Armi e droga per centomila euro in casa, arrestato dalla Polizia un 36enne

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 36 anni per spaccio e detenzione di una pistola con matricola abrasa e di un revolver privo di matricola. Dopo una perquisizione domiciliare, operata dagli investigatori della Squadra Mobile, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato, all’interno di una cassaforte nascosta sotto il letto, le armi con munizionamento calibro 7,65 mm e cal. 6,35 mm.
All’interno della cassaforte sono stati trovati un chilo di cocaina, vari bilancini, materiale da confezionamento e circa 7.000 euro in contanti, presunto provento dello spaccio. Da una stima approssimativa, gli investigatori hanno calcolato che lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato sul mercato al dettaglio oltre centomila euro.
L’arrestato è stato condotto presso il carcere di Cavadonna in attesa dell’udienza di convalida.
Sono in corso attività di indagine al fine di ricostruire i collegamenti sul territorio del soggetto tratto in arresto.




Murata la baracca all’ingresso del parcheggio del Molo dopo l’ultimo incendio

Dopo l’incendio che l’altra notte è quasi costato la vita ad un clochard, questa mattina sono stati murati tutti gli accessi della baracca all’ingresso del parcheggio del Molo Sant’Antonio. Era diventata rifugio di fortuna per senza fissa dimora, la cui presenza era stata più volte segnalata. All’interno, anche rifiuti vari e condizioni igieniche provvisorie.
I Vigili del Fuoco hanno intimato la chiusura di ogni varco. Pur essendo di proprietà del Demanio, secondo quanto specificato da fonti di Palazzo Vermexio, è stato il Comune di Siracusa ad inviare gli operai che hanno murato porte e finestre.
Quello di due notti addietro è stato il terzo incendio scoppiato in due anni, probabilmente a causa dell’impiego di una fiamma libera per scaldarsi.




Incendio in una baracca del molo Sant’Antonio, clochard salvato dai Vigili del Fuoco

Paura nella notte nei pressi del parcheggio del Molo Sant’Antonio. Un incendio si è sviluppato poco dopo la mezzanotte all’interno di un casolare apparentemente abbandonato. Quando i Vigili del Fuoco hanno raggiunto la baracca, hanno trovato lo stabile invaso da fumo denso sprigionato dalla combustione di una grande quantità di rifiuti. All’interno c’era un uomo, un senzatetto in stato di semi-incoscienza. E’ stato rapidamente tratto in salvo e affidato alle cure del 118, evitando esiti potenzialmente drammatici. Sul posto presenti anche la Polizia Municipale, la Polizia di Stato e il 118.
Non è la prima volta che in quel casolare scoppia un incendio. Era già successo a marzo dello scorso anno e nell’agosto 2023. Per questo, i Vigili del Fuoco hanno richiesto un intervento urgente da parte degli enti competenti per mettere in sicurezza l’area e impedire nuovi accessi allo stabile.




Qualità della vita 2025, Siracusa penultima in Italia: i numeri alla base del crollo

