L’Ortigia deve arrendersi ai tiri di rigore al termine di una partita molto intensa. La gara inizia con un buon ritmo, anche se le due squadre appaiono un po’ bloccate, soprattutto in fase offensiva. A dominare sono le due difese, molto attente e chiuse, capaci di annullare due occasioni a uomo in più agli avversari. Non si segna a lungo, fino al raddoppio di Patchaliev a fine tempo. Nel secondo parziale, il ritmo sale, con molte ripartenze e continui rovesciamenti di fronte, ma poca precisione e tanti errori al tiro, soprattutto in superiorità, con la casella che rimane a quota zero per entrambe le formazioni. Il Savona, però, trova ugualmente lo spazio giusto per siglare il 3-0 con Rizzo, mentre l’Ortigia prova a scuotersi e realizza la sua prima rete con Ferrero. Il risultato rimane immobile fino al diagonale potente di Figlioli, che porta i liguri sul 4-1 a 39 secondi dalla sirena. Nel terzo tempo, la gara si ravviva, anche per merito dei biancoverdi, che crescono e rispondono subito al +4 di Erdelyi con la bella doppietta di Inaba e il tocco vincente di Bitadze, bravo a finalizzare una bella azione a uomo in più. La terza frazione si chiude, dunque, con l’Ortigia a -1. Negli ultimi 8 minuti, il Savona ottiene il nuovo doppio vantaggio, ma i biancoverdi non mollano e si riavvicinano con Carnesecchi, per poi sprecare clamorosamente una tripla superiorità che sarebbe valsa il pareggio. Poco dopo, Tempesti fa il miracolo su Rocchi e, nell’azione successiva, è ancora Carnesecchi, a uomo in più, a trovare il 6-6 con cui si va ai tiri di rigore. Dai 5 metri il Savona è più freddo, Nicosia para quasi tutto e la serie si chiude 3-2 per i liguri, che vincono e conquistano il terzo posto in questa Coppa Italia.
“Sono molto contento di come ha giocato la squadra. Oggi avevamo un giocatore di movimento in meno e sapevo che all’inizio sarebbe stata dura e che avremmo avuto un passaggio a vuoto, perché ieri abbiamo speso tanto ed eravamo stanchi. – dichiara coach Stefano Piccardo – Però poi ho visto la reazione, la squadra era sotto di quattro ed è riuscita a rientrare in partita. Inoltre, abbiamo subito pochi gol. Ci sono delle note positive e altre negative, ma nel complesso sono contento. Se guardiamo la classifica di Serie A1, il Savona ci ha dato 11 punti di distacco, ciò significa che in campionato loro sono stati molto più costanti, anche se noi durante la stagione siamo cresciuti molto. Oggi posso dire che la mia squadra, nella difficoltà, mi è piaciuta tanto. In generale, abbiamo giocato un ottimo torneo. Le indicazioni per il finale di stagione sono assolutamente positive. Adesso viene il bello, perché dopo l’ultima di campionato arriva maggio, il mese dei play-off scudetto”.
A fine match, il centroboa Andria Bitadze, fa un bilancio di questa Coppa Italia: “Speravamo di arrivare in finale anche in questa edizione, perché abbiamo lavorato tanto durante l’anno, superando insieme, con grande unità di gruppo, anche i momenti più difficili. La Coppa Italia è un torneo particolare, perché tutte le squadre sono arrivate molto stanche, ma sono riuscite comunque a esprimersi a un buon livello. È una competizione molto importante, alla quale teniamo molto. Oggi volevamo fortemente questo terzo posto, ma non ci siamo riusciti e per questo sono triste e deluso. Abbiamo mostrato di avere tanta qualità, ma per una serie di fattori, inclusa la sfortuna, non siamo riusciti a vincere una medaglia che, a mio avviso, meritavamo. Ad ogni modo, ora dobbiamo stare sereni e pensare al prossimo match, per poi concentrarci sui play-off e provare a salire sul podio in campionato”.
credits: Paolo Zeggio- Iren Genova Quinto