Siracusa. "Scafisti di terra": undici ordinanze di custodia cautelare. Le interviste con gli investigatori

Sono undici, tutti eritrei e – secondo le accuse – avrebbero gestito da Siracusa, Catania e Milano un’accoglienza parallela e illegale a quei migranti che, una volta giunti sulle nostre coste, si davano alla fuga o tagliavano la corda dai centri di accoglienza. Un “disturbo” per il quale si facevano pagare, anche profumatamente.
Veri e propri”scafisti di terra” che avrebbero operato attraverso una rete ben radicata sul territorio, in particolare Siracusa. Sono stati fermati nelle prime ore di oggi, dagli uomini della squadra Mobile di Siracusa e Catania con la collaborazione dello Sco nell’ambito dell’operazione battezzata “Tessa”.  Misure cautelari chieste dal Gip di Catania al termine di attente indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania in stretto raccordo con la Procura di Siracusa.  Gli undici sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla permanenza irregolare sul territorio italiano.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la rete parallela “accoglieva” i migranti irregolari in abitazioni o strutture fatiscenti nella loro disponibilità. Dopo aver intascato il denaro per il “disturbo”, provvedevano al loro trasferimento finale, principalmente verso paesi del Nord Europa dove ad attenderli c’erano già amici o parenti integrati nella nuova realtà. Il costo di ogni notte a Siracusa – comprensivo del viaggio a Milano – oscillava tra i 200 e 400 euro. Altri duemila circa per raggiungere la destinazione finale. L’escamotage per fuggire dai centri di accoglienza era spesso quello di un finto malore per finire ricoverati in ospedale. Da qui, la fuga. Alcuni pedinamenti operati dai poliziotti hanno permesso di scoprire dettagli ulteriori dell’organizzazione della cellula siracusana. Decisive anche le intercettazioni telefoniche, rese complesse dall’utilizzo di un dialetto eritreo di non facile interpretazione. Tracciati anche spostamenti di denaro per i pagamenti, effettuati attraverso società di money transfer internazionali. Ma il grosso delle somme veniva “spostato” con il sistema della, basato sulla fiducia. Quattro persone diverse trasportavano materialmente il denaro che, senza lasciare traccia, si spostava dall’Italia sino al luogo di arrivo. Nei giorni “caldi” degli sbarchi, gli indagati arrivavano a guadagnare fino a mille euro al giorno. I migranti erano già a conoscenza di questa organizzazione, tant’è che diversi eritrei giunti in Italia sono stati trovati in possesso di numeri telefonici riconducibili ai soggetti fermati.
Le indagini sono partite  in concomitanza dell’esponenziale aumento di sbarchi nel siracusano nel corso del 2013. Circa 1600 eritrei sono giunti a Siracusa con i viaggi della speranza. Poi, grazie a una organizzazione gestita da connazionali già presenti sul territorio italiano, si spostavano a Milano da dove riuscivano a partire in direzione delle agognate destinazioni europee.
Nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari, presso le abitazioni di alcuni degli indagati sono stati rintracciati 5 cittadini extracomunitari, alcuni dei quali privi di documenti, la cui posizione, in relazione alla regolarità della loro presenza sul territorio nazionale è al vaglio dell’ufficio Immigrazione. Ai domiciliari sono stati posti Melake Andebrahn (classe 1987) e Angosom Resom  (classe 1982), residenti a Siracusa e Yoel Tesfamechale (classe 1983) residente a Milano.
Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altri quattro eritrei.  Al momento, altri tre sono ricercatiper la notifica dell’obbligo di presentazione e uno destinatario della misura degli arresti domiciliari.




Siracusa. Le immagini dell'operazione Tessa: arresti in Ortigia

Operazione Tessa (leggi qui), su SiracusaOggi.it le immagini degli arresti operati dalla squadra Mobile di Siracusa nelle prime ore del mattino. Agenti impegnati in Ortigia dove hanno rintracciato e posto ai domiciliari Melake Andebrahn (classe 1987) e Angosom Resom  (classe 1982), due degli elementi ritenuti di spicco nell’organizzazione di eritrei.




Siracusa. Per l'Inda dalla Regione appena 78 mila euro. Vinciullo: "Dopo la missione romana di Crocetta ne riparliamo"

La scure della commissione bilancio dell’Ars si è abbattuta sull’Inda. All’Istituto Nazionale del Dramma Antico assegnato un contributo di 78 mila euro come da piano triennale, più qualche altro spicciolo per la scuola di teatro. Numeri ridotti all’osso ma che potrebbero essere rivisti al rialzo al rientro di Crocetta dalla sua missione romana.
Un emendamento del deputato Enzo Vinciullo, approvato dall’aula nelle settimane scorse, prevedeva un contributo pari a 693 mila euro. Al momento, però, dopo il pasticcio finanziaria, uffici regionali costretti a grattare fondi da ogni dove. A farne le spese, per il momento, anche l’Istituto siracusano peraltro nell’anno del Centenario.




