Gommone finisce sugli scogli a Brucoli, soccorse sei persone

Brutta avventura per una famigliola che voleva trascorrere qualche ore di relax andando per mare, con un gommone.
A causa di condizioni meteo-marine non ottimali, spiega la Guardia Costiera di Augusta, l’imbarcazione è finita sugli scogli, a Brucoli. Forse un’avaria tecnica ha contribuito all’incidente.
Le sei persone a bordo, quattro adulti e due bambini, se la sono fortunatamente cavata con qualche escoriazione e tanta paura.
A prestare i primi soccorsi, alcune persone presenti sulla scogliera. Allertati i soccorsi, sul posto sono arrivati Guardia Costiera, Carabinieri, Vigili del Fuoco ed un’ ambulanza del 118.




Ritrovata Angela, la donna di cui non si avevano notizie da tre giorni

E’ stata ritrovata la donna di 65 anni di cui non si avevano notizie da tre giorni. Angela, questo il suo nome, si era allontanata da casa, a Siracusa, senza farvi ritorno. Allarmati i familiari che si sono rivolti alla Questura per avviare le ricerche. La donna questa mattina poco prima delle 8 è stata rintracciata da una Volante del commissariato di Modica. Era dentro la sua auto, una Yaris bianca, una proprietà privata in contrada Margione, nei pressi di un agriturismo. E’ stata accompagnata al Pronto Soccorso in stato confusionale ma le condizioni generali di salute sono definite buone.




Controlli nei locali notturni, sanzionati discopub a Noto e Floridia

Controlli a campione nei locali della movida siracusana. In campo gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale diretti dal dirigente Francesco Giordano. Verificano le autorizzazioni, il rispetto delle prescrizioni di Polizia e delle norme ce che disciplinano la somministrazione di alimenti e bevande. Da questo punto di vista, grande attenzione è prestata al rispetto del divieto assoluto di vendita di alcolici ai minori.
Nel territorio di Noto, è stato sanzionato il titolare di un esercizio commerciale che ha organizzato un evento, pubblicizzato nei social network, senza le dovute autorizzazioni.
Emerse, poi, una serie di violazioni che hanno portato all’emissione di sanzioni amministrative per i titolari di due esercizi, uno sempre di Noto e l’altro di Floridia.
Nel primo, un locale adibito a discoteca, gli operatori hanno riscontrato che risultava sprovvisto di almeno un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico di tipo precursore chimico o elettronico, a disposizione dei clienti che intendessero verificare il proprio stato di idoneità alla guida dopo l’assunzione di alcool.
Nel secondo, invece, accertati volumi oltre il consentito durante una esibizione live di una band in un noto pub. In totale, sono state comminate sanzioni amministrative per cui è previsto un pagamento in misura ridotta per un importo pari a 3.400 euro.
I controlli nei locali notturni continueranno nelle giornate di sabato e domenica.




Rifiuti, discarica chiusa a tempo indeterminato. Siracusa può reggere sino a lunedì

Da questa mattina, e sino a data da destinarsi, chiudono gli impianti di trattamento meccanico e biologico della discarica di contrada Volpe, a Lentini. E’ la discarica utilizzata per i conferimenti anche da Siracusa e da molte altre città della provincia. Nel comunicato di Sicula Trasporti, che gestisce l’impianto, la chiusura viene motiva con “la decisione dell’assessorato regionale Territorio e ambiente del 10 giugno scorso con cui si nega l’autorizzazione al proseguimento dell’attività in attesa della definizione della verifica di assoggettabilità a Via”. Preso atto del provvedimento del Gip del Tribunale di Catania, emesso ieri, la Sicula ha disposto “l’immediata chiusura a partire dalle 12 odierne e sino alla definizione delle istanze di assoggettabilità a Via o differente provvedimenti dell’Autorità”.
Le prime ripercussioni non hanno tardato a farsi sentire. Il sistema di raccolta cittadino, a Siracusa, almeno sino a lunedì dovrebbe riuscire ad andare avanti facendo affidamento sulla capacità dei grandi compattatori. Lo confermano fonti dell’assessorato comunale all’Igiene Urbana. L’assessore Salvo Cavarra sta seguendo da vicino la situazione. La speranza è che già nelle prossime ore arrivi la notizia della risoluzione della vicenda, con la Regione che ha subito attivo gli uffici.




