Il debutto delle navette h24 in Ortigia, i numeri del primo fine settimana e le indicazioni

Nel fine settimana appena trascorso ha debuttato il nuovo servizio di trasporto pubblico in Ortigia, il centro storico di Siracusa. Per cercare di tenere le auto fuori dalla ztl e favorire gli spostamenti veloci, è stata attivata una navetta h24 che compie ripetutamente il periplo dell’isolotto, con partenza e arrivo dal parcheggio Talete. Un’iniziativa utile e che mancava, in passato più volte richiesta a gran voce ricordando l’impiego dei minibus elettrici messi su strada dall’amministrazione Garozzo.
Guardando ai numeri registrati tra venerdì 5 e domenica 7 luglio, sono stati complessivamente 404 i passeggeri (paganti) che hanno usufruito del servizio nell’arco delle 72 ore. Dai 97 di venerdì (con diverse corse a vuoto) si è passati ai 100 di sabato e poi ai 207 di domenica.
Al debutto, le navette del trasporto pubblico sembrano però non aver incontrato il favore della movida siracusana: nonostante le elevate presenze in Ortigia, anche a tarda serata, molte corse notturne sono andate deserte.
E’ una indicazione parziale, essendo ancora il primo fine settimana di esercizio. I numeri sono certamente destinati a crescere, man mano che aumenterà la confidenza con il servizio h24. Una piccola rivoluzione che – nei piani di Palazzo Vermexio – vuole segnare il primo passo verso un modo totalmente diverso di vivere il centro storico. Nel giro di pochi anni, ad esempio, gli stalli auto dentro Ortigia saranno solo per residenti, permettendo una sensibile sforbiciata nel numero di pass oggi attivi. La linea di indirizzo è chiara: posteggiare l’auto nelle aree di sosta (Elorina, Von Platen, Molo Sant’Antonio da ingrandire e Talete) per poi utilizzare il servizio di navetta h24 per raggiungere e muoversi all’interno del centro storico. Ci saranno alcune resistenze ed abitudini antiche da battere, ma il risultato potrebbe essere sorprendente per tutti. Con benefici anche per la zona Umbertina e via Malta, oggi ancora congestionate nel fine settimana.




La decisione di Palazzolo: si ai festeggiamenti per San Paolo, dedicati al piccolo Vincenzo

Palazzolo Acreide si prepara a festeggiare il patrono San Paolo e lo farà senza dimenticare il piccolo Vincenzo. La tragedia del bimbo morto dopo essere caduto in un pozzo aveva invitato a sospendere la grande festa che, come ogni anno, avrebbe dovuto tenersi il 29 giugno. Dopo alcuni giorni di riflessione, il Comitato – ascoltando le varie componenti cittadine – ha deciso di proporre comunque il sentito appuntamento, con tutti i suoi riti e le tradizioni popolari-
Ma Palazzolo non ha certo cancellato in fretta il dramma di Vincenzo e quella pagina ancora dolorosa per l’intera comunità. Così, non mancheranno gesti e pensieri dedicati a Vincenzo anche durante i festeggiamenti per San Paolo. Ad esempio, palloncini bianchi accompagneranno gli nzareddi, le strisce di carta colorata che salutano l’uscita del patrono dalla chiesa Madre. Uscita in programma sabato 13 luglio, giornata che sarà aperta da 21 colpi a salve. Confermata anche la tradizione della presentazione dei bimbi nudi al Santo. Poi, alle 19, il pontificale affidato al cardinale Paolo Romeo. In serata, l’uscita e la processione per le vie cittadine. In precedenza, venerdì 12 luglio, alle 18, la traslazione dell’urna con le reliquie di San Paolo sull’altare maggiore.




