A Bologna finisce 8-8. L’Ortigia chiude allo stesso modo in cui aveva iniziato il campionato, pareggiando contro la De Akker Bologna. Un match diverso nella sua dinamica rispetto a quello d’andata, ma identico nell’esito finale. Non c’erano motivazioni di classifica, ma i padroni di casa hanno mostrato di avere più voglia. I biancoverdi sono invece apparsi scarichi, sbagliando tanto. L’equilibrio regna sin dal primo tempo, che si chiude sul 2-2. Il match ha un buon ritmo e nel secondo parziale offre anche tanti gol. L’Ortigia prova a spingere e, con una bella azione in velocità, porta a bersaglio Giribaldi. I bolognesi non mollano e pareggiano con il rigore di Luongo, ma a pochi secondi dalla fine, Ferrero, con una potente conclusione, segna il 6-5 di metà gara. Nella terza frazione, la De Akker si difende, mentre l’Ortigia appare caotica e frenetica in fase di conclusione. I biancoverdi giocano a sprazzi e non riescono a scappare, così gli emiliani si riportano in parità. Negli ultimi otto minuti il ritmo cala e il match si ravviva solo nel finale, con il vantaggio bolognese di Alfonso Pozo e il pareggio strappato dall’Ortigia negli ultimi 18 secondi, grazie al tocco rapido e vincente di Napolitano, in superiorità. Un risultato finale (8-8, ndr) da considerarsi giusto, per quella che è stata la dinamica della partita.
“Abbiamo disputato una pessima partita, giocando male tutte le fasi del gioco. Credo che quello di oggi sia un passo indietro importante. Così come sono il primo a fare i complimenti ai ragazzi quando giocano bene, oggi devo dire che non mi è piaciuto per niente l’atteggiamento della squadra, non abbiamo giocato la partita che avevamo preparato e abbiamo meritato di pareggiare. – dice coach Stefano Piccardo – Probabilmente, le prestazioni in Coppa Italia ci avevano fatto perdere di vista la realtà, quindi direi che quello di oggi è un bel bagno di umiltà in vista dei play-off. A me non è piaciuto l’atteggiamento in tante situazioni, poi vedendo la gara da fuori hai modo di vedere meglio certe cose, senza essere coinvolto, con occhio più critico”.
Il tecnico biancoverde non vuole sentir parlare di assenza di motivazioni come alibi per la prestazione dei suoi: “Così come il Bologna le ha trovate, dovevamo trovarle anche noi, visto che era l’ultima partita del Round Scudetto e l’ultima ufficiale prima delle semifinali contro Recco. Nel campionato, le motivazioni le devi sempre avere, è il tuo lavoro, devi avere il piacere di giocare. Tutto sta nell’atteggiamento, come ti prepari, come arrivi all’evento, oggi siamo arrivati impreparati. La responsabilità, in gran parte, è la mia, che oggi non ero in panchina, ma avremo modo di discutere insieme ai giocatori durante questi dieci giorni che ci separano dalla prima sfida contro Recco”.
A fine match, parla anche il capitano, Christian Napolitano: “Una squadra come la nostra, che è quarta in classifica, non può permettersi di pareggiare in questo modo contro una formazione che è circa venti punti più in basso. Anche se era un match che non contava nulla, noi abbiamo comunque fatto una pessima partita, una brutta figura. Il problema è nella testa, non eravamo concentrati, perché penso che, se questa gara fosse stata decisiva, sarebbe andata diversamente. Ad ogni modo non possiamo permetterci di fare queste figure, bisogna avere un’altra mentalità. E vale per tutti, a partire da me. Oggi ci siamo messi in difficoltà da soli. Il Bologna è un’ottima squadra, ma il limite è solo nostro. Adesso, comunque, cercheremo di capire gli errori e poi ci metteremo al lavoro per preparare le semifinali scudetto”.