Tamponamento in galleria, scontro tra quattro veicoli in autostrada

Traffico rallentato questa mattina in autostrada, sulla Siracusa-Catania, per un incidente avvenuto poco dopo le 10 al km 21+7, in direzione del capoluogo aretuseo. All’interno della galleria Macanuco è avvenuto un tamponamento che visto coinvolti 4 veicoli. I feriti sono stati trasportati in ospedale a Lentini per i controlli del caso. Le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni. Una volta rimosso i veicoli, lento ritorno alla normalità nel traffico in direzione sud.




Non ci sono i custodi, la Galleria Bellomo chiude prima. Siracusa città turistica?

I custodi sono pochi e tra ferie ed impreviste malattie diventa difficile garantire la normale apertura della Galleria regionale di Palazzo Bellomo, a Siracusa. Anche oggi, per la terza volta nel mese di luglio, la direzione è costretta ad anticipare la chiusura. “A causa d’improvvisa carenza di personale di custodia il museo in data odierna (27/07/2024) chiuderà alle 17.30 con ultimo ingresso alle 16.30”, si legge sulla pagina social del Bellomo. Dal martedì al sabato, la Galleria dovrebbe chiudere alle 19 con ultimo ingresso alle 18.30. Ma come già successo in altre due occasioni, se un custode si ammala ed un altro è ferie non c’è più la possibilità di garantire l’orario stabilito.
“In assenza di alcuni custodi non posso aprire. Qualcuno è in congedo straordinario e sono stata costretta a chiudere per tutelare il patrimonio culturale, che è la cosa più importante”, spiegava nei giorni scorsi alla redazione di SiracusaOggi.it la direttrice della Galleria Bellomo, Rita Insolia.
“Noi prepariamo il servizio per ogni giorno poi se qualcuno viene a mancare siamo costretti a chiudere. Il pubblico deve essere seguito e soprattutto deve essere tutelato il patrimonio culturale esposto”, aggiunse anticipando che altre chiusure avrebbero potuto rendersi necessarie tra luglio e agosto, in alta stagione turistica. Come puntualmente sta succedendo.
La Galleria Regionale rappresenta un punto di riferimento culturale di Ortigia, con una collezione di opere d’arte che spaziano dall’epoca bizantina al XVIII secolo. Uno dei pezzi più celebri della galleria è “L’Annunciazione” di Antonello da Messina. Lo scorso anno, nel corso del bilaterale Italia-Germania a Siracusa, i due presidenti Mattarella e Steineier vollero visitare in forma privata proprio il Bellomo.




Ara World Fest, stasera con i Tarantolati di Tricarico i ritmi travolgenti dell’etno-folk

Secondo appuntamento con l’Ara World Fest, questa sera (27 luglio) con i Tarantolati di Tricarico. Nell’arena allestita all’interno del parco archeologico di Siracusa arrivano le sonorità folk della Basilicata con l’utilizzo di strumenti antichi come il tamburo a cornice, la bottiglia e chiave e il cupa-cupa. Il tutto in un mash-up contemporaneo, con l’utilizzo anche di sonorità moderne per una particolarissima versione dei ritmi mediterranei etno-folk.
I Tarantolati di Tricarico significa taranta ma non solo come dimostrano le loro varie collaborazioni, da Jovanotti ai film di Monicelli in oltre 40 anni di storia. A formare il complesso lucano sono Rocco Paradiso, Franco Ferri, Marcello Semisa, Pino Molinari, con Enzo Granella, Gianluca Sanza, Giorgio Pavan, Pierluigi Delle Noci, Luca Fabrizio e Viviana Fatigante.
Lo spettacolo avrà inizio alle 21. Biglietti disponibili online (ticketone) o direttamente alla biglietteria dell’Ara World Fest.




Turismo, il peso delle aziende artigiane: a Siracusa “valgono” il 21,8% del settore

