Spacciatore in monopattino arrestato in centro ad Augusta

Agenti del Commissariato di Augusta, hanno arrestato un uomo di 52 anni, sorpreso nella flagranza di spaccio di sostanze stupefacenti.
I poliziotti lo hanno notato nei pressi di viale Italia, mentre a bordo del suo monopattino si muoveva con fare sospetto. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di numerose dosi di cocaina e hashish, nonché di 834 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
Un’ulteriore perquisizione domiciliare, ha permesso di rinvenire altra sostanza stupefacente, per un totale di 8,2 grammi di cocaina e 433,20 grammi di hashish.




Tensione nel carcere di Noto, protesta dei detenuti. Il Sappe: “Pochi agenti, preoccupati”

Tensione nella casa circondariale di Noto, dove nelle ultime due serate hanno protestato i detenuti. Oggetti sbattuti contro le inferriate per manifestare il malcontento diffuso. Come spiegano fonti del sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe, la causa della protesta sarebbe da ricercare in un guasto alle linee telefoniche e per il sopravvitto “che non garantisce alcuni prodotti che comprano”.
La Polizia penitenziaria ha monitorato la situazione, evitando mosse che avrebbe potuto determinare un’ulteriore escalation. “I pochi agenti di cui dispone il penitenziario ci lascia preoccupati, così come ci preoccupano le dodici ore di lavoro continuative che mettono a dura prova chi lavora per la sicurezza nella casa di reclusione di Noto”, spiega Salvatore Gagliani, dirigente del Sappe. “Aprire il secondo piano della struttura aiuterebbe ad allentare il malessere e renderebbe migliori le condiziono di lavoro”, indica poi.
Anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece, sostiene le richieste della Polizia Penitenziaria della casa di reclusione di Noto: “si adottino con urgenza provvedimenti necessari per salvaguardarne la sicurezza”.




“Ringraziamo il Comune di Ortigia”, presentazione del G7 Siracusa con gaffe (corretta)

Ortigia o Siracusa? La forte “personalità” del centro storico siracusano finisce spesso per mettere in secondo piano il capoluogo, di cui è però un quartiere, per quanto suggestivo. Anche per questo, un errore in cui incorrono molti è quello di considerare Ortigia un centro a sè stante.
Non esente da questa svista anche il capo di gabinetto del Ministero dell’Agricoltura, Raffaele Borriello, che in apertura della conferenza stampa di presentazione dell’expo Divinazione e del G7 Agricoltura di Siracusa ha ringraziato “il sindaco ed il Comune di Ortigia”. Lo ha subito corretto il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra che ha ricordato, giustamente, come il doppio e prestigioso appuntamento internazionale si svolgerà a Siracusa (dal 21 settembre), nel caratteristico centro storico di Ortigia.
Accanto a loro, il ministro Francesco Lollobrigida che ha elogiato la storia e la bellezza dell’isolotto siracusano, da sempre terra di incontro e di confronto e culla della civiltà. “Abbiamo scelto Siracusa prima che scoppiasse l’emergenza siccità in Sicilia”, ha poi puntualizzato ai giornalisti presenti.




Prorogata la sperimentazione delle nuove rotonde, Pantano: “Giudizio sin qui positivo”

Prorogata per un altro mese la sperimentazione viaria avviata in agosto a Siracusa, con la creazione di rotatorie e nuovi sensi di marcia tra viale Paolo Orsi e la zona della Tomba di Archimede. Con l’inizio della scuola ed il ritorno alla vita ordinaria della città, questi giorni diventano maggiormente probanti per una valutazione definitiva sulle nuove rotatorie.
Automobilisti perplessi, tra evidenti vantaggi riscontrati e qualche problema ancora da risolvere. Su tutti, l’eccessivo peso del traffico su viale Paolo Orsi dove, a distanza di appena 50 metri, esistono due accessi in direzione sud che finiscono spesso per soffocare la circolazione. E se si ferma quel viale, soffre tutta la viabilità di Siracusa bassa. Non ha convinto tutti, poi, l’istituzione del senso unico su via Cavallari mentre all’incrocio Teracati-Necropoli Grotticelle-Costanza Bruno è un inghippo di precedenze e velocità. “Metteremo dei dissuasori”, anticipa l’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano.
In generale, “dalle risultanze che abbiamo sia vigili urbani sia messaggi cittadini il risultato sin qui è positivo”, dice con un giudizio complessivo della prima fase della sperimentazione. “Dobbiamo comunque considerare che le rotatorie non possano fare dei miracoli. Se in un nodo cruciale della città arrivano 500-700 macchine in pochi minuti, non possiamo smaltire un simile traffico in 10 minuti…”, dice poi riguardo delle segnalate criticità.
“È chiaro che bisogna abituarsi, per questo abbiamo attivato le nuove rotatorie un mese prima che cominciassero le scuole. E le manterremo per un altro mese. Se saranno necessarie, faremo in questo periodo delle modifiche e poi penseremo alla soluzione definitiva”, aggiunge su FMITALIA.
Per i prossimi dieci giorni almeno, la situazione sarà monitorata da agenti della Polizia Municipale. “Gli abbiamo chiesto di verificare ogni giorno in orari sempre diversi, più volte al giorno. Per capire così come vanno le cose, specie negli orari in cui il traffico è più intenso”. Dagli elementi raccolti attraverso l’impiego degli agenti della Municipale si deciderà il da farsi: apportare delle modifiche, rendere definitive le nuove rotatorie o tornare alla vecchia mobilità.
Una cosa è certa. Nessuno sembra rimpiangere i semafori. Sarebbe utile, però, far rispettare le norme che regolano la sosta. Specie nell’area della sperimentazione ed in particolare là dove non dovrebbe essere consentita.




