Battaglia per la Pillirina, c’è chi non demorde: “Comune trovi un’intesa per esproprio”

La Pillirina, la proprietà privata e il demanio pubblico; i divieti e i passaggi, i ricorsi e i recinti. Sull’annosa vicenda, iniziata con progetti di un resort e terminata con piani di restauro e recupero di caseggiati esistenti tutto attorno alla spiaggia della leggendaria “pillirina”, si sono riaccesi ultimamente riflettori e attenzioni. “Nonostante divieti di accesso, pericoli di crolli, ordinanze e interdizioni una troupe girava scene proprio sulla spiaggetta a cui ai comuni mortali è ormai vietato l’accesso”, lamenta Carlo Gradenigo, nome storico dell’ambientalismo siracusano e presidente di Lealtà&Condivisione. La troupe – precisiamo per dovere di cronaca – è quella impegnata nelle riprese a Siracusa di alcune puntate di una serie tv polacca ed è immaginabile che abbia richiesto per tempo tutte le autorizzazioni.
“Sono d’accordo con Elemata (proprietaria dei terreni, ndr) quando dice che la proprietà privata è un diritto, ma forse si ignora un diritto pubblico e che il Paesaggio rientra costituzionalmente tra i beni da tutelare, divulgare e garantire alle generazioni future. Fa un certo effetto – prosegue Gradenigo – sentire dire che la proprietà pubblico demaniale di una spiaggia fosse un ‘errore del sistema’, così come assurdo è che lo Stato ne ponga oggi rimedio cancellando 5 particelle pubbliche in favore di un privato”, attacca l’esponente di L&C che mal digerisce il lamentato accesso negato ad una porzione di terra “intrisa di cultura, storia e natura”.
Carlo Gradenigo torna a sollecitare la politica cittadina e regionale, a cui chiede di lavorare – d’intesa con il privato proprietario dell’area – per il raggiungimento di un accordo per l’esproprio delle aree da convertire in riserva naturale terrestre. Le cifre, però, appaiono fuori portata per le casse comunali. Elemata acquistò quelle aree per 3,5 milioni di euro. Difficile immaginare che potrebbe cederle per meno di 5. “Basterebbe rinunciare agli aumenti degli stipendi approvati lo scorso anno da giunta e Consiglio comunale di Siracusa (1.3 milioni di euro/anno, ndr) per coprire in pochi anni la cifra necessaria all’acquisto e passare alla storia come l’amministrazione che restituì la Pillirina ai Siracusani”, la difficilmente praticabile proposta del presidente di L&C.




In prognosi riservata dopo un incidente stradale, la sua identità è un mistero

Non ha ancora un nome il giovane tunisino ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Siracusa. Non aveva documenti con sè ed è stato registrato come “sconosciuto”. Nella tarda serata di ieri è rimasto vittima di un incidente lungo la via per Canicattini, nei pressi dello svincolo autostradale.
Era in sella ad una moto quando, per cause al vaglio della Municipale di Siracusa, sarebbe violentemente rovinato sull’asfalto. Dai primi elementi raccolti, parrebbe escluso il coinvolgimento di altri veicoli. Ad allertare i soccorsi sono stati alcuni passanti. Pare che lo straniero avesse trascorso le ore precedenti pescando: con sè aveva infatti una canna da pesca.
Poco dopo le 23, sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 ed una pattuglia della Polizia Municipale.




Pedone investito mentre attraversa la strada in corso Gelone, statistiche in aumento