Atletica, il campione europeo Matteo Melluzzo in pista a Madrid sui 100 metri

Dopo l’oro agli Europei di Roma con la staffetta 4×100, torna stasera in pista a Madrid il velocista siracusano Matteo Melluzzo. Il fresco campione d’Europa correrà i 100 metri alle 22.00 (streaming qui) nella tappa Silver del Continental Tour, allo stadio Vallehermoso. E’ l’impianto che il prossimo anno ospiterà gli Europei a squadre con l’Italia campione in carica.
L’atleta delle Fiamme Gialle, dopo l’oro con la staffetta, cerca ora una soddisfazione personale nella prova individuale. A Roma ha mancato la finale per una serie di sfortunatamente coincidenze, tra cui il contro-sparo della falsa partenza non avvertito. Tenterà di migliorare ulteriormente il suo miglior tempo (10.13) confrontandosi con l’ivoriano Arthur Cissé, il francese Jimmy Vicaut ed il tedesco Owen Ansah.




Incidente ‘diplomatico’ sfiorato tra Siracusa e Venezia per il corpo di Santa Lucia

Si è rischiato l’incidente diplomatico con il Patriarcato di Venezia. E ad un certo punto c’è stato anche chi ha iniziato a temere per la stessa visita a dicembre del corpo di Santa Lucia. Dai primi anni duemila esiste un’intesa sull’asse Siracusa-Venezia che produce, ogni dieci anni, uno spostamento temporaneo delle spoglie mortali della Patrona dalla chiesa veneta che la custodisce alla sua città natale. Il 2024 è l’anno della terza storica visita.
Ma una mozione recentemente approvata dal Consiglio comunale di Siracusa in un colpo solo ha creato imbarazzo, ha preoccupato il Patriarcato di Venezia e ha messo in difficoltà l’Arcidiocesi di Siracusa. Al punto che la stessa Chiesa siracusana ha dovuto prendere posizione, nei giorni scorsi, con una nota che lasciava trapelare tutta l’irritazione per una mossa che qualcuno nel palazzo accanto al Duomo di Siracusa, sottovoce, non fatica a definire “improvvida” nei modi e nei tempi.
A scatenare reazioni contrastanti da Venezia a Siracusa è stata l’approvazione, da parte del Consiglio comunale, della mozione con cui si chiede il ritorno definitivo a Siracusa del corpo della Santa. Una mozione approvata diventa un atto ufficiale. Ed a Venezia hanno letto quel documento ufficiale del Consiglio comunale come una dichiarazione di “ostilità”, come la precisa volontà della città di Siracusa di fare barricate (non nel senso fisico, ndr) pur di riavere le spoglie della Patrona. Una lettura che avrebbe potuto spingere il Patriarcato di Venezia persino a rivedere la prossima venuta a Siracusa del corpo di Lucia, prevista a dicembre. Solo le buone relazioni con l’Arcivescovado hanno scongiurato ogni rischio di ripensamento.
Di certo, la Chiesa siracusana non ha gradito la mossa del Consiglio comunale. Al punto da arrivare a consigliare, con tanto di nota stampa, di prendersi cura della Borgata abbandonata con interventi per “valorizzazione del quartiere Santa Lucia che custodisce le testimonianze della martire siracusana” se davvero si vuol fare qualcosa nel nome della Patrona. Insomma, più concretezza e meno fantasia pare indicare l’Arcivescovado ai consiglieri comunali.
A presentare quella mozione, approvata all’unanimità, è stato il consigliere comunale Sergio Bonafede (Mpa). “Da cattolico, confido sempre nella chiesa e nel nostro vescovo. Non c’è nessuna volontà di alimentare discussioni tra Siracusa e Venezia. Anzi, anche in Consiglio comunale ho ringraziato il Patriarcato veneto per la generosità e l’impegno con cui ogni dieci anni permette il ritorno in visita delle spoglie mortali della nostra Patrona”, spiega proprio Bonafede. “Credo però che non sia peccato parlare della possibilità che in futuro il corpo di Lucia possa ritornare nella sua città. Sempre, ribadisco, ringraziando i veneziani che lo hanno conservato e protetto”. Nessuna volontà, quindi, di alimentare scontri con il Patriarcato e men che meno di sobillare gli animi a Siracusa. “Qui c’è forte devozione verso Santa Lucia. Questo non significa che qualcuno si sognerebbe mai di fare barricate o trattenere il corpo della Patrona per non farlo rientrare a Venezia. Sono gesti e piani che non ci appartengono. Mi spiace che la mozione sia stata fraintesa sino a quel punto”. Del ritorno definitivo a Siracusa del corpo di Santa Lucia si tornerà a parlare? “Quando i tempi, in futuro, saranno maturi…”, chiosa Bonafede aprendo – più che altro – alla fede ed alla speranza.