Sospesa per 15 giorni la licenza di un centro scommesse, “frequentato da pregiudicati”

Un centro scommesse di Belvedere dovrà tenere per 15 giorni la saracinesca abbassata. Sospesa la licenza con provvedimento del Questore di Siracusa perchè le forze dell’ordine hanno accertato che il locale era “abitualmente frequentato da persone pregiudicate e socialmente pericolose”. A notificare il provvedimento sono stati congiuntamente agenti della Polizia di Stato e Carabinieri di Belvedere.
Alla base della decisione della massima autorità di sicurezza provinciale, le segnalazioni effettuate proprio dai Carabinieri di Belvedere. All’esito della attività istruttoria, è stato ritenuto che l’esercizio commerciale, “per la tipologia dei suoi frequentatori, è idoneo a costituire un pernicioso turbamento al normale svolgimento della vita sociale”.




Il Settebello a Siracusa, due amichevoli alla Caldarella prima delle Olimpiadi

Il Settebello completerà la sua preparazione pre-olimpica a Siracusa. Prima di raggiungere Parigi, gli azzurri della pallanuoto terranno un common training con Ungheria e Giappone alla piscina Caldarella della Cittadella dello Sport. Previsti anche due test match: il 19 luglio alle 20.45 Italia-Ungheria (con diretta su RaiSport) e il 20 luglio alle 19.30, Italia-Giappone.
Non è la prima volta che il Settebello decide di rifinire la preparazione pre-olimpica a Siracusa. Era già successo, ad esempio, nel 2021. Agli ordini di coach Sandro Campagna, storica bandiera dell’Ortigia, ci sarà anche Ciccio Condemi convocato nella comitiva azzurra che partirà per Parigi. Per lui, un ritorno alla Caldarella, dove si è formato pallanotisticamente, prima del trasferimento alla Pro Recco.




La nonna come ostetrica, Celine è nata in auto. L’emozionante storia di Francesco e Natalia

Celine è appena nata ed è già la bimba più famosa di tutto l’ospedale di Siracusa. E dire che non ha neppure visto la luce in una sala parto… Questo rende la sua storia è così particolare. Celine è nata in auto, lungo viale Epipoli, sabato scorso. “Aveva fretta di nascere”, scherza oggi Francesco, il papà.
“Stavamo andando in ospedale”, racconta. “Poi mentre eravamo in strada mia moglie Natalia ha cominciato a lamentare dolori sempre più forti. Mi ripeteva ‘sta nascendo, sta nascendo’ e non sapevamo cosa fare”. Francesco ha accostato e la suocera che era un auto con loro, Natalia, si è improvvisata ostetrica. Mentre venivano allertati i soccorsi, nasceva così Celine. All’arrivo del 118, la bimba era già in braccio alla mamma. “Ci hanno fatto i complimenti. Io voglio ringraziare ancora la madre di mia moglie perchè è stata fredda e lucida pur nella concitazione di quel momento. E’ andato tutto bene, siamo contenti”. L’emozione di papà Francesco, 25 anni, si sente tutta nella sua voce. E le sue parole traboccano d’amore per la moglie Natalia, 21 anni, e la loro secondogenita Celine.
Domani potranno lasciare l’ospedale e tornare tutti insieme a casa. Per Celine sarà il secondo viaggio in auto, decisamente più tranquillo rispetto al primo.

foto: i genitori con la loro prima figlia




Anniversario in Diocesi, i 52 anni di sacerdozio di padre Giansiracusa

Con 52 anni di sacerdozio, padre Michele Giansiracusa è uno dei decani della Diocesi di Siracusa. Pochi parroci possono vantare un’esperienza come la sua. Non a caso, per la comunità di Sant’Antonio di Padova – la sua parrocchia alla Pizzuta – è una colonna. L’anniversario è stato salutato con sorrisi ed ammirazione. “E’ un punto di riferimento per tutti e per i bisognosi in particolare”, spiegano gli animatori della parrocchia dove oggi padre Giansiracusa continua a svolgere il suo mandato.
In passato, è stato rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime ed in precedenza parroco al Pantheon, dove seppe creare un gruppo giovani molto numerosi, ed a San Giovanni.