Ancora un pedone investito mentre attraversa la strada. E’ successo questa mattina, poco prima delle 9.30, nel centrale corso Gelone. Per soccorrere la persona rimasta in terra dopo l’impatto con uno scooter – una donna – è arrivata un’ambulanza del 118. E’ stata accompagnata in ospedale per gli accertamenti del caso: le sue condizioni non destano preoccupazione.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Municipale, la donna stava attraversando la strada quando è avvenuto l’impatto con la moto, guidata da un 80enne, nella corsia in direzione via Catania.
Secondo gli ultimi dati disponibili, da gennaio a maggio 2024 sono stati ben 17 gli incidenti stradali avvenuti a Siracusa che hanno coinvolto pedoni. Il mese “peggiore” è stato quello di gennaio, con ben 9 pedoni finiti investiti: per 8 di loro, prognosi inferiore ai 30 giorni mentre una donna rimasta vittima di un sinistro in via Sturzo è stata ricoverata in prognosi riservata. Peraltro, la vettura pirata che l’ha centrata non è stata ancora individuata, nonostante gli elementi forniti da diversi testimoni.
A febbraio 2024, gli incidenti con pedoni coinvolti e con prognosi inferiore ai 30 giorni sono scesi a 5 (2 a febbraio 2023, ma uno fu mortale). Un solo sinistro con persona a piedi a marzo 2024 come ad aprile e fino al 13 maggio 2024.
Nei primi cinque mesi del 2023, il totale di incidenti con pedoni era di 10 (con un mortale) mentre nello stesso periodo del 2024 sono già 17. Un incremento su cui pesano una serie di cattivi comportamenti alla guida: alta velocità, distrazione e uso del cellulare alla guida.
I dati sono stati forniti dalla Polizia Municipale di Siracusa.

foto archivio




Coppia in crisi, tra insulti e liti arriva per entrambi l’ammonimento del Questore

Ammonimento del Questore per una coppia siracusana. I due, marito e moglie di 52 e 54 anni, hanno tenuto a vicenda condotte violente, uno nei confronti dell’altra. Vere e proprie aggressioni, verbali e fisiche, aggravate dal fatto di esser avvenute anche alla presenza dei figli minori. Senza sconti, l’Anticrimine della Questura di Siracusa è subito intervenuta richiedendo un provvedimento a carico di entrambi.
La coppia, secondo quanto emerso, starebbe affrontando un percorso di separazione purtroppo non sereno.
In questi ultimi mesi, lo stalking e la violenza di genere sono diventate vere e proprie emergenze. Non ne è esente la provincia di Siracusa: dall’inizio dell’anno sono ben 100 gli ammonimenti prodotti. Si tratta di provvedimento che rappresentano un primo ed immediato deterrente, onde evitare pericolose escalation dei comportamenti violenti nell’attesa – quando necessario – di ulteriori misure cautelari, come la sorveglianza speciale ed il ricorso al braccialetto elettronico.




Sospetti e tensioni, clima incandescente per le elezioni dell’Ordine degli Infermieri

Si carica di tensione crescente la campagna per le nuove elezioni dell’Ordine provinciale delle professioni infermieristiche. I sindacati di categoria (Cgil, Cisl, Uil e Fials) raccolgono e rilanciano le preoccupazioni di diversi infermieri siracusani, in particolare circa l’assicurazione di una ampia partecipazione al voto attraverso un congruo numero di seggi. “Siamo convinti che l’Ordine non possa avere alcun motivo per limitare in termini numeri l’adesione larga e democratica di questi professionisti sanitari così come tra l’altro auspicato dalla stessa Federazione nazionale”, dicono i sindacati subito dopo aver specificato di non avere alcun ruolo in questa tornata elettorale.
La nota unitaria, però, sorprende e non poco il presidente provinciale dell’Ordine, Nuccio Zappulla. “Leggo con stupore una nota sindacale nella quale si sono scomodate varie sigle sindacali che segnalano di ricevere innumerevoli e quotidiane sollecitazioni da parte degli infermieri di tutta la provincia siracusana in merito al rinnovo degli organismi dell’ordine. Seguo le vicende elettorali dei vari Ordini professionali – scrive – e mai il sindacato si è intromesso nelle elezioni degli Ordini dei Medici, dei Farmacisti, degli Ingegneri, degli Avvocati ecc. Mi rincresce che taluni infermieri si siano rivolti al sindacato e questo episodio deplorevole mi addolora profondamente”.
Sale così l’attesa per l’imminente pubblicazione del regolamento elettorale. Il presidente Zappulla assicura regolarità e trasparenza in tutte le operazioni ma invita “i contendenti a mantenere un profilo basso, seguendo pedissequamente l’etica e la deontologia professionale”. A scanso di equivoci, il presidente uscente Zappulla anticipa anche che non si ricandiderà.




