Bomba carta al Talete, indagini sul folle gesto: sospetti su due giovani in scooter

Si stanno esaminando i filmati di varie telecamere di videosorveglianza, alla ricerca di elementi utili all’identificazione degli autori del grave gesto avvenuto ieri sera sulla terrazza del parcheggio Talete. Una bomba carta è stata fatta esplodere contro una panchina. Dato l’orario, non erano ancora le 21, sul posto c’erano anche alcuni turisti. Il sordo boato, amplificato nella sottostante area parcheggio, ha creato autentico terrore. Una coppia di turisti ha avuto una crisi di panico, finendo preda di un irrefrenabile pianto.
Le indagini sono state affidate alla Polizia di Stato. Al momento, pochi gli elementi noti. C’è la testimonianza di uno dei vigilanti presenti nel parcheggio che ha parlato di due giovani a bordo di uno scooter. Quello seduto alle spalle del guidatore, avrebbe avuto in mano anche una seconda bomba carta.
Sconfortato l’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco. “Sono senza parole, ancora una volta sono stati danneggiati i beni pubblici. Mi spiace moltissimo per i turisti che si trovavano lì”.
Sono numerosi gli episodi di piccola criminalità commessi negli ultimi giorni a Siracusa. La Borgata la zona più colpita, tra aggressioni, bivacchi, molestie e fuochi d’artificio. Sale l’allarme sociale, con i residenti sempre più preoccupati.




Targa per la Guerra Barbaresca, Soprintendenza: “Ok anche se Siracusa non fu rilevante”

Piccola storia curiosa. Su richiesta dell’Ordine navale americano, la commissione toponomastica del Comune di Siracusa ha deliberato l’apposizione di una targa commemorativa sul muraglione del Foro Vittorio Emanuele II, alla Marina. Verrà piazzata nei pressi del magazzino di torre dell’Aquila per commemorare il “sostegno offerto dalla città di Siracusa nel corso della prima guerra Barbaresca”. Un tributo di memoria da parte della U.S. Navy per ricordare la “Barbary War”, la prima guerra combattuta dagli Stati Uniti d’America al di fuori dal territorio americano. Era il 1802 e gli States si trovarono costretti a contrastare le potenze costiere del Maghreb: il Sultanato del Marocco e le reggenze di Algeri, Tripoli e Tunisi. Il Regno di Sicilia offrì agli americani – tra l’altro – l’utilizzo dei porti di Messina, Catania e Siracusa. Una storia poco nota a queste latitudini e che quella targa commemorativa in qualche modo farà emergere.
La richiesta ha ottenuto il parere positivo della Soprintendenza di Siracusa che, però, non nasconde una qual certa sorpresa: “si esprime parere favorevole all’intervento – si legge nel documento – nonostante non sia rilevante il coinvolgimento del porto di Siracusa nell’evento bellico della Prima Guerra Barbaresca”. A quanto pare, però, merita comunque una targa. Anche perchè nel cimitero areligioso nel parco tutto attorno al museo regionale Paolo Orsi, ci sono anche le tombe di alcuni militari statunitensi che perirono in quella guerra.

foto di Christian Chiari




Troppa sporcizia, la fiera del mercoledì va sospesa? Favorevoli e contrari in giunta comunale