Siracusa. Qualità dell'aria, una nuova centralina al camposcuola. Sinergia Arpa-Comune: in 90 giorni i primi dati

Miasmi, sostanze inquinanti e più in generale qualità dell’aria. E’ sempre un argomento di grande attualità a Siracusa. La rete di monitoraggio è affidata da anni alla Provincia Regionale. Da oggi, però, entra nel campo anche il Comune che si dota di un nuovo sistema di controllo: una centralina mobile, gestita in sinergia con l’Arpa. Il nuovo apparato consente un rilevamento più dettagliato delle sostanze inquinanti, su tutte le pm 2,5 (polveri sottili) e sostanze odoripare di particolare fastidio. Un primo passo avanti nel contrasto agli inquinanti, partendo dal rilevamento della loro presenza nell’aria, che segue le polemiche sulla rete di controllo sollevate dal presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, e in parte confermate da Arpa Sicilia. La centralina mobile è stata piazzata all’interno del campo scuola Pippo Di Natale. Una scelta non casuale perchè per ottenere dati più oggettivi possibili la centralina va piazzata nelle vicinanze e non negli immediati pressi di trafficate arterie cittadine, come proprio l’incrocio alle spalle del Di Natale.
In novanta giorni pronti i primi dati a campione. Saranno resi immediatamente pubblici e facilmente “leggibili” dai tecnici Arpa. Il Comune di Siracusa, sulla scorta dei risultati, valuterà l’adozione di collegate misure per diminuire l’impatto di determinati inquinanti urbani sulla qualità dell’aria.
All’incontro di presentazione dell’iniziativa, intervenuti l’assessore all’ambiente Francesco Italia, l’assessore allo sport, Maria Grazia Cavarra, il presidente della commissione Ambiente Gianluca Romeo e il presidente della consulta giovani oltre ai tecnici Arpa e al consulente comunale (a titolo gratuito) per la qualità dell’aria.




Siracusa. La curatela di Sai 8 attacca le pubbliche amministrazioni e lancia l'allarme: "acqua razionata"

La curatela fallimentare di Sai 8 all’attacco dei Comuni e del Consorzio Ato rei di tenere “un atteggiamento contraddittorio, abusivo, irresponsabile e velleitario”. Hanno intentato oltre 50 azioni giudiziarie per ottenere la riconsegna degli impianti e  “come dimostra l’odierno rifiuto del comune di Lentini di ricevere la consegna dell’impianto di depurazione fognaria, non accolgono l’invito della Curatela a riprendere la gestione diretta o tramite consorzio di tutto il servizio idrico integrato della provincia di Siracusa, nè sono disposti a coprire le perdite gestionali del fallimento, che ammontano a 630 mila euro mensili”.
Una inattività delle pubbliche amministrazioni che, secondo i tre curatori,  “creerà gravissimo danno ai cittadini della provincia di Siracusa che rischiano di rimanere senz’acqua o di avere l’acqua razionata”. Un allarme lanciato insieme alla considerazione che pensare di gestire il servizio idrico con costi inferiori a quelli odierni sarebbe velleitario. Pesa la costante crescita del costo dell’energia elettrica e la fatiscenza della rete idrica provinciale che obbliga a pompare dai pozzi 100, con il relativo costo di energia elettrica, e distribuire meno di 40, oltre che a sostenere ogni anno più di 2,5 milioni di manutenzioni.




Calcio, SC Siracusa. Scarano e la voglia di non fermarsi più

E’ cominciata oggi, martedì, la nuova settimana dell’Sc Siracusa.  Agli ordini di mister Strano, la squadra ha lavorato alla parte atletica e tattica con partitelle a tema. Fermi per infortunio Palmiteri e Carbonaro; Pirrotta impegnato con la formazione juniores mentre Petrullo è rientrato regolarmente in gruppo.  Per tutti parla Gianluca Scarano. “Il pareggio contro la capolista Tiger è un risultato che può anche starci. Giocare senza pedine fondamentali come Carbonaro, Palmiteri e Visone non è semplice ma abbiamo dimostrato comunque buona compattezza. Forse con la squadra al completo avremmo assistito ad un’altra gara. Adesso però è il momento di guardare a domenica. A Barcellona ci aspetta l’Igea Virtus altra avversaria da affrontare col coltello tra i denti”, ha detto il centrocampista azzurro. “La striscia positiva? Non vogliamo fermarci più”. Domani allenamento al De Simone, alle 15.




