Variazione di bilancio approvata dall’Ars, somme per extracosti rifiuti e siccità

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la manovra di variazione di bilancio da 200 milioni di euro. Tra i provvedimenti, vede finalmente la luce il contributo per gli extracosti sostenuti dai Comuni dell’isola per spedire i rifiuti all’estero. Un contributo atteso da oltre un anno e sollecitato a gran voce da Anci Sicilia con cui si scongiura adesso l’aumento delle aliquote Tari.
Soddisfatta la maggioranza per il via libera alla manovra. “Rispettiamo gli impegni presi con i siciliani su più fronti”, commenta il presidente Schifani. “Un pacchetto di interventi limitati ma strutturali che vanno dalle misure rivolte alle piccole e medie imprese per ridurre i tassi d’interesse, più alti rispetto a quelli di altre regioni, ai contributi ai Comuni per i maggiori oneri sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero, come da impegno che avevamo assunto con l’Anci. E ancora, dalla ricapitalizzazione di Ast al rafforzamento degli interventi per l’emergenza idrica e agricola. Continuiamo il nostro quotidiano impegno accanto ai siciliani e ai loro problemi, con costanza e determinazione”.
Anche l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, si mostra particolarmente soddisfatto. “Portiamo a traguardo una manovra correttiva che offre ingenti stanziamenti e risposte concrete a diverse emergenze in atto. Manteniamo l’impegno a garantire la stabilità finanziaria dei Comuni, destinando ben 50 milioni alla compensazione degli extracosti dei rifiuti, un aiuto fondamentale per i sindaci nel contenimento degli aumenti della Tari. Altri 50 milioni vengono devoluti alle imprese, istituendo una misura analoga al Bonus caro mutui per le famiglie. Attraverso l’Irfis, infatti, la Regione erogherà un contributo che attenuerà per le aziende siciliane i rialzi dei tassi d’interesse registrati nell’ultimo anno. Tra le altre iniziative del governo regionale da segnalare, vi è certamente il salvataggio dell’Ast e gli aiuti al comparto agricolo piegato dalla siccità che investe la Sicilia. Infine, un nuovo tassello della lotta al precariato regionale con la norma che condurrà all’obiettivo di assorbire l’intero bacino ex Pip”.
Ancora voci dalla maggioranza con i deputati regionali del Mpa (Giuseppe Castiglione, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Carta) che evidenziano l’importanza di alcune misure come “i 9 milioni per la manutenzione straordinaria del depuratore IAS; 20 milioni per il ripiano dell’AST; 18 milioni di investimento nell’AST per il triennio 2024/25/26; 50 milioni per supportare le imprese siciliane; 50 milioni per coprire gli extracosti di conferimento rifiuti per i comuni; 10 milioni per i foraggi nell’agricoltura; 15 milioni per affrontare la crisi idrica nell’agricoltura; 5 milioni per Sicilia acque; 1 milione per Astaereo servizi”.
Interventi su cui si sofferma, per Forza Italia, anche il deputato Riccardo Gennuso. “Abbiamo sostenuto ed apprezzato i provvedimenti che danno risposte concrete al nostro territorio e affrontano due grandi emergenze che stanno colpendo il tessuto economico e sociale dell’isola: la crisi del comparto agricolo dovuta alla siccità ed il rischio di crisi finanziaria per i Comuni colpiti dagli extra costi per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti.
Grazie al lavoro che abbiamo svolto già nelle commissioni di merito, l’Assemblea ha infatti destinato 9 milioni alla manutenzione straordinaria del depuratore IAS, avviando a soluzione una vicenda che si trascina da troppo tempo. Oltre a 50 milioni per sostegni a tutte le imprese, altri 35 milioni sono stati poi destinati per sostegni di vario tipo al comparto agricolo e zootecnico, in particolare sospendendo la riscossione dei canoni idrici e consortili, prevedendo contributi legati alla crisi del foraggio e per nuovi impianti per affrontare la crisi idrica”.
Critiche invece le opposizioni. “Questo governo continua ad improvvisare con norme buttate qua e là senza una visione d’insieme e che, soprattutto, non danno le risposte che le categorie si aspettano”. Lo ha affermato il deputato e referente M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola, annunciando il voto contrario del suo gruppo al ddl stralcio in discussione all’Ars. “Noi con grande senso di responsabilità – ha detto – Di Paola siamo qua e qua siamo stati anche durante la campagna elettorale, a differenza di tanti componenti del governo e del presidente della Regione che ancora una volta oggi è assente. Così non si può andare avanti, la Sicilia ha bisogno di riforme, non non di norme tampone che non risolvono nulla, buttate giù da assessori che spesso sono in disaccordo tra di loro”.