Sono 15 i netturbini che ogni mercoledì vengono impegnati per ripulire piazzale Sgarlata e San Metodio, riempiti da rifiuti vari lasciati dagli operatori del mercato settimanale. Ci mettono tra le due e le tre ore per riportare in condizioni decenti gli spazi pubblici, inseguendo buste e bustine di plastica, raccogliendo resti di frutta e verdura, cartoni e rifiuti vari lasciati direttamente sui luoghi e senza troppo cura.
Una situazione non più tollerabile. Se ne discute da anni ma la soluzione non si trova. Eppure sono state lanciate varie iniziative spot ma non appena si sono spente le attenzioni, tutto è tornato come prima. Al punto che, di fronte alla situazione ormai compromessa, appare necessario un intervento forte e radicale del Comune di Siracusa. Come? Chiudendo con ordinanza la fiera a cui partecipano oltre 300 ambulanti. Un provvedimento deciso, per una o due settimane come chiaro avvertimento: o si rispetta Siracusa ed i siracusani, conferendo in maniera ordinata i rifiuti, oppure qui non si vende.
Una soluzione che incontra il favore dell’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco. L’aveva già prospettata ai colleghi di giunta, indicando in due settimane il periodo di stop in grado di far comprendere a tutti che Palazzo Vermexio non vuole più tollerare certi comportamenti. Anche l’assessore all’Igiene Urbana, Salvo Cavarra, non disegna questo tipo di intervento. “Sarebbe un segnale”, conferma. D’altronde, le operazioni di pulizia straordinaria necessarie ogni settimana per ripulire quegli spazi ridotti a enorme discarica sottraggono 15 netturbini e diversi mezzi all’ordinario servizio a favore del resto della città. Insomma, intollerabile.
Il cerino passa allora alle Attività Produttive, il settore che potrebbe disporre la chiusura temporanea della fiera del mercoledì. L’assessore Edy Bandiera si mostra prudente. “Sono d’accordo che serva un intervento. Ma non possiamo punire tutti a causa della presenza di una cinquantina di operatori commerciali sporcaccioni. Si facciano prima gli altri passaggi”, dice Bandiera. E chiarisce: “ad esempio, vengano alle 13 i Vigili Urbani a seguire le operazioni di smontaggio delle bancarelle. E a tutti quelli che lasciano mostruose quantità di spazzatura non differenziata si facciano le multe e, in caso di recidiva, si sospendano quelle licenze. Se non basta neanche questo, allora valuteremo lo stop della fiera”.
Per la verità, esperimenti di questo tipo sono già stati tentati in passato. Il risultato è sempre lo stesso. Magari, con coraggio, è l’ora di provare qualcosa di più incisivo e che non permetta a nessuno di nascondersi dietro divisi tra civili ed incivili. Il problema, d’altronde, ha una diffusione evidente – basti vedere foto e video – che viene difficile ritenere che la maggioranza sia quella dei “buoni”.


Diversi consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, condividono. “L’amministrazione comunale sospenda subito le licenze agli ambulanti di piazza Sgarlata, almeno per una settimana!”, incalza Paolo Cavallaro (Fdi). “È necessario un segnale forte, per provare a sensibilizzare gli ambulanti al rispetto del territorio e per dare un esempio di fermezza e rispetto delle regole a tutti i cittadini che quotidianamente si impegnano nella corretta raccolta differenziata dei rifiuti. Tutti gli appelli sono caduti nel vuoto e nulla può giustificare questo comportamento, nel silenzio di chi dovrebbe far rispettare le regole”.




Solarino, teorie e complotti. Sul ritorno del Consiglio comunale è scontro Carta-Germano

La sentenza del Cga con cui torna in carica il Consiglio comunale di Solarino diventa subito tema di scontro politico. Scintille tutte interne al centrodestra: da un parte il primo cittadino Peppe Germano (Noi Moderati), dall’altra il deputato regionale e sindaco di Melilli, Giuseppe Carta.
A dare fuoco alle polveri è Germano, con un video comparso sui social poche ore dopo il pronunciamento del Consiglio di Giustizia Amministrativa. “La sentenza – dice – dà ragione ai consiglieri di opposizione e ci coglie di sorpresa. Non commento la sentenza, prendo atto della decisione dei giudici che comporterà il ritorno del Consiglio comunale”. E poi l’affondo: “il ribaltone dei prestigiatori della politica farà sì che il sottoscritto votato da voi non potrà governare come da voi richiesto. Non è un torto al sindaco ma uno smacco alla città che deve sapere e ricordare che c’è un fantasma venuto da Melilli che vuole a tutti i costi prendersi la città”.
Manca solo il nome, ma l’indicazione è chiara. Il bersaglio è Carta ed il suo Mpa. “Chiamate i ghostbuster…”, liquida con una battuta proprio Carta. “Vince la democrazia contro l’arroganza e la presunzione di una parte della politica oggi rappresentata dall’attuale sindaco di Solarino che, con l’utilizzo distorto delle regole, ha buttato fuori i consiglieri eletti dai solarinesi, proclamati dallo Stato; i quali, lo ricordiamo, furono fondamentali per la sua elezione dopo la sconfitta di 5 anni prima. Questo stupro è stato risolto dai giudici del consiglio di Stato per la Sicilia”, aggiunge. Le accuse a lui mosse da Germano? “Goffo tentativo di distrarre deliberatamente, su altri argomenti, l’attenzione dell’opinione pubblica. Archiviamo questa triste pagina e torniamo a vivere in democrazia anche a Solarino”. Rimane un sassolino, subito tolto: “viene lecito chiedersi: cosa penseranno i sei consiglieri comunali che si sono dimessi per attuare la strategia pensata a tavolino per salvaguardare la poltrona del sindaco? Quale sarà il futuro di questi consiglieri, anche loro eletti dai solarinesi?”.