Qualità della vita, rapporto BenVivere: la provincia di Siracusa è 103.a

La provincia di Siracusa scivola in 103.a posizione nel rapporto BenVivere 2024 di Avvenire. La classifica sulla qualità della vita è stata redatta analizzando una serie di indicatori relativi ad accoglienza, ambiente turismo e cultura, capitale umano, demografia e famiglia, economia e inclusione, impegno civile, lavoro, legalità e sicurezza, salute, servizi alla persona. La provincia aretusea perde otto posizioni rispetto allo scorso anno. Fanno peggio solo Caltanissetta, Taranto, Reggio Calabria e Crotone. In Sicilia, quindi, la provincia di Siracusa è penultima per “benvivere”. La migliore, nella regione, è Ragusa al 73.o posto. Poi Enna all’80.a posizione, Agrigento 86.a, Messina 91.a, Palermo 97.a, Catania 100.a, Trapani 102.a, poi Siracusa e quindi Caltanissetta 104.a.
In Italia, primeggia nel rapporto BenVivere primeggia Pordenone, poi Siena e quindi Milano.




Corrado l’ha fatto di nuovo, il coraggioso bagnino salva due francesi in difficoltà

Corrado l’ha fatto di nuovo. Neanche il tempo di trovare spazio in casa all’encomio ricevuto dal sindaco di Avola, per aver salvato la vita di un turista che annaspava in mare, che ecco il nuovo intervento salvifico.
Allertato da alcuni bagnanti circa la presenza di un persona in difficoltà che non riusciva a recuperare la riva, ha afferrato il salvagente oblungo Baywatch e si è lanciato in mare. Il ventunenne bagnino, dopo diverse bracciate, ha realizzato che le persone da salvare erano in realtà due. Turisti francesi, erano andati troppo al largo e – ormai stremati – non avevano più forze per tornare a riva. Aiutandosi col salvagente e con il fisico, Corrado è riuscito a riportare i due anziani francesi a riva, sani e salvi. Mentre il coraggioso bagnino recuperava le energie piegandosi sulle ginocchia, i due stranieri si sono letteralmente lasciati andare, stendendosi sulla sabbia.
Il personale delle due ambulanze intervenute sul posto ha controllato i parametri dei turisti, risultati nella norma, nonostante la comprensibile paura. Non è stato quindi necessario il ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale Di Maria. Ringraziamenti calorosi e strette di mano, per Corrado Salemi la prima stagione da bagnino è tutta da incorniciare.




Adesca via chat bimba siracusana di 8 anni, scatta l’arresto per un 27enne torinese

Un 27enne della provincia di Torino è stato arrestato in flagranza dalla Polizia di Stato. E’ stato trovato in possesso di un’ingente quantità di materiale pedopornografico. In particolare, nel corso di una perquisizione informatica disposta dalla Procura Distrettuale di Catania, gli investigatori della Polizia Postale hanno rinvenuto numerosissime immagini e video con protagonisti minori anche molto piccoli, vittime di abusi sessuali.
A dare il via alle indagini, coordinate dalla Procura etnea, è stata la denuncia di una donna residente in provincia di Siracusa. Sua figlia di 8 anni era stata adescata via chat su un social network da un utente che le aveva inviato un video a contenuto pedopornografico.
La donna, anche su consiglio dell’associazione Meter di don Fortunato Di Noto a cui inizialmente si era rivolta, ha denunciato l’accaduto alla Sezione Operativa di Sicurezza Cibernetica di Siracusa che ha immediatamente avviato le indagini informatiche che hanno consentito di risalire all’identità dell’arrestato che utilizzava sofisticati sistemi di anonimizzazione per la navigazione online.
Il GIP del Tribunale di Torino ha convalidato l’arresto in attesa degli ulteriori accertamenti giudiziari.




Cadavere sotto il cavalcavia della circonvallazione di Priolo, la pista del suicidio

Il corpo senza vita di un uomo è stato trovato sotto il cavalcavia di contrada Mostringiano, a Priolo. La sua auto, una Fiat 500, era parcheggiata ai margini della strada che collega la sp24 con l’autostrada.
Sul posto è intervenuta una Volante della Polizia. Chiesto anche l’intervento dei Vigili del Fuoco, del 118 e della Municipale di Priolo. Dopo pochi minuti di ricerca, nella cava sottostante il cavalcavia – il cosiddetto ponte della circonvallazione – è stato rinvenuto il cadavere.
Per gli investigatori potrebbe trattarsi di suicidio.