La “favoletta” della differenziata per pagare meno e la fallimentare realtà dei rifiuti

“I cittadini si sono ormai disamorati della raccolta differenziata. Abbiamo raccontato la favoletta che con la differenziata avrebbero pagato meno e invece i costi continuano ad aumentare. Certo che i cittadini si sono stancati”. Le parole di Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini, colgono nel segno. Per i Comuni, aumentano i costi di conferimento in discarica, che si traducano in aumenti Tari per i contribuenti. Ormai, anche i più corretti si sono stancati: troppi problemi nella gestione dei rifiuti e poche misure a tutela degli onesti.
Le percentuali non mentono e riflettono il fallimento della raccolta differenziata in provincia di Siracusa, terz’ultima secondo i dati del recente ecoforum rifiuti di Legambiente con una percentuale del 52,1, lontanissima dall’obiettivo minimo del 65%. Tolte alcune virtuose eccezioni (Sortino, Ferla, Canicattini e Floridia oltre il 75% e poi Melilli e Avola sopra il 70%), il dato è sconfortante ma aderente alla realtà. La differenziata siracusana, con un ancora pesante ricorso alle discariche ed agli abbandoni massivi di rifiuti, è un fallimento. Il secco residuo (l’indifferenziato) rimane dopo anni ancora la frazione più “pesante”. Insomma, non si differenzia per davvero. E non è un caso se nessun comune siracusano rientra nella speciale classifica dei comuni rifiuti free di Legambiente, ossia quelli con una produzione di rifiuti indifferenziati sotto a 75 Kg per abitante. Insomma, la popolazione produce molta spazzatura e la butta senza dividerla. Per disaffezione, visti i risultati; ma anche per quelle che Musumeci definì limiti culturali dei siciliani”.
Con la più grande discarica d’Europa (Sicula a Lentini) nuovamente attiva, problema risolto? “Sarà un’estate segnata dalla crisi dei rifiuti. Non credo in una normalizzazione della situazione, oramai viviamo in costante emergenza continua. Manca la programmazione, l’emergenza è gestita come fosse l’ordinario”, rincara il sindaco Stefio. C’è voluta una seconda ordinanza emergenziale, dopo la prima non attuabile, perchè la Regione venisse a capo (per ora) del problema. “Provo delusione e amarezza per le decisioni affrettate della Regione che neanche concorda con gli amministratori giudiziari di Sicula Trasporti il da farsi. La prima ordinanza scritta senza confrontarsi e poi rispedita al mittente perchè non attuabile. Siamo smarriti, nelle mani di chi non trova una soluzione”, attacca Stefio sindaco del centrosinistra. Ma non fa sconti quando ammette che sul tema hanno fallito destra e sinistra, in Sicilia. “Da trent’anni manca un vero piano rifiuti e da trent’anni non arrivano segnali verso la soluzione dei problemi. Da sette anni, però, c’è continuità di governo regionale, avrebbero Avuto tutto il tempo per dare delle risposte. Invece non arrivano segnali”.
Prima o poi, intanto, le discariche esauriranno del tutto la disponibilità di spazi. Continuare a mettere la spazzatura sulle navi e spedirla in Europa ha fatto – e continua a fare – lievitare i costi. “Allora si sbrighino a fare i termovalorizzatori, dopo attente e precise verifiche su sostenibilità ambientale”, dice il primo cittadino di Carlentini che conosce da vicino la realtà della discarica. “Il termovalorizzatore potrebbe essere una soluzione ma vanno fornite tutte le garanzie in tema di salvaguardia dell’ambiente”.
Anche i sindaci hanno le loro responsabilità. Se, da una parte, è vero che la Regione alle volte sembra non in condizione di gestire le emergenze, dall’altra nelle città manca (da anni) la capacità locale di correggere e reprimere fenomeni come l’abbandono di rifiuti in strada. Si segue la via della sensibilizzazione, ovvero fiato sprecato. “Ogni sacchetto di spazzatura è un voto…”, osserva qualcuno evidenziando quella disaffezione e scollamento dei cittadini. Due realtà parallele – quella raccontata dalla politica e quella vissuta su strada – che raramente collimano e si toccano.