Notti brave alla Borgata: petardi, fuochi d’artificio, liti e schiamazzi. Minorenne denunciato

Vivere nei pressi di piazza Santa Lucia, alla Borgata, è diventato davvero difficile. I residenti della popolare area sono stanchi. Ed a più voci raccontano di quello che, oramai, accade nottetempo. Puntualmente, a mezzanotte vengono esplosi fuochi d’artificio. Anche rumorosi petardi che, spiegano quanti vivono attorno alla piazza, “fanno tremare i palazzi”.
Indice puntato contro un gruppo di ragazzini che avrebbero preso a trascorrere così le loro nottate. Con urla, schiamazzi e qualche lite. I residenti sono esasperati. “Non ce la facciamo più a vivere in questo contesto di degrado, la mattina dobbiamo alzarci per andare a lavoro e abbiamo alle spalle solo poche ore di sonno per colpa di questi balordi”. La richiesta, comprensibile, è di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.
E la Polizia di Stato risponde presente. Nella notte appena trascorsa, ad esempio, gli agenti sono intervenuti proprio in piazza Santa Lucia ed hanno denunciato un minorenne. Aveva acceso ed esploso petardi per festeggiare, in maniera evidentemente impropria, il suo compleanno. Festa grande, con una decina di batterie di giochi pirotecnici. Una esplosione rumorosa e continuata, finita anche in diversi video social
La Questura di Siracusa ha concentrato le sue attenzioni sui troppi casi lamentati dai residenti della Borgata. Le pattuglie sono impegnate in continui controlli per contrastare l’avanzata di fenomeni vari di degrado urbano. Solo nell’ultima settimana, sono state tre le operazioni straordinarie di controllo del territorio, con il ricorso anche all’Anticrimine. La legalità vuole riprendersi il suo spazio e chi vive in Borgata applaude al passaggio degli agenti.




Il relamping che lascia al buio Siracusa, ora tocca a via Polibio. Ma le promesse correzioni?

Continua il relamping, ovvero la sostituzione degli impianti di illuminazione pubblica di Siracusa: dalle lampade a incandescenza ai nuovi led. E continuano le polemiche che accompagnano, sin dall’avvio, la complessa operazione che il Comune di Siracusa ha affidato ad Enel X, attuale gestore del servizio.
Dopo le forti lamentele in Borgata, quartiere piombato quasi nell’oscurità con l’arrivo delle padelle a led, tocca adesso ai residenti di via Polibio. “Prima ci hanno tolto i posti auto con la scusa della riqualificazione e ora ci lasciano anche al buio”, si sfogano alcuni. In effetti, quando al pomeriggio scende l’oscurità, l’illuminazione pubblica è crepuscolare. Il sistema cut-off, cioè luce a taglio che cade dritta per dritta dalla lampada alla strada, non arriva ad assicurare buona illuminazione ai lati della via e sui marciapiedi. “Così si alimenta l’insicurezza, per i cittadini e per la circolazione stradale”, raccontano alcuni passanti appena usciti da una delle attività commerciali presenti nella zona.
La scelta del rapporto di 1:1 nella sostituzione dei corpi illuminanti non convince. Era prevedibile che passando dalle vecchie lampade ad incandescenza che spargono luce a 360° al raggio led si sarebbe prodotto un simile risultato. Forse, vedendo l’andazzo, sarebbe convenuto un rapporto doppio: due elementi led per ogni vecchia lampada. Come, ad esempio, è avvenuto in viale Tisia dove strada, marciapiedi e portoni sono ugualmente tutti illuminati (a led).
L’amministrazione comunale ha preso atto del problema. Ed a febbraio scorso aveva annunciato in Consiglio comunale una “rivisitazione” del sistema di illuminazione pubblica. Il vicesindaco, Edy Bandiera, ha riconosciuto l’esigenza di correzioni. Doveva, quindi, essere abbozzato un nuovo percorso da avviare per risolvere il problema e rendere l’illuminazione pubblica efficiente. “Condivido le rimostranze dei cittadini – disse Bandiera in quella occasione – ma l’amministrazione comunale non è inerte sulla questione, tanto che in alcune aree abbiamo già incrementato le luci a led o stiamo progettando interventi risolutivi. In alcuni casi il deficit di illuminazione è importante e prevediamo il raddoppio dei corpi illuminanti. Disponiamo, a seguito di sopralluoghi, di un elenco di strade su cui lavorare”.
A vedere, però, come ad ottobre sono stati condotti i lavori di relamping in via Polibio e corso Gelone, rimane il sospetto che la “correzione” sia ancora solo su carta.