Duello a colpi di motoseghe (spente), follia in strada a Rosolini per una precedenza

“Si stanno ammazzando”, grida allarmato chi si è ritrovato ad assistere alla folle scena di sei uomini che si affrontano in strada con motoseghe e una lunga scala. E’ successo a Rosolini, all’incrocio tra la Ss115 e via Cav. Domenico Marina. Per motivi al vaglio degli investigatori, forse una lite per una precedenza, è improvvisamente scoppiato il parapiglia.
Parole grosse, poi la lite in rotatoria. I protagonisti della scena da cavalleria rusticana scendono in ordine sparso dai loro mezzi. C’è chi afferra una motosega, chi ne prende una seconda per difendersi e poi persino una scala usata come pericoloso corpo contundente.
Secondo quanto ricostruito, coinvolti nella follia stradale sarebbero un giardiniere del centro siracusano ed alcuni stranieri che erano a bordo di un’auto. Il giardiniere ha riportato alcune ferite ed è stato medicato dai sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale di Avola. Ulteriori accertamenti sono in corso da parte dei Carabinieri.
La scena è stata ripresa da alcuni passanti ed è rimbalzata di chat in chat nelle app di messaggistica istantanea. In pochi minuti, le immagini hanno letteralmente fatto il giro del mondo.




Cade l’accusa di estorsione, assolto il deputato regionale Riccardo Gennuso

Il Tribunale di Palermo ha assolto Riccardo Gennuso dall’accusa di estorsione. Il fatto non sussiste, sentenzia la Quinta sezione dopo che la Procura aveva chiesto per il deputato regionale di Forza Italia una condanna a 7 anni. Assolto anche il padre Giuseppe, ex parlamentare regionale.
Alla lettura della sentenza, visibile commozione per l’esponente di FI. “Sono state settimane per lui molto dure”, commentano dal suo entourage.
Il processo aveva preso le mosse dalle accuse di alcuni dipendenti della sala bingo gestita dai Gennuso dal 2015, in zona Guadagna a Palermo. Nella loro versione dei fatti, sarebbero stati costretti a firmare una transazione con la quale rinunciavano a due terzi della liquidazione. Se non lo avessero fatto, si sarebbero visti ridurre drasticamente l’orario di lavoro ed il loro stipendio.
Il Tribunale di Palermo ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Claudio Gallina Montana e Mario Fiaccavento, disponendo l’assoluzione.
“Una sentenza non si commenta, si accetta e si rispetta. Da uomo delle istituzioni, in questi lunghi nove anni, non ho mai perso l’incondizionata fiducia nella Magistratura e mi sono sentito orgoglioso di lottare contro i poteri mafiosi che mi avevano trascinato in questa triste vicenda”, ha scritto sui suoi canali social Riccardo Gennuso.
“Siamo sempre stati certi dell’assoluta estraneità di Riccardo e Pippo Gennuso rispetto ai fatti che venivano loro contestati. Oggi, quella certezza diviene verità giudiziaria, cosa della quale non possiamo che essere estremamente contenti. Questa assoluzione restituisce serenità alla famiglia Gennuso, confermando la correttezza del loro operato quali imprenditori, che in diverse realtà della Sicilia hanno creato e creano opportunità di lavoro.
È un fatto di cui oggi tutta la comunità siciliana di Forza Italia è felice”. Lo dichiara Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia.
“Sono felice per l’amico e collega di partito, nonché per il padre Giuseppe, finalmente liberi dal peso di un procedimento lungo anni. Viene ristabilita la verità e si dipana ogni ombra. Auguro a Riccardo di proseguire con sempre maggiori successi nel suo impegno istituzionale, da deputato regionale di Forza Italia, con la determinazione e passione che ho imparato ad apprezzare lavorando assieme nell’interesse dei siciliani». Così l’eurodeputato di Forza Italia Marco Falcone.