Lavori in ritardo per via Lido Sacramento, l’impegno: “Riaperta in sette giorni”

Dopo settimane trascorse in silenzio, l’assessore Enzo Pantano torna sul caso via Lido Sacramento. Sperava in un cantiere attivo e operativo a metà giugno ma invece i lavori per riasfaltare la strada, da parte a parte, non sono ancora partiti. Nonostante la disponibilità dei fondi, il progetto esecutivo e lavori affidati. Concatenata a quell’intervento era anche la riapertura del tratto chiuso da ottobre del 2021. L’incastro però non si è realizzato.
“Anzitutto mi dispiace per questo ritardo. I lavori per la scarifica e la posa del nuovo asfalto in tutta via lido Sacramento sono stati affidati dal Genio Civile che ha la disponibilità delle somme regionali assegnate. Il Comune di Siracusa si è occupato del progetto e del direttore dei lavori, il rup resta però il Genio Civile”, premette Pantano.
Poi l’elemento di novità. “Abbiamo diffidato l’impresa: deve consegnare entro 5 giorni i documenti che ancora mancano. Li attendevamo già sette giorni fà, circa. Avevamo fatto un sopralluogo due settimane addietro e sembrava tutto pronto. Forse sono pieni di cantieri attivi altrove. Purtroppo la burocrazia non ci consente di iniziare se non abbiamo tutti i documenti previsti. Non possiamo quindi obbligare l’impresa. L’unica cosa che possiamo fare è la diffida. Senza questo ausilio da parte dell’impresa, non supereremo l’impasse”.
In realtà, ci sarebbe un modo per arrivare quanto meno alla riapertura del tratto chiuso di via lido Sacramento dove sono stati completati da tempo i lavori di messa in sicurezza della falesia. Potrebbe essere lo stesso Comune ad asfaltare i due “pezzi” di strada ancora oggi interdetti al traffico, per riaprirli subito dopo e poi partano quando sarà tutto pronto i lavori per un nuovo manto su tutta via lido Sacramento. Una soluzione verso cui premono quanti da tempo sono penalizzati dalla chiusura della strada e pensano che finalmente fosse finita l’odissea con il completamento dell’intervento di messa in sicurezza.
“Se entro questa settimana la ditta non ci risponde con i documenti mancanti, prendo l’impego di far asfaltare e riaprire i tratti chiusi di via lido Sacramento. Mi fa rabbia sapere che così pagheremo due volte per lo stesso lavoro. Ma se non ci sono altre soluzioni, farò così. La burocrazia ci mette in questa condizione di impotenza. Spero ancora nel buon senso. altrimenti procederemo di nostra iniziativa.




Nasce una nuova rotatoria in viale Teracati, all’incrocio con via Luigi Spagna

In poco più di mese nascerà una nuova rotatoria a Siracusa. Dopo quella su viale Paolo Orsi, all’incrocio con la cosiddetta panoramica, adesso via ai lavori per realizzarne una anche su viale Teracati, all’intersezione con viale Luigi Spagna. L’ordinanza del settore Mobilità indica un periodo di cantiere dal 27 giugno al 31 luglio. Ovviamente la strada non verrà chiusa al traffico ma la mobilità nell’area – piuttosto caotica – risentirà del previsto restringimento di entrambe le carreggiate e lo stazionamento dei veicoli interessati ai lavori.
Istituito il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati nel tratto interposto tra il civico 35 e il
civico 39 nella carreggiata con direzione di marcia corso Gelone; e nel tratto interposto tra il civico 126 e
l’intersezione con via L. Spagna, nella carreggiata opposta. Ad eseguire i lavori sarà la ditta CON.PRI. s.r.l.
Con la nuova rotatoria – di dimensioni contenute rispetto alle “sorelle” già realizzate l’estate scorsa poco più avanti – sparirà un tratto di spartitraffico, consentendo di invertire la marcia anche all’altezza di via Luigi Spagna. Gli spazi di ingresso e manovra in rotatoria saranno indicati sull’asfalto con segnaletica verticale e con appositi cordoli.
Acquisirà piena funzionalità quando partirà la sperimentazione anche della rotatoria prevista al posto dell’impianto semaforico di via Costanza Bruno-Teracati-Necropoli Grotticelle. Una sperimentazione che avrà inizio solo nei prossimi mesi e che, in parte, seguirà il precedente che risale al 2003.