L’Osservatorio economico di Confartigiano Sicilia mostra come la Sicilia sia la prima regione in Italia per imprese artigiane che lavorano nel turismo. “Un primato legato sì alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche della nostra Isola, ma strettamente connesso anche all’alta qualità dei servizi offerti dalle imprese”, spiega il residente regionale, il siracusano Daniele La Porta.
Sul versante dell’offerta, alla fine del primo trimestre 2024, in Sicilia le imprese artigiane operanti in settori di attività interessati dalla domanda turistica sono 16.164, pari al 22,2% dell’artigianato totale con un dato di occupati pari a 37.328 addetti.
“Confartigianato Sicilia ha rivolto particolare attenzione a questo mondo, mettendo in campo iniziative di altissimo livello che mettono al centro la bottega artigiana come strumento di attrattiva turistica e di rigenerazione urbana. Penso al ‘visitor center’ che abbiamo presentato nei mesi scorsi, un progetto lanciato per un turismo innovativo, per un nuovo modo di comunicare il valore artigiano e far conoscere le aziende ovunque e a distanza”, dice ancora La Porta. “E’ una porta d’accesso innovativa, attraverso un visore, che permetterà ai visitatori di avere una maggiore consapevolezza dell’enorme patrimonio culturale custodito e rinnovato dai maestri artigiani siciliani. I numeri dell’Osservatorio economico ci danno quindi ragione e ci spingono a continuare su questo percorso da noi intrapreso”.
In chiave settoriale, il comparto principale è l’agroalimentare che conta 5.244 imprese (32,4% delle imprese artigiane del settore). Seguono le 3.596 imprese delle altre attività manifatturiere e dei servizi (22,2%) che comprendono importanti attività dell’artigianato quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro e cornici, la lavorazione artistica di marmo, ferro, rame e altri metalli, la fotografia, i servizi alle persone come ad esempio centri benessere e palestre ed anche i servizi per animali domestici. Mentre sono 2.919 i ristoranti e pizzerie (18,1%) e 1.496 bar, caffè e pasticcerie (9,3%): insieme si tratta di 4.415 imprese e del 27,3% del settore. Sono invece 1.734 le imprese del trasporto persone (10,7%) che integrano l’offerta dello spostamento dei turisti. A seguire 1.106 le imprese di abbigliamento e calzature (6,8%) che contribuiscono al nostro successo nel mondo della moda che è tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano.
L’analisi territoriale evidenzia che a livello provinciale il peso dell’artigianato nei settori a vocazione turistica è superiore al valore medio (22,2%) a Palermo (24,6%) e Agrigento (23,9%). In provincia di Siracusa, nel primo trimestre del 2024, le imprese artigiane che lavorano nel turismo risultano essere 1.323 e rappresentano il 21,8% dell’artigianato siracusano.

I dati Unioncamere – Ministero del Lavoro relativi alla domanda di lavoro delle imprese dicono che, per l’estate 2024, nei tre mesi estivi di giugno, luglio e agosto, le attività siciliane dei servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici prevedono 22.270 nuove assunzioni, pari al 27,5% delle 81 mila previste dalle imprese di tutti i settori. Rispetto allo stesso periodo del 2023 il trend è al ribasso, con 2.580 ingressi preventivati in meno (-10,4%).




Rifiuti, le idee dei cittadini e una proposta per migliorare la raccolta

Il grado di soddisfazione dei cittadini verso il servizio di igiene urbana non è dei più elevati, in queste settimane. Discariche abusive in strada e interi condomini che non rispettano le norme di conferimento sono problemi che non trovano soluzione o contrasto efficace. E queste due evidenze pesano sulla partecipazione collettiva alla differenziata che comunque a giugno ha toccato il 53%. Bene, ma la distanza dall’obiettivo minimo del 65% è ancora abissale, nonostante otto anni di raccolta porta a porta.
I cittadini chiedono migliorie e correttivi. In molti sarebbero addirittura favorevoli al ritorno dei cassonetti per strada, in forma di isole ecologiche. Altri vorrebbero un aumento dei carrellati disponibili che, però, sono commisurati agli utenti registrati nel database Tari del Comune di Siracusa.
Utenze fantasma e poca osservanza delle regole di conferimento relative a giorni e frazioni hanno moltiplicato la quantità di spazzatura da smaltire. Però non è “legalizzando” la situazione fuori controllo (e quindi aumentando i contenitori) che si risolverebbe il problema. Il ritorno dei cassonetti in strada, poi, sarebbe la fine della differenziata, considerando le immaginabili conseguenze.
Ci sono allora piccoli correttivi che possono almeno aiutare il cittadino corretto. Come ad esempio aumentare i turni di raccolta quotidiani. Escluso il sabato (carta e vetro), a Siracusa si raccoglie ogni giorno una sola frazione. Con il risultato, ad esempio, di costringere i contribuenti a conservare per una settimana, ad esempio, plastica, carta, cartone e vetro che poi sono anche la parte più ingombrante dei rifiuti. Nella vicina Floridia, da agosto aumenteranno i turni di raccolta giornalieri con tre passaggi settimanali per organico, carta e plastica; due passaggi settimanali per il vetro; uno per l’indifferenziato. Tutto possibile provvedendo alla raccolta di due frazioni diverse ogni giorno, senza aggravio di costi per il Comune di Floridia e senza aumento in bolletta.
Siracusa, la città capoluogo, può seguire l’esempio della vicina Floridia? La risposta del settore Igiene Urbana di Palazzo Vermexio è secca: “il capitolato non lo prevede”. L’assessore Salvo Cavarra spiega però che si sta pensando “ad un potenziamento riguardo ai turni di raccolta della plastica, per il resto ci sono anche i Ccr mobili”.
Copiare il metodo Florida pare difficile anche da un punto di vista tecnico. Come spiegano fonti Tekra, “le condizioni del nostro territorio sono diverse e il servizio è molto più esteso”. Vale a dire sovraccarico di lavoro, complicato da gestire per il personale. E se è vero che il territorio è diverso, con case sparse e contrade marine lontane dal centro urbano propriamente detto e le complicazioni connesse, è pur vero che a Floridia la ditta che si occupa di raccolta rifiuti conta su 34 dipendenti di cui 12 part time, mentre a Siracusa sono circa 240.




