario Mennia.
Nel caso in cui fosse concesso l’ok al piano di insediamento, il consorzio di cooperative edilizie che propone il progetto si farebbe carico di interventi pubblici che attualmente rimangono delle incompiute, a partire dal canale di Gronda di Epipoli.
Il Consiglio dovrà anche pronunciarsi sull’approvazione di un’integrazione all’articolo 3 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio e delle Commissioni. Ma sono previste anche discussioni sull’appalto per gli asili nido, proposto da Simona Princiotta, e sull’interruzione dell’assistenza domiciliare agli anziani e ai diversamente abili, promosso da Salvatore Castagnino.




Portopalo, 100 migranti in una nave all'ancora

La lunga giornata degli sbarchi è cominciata trenta minuti dopo la mezzanotte. Nei pressi della spiaggia di Morghella (Pachino) il titolare di un lido ha segnalato la presenza di un barcone di migranti. Un motopesca in ferro di 25 metri, all’ancora a pochi metri dalla riva.  A bordo 100 immigrati siriani, afghani, iracheni e iraniani. Tra loro, 13 donne e 21 minori.
Sul posto è intervenuta una motovedetta di Portopalo. Il comandante Giuseppe Stella sarebbe salito a bordo per prendere i comandi della nave all’ancora che ha poi condotto sino al molo del comune siracusano. Qui sono avvenute le procedure di sbarco e identificazione. Non sono segnalate emergenze mediche e casi di ricovero in ospedale.

(foto: repertorio)




Sbarco a Siracusa: salvati nella notte, in circa 250 arrivati al Porto Grande

Giornata “calda” nel siracusano sul fronte dell’immigrazione. Sono arrivati poco dopo le nove di questa mattina al Porto Grande circa 250 stranieri, soccorsi nella nottata a 150 miglia dalle coste del capoluogo. Due le motovodette della Guardia Costiera che si sono occupate del trasbordo, una partita da Siracusa e l’altra da Pozzallo.
Sul molo proseguono  le operazioni di prima assistenza e  di identificazione. Allo studio le possibili destinazioni dei migranti. I centri sono sotto pressione in queste ultime ore e non è da escludere che si possa ancora una volta optare anche per Sala Randone.




Immigrazione, il vescovo di Noto destina all'accoglienza strutture della Chiesa

“Aprite con coraggio i conventi chiusi alla solidarietà”, ha detto Papa Francesco. E il vescovo di Noto, Antonio Staglianò, parte da quelle parole per lanciare un nuovo appello al clero della sua diocesi. “Vi chiedo di aprire il vostro cuore, di acuire la vostra intelligenza e sapienza, per uno sforzo ulteriore (e più grande) nell’accogliere i fratelli profughi che sbarcano nelle nostre coste, intensificando ciò che già spontaneamente si fa”, scrive mons. Aglianò.
Che invita le parrocchie e le comunità religiose a verificare le loro possibilità attuali di accoglienza, in termini di strutture idonee e già pronte e, soprattutto, di un’adeguata rete di volontariato per l’accompagnamento. “Chiedo ai Vicari foranei di fornire al più presto una mappatura di queste strutture. Le varie ipotesi potranno poi essere meglio precisate attraverso un raccordo con la Caritas diocesana”. La Diocesi di Noto ha istituito una Commissione tecnica che dovrà interloquire con le Prefetture di Siracusa e di Ragusa.
Sostegno economico a simili iniziative arriverà dalle offerte dell’Avvento di fraternità, annuncia ancora il vescovo di Noto.




Archeologia: carico d'avorio scoperto nel relitto Stentinello

La scoperta archeologica è di notevole importanza: un carico d’avorio destinato ad alimentare il ricco artigianato della Siracusa greca.  Almeno cinque zanne di elefante “di varia lunghezza”, sono state rinvenute  nel relitto di Stentinello, identificato nelle acque tra Santa Panagia e Thapsos diversi anni addietro.
La Soprintendenza del Mare della Regione siciliana  ha intrapreso una campagna di studi che ha permesso di documentare la presenza di una gran quantità di resti di anfore del tipo Corinzio databili tra il IV e gli inizi del III secolo avanti Cristo.  Ma nessuno sospettava che tra i resti del carico di anfore vi fosse il prezioso carico di avorio, fortunosamente rinvenuto.
Le zanne sono attualmente in corso di restauro presso i laboratori della Soprintendenza del Mare a Palermo. Il paleontologo siracusano Salvo Chilardi si sta occupando, invece, del loro studio.

(foto: Ansa)




Sala Randone, oggi lo sgombero dei migranti che vi hanno passato la notte

E Sala Randone si adatta ancora in centro di prima accoglienza per migranti. In poco più di 190 hanno trascorso la notte su giacigli di fortuna all’interno del contenitore culturale di via Malta. Sono alcuni dei siriani arrivati l’altra notte a Siracusa. I centri di accoglienza “regolari” sono al collasso. E in attesa di nuovi accreditamenti – che spettano alla Prefettura – ci si adatta con quello che offre il territorio.
Ovvero Sala Randone, prima chiesta al Comune per svolgere al chiuso alcune procedure di identificazione e poi divenuta, in pratica a tutti gli effetti, un centro di prima accoglienza non ufficiale.
Oggi ci sarà lo sgombero e i migranti saranno alloggiati in altre e più idonee strutture. Dall’amministrazione comunale mostrano crescente insofferenza per la “nuova” (temporanea?) scelta di destinazione d’uso. Il sindaco parla di situazione igienica al limite: all’intero di Sala Randone ci sono solo due bagni. E continua a ricordare come a breve dovrebbero partire i lavori già finanziati per rendere sempre più accogliente la sala. Accogliente si, ma per spettacoli e spettatori.