La provincia di Siracusa è 106ª (penultima) nella classifica sulla Qualità della vita 2025 del Sole 24 Ore. Rispetto allo scorso anno ha perso altre due posizioni, scivolando sempre più giù. Ma cosa spinge così in basso il sistema siracusano? Alcuni elementi di dettaglio possono aiutare a comprendere il risultato finale che fotografa una serie di fragilità.
L’indagine utilizza 90 indicatori, suddivisi in 6 macro-aree tematiche, per misurare il benessere territoriale. Alla voce “Ricchezza e Consumi”, la provincia di Siracusa è 102.a. A penalizzarla sono la forte disuguaglianza di reddito medio, l’elevato numero di famiglie con Isee basso, l’inflazione in aumento su beni alimentari ed il reddito medio pro-capite (83.a in Italia).
Va leggermente meglio nella macro-area “Affari e Lavoro”, con Siracusa 86.a. A parte l’ottimo dato dell’export su Pil (4.a in Italia, grazie ad export zona industriale), è però una serie di primati poco lusinghieri: la provincia di Siracusa è ultima per laureati e per imprese in fallimento. A proposito di imprese, la provincia aretusea è terz’ultima per numero di start-up innovative mentre primeggia per pensioni di vecchiaia (8.a). In mezzo, la disoccupazione giovanile, così marcata da spingere il territorio siracusano in 86.a posizione, mentre il numero di ore di cassa integrazione vale la 10.a posizione nazionale.
Nella macro-area “Giustizia e Sicurezza”, posizione 83 per la provincia di Siracusa. I cittadini non si sentono estremamente sicuri (61.a per percezione di insicurezza) anche a causa di furti (29.a in Italia) e rapine su pubblica via (40.a). Pesano anche il dato degli incidenti stradali (50.a), la durata media dei procedimenti civili (74.a) e la bassa capacità di riscossione (90.a).
Passiamo alla macro-area “Demografia”, con la provincia di Siracusa 102.a. A zavorrare non è però l’inverno demografico, piuttosto la bassa qualità della vita delle donne (103), la mortalità evitabile (105) e la mortalità per tumore (104). Non stupisce, quindi, la bassa speranza di vita alla nascita (106.a) e l’elevato indice di solitudine (la provincia di Siracusa è 30.a in Italia).
Macro-area “Ambiente”: anche qui, dolenti note. La provincia di Siracusa è 102.a per via di poco lusinghiere performance alla voce raccolta differenziata (100.a), energia da fonti rinnovabili (92.a), rischio alluvioni (56.a), rischio frane (23.a), qualità della vita dei bambini (97.a), qualità della vita dei giovani (89.a), qualità della vita degli anziani (95.a). Tutti elementi che portano ad un poco lusinghiero 94.a posto alla voce qualità delle amministrazioni locali. In questa macro-area sono quindi più evidenti le responsabilità dirette della classe dirigente.
Ultima marco-area, “Cultura e Tempo Libero”: la provincia di Siracusa è 97.a. Spicca subito il dato relativo alla partecipazione alle elezioni (102.a). Male anche la spesa dei Comuni in cultura (98.a) e l’indice di lettura dei siracusani (96.a). Eppure la provincia di Siracusa è 36.a per numero di librerie ogni mille abitanti. Decisamene più numerosi, però, i ristoranti ogni mille abitanti, tant’è che il territorio aretuseo è 28.o in Italia. Se il patrimonio museale fa volare alto la provincia aretusea (17.a), l’offerta culturale (88.a) e l’indice del clima (76.a) spingono infine verso il basso dato finale. E non basta essere la 14.a provincia italiana per amministratori comunali under 40 per vantare migliori performance in materia di Cultura e Tempo Libero.

foto di Marco Barreca




Foggia in casa e poi a Cava, doppio esame salvezza per il Siracusa. Quanti punti per salvarsi?

Quota salvezza, cominciamo a far di conto. La soglia di sicurezza è, solitamente, quella dei 37-38 punti. Al di sotto è alto il rischio di play-out per mantenere la categoria.
Attualmente, Picerno e Siracusa si dividono l’ultima posizione con 13 punti. Azzurri in vantaggio grazie allo scontro diretto. Poi Foggia a quota 14, come il Latina. Quindi il Giugliano a 15, con Sorrento e Altamura a 16. Sette squadre raccolte in tre lunghezze appena. Classifica cortissima, non si sgrana la zona calda. Due risultati positivi permettono di respirare, due negativi rispediscono all’inferno. Continuità è quindi la parola chiave. Occhio poi agli scontri diretti che possono fare la differenza se la volata rimarrà così compatta. Al momento, Siracusa in vantaggio su Picerno e Latina ma non su Sorrento e Giugliano. Occhio, allora, ai prossimi match con Foggia e Cavese, la prima sabato in casa e sette giorni dopo a Cava. Da queste due partite dipenderà anche il clima in cui si giocherà il derby con il Trapani.
Nella stagione scorsa, alla sedicesima giornata, in nove punti si piazzavano 6 squadre: dai 6 punti del Messina (10 considerando i 4 di penalizzazione, ndr) ai 15 dell’Altamura con in mezzo Juve N.G. (7), Foggia (11), Casertana (12) e Latina (13).




Qualità della vita, Siracusa finisce in fondo: è la penultima provincia italiana

Annuale appuntamento con la classifica del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita nelle province italiane. Lo studio
si basa su 90 indicatori certificati, che misurano in modo empirico il benessere nei territori italiani. Al primo posto c’è Trento, poi Bolzano e Udine.
Per trovare Siracusa, bisogna scivolare fino all’estremo opposto della classifica. Nel 2025 la provincia aretusea perde altre due posizioni ed è 106a su 107. Peggio fa solo Reggio Calabria.
La posizione 106 indica che vivere nella provincia presenta significative difficoltà nell’accesso ai servizi essenziali (sanità, mobilità, servizi sociali); ridotte opportunità economiche e lavorative; problemi di sicurezza, ambiente urbano e fruizione di tempo libero.
In altre parole, Siracusa non è penalizzata da un singolo deficit ma da un insieme di fragilità che si sommano, rendendo la vita quotidiana spesso complicata e poco attrattiva per chi cerca stabilità o prospettive di futuro.