Rischio alte temperature, posticipati alcuni servizi di igiene urbana: i nuovi orari

Le alte temperature previste nei prossimi giorni fanno cambiare gli orari di raccolta dei rifiuti a Siracusa. Recependo l’ordinanza regionale sui lavori a rischio esposizione ad elevate temperature, dal 27 luglio al 31 agosto tutti i servizi svolti nella fascia oraria 12.30-16.00 subiscono una variazione.
Trattandosi di giornate in cui Siracusa figurare costantemente in zona rossa per ondate di calore, il turno pomeridiano della raccolta porta a porta utenze non domestiche viene posticipato nella fascia oraria dalle 16:00 alle 22:00. Servizio di raccolta posticipato allo stesso modo anche per le utenze domestiche nelle zone case sparse, Tivoli, Muraglia Mele e Monastero.
Stessa programmazione oraria per il turno pomeridiano di svuotamento cestini portarifiuti sparsi in tutto il territorio comunale.
Lo spazzamento in Ortigia e lo spazzamento integrato nelle contrade marine viene spostato sempre nella fascia 16-22. Così come anche il servizio di pulizia mercati e fiere.




Olimpiadi di Parigi al via con 15 siciliani, Siracusa tifa per Matteo Melluzzo

Alle Olimpiadi di Parigi sono 15 gli atleti siciliani in gara. Occhi puntati sul siracusano Matteo Melluzzo, primo frazionista della staffetta 4×100. Per il velocista che tra pochi giorni compirà 22 anni, questa è la prima Olimpiade in carriera. La sua esperienza internazionale è comunque già ricca, avendo preso parte a quasi tutte le principali manifestazioni giovanili. Ora Parigi 2024, in una staffetta che vuole confermare l’oro di Tokyo e che – con la novità Melluzzo – arriva lanciata dal titolo europeo conquistato poche settimane addietro a Roma. Fresco campione italiano sui 100 metri (non c’era Jacobs, ndr), Matteo Melluzzo ha costantemente migliorato il suo personal best, ora di 10.12 sui cento metri. Un tempo che lo piazza tra gli otto italiani più veloci di sempre. E tutta Siracusa è pronta a spingerlo in pista in questa prima ed emozionante avventura olimpica.
Della pattuglia siciliana non farà invece parte il siracusano Samuele Burgo, presente a Tokyo. Scelte federali, non sempre comprensibili. E così il campione europeo K2 1000 rimarrà a casa. Niente da fare anche per il campione di karate Luigi Busà, di Avola. Dopo il trionfo di Tokyo, non farà parte della spedizione olimpica per un semplice motivo: il karate è stato escluso dal programma di Parigi 2024 e sparirà da Los Angeles 2028. Ci si potrà consolare con il catanese Ciccio Condemi, pallanuotista del Settebello cresciuto nell’Ortigia Siracusa.
Gli altri siciliani alle Olimpiadi di Parigi sono: Salvatore Cavallaro, di Catania (pugilato); Giuseppina Aurora Condorelli, di Catania (pallanuoto);
Rossella Fiamingo, di Catania (scherma);
Emanuele Gaetani Liseo, di Palermo (canottaggio); Claudia Roberto Marletta, di Catania (pallanuoto); Alice Mangione, di Niscemi (atletica); Alessandro Mazzara, di Erice (skateboarding); Valeria Mariagrazia Palmieri, di Catania (pallanuoto); Antonino Pizzolato, di Castelvetrano (pesi); Roberto Russo, di Palermo (pallavolo); Savita Russo di Scicli (judo); Alberta Santuccio, di Catania (scherma); Miriam Fatime Sylla, di Palermo (pallavolo).