Riasfaltare e riaprire via Lido Sacramento: consegnati i lavori, “15 giorni per completare”

Sembra sia finalmente arrivato il momento dei lavori per riasfaltare via lido Sacramento. Un rifacimento totale, dalla rotatoria all’incrocio con via Elorina sino a traversa le Fornaci. Con la sistemazione dei tombini e del nuovo tappetino d’asfalto verrà riaperto al traffico anche il tratto rimasto chiuso negli ultimi anni prima perchè a rischio cedimento, poi perchè oggetto di lavori di consolidamento e infine rimasto chiuso per i ritardi nell’avvio delle operazioni per riasfaltare.
L’impasse degli ultimi giorni si è finalmente sbloccato e con la stipula del verbale di consegna dei lavori a questo è davvero tutto pronto per l’apertura del cantiere. Già martedì 9 luglio potrebbero avere inizio le fasi di scarifica. Palazzo Vermexio ha premura, visto il ritardo accumulato ed in particolare nella riapertura del tratto chiuso, con malcontento diffuso tra residenti e attività commerciali. La “colpa” di queste settimane di attesa imprevista viene ribaltata dagli uffici sulla ditta dell’agrigentino che dovrà eseguire i lavori. Per due volte, con una lettera prima e con una diffida poi, gli uffici del settore Mobilità hanno richiamato la Edilsun per la comunicazione di alcuni documenti mancanti ma fondamentali per poi dare il via alla fase su strada. Adesso tutto sarebbe finalmente a posto per procedere. E adesso però bisogna andare veloci, anche perchè a luglio il traffico su quella strada – vitale per le contrade marine – si fà piuttosto intenso. Se il contratto prevede 60 giorni di tempo per ultimare, il Comune di Siracusa ha rifatto i conti includendo anche il tempo trascorso a vuoto, per cui ha chiesto di riasfaltare via Lido Sacramento in 15 giorni dalla data di emissione di apposito ordine di lavoro.




Ex Carcere Borbonico, un compratore all’orizzonte. Nuova vita per l’antico edificio?

Sta finalmente per cambiare il destino dell’ex carcere borbonico di Siracusa. L’antico edificio attende una nuova vita dal 1991, quando cessò di essere la casa circondariale del capoluogo, per via di problemi strutturali acuiti dal terremoto del dicembre del 1990.
Nel 2021, alla luce dello stato di abbandono, venne posto sotto sequestro dai Carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio, su richiesta della Procura. Ma quel provvedimento non ha impedito che l’oblio proseguisse sino ai giorni nostri, tra ringhiere pericolanti e cumuli di spazzatura abbandonati nel cortile lato via Vittorio Veneto.ù
Proprietario della struttura è il Libero Consorzio di Siracusa, la ex Provincia Regionale. Archiviati alcuni tentativi di restauro parziale nei primi anni 2000, per cinque volte è stato recentemente posto in vendita con altrettante aste pubbliche, andate però deserte. Ma c’è adesso una novità: sarebbe stato trovato un compratore pronto ad investire per l’acquisto dell’ex carcere borbonico. Diverse fonti vicine alla ex Provincia Regionale confermano l’indiscrezione. La conclusione della vendita sarebbe questione di ore, con i dettagli ormai definiti. Per il momento, nessuna indiscrezione sul nome dell’imprenditore o del gruppo imprenditoriale che rappresenterà la nuova proprietà. Per legge, il prezzo di vendita non può essere inferiore a quello a base d’asta dell’ultimo pubblico incanto, vale a dire non meno di 3,7 milioni di euro.
L’alienazione rientra tra quelle disposte dall’Organo Straordinario di Liquidazione nominato per gestire il fallimento del Libero Consorzio di Siracusa. Vendere i “gioielli di famiglia” che però non producono reddito – come è stato, ad esempio, per l’autodromo – è la scelta adottata per recuperare liquidità e riportare ordine tra i conti.