Crisi dei rifiuti, nuova ordinanza regionale. Da mercoledì 26 riapre la discarica

Dopo un vertice convocato in Prefettura a Catania, questa sera arriva una nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per consentire il conferimento dei rifiuti nell’impianto Tmb di Lentini, in provincia di Siracusa, già da domani, 26 giugno.
Dopo il sopralluogo di Arpa Sicilia in contrada Codavolpe, riunione sull’emergenza rifiuti in prefettura a Catania al quale hanno partecipato l’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro, il prefetto Maria Carmela Librizzi, il sindaco Enrico Trantino, il capo di gabinetto del presidente della Regione Siciliana, Salvatore Sammartano e gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti.
Una riunione che si è resa necessaria perché la Sicula Trasporti ha comunicato stamattina l’impossibilità di poter stoccare il materiale di “sottovaglio biostabilizzato (EER 190501)” per evitare infiltrazioni di particolato nel terreno.
Con il nuovo provvedimento, il presidente della Regione ha, pertanto, disposto, con esclusivo riferimento a questa tipologia di rifiuti, di provvedere allo svuotamento delle biocelle entro otto giorni e il loro trasferimento presso impianti di recupero energetico individuati dalla stessa società. Restano invariate le disposizioni della precedente ordinanza.




Conto alla rovescia per il trasferimento del Pronto Soccorso e il ritorno di Oncologia

Aria di novità per la sanità pubblica di Siracusa. E questa volta non c’entra il nuovo ospedale, anzi è proprio il “vecchio” Umberto I a far parlare di sè. Il dg Alessandro Caltagirone ha aperto le porte (e le attività) del nuovo padiglione, pensato durante il covid ma entrato in funzione solo adesso. Ospita la nuova terapia intensiva, in un tripudio di tecnologia e servizi spesso sconosciuto da queste parti. Non solo, la disponibilità di nuovi spazi, in un delicato gioco di incastri, libera adesso spazi per l’operazione “Pronto Soccorso”.
Il delicato reparto, costantemente sotto stress, tra dieci giorni tornerà nella sua precedente sede. Spazi raddoppiati, sale d’attesa consone per pazienti e familiari, ulteriore servizi tecnologici a supporto mentre continua il reclutamento di medici da assegnare al Pronto Soccorso. Sotto la guida di Caltagirone, sono sino ad ora 15 i nuovi medici che hanno risposto alla chiamata dell’Asp e destinati al Pronto Soccorso.
Ci vorrà qualche settimana in più, forse un mese, per il ritorno di Oncologia a Siracusa. Temporaneamente trasferito ad Avola durante il covid, il reparto sta per riprendersi i suoi spazi all’Umberto I. La sanità pubblica del capoluogo “ritrova” i suoi servizi e – con la nuova guida dell’Asp – può anche presentare una nuova Tac a servizio di Rianimazione ma utile anche per l’utenza esterna e quindi per abbattere le liste d’attesa.




Laser e granate stordenti, tre squadre di incursori per l’operazione speciale alla Borgata

E’ durata meno di dieci minuti l’operazione speciale degli incursori dei Carabinieri, entrati in azione lo scorso venerdì sera alla Borgata. Le immagini del blitz sono state diffuse solo ieri, subito rilanciate anche dai media nazionali.
L’obiettivo era la liberazione di un ragazzo residente a Modica e tenuto prigioniero in una palazzina a due piani, poco distante da piazza Santa Lucia. In un contrasto per un debito di droga tra due bande, una ragusana e l’altra siracusana, era maturato il sequestro.
In poco meno di 24 ore, gli investigatori sono riusciti ad individuare il covo grazie alla conoscenza del territorio ed a preziose informazioni acquisite su quell’appartamento, già interessato in passato da alcune indagini. A quel punto, sono stati allertati i Gis che – da Livorno – hanno raggiunto Siracusa per l’operazione speciale, con il supporto dei Carabinieri di Siracusa e Scicli.
Il resto, si vede nelle immagini che sembrano tratte da un film. Un drone riprende la scena dall’alto. Sono da poco passate le 22 e gli incursori entrano in azione. Alcuni arrivano a bordo di un “anonimo” furgoncino. Scendono e si avviano senza esitazione verso l’obiettivo. Si vedono dei lampi ripetuti, come esplosioni: sono le cosiddette flashbang ovvero granate stordenti che generano un intenso lampo luminoso che provoca un accecamento di circa 5 secondi. Si scorgono anche fasci di luce, sono dei puntatori laser. Anche qui, roba vista nei migliori action movie. Ma questa, invece, è la realtà. Abbattendo anche qualche ostacolo fisso (pareti, porte) i Gis ci mettono pochi istanti nel sorprendere e bloccare il 17enne che funge da carceriere. Viene arrestato. Con sè aveva una pistola.
“L’edificio è stato accerchiato – spiega il tenente Salvatore Cortese, del Nucleo Investigativo di Siracusa – una squadra era piazzata sul tetto mentre le altre due sono entrate dall’ingresso principale e dal retro della palazzina. E’ stato un intervento rapido”. Rapido ma non per questo meno complesso, nella pianificazione e nella realizzazione. Anche perchè “c’era una festa nel frattempo in piazza Santa Lucia e la zona era gremita di turisti che avevano affittato degli appartamenti”. Solo al termine dell’incursione tutti si sono accorti dell’improvviso movimento, con il via vai di Carabinieri ed auto a sirene spiegate.