In Sicilia aumentano le imprese: il buon dato di Siracusa, turismo e servizi trainano

Crescono turismo e servizi, costruzioni, agricoltura e commercio, in leggerissimo calo l’industria: in Sicilia la ripresa economica è testimoniata dall’aumento di imprese e occupati nel secondo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2023. È quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia.
Fra aprile e giugno 2024 risultano attive negli Albi camerali 383.285 realtà economiche con un saldo attivo di 1.759 imprese, frutto di 5.849 nuove iscrizioni a fronte di 4.090 cessazioni; il dato pone l’Isola al settimo posto nella classifica nazionale per maggiore incremento, con un tasso di crescita dello 0,37%.
Per saldo attivo fra iscrizioni e cancellazioni, la provincia più dinamica è Catania (452), seguita da Palermo (390), Siracusa (274) e Trapani (244). Queste le performance delle altre province: Messina, 176; Agrigento, 134; Caltanissetta, 59; Ragusa, 28; ultima Enna con 2.
I settori con la maggiore concentrazione di imprese e col più elevato incremento rispetto al primo trimestre 2024 sono Turismo e servizi, con 105.578 attività che occupano 403.096 addetti e un tasso di crescita di aziende del +1,09%; Costruzioni, con 46.905 imprese e 143.708 dipendenti (+0,51% di imprese); Commercio, con 125.446 partite Iva e 324.839 unità di personale (+0,10%); e Agricoltura con 75.956 aziende e 126.705 addetti. L’Industria cala di pochissimo, dello 0,03%, ma resta comunque un settore assai significativo nel sistema produttivo regionale, con 29.121 aziende e 137.769 lavoratori. Gli occupati nel complesso dei settori siciliani sono saliti a 1.170.007.
“Quello del Turismo e servizi – osserva Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia – continua a confermarsi come il settore candidato a diventare il principale traino dell’economia regionale. I dati mostrano una forte capacità degli imprenditori di rispondere ad una domanda in costante crescita, sia in termini di ricettività e ristorazione, sia in relazione alle esigenze del welfare e del sociale, degli investimenti in istruzione e formazione e in ricerca e innovazione, così come rispetto al crescente fabbisogno di sanità e cura e di assistenza alle persone. Tutto ciò – analizza Pace – potrebbe comportare un progressivo orientamento degli investimenti pubblici e privati verso questo settore, con l’obiettivo di conferire maggiore stabilità e sostenibilità nel tempo a questo trend di sviluppo”.
“Lo stop al ‘Superbonus’ – analizza Santa Vaccaro, segretario generale di Unioncamere Sicilia – non sembra avere frenato la crescita del comparto delle Costruzioni. Questo, probabilmente, è dovuto agli investimenti finanziati dal ‘Pnrr’ che cominciano a dispiegare in maniera più evidente i loro effetti positivi sul territorio, ma anche agli sforzi che la nostra Isola sta compiendo sul fronte della transizione energetica, della rigenerazione urbana e della tutela ambientale. Sono, infine, incoraggianti le dinamiche di crescita dell’Agricoltura, nonostante la siccità, e del Commercio, che sembra resistere alla crisi che colpisce soprattutto i piccoli esercizi, e la tenuta dell’Industria in un momento in cui a livello nazionale si assiste ad una perdurante contrazione della produzione”.