Il Pd entra in maggioranza a Siracusa? Il “caso” Greco e la replica, “noi all’opposizione”

La presidenza della quarta commissione consiliare, alla fine, è andata al Pd con Angelo Greco. Da quando è iniziata la nuova consiliatura, è il terzo presidente della commissione che si occupa di personale, polizia municipale, viabilità, protezione civile, servizi demografici, società partecipate, decentramento. Un fatto che è stato letto come una sorta di implicito ingresso del Partito Democratico in maggioranza o, quanto meno, in posizione di non belligeranza con l’amministrazione comunale. Una considerazione politica nata dal riscontro del dato che ha visto, in precedenza, la presidenza di quella commissione assegnata sempre a rappresentanti della maggioranza.
Voci a cui il gruppo consiliare del pd ha subito voluto replicare: “ribadiamo il nostro impegno quale forza di vigile opposizione e tanto nei lavori di commissione quanto in quelli di aula continueremo ad esercitare le prerogative di ispezione e controllo che ci competono”. Così si legge in coda ad una nota inviata alla stampa dai consiglieri comunale del Partito Democratico. Come leggere allora la nomina quasi all’unanimità di Angelo Greco come presidente della commissione? “Rappresenta – rispondono dal gruppo consiliare del Pd – un indubbio riconoscimento della capacità di studio, di approfondimento, di competenza, di analisi e di soluzione dei problemi del consigliere Greco”.




Violenza sessuale, ai domiciliari imprenditore 56enne: abusava del ruolo per molestarla

Un imprenditore siracusano di 56 anni è stato posto ai domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico. Gli agenti di Polizia gli hanno notificato l’ordinanza del Gip di Siracusa con cui viene disposta la misura cautelare. L’uomo risulta “gravemente indiziato” – spiegano gli investigatori – di violenza sessuale ed atti persecutori ai danni di una dipendente della sua azienda.
Le indagini sono state condotte dalla Mobile di Siracusa, sotto l’attento coordinamento della locale Procura della Repubblica. La donna ha denunciato quelle che vengono definite “reiterate violenze sessuali e molestie”, compiute dal datore di lavoro. Una serie di atteggiamenti che l’hanno spinta a dimettersi.
Le investigazioni hanno accertato che la donna già da alcuni mesi subiva violenze. L’uomo – secondo l’accusa – abusando della sua autorità di datore di lavoro, la richiamava nel proprio ufficio apparentemente per questioni lavorative “per poi molestarla sessualmente lontano da occhi indiscreti e sotto la minaccia di un imminente licenziamento”.
E se non si presentava a lavoro, la donna riceveva numerosissimi messaggi di carattere personale sul telefono aziendale, “con fare volgare ed autoritario”.
Nel corso delle indagini sono stati raccolti diversi elementi di prova che hanno portato alla contestazione della pesante accusa. Gli investigatori parlano di “un cospicuo quadro probatorio”. Tale da determinare il pm a richiedere tempestivamente l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti dell’indagato.

foto di repertorio




Troppi rifiuti in strada, la soluzione shock: “non raccogliere più dove non si differenzia”