Turiste americane violentate a Siracusa, in stato di fermo due giovanissimi

Nelle prime ore del mattino, la Polizia di Stato di Siracusa ha posto in stato di fermo due ragazzi siracusani di 18 e 19 anni. Sono gravemente indiziati di violenza sessuale aggravata ai danni di due studentesse americane. A richiedere il provvedimento è stata la Procura di Siracusa.
Una delicata indagine ha permesso di fare luce su quanto avvenuto nella notte del 3 luglio scorso. Le ragazzine statunitensi, in vacanza studio a Siracusa, dopo aver trascorso una serata in allegria ad Ortigia sono state avvicinate da due ragazzi in scooter, nei pressi della Marina. Con una serie di scuse, le avrebbero convinte a separarsi per poi subire le violenze degli aggressori in luoghi diversi: in un belvedere nei pressi del lungomare di Ortigia ed all’interno di un’abitazione sita nelle vicinanze.
Una notte terribile per le due ragazze che hanno denunciato tutto alla Polizia. La Squadra Mobile ha avviato le indagini ed in poco tempo gli investigatori sono riusciti ad identificare i presunti autori della violenza.
L’attività investigativa ha permesso di raccogliere “un cospicuo quadro probatorio” che ha portato la Procura ad emettere un provvedimento precautelare nei confronti degli indagati. I due sono stati condotti in carcere a Cavadonna.




Musicisti all’Orecchio di Dionisio, video virale e polemiche: ecco cosa è davvero successo

È diventato virale in pochi minuti il video che riprende alcuni artisti intenti a suonare e cantare all’interno dell’Orecchio di Dionisio. Ad un certo punto, con dei piattini in alluminio, viene battuta la parete della leggendaria latomia con un passato da prigione. Tanto è bastato per scatenare un’ondata di sdegno social che accompagna la pubblicazione del video sui social.
Una valanga di reazioni negative che ha sorpreso gli stessi artisti. Da premettere: erano regolarmente autorizzati dal Parco Archeologico. Sono i vincitori di un progetto europeo sui suoni della tradizione ed il riverbero dell’antico monumento.
Krzysztof Gutfranski è il produttore di questo progetto chiamato “Our Voice is Echo!”, avviato settimane addietro in collaborazione con il Parco Archeologico. “Il progetto è sostenuto anche dal Goethe Institute Bruxelles/Fondi europei e abbiamo già discusso tutti i movimenti e i concetti di sicurezza con il direttore del Parco Archeologico. Anche il precedente amministratore, Antonello Mamo, ci ha dato il suo preventivo benestare, che abbiamo seguito con l’attuale indirizzo”, spiega in inglese alla redazione di Siracusaoggi.it.
“Lo strumento utilizzato nel video è uno speciale cembalo in alluminio che non danneggia la densità della pietra”, assicura il produttore. “Forse sembra spaventoso e rumoroso nel video, ma la pressione avviene su fori già esistenti, sacche d’aria scavate nella roccia e colpite dall’artista. L’alluminio ha una densità molto inferiore rispetto alla grotta e non provoca alcun danno alla struttura in questo esperimento suono/atmosfera. Come gesto può sembrare violento, ma non danneggia la grotta”, ripete e assicura.
Il progetto è una ricerca a lungo termine, che oggi si svolge all’Orecchio, dove hanno collaborato con artisti locali (siracusani e catanesi) insieme a Sarvenaz Mostofey, artista iraniano, residente in esilio a Berlino. “Si riflette sulla storia dell’Orecchio come prigione e vi echeggiano le storie della cantante iraniana Ziba e della sua fine”, dice ancora Krzysztof Gutfranski.
“Abbiamo sempre rispettato il luogo e abbiamo lavorato su questo progetto negli ultimi due anni. Definire il nostro lavoro vandalico è un grosso danno di immagine, chiediamo a chi ha diffuso il video di prendere in considerazione l’idea di rimuoverlo. Abbiamo a cuore il Parco e la troupe che ha lavorato con noi con costanza. Questo era un progetto senza scopo di lucro, per portare più connessioni e idee”.
Nei giorni scorsi, in effetti, erano anche stati lungamente applauditi dai gruppi di turisti presenti.