Lavori in autostrada fino a marzo 2025, più sicurezza con il guardrail in calcestruzzo

Lavori sulla Siracusa-Catania, in particolare nel tratto siracusano dove sono in corso le operazioni di sostituzione del vecchio guard-rail metallico. Al suo posto, vengono piazzati i nuovi jersey in cemento e calcestruzzo che offrono una maggiore garanzia di sicurezza. I lavori sono in corso da diverse settimane e, di tratto in tratto, interesseranno tutta la porzione “datata”, sino all’immissione nella Siracusa-Gela.
La presenza di mezzi ed operai sulla sede stradale comporta ancora strettoie e rallentamenti che – specie nelle fasce più trafficate – mettono alla prova la pazienza degli automobilisti di passaggio. Secondo il cronoprogramma, i lavori dovrebbero concludersi entro la prima decade di marzo del 2025. Per tutto il mese di settembre i lavori sono stati sospesi, come richiesto per via del G7 Agricoltura di Siracusa.
L’intervento, spiegano fonti di Polizia Stradale, non potevano essere ulteriormente rinviati. La nuova barriera di sicurezza modulare è una necessità, imposta anche dagli standard europei. Troppe volte, in caso di incidenti, alcuni mezzi, in particolare quelli più pesanti, hanno “superato” la timida opposizione del vecchio spartitraffico metallico, causando molti e comprensibili problemi. Per minimizzare quegli inconvenienti alla voce sicurezza, ecco allora il progetto di sostituzione della barriera divisoria capace di assicurare una maggiore capacità – in caso di sinistro – di prevenzione dei salti nella corsia opposta e conseguente scontro frontale.

foto: Ivan Sortino




La scandalosa Fiera del Mercoledì, festival settimanale dell’abbandono (consentito) di rifiuti

C’è un aggettivo che rimbalza tra tempia e tempia quando ci si ritrova a seguire le fasi finali del mercato settimanale di piazzale Sgarlata, a Siracusa: scandaloso. E’ scandaloso vedere in che condizioni vengono lasciati i luoghi; è scandalosa la quantità di spazzatura lasciata in terra dai venditori; è scandaloso con quanta libertà si tollerino certi atteggiamenti; è scandaloso costringere i residenti a vivere settimanalmente questa situazione; e, per sintesi, è proprio scandalosa questa situazione.
D’accordo, in poco meno di mezz’ora personale e mezzi Tekra puliscono i luoghi. Ma è paradossale che serva un piccolo esercito di netturbini per riparare al guasto prodotto da venditori ambulanti a cui non interessa, evidentemente, prendersi cura del loro stesso luogo di lavoro. D’accordo, ci sono delle scusanti: un numero di bidoni per i rifiuti insufficienti, sacchetti distribuiti forse in maniera non capillare. Ma davvero vogliamo prenderci in giro e pensare che bastino questi alibi per giustificare l’abbandono di spazzatura – atteggiamento costante e strafottente – che insozza ogni mercoledì la vasta area da piazzale Sgarlata a San Metodio?
Siccome il rispetto dei luoghi in cui si vive o lavora è fondamentale e siccome ancor più fondamentale è il valore dell’esempio – il cittadino vede e impara – perchè il Comune di Siracusa non decide finalmente di dare un segno della sua presenza? Invitiamo gli assessori e gli uffici competenti – Attività Produttive, Igiene Urbana e Polizia Municipale – ad un’operazione di giustizia ed equità. Basta appelli e opere di convincimento morale. Si sospendano, a tempo o in via definitiva, le licenze di quanti pensano di poter fare ciò che vogliono.
Sporcare senza vergogna solo perchè dopo interviene un esercito di pulizieri non può e non deve nascondere le responsabilità degli operatori e di chi dovrebbe occuparsi del controllo e della tutela. Anche dal mercoledì passa la civiltà.