Dalla Borgata alla Mazzarrona, passando per l’elegante Ortigia e le zone residenziali di Tiche e Akradina. Non c’è parte della città che non stia soffrendo per l’evidente aumento di spazzatura prodotto e smaltita direttamente in strada. Ogni anno, in questo periodo si ripresentano gli stessi problemi, alimentati dall’aumento del volume di rifiuti prodotti dalla città. Se note sono le principali cause che generano centinaia di discariche abusive su strada (cittadini che non differenziano e non rispettano regole di conferimento, parziali ritardi nella raccolta per riassetto e riallineamento), ignote restano le soluzioni.
La prima reazione è quella di invocare maggiore controllo e sanzioni. Ma come presidiare h24 un intero territorio? E basta una foto per individuare un volto e sanzionare un abbandono? I fatti dicono di no. Quasi impossibile, poi, in certe aree risalire ad un capocondòmino, un caposcala, un amministratore di condominio. Dare una regola a centinaia di famiglie diviene così impossibile. Vale per i condomini ritenuti al di sopra di ogni sospetto, da Scala Greca a Zecchino, ed a maggior ragione vale per i grandi complessi popolari di Borgata e Mazzarrona.
Secondo alcuni specialisti del servizio di raccolta rifiuti, se non ci si vuole arrendere e tornare ai cassonetti di indifferenziata in strada, l’unico modo per debellare una volta per tutte certe brutte abitudini passa da una decisione radicale: lasciare i rifiuti in terra, fino a quando le popolazioni interessate, zona per zona, non iniziano a rispettare le regole della differenziata. Si bollina in rosso e non si raccoglie, fino alle estreme conseguenze. La società che gestisce il servizio a Siracusa, la Tekra, ha adottato una linea simile a Gela, con discreti risultati.
L’ordine pubblico, però, potrebbe diventare un problema con possibili manifestazioni di protesta e roghi di rifiuti. I fautori della linea dura tagliano corto: “devono comprendere che quelle azioni continuano a danneggiare le aree dove vivono. Danno fuoco ai rifiuti? I loro stessi palazzi ed i loro vicini respireranno le emissioni”.
Condivisibile o meno, questo livello di analisi segnala come sia arrivato il momento di cambiare strategia e passo. Perpetuare il “gioco” (rifiuti abbandonati-discarica-bonifica straordinaria) legittimerà sempre di più chi smaltisce i propri rifiuti senza alcuna logica ed al di fuori di ogni regola. Cosa fare allora, lasciare davvero per settimane o mesi le discariche in strada?
Ci sarebbe una via più soft, quella della creazione di isole ecologiche in alcune vie ed a servizio dei residenti dei grandi complessi. Via carrellati e cassoni dalla strada, spazio alle isole ecologiche il cui utilizzo andrebbe però spiegato ed incentivato per settimane. Si creerebbe però una differenza di metodo con gli altri quartieri che seguirebbero il sistema del porta a porta. Ecco perchè diventerebbe allora un discorso di equità sociale anche quello di “aggredire” – con controlli e sanzioni puntuali – anche quei condomìni che da Scala Greca a corso Gelone non brillano certo nella gestione dei rifiuti. E se non spariscono sotto tonnellate di spazzatura è solo perchè i passaggi di raccolta sono raddoppiati per evitare che i rifiuti finiscano per invadere le strade e diventare ostacolo per il traffico veicolare.
Diventa chiaro allora che alla sola sensibilità del cittadino, che è causa del problema, non si può chiedere di essere parte della soluzione. A produrre uno sforzo maggiore – anche in termini di coraggio – devono allora essere amministratori locali e società di gestione. Altrimenti non ci sarà alternativa ad incivili, presunti furbi della spazzatura, discariche e bonifiche straordinarie. Come è stato negli anni scorsi e sino ad oggi.




In ritardo la campagna regionale antincendio, le preoccupazioni dei Vigili del Fuoco

Si alzano le temperature e cresce anche il rischio incendi in Sicilia. Oggi (20 giugno) allerta arancione in tutta l’Isola, come segnalato dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile. Sperando di non dover vivere un’altra stagione segnata da rovinosi incendi, i Vigili del Fuoco siciliani segnalano con preoccupazione il ritardo nell’attivazione del sistema anti incendio boschivo (AIB). I sindacati di categoria lanciano l’allarme: “ad oggi non è stato sottoscritto alcun protocollo operativo con la Regione per il 2024”.
La campagna Aib segue l’accordo quadro per il triennio 2023-2025, sottoscritto nel maggio dello scorso anno, tra Regione Siciliana e Dipartimento dei Vigili del Fuoco. Prevede un potenziamento dei Vigili del Fuoco in Sicilia in modo da rafforzare la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi. Come? Con una squadra boschiva di rinforzo in ogni comando centrale e – sul campo – specializzazioni come il direttore delle operazioni di spegnimento (il Dos che, in caso di incendio boschivo, dirige le operazioni di spegnimento fornendo da terra preziose indicazioni per la richiesta ed impiego dei mezzi aerei quali elicotteri e canadair) e il Tas per un’informazione geografica avanzata in tempo reale.
“Nessuna risposta dall’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente, dal Dipartimento regionale della Protezione Civile e dal Comando del Corpo Forestale della Regione Sicilia sulle risorse finanziare a disposizione”, lamentano le sigle sindacali dei Vigili del Fuoco. La campagna Aib, come da accordi, dovrebbe iniziare il 15 maggio per concludersi a fine ottobre.