Scontro sull'Inda. Il "quasi" supporto della Prestigiacomo per Garozzo

Arriva dal centrodestra un “imprevisto” sostegno alla battaglia del sindaco di SIracusa, Garozzo, per una ripresa ordinaria della governance dell’Inda. E arriva da uno degli esponenti principali del partito di Silvio Berlusconi: l’ex ministro Stefania Prestigiacomo.  “Il centenario dell’Istituto nazionale del Dramma Antico deve essere una grande occasione di rilancio della città”, esordisce la parlamentare Pdl. “I tempi così lunghi stanno compromettendo l’opportunità di riproporre Siracusa come grande capitale della drammaturgia antica nel mondo. Il centenario deve celebrare un’eccellenza costruita nella nostra città attraverso un secolo di lavoro e di elaborazione culturale teatrale originalissima. Credo che la classe dirigente siracusana, io per prima, deve impegnarsi al massimo per non vanificare questa ricorrenza”.
In fondo, già in passato, proprio il centrodestra aveva chiesto con forza – riguardo all’attuale fase di commissariamento – che fosse il sindaco della città a ricoprire il ruolo di presidente dell’Inda.
“Ci ritroviamo senza un sovrintendente per colpa di un pasticcio da addebitare all’ex ministro Ornaghi”, attacca la Prestigiacomo. Che gradisce l’iniziativa di Garozzo ma che definisce “paradossale che oggi un sindaco del Partito Democratico rivendichi la presidenza Inda che il governo Prodi, con il ministro Veltroni, avevano allontanato da Siracusa. Ma Garozzo ha comunque ragione a rivendicare il ruolo della città nel Dramma Antico. Se ritiene anche con un atto di diffida al ministro per i Beni Culturali”.
Anche l’ex ministro chiede che Roma acceleri sul nuovo statuto con la riduzione prevista dei componenti il cda. “E se il ministero risolverà la questione  e rinominerà un nuovo consiglio entro dicembre, non ci sarà bisogno di una proroga per il commissario Giacchetti”.
Poi, sibillina, la Prestigiacomo puntualizza “un’ultima cosa, per chi ipotizza mie ingerenze nella gestione degli spettacoli: la politica ha dei ruoli, ma non certo artistici, e spero non sia una colpa andare in vacanza a Panarea”.




Dramma Antico, il sindaco diffida il ministero

Chi alla guida dell’Inda? A chi l’onore e l’onore di presiedere alle decisioni che sovrintendono al prossimo ciclo di rappresentazioni classiche (che coincide con il centenario dell’Istituto del Dramma Antico, ndr)? Le risposte possono essere diverse, almeno due. Dipende dalla prospettiva da cui si guarda la vicenda.
Se si tengono in considerazione le ultime disposizioni ministeriali, almeno fino a dicembre l’Inda è commissariata. Quindi tocca al Commissario Straordinario guidare la macchina organizzativa. E lui è Alessandro Giacchetti, nominato ad aprile dal ministro Ornaghi e scelto perchè, a quel tempo, anche commissario del Comune di Siracusa. La nomina è valida fino a fine dicembre, a titolo gratuito ed a meno di passi indietro – poco probabili – destinata a durare sino alla scadenza. E forse anche destinata a prolungarsi.
Ma adesso un sindaco c’è e se si guarda alla vicenda dalla parte dello Statuto dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, il primo cittadino ne è il presidente. Un presidente senza nulla da presiedere, fin tanto che rimarrà un commissario all’Inda (funge anche da Cda, ndr).
Il sindaco Garozzo ha annunciato nelle scorse ore di voler partire all’attacco del Ministero dei Beni Culturali. Allo studio, una diffida per chiedere la rimozione del commissario straordinario e il ripristino delle “condizioni ottimali per la governance della Fondazione”. “Dopo 100 anni di storia dell’Inda – tuona il sindaco – non è più tollerabile l’atteggiamento del ministero. Abbiamo mantenuto per oltre 3 mesi un bon ton istituzionale che a questo punto deve necessariamente venir meno. Ho appreso di decisioni maturate in ambienti legati al Pdl. Siamo stanchi di questo modus operandi. Adesso la città va difesa seriamente”. Ma fare affidamento solo sullo statuto potrebbe rivelarsi poco efficace. L’Inda è stata toccata dalla spending review e quella legge ne modifica la composizione del consiglio di amministrazione. L’organo di amministrazione della Fondazione dovrebbe passare da 8 a 5 componenti. Quindi ne va elaborato uno di nuovo di Statuto, a Roma, per renderlo rispondente alle nuove disposizioni. E tra acquisizione di pareri, verifiche e controlli varii di tempo potrebbe passarne. Anche oltre dicembre.