Violento scontro in traversa Cozzo Villa, giovane centauro lotta tra la vita e la morte

Si trova ricoverato in rianimazione, con la prognosi sulla vita riservata, l’uomo rimasto coinvolto nel grave incidente avvenuto nella serata di ieri lungo la Statale 115. Era in sella ad una moto che – secondo quanto ricostruito dalla Municipale – stava muovendosi da Cassibile verso Siracusa. Lo scontro con un’auto che procedeva in senso opposto, all’altezza di traversa Cozzo Villa, già tristemente teatro di sinistri. La donna alla guida della vettura avrebbe dichiarato di non aver letteralmente visto la moto che sopraggiungeva.
Una mancata precedenza all’incrocio potrebbe essere stata la causa del sinistro anche se non è stato possibile confermare l’ipotesi in mancanza di elementi validi a disposizione della Polizia Municipale che si è occupata dei rilievi. Altri elementi in fase di valutazione da parte dell’organo accertatore sono anche il dato relativo alla velocità tenuta dai due mezzi e il funzionamento dei rispetti impianti di illuminazione.
Il centauro era cosciente ma molto dolorante all’arrivo dei soccorsi. Trasportato in codice rosso all’ospedale Umberto I di Siracusa si trova adesso in terapia intensiva. Decisive, secondo fonti sanitarie, la prossime 24/48 ore.




Incidenti stradali a Siracusa, i numeri dell’emergenza: 398 sinistri, 7 morti, 544 feriti

Secondo i dati elaborati da Aci ed Istat, nel corso del 2023 sono stati 398 gli incidenti stradali avvenuti a Siracusa. In media, poco più di uno al giorno. Hanno causato 7 decessi (tasso mortalità 17,59) e ben 544 feriti. Il numero principale di sinistri si è registrato lungo le strade urbane, all’interno quindi dell’abitato cittadino: 340 (5 morti e 452 feriti). Lungo strade provinciali o stradali gli altri gravi incidenti (40, 2 morti e 67 feriti). Appena 3 in autostrada (4 feriti) ma questo dato è inficiato dalla classificazione atipica del tratto iniziale della Siracusa-Catania fino allo svincolo di Augusta, quando inizia la vera e propria autostrada. I pedoni investiti nel corso del 2023 sono stati 31 (con loro tasso di corresponsabilità al di sotto del 20%, ndr), con 2 decessi.
Coinvolti negli incidenti stradali, in totale, 700 veicoli tra auto, bus, moto, bici, motopattini, ecc. Di questi, ben 289 mezzi sono entrati in “contatto” lungo un rettilineo, 255 in un incrocio, 51 in curva e “appena” 50 nelle tanto criticate rotatorie. Curiosità: sono state 12 le biciclette coinvolte in incidenti di varia natura, avvenuti a Siracusa nel 2023; 3 i monopattini e 2 le bici elettriche.
Interessante anche soffermarsi sulle cause presunte di incidente. Nel 42,72% dei casi sarebbe colpa del mancato rispetto dei segnali stradali (stop, dare precedenza, etc); nel 20,12% dell’alta velocità; quindi mancato rispetto della distanza di sicurezza (10,53%); mentre solo il 5,88% sarebbe causato da guida distratta secondo i dati Aci-Istat.
Il giorno “peggiore” della settimana per il numero di incidenti a Siracusa? Il venerdì, con una media di 70 scontri.

foto archivio