Pensioni e tredicesime alle Poste, rafforzati servizi anti-rapina e contro le truffe agli anziani

Con l’avvio dei pagamenti delle pensioni di dicembre e delle tredicesime, gli uffici postali della provincia aretusea si preparano a un forte afflusso di utenti. Un momento sempre molto delicato, che attira purtroppo anche l’attenzione di malintenzionati.
Per questo motivo, anche in attuazione delle indicazioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, la Questura di Siracusa ha predisposto un piano straordinario di vigilanza nei pressi degli uffici postali, per prevenire rapine e truffe ai danni soprattutto degli anziani. Il dispositivo coinvolge in sinergia Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Davanti agli uffici postali di Siracusa e di tutti i comuni della provincia saranno presenti pattuglie delle forze dell’ordine, con passaggi e soste brevi ma costanti. Una presenza discreta, pensata per scoraggiare eventuali presenze sospette e garantire un clima di maggiore sicurezza a chi si reca al ritiro della pensione.
Gli agenti saranno pronti a intervenire in caso di necessità e a fornire supporto agli utenti, offrendo anche consigli utili per evitare truffe e borseggi. Un presidio di prossimità che, in un periodo particolarmente sensibile dell’anno, rappresenta un importante deterrente e un punto di riferimento per la cittadinanza.




Scuola Columba, denuncia di Auteri: ‘Fine lavori, irregolarità gravi’. Gli uffici: ‘Atti coerenti’

Il deputato regionale Carlo Auteri (DC) denuncia la situazione dell’istituto comprensivo Columba di Sortino. “Abbiamo accertato qualcosa di estremamente grave”, sottolinea anche in un video pubblicato sui suoi canali social. “Il 20 novembre è stato pubblicato un fine lavori con cui il Comune di Sortino dichiara che gli interventi di messa in sicurezza sarebbero stati ultimati addirittura il 28 agosto. Una data che, alla luce di quanto visto sul posto, non corrisponde al vero”, dice Auteri che a Sortino è anche consiglieri comunale di opposizione. “L’edificio presenta ancora oggi parti non completate, finiture mancanti, aree non fruibili e condizioni che non rispondono alle dichiarazioni contenute negli atti amministrativi”, aggiunge il deputato regionale che questa mattina, assieme ai Carabinieri, ha effettuato un sopralluogo nell’istituto scolastico.
“Fatti inaccettabili, che ledono la trasparenza amministrativa e mettono in discussione la tutela della comunità scolastica”, accusa Auteri che ha preparato un duplice intervento: un atto ispettivo all’Ars per verificare ogni passaggio amministrativo relativo ai lavori del Columba e un esposto alla Procura della Repubblica affinché venga accertata ogni eventuale responsabilità.
Dall’amministrazione comunale ritengo che il caso possa essere presto circoscritto e ricondotto nelle sue reali proporzioni. “La fine dei lavori è verosimilmente riferibile alla parte strutturale”, filtra dal palazzo di città. Per approfondire la vicenda è comunque partita la richiesta di chiarimenti alla direzione dei lavori ed all’impresa esecutrice. “I nostri sono atti sono consequenziali ai documenti prodotti dai terzi”, spiegano dagli uffici dei lavori pubblici.