Siracusa. "Acqua pubblica, indietro non si torna". Il messaggio di Garozzo prima di entrare in Commissione Bilancio Ars

Un “no” secco alla possibilità che i privati possano tornare a gestire il servizio idrico in provincia arriva anche dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Lo ribadirà oggi a Palermo, durante l’audizione in commissione regionale davanti all’assessore all’economia ed all’assessore ai servizi di pubblica utilità. “La gestione pubblica dell’acqua rimane uno dei punti programmatici della mia amministrazione e su questo non si torna indietro”, dice Garozzo. La posizione non è nuova, sin dalle prime ambasce di Sai 8 il sindaco ha propugnato un ritorno alla gestione pubblica. “Sento dire di acqua privata, di cessioni di ramo d’azienda: sappiano tutti che su questo non ci sarà mai alcuna accondiscendenza dell’Amministrazione”, il messaggio che Garozzo lancia. Ed è facile immaginare chi sia il destinatario: Caltacqua, la società nissena che – come vi abbiamo anticipato – avrebbe mostrato più di un interesse nell’acquisizione di Sai 8. “C’è da fare i conti con scelte passate scellerate che hanno prodotto milioni di debiti e fallimenti, reso servizi non ottimali e creato un carrozzone politico le cui conseguenze adesso pagano in primo luogo i lavoratori. Anche qui bisogna fare scelte a favore di chi è dipendente e che negli anni ha lavorato seriamente per il bene della città”, ha assicurato il sindaco parlando dei 150 lavoratori Sai 8 che non conoscono ancora il loro futuro.




Siracusa. Supermarket della droga, quattro arresti. I clienti acquistavano direttamente dall'auto o dal motorino

Talmente sfacciati da sentirsi sempre al sicuro. Così, nonostante i Carabinieri li stessero già tenendo sotto controllo da diverse ore, loro avrebbero continuato tranquillamente a spacciare cocaina nella zona nord di Siracusa. Un via vai di clienti che si avvicinavano direttamente con l’auto o a bordo di motorini per la veloce procedura di acquisto. I quattro sono stati arrestati e accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso.
I nomi degli arrestati: Dario Caldarella (29 anni, pregiudicato); Graziano Pasqualino Urso (20,con precedente di polizia); Alessio Schiavone (22 anni, incensurato) e Alessio Giuffrida (22, con precedenti di polizia). I quattro utilizzavano un meccanismo ben rodato: i clienti si avvicinavano e consegnavano i soldi agli arrestati i quali, a turno,  recapitavano “l’ordine” al 20enne Urso. Lui raggiungeva  un condominio vicino dove, nascosti all’interno dello stipite in marmo del vano ascensore, custodiva la cocaina già suddivisa in involucri di cellophane. I soldi venivano occultati spesso negli slip. Dopo aver documentato numerose cessioni, i Carabinieri sono usciti allo scoperto arrestando i quattro. Nella disponibilità dei quattro presunti pusher rinvenute dodici dosi di cocaina per circa dodici grammi complessivi  e centodieci euro incontanti, provento dell’attività illecita.




Siracusa. Giudici e poliziotti del Bahrain a lezione all'Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali

All’Isisc di Siracusa si è aperta oggi  la seconda fase del programma di formazione in favore dei Ministeri della Giustizia e dell’Interno del Bahrain. A dare ai partecipanti  il benvenuto all’Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali, il presidente dell’Isisc Cherif Bassiouni. “Programma di assistenza tecnica a sostegno della magistratura e del settore giustizia in Bahrain sulla protezione internazionale dei diritti umani e il rafforzamento delle capacità di indagine e di perseguimento dei crimini della procura generale” il lungo tema della seconda fase del programma di formazione che si concluderà il 16 febbraio. Vi partecipano 19 giudici e pubblici ministeri e una delegazione di 19 ufficiali di polizia del Bahrain.  La prima parte del corso si terrà a Siracusa, mentre la seconda fase prevede una serie di incontri e visite di studio, nell’ambito dei quali la delegazione dei Giudici si recherà dapprima a Strasburgo per visitare la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e il Consiglio d’Europa, e successivamente a Berlino per visitare la Corte Regionale e l’Ordine degli Avvocati. Gli ufficiali di polizia visiteranno invece il Primo Reparto Mobile della Polizia a Roma, quindi parteciperanno ad incontri organizzati dal Ministero degli Interni spagnolo a Madrid.




Siracusa. Crimine ai raggi "X": il bilancio della Questura

Siracusa, tranquilla città della provincia italiana. I numeri del 2013 illustrati dalla Questura parlano di una cittadina dove  i fenomeni criminali sono “nella norma”. Nessuna segnalazione particolare, nessun allarme. Certo, il numero delle denunce per estorsione (in calo rispetto al 2012) alimenta qualche riflessione, soprattutto se inserita nel quadro tracciato dai coordinatori delle associazioni antiracket che leggono come negativo un simile dato. Perchè se meno commercianti denunciano questo non vuol dire che il fenomeno sia in contrazione, anzi.
I numeri del crimine a Siracusa nel servizio della redazione di SiracusaOggi.it.