San Francesco patrono d’Italia, ad Assisi tanta Siracusa: Carta, Gennuso e mons. Lomanto

Tra le migliaia di pellegrini che hanno raggiunto Assisi per le celebrazioni in onore di San Francesco, patrono d’Italia, ci sono anche duecento sindaci, presidenti di regione e clero vario. Dalla provincia di Siracusa, ad esempio, hanno raggiunto la chiesa del Poverello il primo cittadino di Melilli Giuseppe Carta e il deputato regionale Riccardo Gennuso. Presente anche l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto.
A guidare la pattuglia siciliana, è il presidente della Regione, Renato Schifani. “Una Sicilia festante è chiamata a invadere Assisi in tutte la sue bellezze e in tutta la sua sacralità. Porteremo qui l’olio santo per alimentare la fiamma di san Francesco. Una Sicilia fatta da gente per bene che ama il lavoro e che vuole uscire dai temi della disoccupazione, della siccità per la quale ci stiamo battendo alacremente sotto il profilo istituzionale. Una Sicilia che accoglie, una Sicilia che aiuta chi sta male, che si occupa dei deboli; questa è la Sicilia che portiamo ad Assisi e della quale siamo orgogliosi”. È con queste parole che il governatore siciliano ha partecipato all’apertura delle celebrazioni in onore di San Francesco. Se vi chiedete il motivo di tanto coinvolgimento, è presto detto: la Sicilia è la regione scelta per offrire nel 2024 l’olio che alimenta la lampada votiva che arde giorno e notte sulla tomba del Poverello d’Assisi.
L’evento dell’offerta dell’olio sulla tomba del patrono d’Italia si ripete ogni anno con la partecipazione di una diversa regione, in occasione della festa di San Francesco. Quest’anno coinvolge l’intera popolazione siciliana, con le sue istituzioni civili e religiose, a ventuno anni di distanza dall’ultima partecipazione nel 2003. La manifestazione “Custodi di bellezza accendiamo la speranza” può contare su un programma ricco di appuntamenti curati e finanziati dalla Presidenza della Regione Siciliana e dagli assessorati regionali dell’Agricoltura, dei Beni culturali e del Turismo.
In piazza del Comune, ad Assisi, alla Galleria Le Logge, è in corso anche la mostra fotografica “Cammini di Sicilia. Un’isola patrimonio di storia, arte e bellezza”, promossa dall’assessorato del Turismo della Regione Siciliana: fino al 6 ottobre (dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18), venti fotografie raccontano i principali cammini siciliani (tra i quali Via Francigena, Cammino San Giacomo, Itinerarium Rosaliae, Via Normanna, Via dei Frati, Cammino dei Mille, Anello del Nisi, Cammino di Tindari) riprendendo l’esposizione allestita a Santiago di Compostela l’anno scorso.
Questa mattina, nella basilica di San Francesco, il presidente della Conferenza episcopale siciliana, monsignor Antonino Raspanti, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, alla presenza di tutte le autorità e dei pellegrini; il sindaco di Palermo, Lagalla, ha acceso la lampada votiva dei Comuni d’Italia. La Presidenza della Regione Siciliana ha finanziato il restauro del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante “L’apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura”, del XVIII secolo, custodita nella Basilica di San Francesco.
Intanto, il presidente Schifani ha lanciato questa mattina un appello forte e sentito perché il mondo torni ad ascoltare le ragioni della pace e ad impegnarsi, nel nome e nel segno di san Francesco. Intervenendo all’incontro tra le autorità che si è svolto nel Palazzo municipale, alla presenza dei sindaci della città umbra, Stefania Proietti, e di Palermo, Roberto Lagalla, il governatore ha ricordato il difficile momento mondiale. “L’attualità ci affligge con la crudeltà di vicende belliche nelle quali innocenti vengono sterminati ogni giorno, con conflitti che rischiano di deflagrare in una spirale irrefrenabile. Oggi deve essere un giorno di preghiera forte e consapevole, perché il mondo possa fermarsi a riflettere, perché si evitino escalation che colpiscono noi, ma anche le generazioni future. Il nostro Paese si sta comunque impegnando, all’interno dell’alleanza atlantica, perché si torni alla ragione. Ma lo scenario internazionale si complica sempre di più, con l’allargamento dei conflitti in atto. Un quadro che diventa sempre più preoccupante. Preghiamo, allora, per gli ultimi, per una democrazia sana e per la pace. Quella pace che san Francesco ha sempre invocato nella sua missione quotidiana”.