Parco degli Iblei, il mondo ambientalista: “un errore fermarne l’istituzione”

Sette associazioni ambientaliste tra cui Legambiente Sicilia, Lipu, WWF, Ente Fauna Siciliana, hanno indirizzato un appello al governo regionale: “proceda con sollecitudine alla istituzione del Parco nazionale degli Iblei, così come previsto dalla legge nazionale n. 222 del 29/11/2007”. La presa di posizione delle associazioni arriva dopo la risoluzione approvata recentemente in Commissione Ambiente dell’Ars per uno stop dell’iter di istituzione, in attesa di verifiche e valutazioni nei territorio. “Vengono ignorate le legittime e molteplici posizioni di tante associazioni, movimenti culturali e ambientali che nella seduta del 03 aprile 2024 in audizione in IV Commissione Ambiente hanno confermato il loro sostegno per la istituzione del Parco nazionale degli Iblei. E riteniamo che sia un fatto molto grave e non imparziale commesso da un organo istituzionale dell’assemblea regionale siciliana”, il duro commento delle associazioni. “La superficialità con cui viene affrontato il tema, porta la stessa IV Commissione in maniera ingiustificabile ad affermare che i comuni coinvolti sono 32 quando in verità sono 27, ovvero 18 ricadenti nel territorio della provincia di Siracusa, 6 ricadenti nel territorio della provincia di Ragusa e 3 ricadenti nel territorio della provincia di Catania. Nella medesima risoluzione si fa riferimento ad una palese illegittimità procedurale: una violazione in merito ad una mancata concertazione fra il Ministero dell’Ambiente, la Regione Siciliana, i LIberi Consorzi, la Città Metropolitana di Catania, i 27 comuni coinvolti nel procedimento e i tanti portatori di interessati in merito, a vario titolo, coinvolti nel procedimento. Quanto affermato non solo è grave perchè mette in dubbio la regolarità amministrativa sempre perseguita dai funzionari del Ministero dell’Ambiente, della Regione Siciliana con l’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente e degli enti locali che si sono sempre prodigati per uno svolgimento corretto dell’iter procedurale che dura da oltre 17 anni, ma soprattutto con il pieno coinvolgimento degli enti locali con in prima persona i Sindaci, a cui non solo è stata sempre fornita tutta la documentazione richiesta e consultabile online, ma che soprattutto hanno potuto avanzare eventuali proposte di modifica alla bozza di Regolamento e alla proposta di perimetrazione e zonazione dell’istituendo Parco nazionale degli Iblei”, spiega Marco Mastriani, portavoce delle associazioni che hanno firmato l’appello al governo regionale.
“Si continua ad ignorare che la nascita di un parco nazionale può portare solo benefici economici e sociali alle comunità locali. E questa è una grave responsabilità. Basti pensare che nessun comune ad oggi coinvolto nei 24 parchi nazionali esistenti ha mai fatto richiesta di uscita. Anzi avviene proprio il contrario, capendo l’importanza di uno strumento amministrativo e politico di governo del territorio molto utile, che punta sulla tutela dell’ambiente nei territori coinvolti e sul potenziamento dell’ecoturismo come modello di sviluppo”.
Ed a chi esprime forti perplessità sull’istituzione del Parco nazionale degli Iblei, Mastriani lancia una sfida: “provino quanto affermano con dati alla mano e con tesi supportate da validi elementi giuridici e amministrativi. Abbiamo ascoltato diverse tesi probabilmente faziose, pretestuose e ideologiche da parte di chi è contrario all’istituzione di nuove aree protette in Sicilia tout court”.




Serate dance senza autorizzazione, sanzioni per due locali all’Arenella e Fanusa

Proseguono i controlli della Polizia di Stato finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza, in particolare nelle zone balneari. Movida e turismo riempiono i locali notturni che animano la nightlife siracusana e diversi sono stati quelli sottoposti a verifiche. Gli accertamenti della Squadra Amministrativa della Questura hanno determinato una serie di sanzioni per violazioni amministrative e penali.
In particolare, il titolare di un locale alla Fanusa è stato denunciato poiché ha organizzato una serata dance senza aver osservato le prescrizioni dell’Autorità a tutela dell’incolumità pubblica. Il locale, spiegano gli intervenuti, era privo di agibilità per effettuare l’attività danzante sul dehors di fatto trasformato in discoteca. L’uomo è stato anche sanzionato amministrativamente in quanto senza la licenza che consente lo svolgimento di un’attività rumorosa di intrattenimento con annesso ballo.
In contrada Arenella è stato sanzionato un locale di ristorazione, dove era in corso un intrattenimento musicale con Dj-Set ma sprovvisto di autorizzazione all’attività rumorosa rilasciata dal Comune.
In totale sono state comminate sanzioni amministrative per un importo pari a 1.516 euro.
Dalla Questura confermano che i controlli proseguiranno negli esercizi e locali pubblici di Siracusa e provincia al fine di garantire la tutela della incolumità dei cittadini all’interno dei locali dove si svolgono serate da ballo o intrattenimenti in genere.