Discarica riaperta, ma i mezzi sono pieni. Stop temporaneo per la raccolta di plastica

Nonostante l’ordinanza emergenziale della Regione e la possibilità di tornare a conferire i rifiuti nella discarica di contrada Codavolpe (Lentini), la raccolta a Siracusa procede oggi ancora a singhiozzo. Città come Augusta, Floridia, Priolo, Solarino hanno direttamente sospeso il servizio, nel capoluogo invece si è andato avanti regolarmente nonostante la crisi: ieri ok la raccolta organico, oggi plastica a rilento. Il servizio sarà completato entro domani. Per il momento, è arrivato lo stop alla raccolta.
In molti si sono chiesti perchè bloccare la raccolta della plastica se il problema in discarica riguarda l’indifferenziato? La risposta è semplice: con l’impianto di conferimento chiuso da venerdì scorso, i grandi compattatori utilizzati per trasportare la spazzatura di Siracusa sono ormai pressochè pieni (e adesso anche in fila per entrare nella discarica riaperta).
Se non si svuotano, non ci sono mezzi per la cosiddetta trasferenza ovvero per il passaggio della frazione raccolta (oggi la plastica) dalle vasche dei piccoli mezzi elettrici urbani ai grandi compattatori, appunto. Con i compattatori pieni e in fila a Lentini e con le piccole vasche dei furgoncini piene, è venuto fisicamente meno ogni spazio per proseguire con la raccolta. Motivo per cui, ieri sera, il Settore Igiene Urbana del Comune di Siracusa aveva invitato la cittadinanza ad esporre la plastica solo se strettamente necessario.
La situazione raccolta rifiuti si normalizzerà solo tra 12/24 ore, dopo i primi viaggi dei compattatori da e per la discarica che era stata chiusa improvvisamente venerdì e ora riaperta con soluzione emergenziale per venti giorni. Dopodichè si sposteranno i rifiuti in altre discariche siciliane. Ma attenzione, i conferimenti saranno “limitati” ad una determinata soglia per ogni città. E già ci si interroga sul come verrà gestita l’eccedenza, con dietro l’angolo la nova preoccupazione di ritrovarsi le strade cittadine piene di sacchetti di qualsivoglia rifiuto.




Rifiuti, dalla Regione una soluzione di emergenza per non finire sepolti dalla spazzatura