Stipendio annuo dei dipendenti privati, Siracusa è la provincia più “ricca” di Sicilia

La provincia più “ricca” di Sicilia? Sorpresa, è quella di Siracusa dove gli stipendi sono in media maggiori che nel resto dell’Isola. La retribuzione annua media è pari a 17.598 euro, per una “paga” quotidiana di 79,53 euro. Il dato emerge dallo studio condotto dalla Cgia di Mestre su elaborazioni fornite da Inps e Istat sulla retribuzione media in Italia.
Il confronto tra le retribuzioni fanno emergere ancora una volta il profondo divario tra Nord e Sud del Paese. Se gli occupati nelle regioni settentrionali percepiscono una retribuzione media giornaliera lorda di 101 euro, i colleghi meridionali ne guadagnano 75: insomma, i primi portano a casa uno stipendio giornaliero del 35 per cento più “pesante” dei secondi. “Questa differenza, sostanzialmente, è dovuta, alla produttività del lavoro: al Nord, infatti, è del 34 per cento superiore al dato del Sud”, spiegano gli analisti. A livello regionale la retribuzione media annua lorda dei lavoratori dipendenti della Lombardia è pari a 28.354 euro, in Sicilia, invece, ammonta a poco più della metà 16.507. Ma se nel primo caso la produttività del lavoro è pari a 45,7 euro per ora lavorata, nel secondo è di 32,3.
Non va nemmeno taciuto – come sottolinea giustamente la Cgia di Mestre – che il lavoro irregolare, molto diffuso nel Mezzogiorno, da sempre provoca un abbassamento dei salari contrattualizzati dei settori che tradizionalmente sono investiti da questa piaga sociale (agricoltura, servizi alla persona, commercio, etc.).
Dall’analisi provinciale delle retribuzioni medie lorde pagate ai lavoratori dipendenti del settore privato emerge che, nel 2022, Milano è stata la realtà dove gli imprenditori pagano gli stipendi più elevati: 32.472 euro. Seguono Parma con 26.861 euro, Modena con 26.764 euro, Bologna con 26.610 euro e Reggio Emilia con 26.100 euro. I lavoratori dipendenti più “poveri”, invece, si trovano a Trapani dove percepiscono una retribuzione media lorda annua pari a 14.365 euro, a Cosenza con 14.313 euro e a Nuoro con 14.206 euro.
A livello nazionale, Siracusa si piazza in 72.a posizione, tra Campobasso (71) e Taranto (73). E’ però la prima provincia siciliana in questa classifica degli “stipendi”: Catania è 74.a, Palermo 76.a, Caltanissetta 79.a, Enna 90.a, Messina 95.a, Agrigento 97.a, Ragusa 98.a, Trapani 100.a.
Cosa spinge in alto il dato di Siracusa rispetto alle altre province siciliane? Come evidenziano tutte le analisi economiche, preponderante anche per mantenere “alto” in regione il dato degli stipendi è l’apporto del polo petrolchimico con le sue aziende.




Bagno all’alba si trasforma in tragedia, perde la vita un 46enne a Marina di Priolo

Domenica dai contorni tragici. Un 46enne originario di Melilli ha perso la vita questa mattina a Marina di Priolo. Un malore improvviso, durante una nuotata sarebbe risultato fatale.
Secondo una prima ricostruzione, aveva raggiunto la spiaggia già nella serata di sabato. Insieme alla compagna ed alla figlia di un anno avrebbero cenato in spiaggia, poi la scelta di passare una serata particolare sotto le stelle, a due passi dal mare. Alle prime luci dell’alba, il tuffo e la nuotata.
Quando la compagna non è più riuscita a scorgere la sagoma dell’uomo, allarmata ha chiamato i soccorsi. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivate due motovedette della Guardia Costiera di Siracusa, mentre una pattuglia dei Carabinieri ha raggiunto la donna in spiaggia.
Le ricerche si sono concluse con il ritrovamento del corpo senza vita, nei pressi della rada di Santa Panagia.
Le cause del decesso non sono state ancora chiarite. Un malore improvviso l’ipotesi.