Molina illude il Siracusa, l’Atalanta U23 si impone per 3-1

Si ferma a tre risultati utili consecutivi la serie positiva del Siracusa. A Caravaggio, pesante sconfitta con l’Atalanta U23 che si impone per 3-1. Dopo il vantaggio di Molina su penalty, viene fuori l’Atalanta U23 che pareggia in chiusura di primo tempo per poi salire in cattedra nella ripresa quando il Siracusa fatica a tenere alta la pressione ed in difesa torna a mostrare incertezze ed errori.
Con Zanini e Valente indisponibili, Turati conferma Puzone, Racine Ba e Di Paolo. I siracusani colorano di azzurro il piccolo impianto di Caravaggio. Pronti, via e gioco subito fermo per un problema al nerazzurro Cisse. C’è poi tempo per un pallone vagante al 6, in area azzurra, con Ba che porta fuori e sbrogliare situazione complessa. Al primo affondo, il Siracusa passa in vantaggio. Ancora Ba, atterrato in area, mentre anticipa un difensore. Per l’arbitro è rigore. Lunga revisione Fvs, alla fine penalty confermato. Molina alla battuta, palla a sinistra e portiere a destra. Azzurri in vantaggio. La reazione dell’U23 dell’Atalanta arriva al 15, svarione difensivo ma Farroni è bravo a sventare.
Il Siracusa è ben messo in campo, corre e mostra una organizzazione per lunghi tratti efficiente. Non gioca con il cronometro e lascia la partita sempre viva. Al 23 Molina in rovesciata su corner rischia di segnalare un super golazo. I padroni di casa vengono spesso sorpresi in fuorigioco, mentre il Siracusa indovina tocchi veloci che tagliano la trequarti dei bergamaschi. Succede così che al 29 Parigini manchi di un nonnulla un non semplice tocco di prima che avrebbe creato qualche grattacapo a Vismara. Proprio quando sembra che il Siracusa sia in controllo, al 48 arriva il pari. Calcio d’angolo, Levak sfugge a Bonacchi e deposita in rete. Troppo avanti anche Farroni. Una disattenzione con cui si chiude la prima frazione.
Nella ripresa, Frosali in campo al posto di Limonelli. Azzurri in avanti, buona occasione per Di Paolo che calcio alto al 7. Colpo di testa di Molina al 9, facile per Vismara. Parigini intanto da il tormento a Idele, costretto spesso a fermarlo con le maniere forti. Al 59 ai vede l’Atalanta, con Ghislandi che si impadronisce in area di un pallone non tenuto da Puzone. Farroni in angolo.
Al 61 un sanguinoso retropassaggio lancia Cisse in porta, ma Farroni è straordinario due volte, anche sul tentativo seguente degli avanti nerazzurri.
Ma al 66 nulla può sul tiro di Navarro deviato da Bonacchi. Siracusa sfortunato ma anche stanco ed in difficoltà nel tenere il pallone come nella prima frazione. Al 70 entra Frisenna per Ba, piuttosto stanco. Molina cerca di impensierire l’Atalanta al 73, conclusione da fuori: non centra la porta. E al 75 il Siracusa incassa il terzo gol sugli sviluppi di un corner a favore. Una ingenuità spaventosa. Sbilanciati in avanti, nessuno ferma Misitano che si fa tutto il campo da solo e da solo fredda Farroni. Guadagni e Gudelevicius dentro al 78, fuori Di Paolo e Candiano. Ultima mossa di Turati con dodici minuti per provare a rientrare in partita. Ma non succederà nulla, se non qualche scaramuccia ed un paio di cartellini.




Lo sapevi…a Siracusa? Carlo racconta: il colossale Apollo in cima al teatro greco

Lo sapevi che…Nel III secolo a.C.,nella parte alta del teatro greco, c’era “Il Colosso di Siracusa”?
Ecco cosa ci raccontano Plinio Cicerone Svetonio Gellio e il siracusano Flavio Vopisco: “Presso il santuario di Apollo Temenite, sulla sommità del teatro greco a Siracusa, c’era una statua colossale dedicata ad Apollo, alta 15 metri ma col basamento arrivava sicuramente a 20 metri di altezza,in bronzo dorato”. Cicerone descrive la statua come una delle opere d’arte più preziose di Siracusa e accusò Verre di aver tentato di rubarla, anche se non ci riuscì.
Fu l’imperatore Tiberio che, in visita a Siracusa, se ne innamorò e la fece trasportare a Roma per collocarla nella biblioteca del tempio di Augusto. A causa della morte di Tiberio, a inaugurare la statua fu il suo successore Caligola nel 37 d.C.
Tutte le fonti antiche descrivono la statua di Apollo Temenite, in piedi con un aspetto imponente e maestoso. Purtroppo non esistono copie della statua, quindi non abbiamo un’idea precisa del suo aspetto. Tuttavia, alcune monete siracusane dell’epoca rappresentano il Dio Apollo nudo con in mano un arco. É probabile che la statua avesse un aspetto simile. Plinio il vecchio paragona la statua al ben più noto colosso di Rodi; questo confronto ci fa capire che l’Apollo Temenite di Siracusa era considerata una delle opere d’arte più importanti dell’antichità.


Carlo Castello

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