L’annuncio arriva nella tarda serata di lunedì 24 giugno, in coda ad un lungo vertice palermitano in raccordo costante con Arpa e le Asp di varie province, tra cui quella di Siracusa. Il presidente della Regione si mostra ottimista quando dice che è stata “individuata la soluzione per far ripartire la raccolta dei rifiuti nei circa duecento Comuni della Sicilia coinvolti dallo stop all’impianto Tmb di Lentini, nel Siracusano”. Ha appena firmato un’ordinanza straordinaria, nella qualità di commissario straordinario per i rifiuti.
Per sbloccare la situazione, importante è stata l’approvazione di due pareri da parte del Nucleo di coordinamento della Cts in base ai quali sono esclusi dalla “Via” i progetti presentati da Sicula Trasporti per la modifica degli impianti di biostabilizzazione della frazione umida e di trattamento meccanico di rifiuti urbani non pericolosi. L’integrazione documentale fornita dall’azienda ha infatti permesso alla Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali della Regione di rivalutare positivamente le richieste respinte nel dicembre scorso.
Nelle more del completamento di tutti i provvedimenti autorizzativi, nel corso di una riunione presieduta dall’assessore all’Energia Roberto Di Mauro è stato deciso anche che, transitoriamente (venti giorni), i rifiuti continueranno a essere stoccati e trattati in apposite aree nell’impianto di Lentini, sotto lo stretto monitoraggio e controllo degli organi competenti.
La seconda fase della gestione emergenziale di questa ennesima crisi dei rifiuti prevede l’intervento dei gestori delle principali discariche della Sicilia (Enna, Gela, Motta Sant’Anastasia e Siculiana). Dovranno avviare le procedure per la cosiddetta “omologa”, processo che, in base alle caratteristiche chimiche, fisiche e merceologiche dei rifiuti, consentirà di abbancare la spazzatura raccolta nei comuni che conferiscono a Lentini nei loro impianti, ma – attenzione – “limitatamente agli spazi disponibili”. Il che potrebbe creare problemi nella raccolta urbana, in città come anche Siracusa in cui l’indifferenziato non accenna a calare nonostante otto anni di raccolta porta a porta per frazione. Ancora peggiore la situazione di Catania e Palermo.
Nel frattempo, spiega la Regione, “verrà definita la procedura che consentirà la prosecuzione delle operazioni di smaltimento dei rifiuti trattati da Sicula Trasporti per l’invio presso altri impianti fuori regione”.
Per il governatore Schifani, va bene così. “Evitiamo rischi per la salute pubblica, dovuti anche alle alte temperature degli ultimi giorni. Un provvedimento straordinario e provvisorio, supportato da pareri sanitari e ambientali, in attesa della conclusione del percorso che porterà alla riapertura dell’impianto di Lentini”. Almeno fino alla prossima crisi del sistema siciliano di gestione dei rifiuti.




Forza Italia vince a Pachino, mano tesa agli (ex) alleati: “Torni unità oltre ai personalismi”

I vertici provinciali di Forza Italia hanno il sorriso stampato in volto. Il mese di giugno ha un sapore dolcissimo per gli azzurri siracusani. Non lo nasconde il coordinatore provinciale Corrado Bonfanti. Prima le Europee, poi la vittoria a Pachino con Giuseppe Gambuzza. Nessuno lo dice apertamente, ma fosse per la base di FI le “gerarchie” politiche del centrodestra aretuseo sarebbero subito da riscrivere ed aggiornare subito. “Mi piacerebbe tornasse la stagione dell’unità, con un centrodestra capace di andare oltre protagonismi e gelosie”, è invece la tesi ufficiale di Forza Italia. La considerazione di Bonfanti è semplice: “Insieme, al primo turno avremmo vinto subito”. E quella parola – insieme – vale come riferimento a Mpa e soprattutto FdI che hanno operato scelte diverse a Pachino. Fratelli d’Italia ha corso per Sebastiano Fortunato, rimasto però fuori dal ballottaggio. Il Movimento per l’Autonomia ha seguito invece la corsa di Barbara Fronterrè che si è fermata a dieci voti appena da Gambuzza, candidato di Forza Italia.
“Tanto lavoro, tanta pazienza. Ecco come arrivano i risultati”, spiega Corrado Bonfanti. “Il centrodestra non può essere l’espressione della forza di un singolo bensì di un gruppo. La sinistra non è ancora ben organizzata nelle nostre zone, ma se continuiamo con queste incomprensioni rischiamo di moltiplicare ogni volta le loro chance di vittoria”, è l’onesta lettura di Bonfanti.
“È stata una lunga ed entusiasmante battaglia nella quale ho creduto fin dall’inizio chiedendo al caro amico Giuseppe Gambuzza di mettere a disposizione della comunità di Pachino le proprie competenze, la propria passione e la propria storia personale. A questa battaglia – aggiunge il deputato regionale Riccardo Gennuso – ha partecipato tutta Forza Italia, dai singoli militanti al presidente Schifani. Sono certo che sarà il sindaco di tutti i cittadini di Pachino, lavorando per ricostruire l’unità di una comunità che in questi anni non ha avuto l’amministrazione che meritava. Ci dispiace che non tutto il centrodestra abbia supportato questa scelta. Forza Italia esce rafforzata, con un nuovo sindaco e sei consiglieri, destinati certamente a crescere fino a dieci, in provincia di Siracusa”.