Consiglio comunale aperto su industria, ambiente e sicurezza. Ok alla proposta Burti

Anche il capoluogo si interessa al tema della qualità dell’aria. Le nuove sensibilità ambientali, sulla scia di quanto accaduto con la pioggia oleosa alle porte nord di Siracusa, hanno spinto la Terza Commissione Consiliare ad approvare la richiesta di convocazione di una seduta aperta del Consiglio comunale per affrontare la vicenda. A mettere ai voti la proposta, il consigliere comunale Cosimo Burti (Misto) che è anche presidente della Commissione. L’atto, approvato all’unanimità, è stato trasferito alla capigruppo per la calendarizzazione della seduta. Non c’è al momento una data esatta, ma l’indicazione è chiara: subito dopo il G7 Agricoltura. Verosimilmente, quindi, entro la metà di ottobre il Consiglio comunale di Siracusa si dedicherà al delicato tema che chiama in causa più ambiti e aspetti. Per questo la scelta della seduta aperta che comporta, ad esempio, un invito esteso alla deputazione politica nazionale e regionale. La volontà è anche quella di estendere l’invito a Confindustria ed agli stessi direttori degli impianti industriali oltre che ai sindaci della provincia.
Dal 2014 l’amministrazione comunale di Siracusa figura come componente al tavolo ministeriale per le Aia, le autorizzazioni integrate ambientali che dispongono severe prescrizioni di esercizio per gli impianti industriali in particolare in tema di emissioni e ricorso alle Bat (migliori tecnologie disponibili, ndr). Una presenza che deve permette di spingere ancora sul tema della sicurezza ambientale e del controllo, secondo l’interpretazione del presidente della Terza Commissione.
Burti ha evidenziato una sorta di impreparazione del territorio nella gestione di eventuali emergenze per rischio industriale. “Prendiamo il caso recente della pioggia oleosa. Si sono date rassicurazioni a mezzo stampa ai cittadini, comunicando che l’impianto è stato messo in sicurezza ma senza far cenno a potenziali ricadute sulla salute della popolazione e sull’ambiente”, spiega. “Di questo dobbiamo parlare, senza demonizzare l’industria e cercando di uscire da luoghi comuni e vecchi modi di pensare che non rappresentano più la realtà”.




Telecamere nascoste e sanzioni, la lotta si fa seria: “Multe e verifiche Tari a carico di chi sporca”

Di telecamere nascoste che avrebbero dovuto contrastare il proliferare delle discariche abusive, se ne è parlato spesso a Siracusa. Ma la loro effettiva operatività è stata una sorta di mistero: funzionano? Qualcuno guarda le immagini? Vengono multati quei personaggetti che credono di poter smaltire così i loro rifiuti?
Per dare corpo e credito ad una nuova narrazione e tirare fuori dai pantani della leggenda metropolitana la volontà di arginare questo fastidioso fenomeno, l’assessore Giuseppe Gibilisco ha pubblicato sui social nelle ore scorse una serie di foto. Immortalano scene poco edificanti di uomini e donne, ufficialmente perbene e di ogni età, che scendono dall’auto per lanciare sacchetti di spazzatura su marciapiedi, strade, piazze.
“E queste sono solo alcune delle tante foto che ci hanno permesso di risalire agli autori degli inqualificabili gesti e multarli. Ma non ci fermiamo solo a questo. A carico di ognuno di questi signori, abbiamo disposto una verifica Tari: pagano o non pagano la tassa sui rifiuti? Se non risultano, chiederemo il pagamento di cinque anni arretrati, sanzione massima prevista dalle norme”, spiega su FMITALIA l’assessore Gibilisco.
“Oggi piazzeremo altre quattro telecamere in altrettanti luoghi dove proliferano mini-discariche. Purtroppo sono tante, ogni giorno ne nasce una nuova. Ma abbiamo finalmente imboccato una strada nuova per il contrasto e assicuro che non molleremo. Ogni giorno, due ispettori della Municipale vedono centinaia di foto scattate dalle telecamere e verificano decine e decine di casi e posizioni. Le indicazioni che abbiamo dato sono chiare: subito multa per chi abbandona i rifiuti e subito dopo verificare dell’utenza Tari di chi è stato sanzionato”.
Giuseppe Gibilisco sorride quando gli si ricorda che gli è stata affibbiata l’etichetta di assessore-sceriffo. “Io sarei per soluzioni ancora più drastiche. Sono, ad esempio, per la confisca immediata dell’auto o del mezzo che viene utilizzato per andare a buttare la spazzatura in giro. Ma in Italia questa cosa non si può fare…”.
Invece si può fare qualcosa per sistemare la situazione nei condomini, dove ormai vige anarchia nei conferimenti. “Dove i carrellati sono sempre stracolmi e non in linea con il calendario dei rifiuti, passeremo alle vie di fatto: verifichiamo la posizione Tari di tutti i singoli condòmini. Indirizzo per indirizzo, utenza per utenza”.
Anche qui, l’assessore assicura che i risultati saranno resi pubblici per far sì che sia chiaro a tutti che c’è attenzione e controllo. “Però anche la politica deve essere responsabile. Non posso sentir dire in Consiglio comunale che la colpa delle micro-discariche non è dei cittadini. I sacchetti certo non arrivano da soli sui marciapiedi”.