Al via i lavori di ristrutturazione e potenziamento del Porticciolo di Calabernardo

Al via i lavori di ristrutturazione e potenziamento del Porticciolo di Calabernardo. “Il piccolo scalo ed il suo borgo marinaro costituiscono la memoria storica del rapporto tra la Città di Noto e il suo mare e da tale legame identitario sarà possibile trarre un ulteriore elemento di attrazione turistica, senza incidere sugli equilibri ambientali della costa”, così commentava nei giorni scorsi sui canali social il sindaco di Noto, Corrado Figura, l’avvio dei lavori di ristrutturazione e potenziamento.
“Un investimento di oltre 7 milioni di euro che rappresenta un’importante tappa per lo sviluppo del nostro territorio e per la valorizzazione delle risorse costiere. Grazie al sostegno dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici e all’impegno dell’amministrazione comunale di Noto, guidata da Corrado Figura, l’area demaniale di oltre 20.000 metri quadrati destinata al porticciolo è stata consegnata e ora si procede con i lavori”, dice il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri. Questa mattina il parlamentare Ars era a Noto, accanto al sindaco Figura e a parte della Giunta, per il simbolico taglio del nastro. Il porticciolo potrà ospitare fino a 104 imbarcazioni di tre categorie diverse, è previsto il potenziamento dei due moli già preesistenti e sarà realizzata una nuova barriera frangiflutti. “Ringraziamo l’assessore Alessandro Aricò per il suo impegno costante e la Regione Siciliana per aver confermato il finanziamento necessario a rendere possibile questo progetto -continua Auteri – L’inizio dei lavori segna un nuovo capitolo per Calabernardo e dimostra l’attenzione del governo Schifani verso la nostra provincia, che merita progetti innovativi e infrastrutture moderne per un futuro sostenibile.”




Un Siracusa ingenuo e svagato consegna la vittoria al Locri (2-0)

Scivolone per il Siracusa dopo cinque vittorie consecutive, contro il Locri finisce 2-0.
Un avvio di primo tempo difficile per il Siracusa con gli uomini di mister Turati costretti a rincorrere il Locri in un campo pesante per la pioggia. Gli azzurri pagano un avvio di partita poco lucido, con diverse ingenuità, e la squadra calabrese al primo affondo sblocca il match. Al 18’ Francesco Pistolesi svirgola e serve un assist per Matheus Reis ed è 1-0. Si tratta del primo gol subito in stagione per Fedele Iovino. Continuano le incertezze difensive, troppe e caratterizzate da un ritardo sul pallone per gli uomini di mister Turati, che, sotto di un gol e con oltre 70 minuti da giocare, si fanno trovare totalmente sbilanciati e al 28’ il Locri non perdona siglando il raddoppio con un tiro all’incrocio dei pali di Romano.
Nel finale del primo tempo si scaldano gli animi in campo dopo le diverse perdite di tempo della squadra di casa lamentate dai Leoni.
Continua la giornata “no” del Siracusa anche nel secondo tempo. All’avvio della ripresa gli azzurri si lanciano in attacco e conquistano un calcio di rigore al 48’. Fallo del portiere calabrese Donini su Marco Palermo. Sul dischetto si presenta Mimmo Maggio, tiro debole e centrale neutralizzato da Donini e sulla ribattuta gli azzurri colpiscono la traversa.
Giornata completamente storta per il Siracusa, con il pallone che gira poco e male. Tanto il nervosismo dei giocatori di Turati, con diversi cartellini gialli. Una partita in cui gli azzurri non sono riusciti ad incidere e fare male al Locri, che invece ha ben amministrato il match e il vantaggio, meritando la vittoria.
C’è spazio anche per la commozione durante Locri-Siracusa. I tifosi azzurri hanno ricordato i tre giovani tifosi del Foggia con uno striscione esposto prima dell’inizio della gara. “Sin da giovani con mentalità…foggiani per l’eternità”, si legge sullo striscione firmato “Curva Anna”. I giovanissimi tifosi, Michele Biccari (17 anni), Gaetano Gentile (21 anni) e Samuel Del Grande (13 anni), hanno perso la vita la sera di domenica 13 ottobre a Potenza in un incidente stradale mentre erano in trasferta per seguire la squadra del cuore.




Maltempo su Siracusa: caduti 165,4mm in 48 ore e la Regione dispone interventi urgenti

Ondata di maltempo sulla provincia di Siracusa. Come da allerta arancione, diramata dalla Protezione Civile Regionale nella giornata di ieri, intense piogge si sono abbattute sul territorio, dal capoluogo ai comuni limitrofi, così come nella zona montana. Un’ingente quantità di acqua si è riversata su strade e campi, con i conseguenti disagi, in termini di circolazione veicolare ma anche di qualche allagamento.
Secondo i dati della rete regionale Sias, su Siracusa nelle ultime 48 ore sono caduti 165,4mm di pioggia, E’ il secondo dato più elevato registrato in tutta la Sicilia orientale, subito dopo Linguaglossa, nel catanese (170,4mm, ndr).
La principale criticità riguarda i numerosi tombini saltati e gli automobilisti in panne. L’acqua, caduta copiosa, non defluisce facilmente e questo ha comportato anche l’impossibilità, per gli automobilisti in transito, soprattutto in alcune zone del capoluogo, di proseguire il proprio percorso.
Il presidente della Regione Renato Schifani, informato costantemente sui gravi danni causati dal maltempo alla viabilità regionale, ha dato disposizione agli uffici del dipartimento Tecnico dell’assessorato delle Infrastrutture affinché si intervenga con immediatezza per la rimozione delle situazioni di pericolo e per il ripristino nel più breve tempo possibile dello stato dei luoghi. Il governatore è in costante contatto con i dirigenti generali del dipartimento Tecnico, dell’Autorità di bacino della Regione Siciliana e della Protezione civile regionale, i cui uffici periferici sono già al lavoro sui luoghi maggiormente interessati dal maltempo, operando a salvaguardia della popolazione e del territorio.




Vigilia di Locri-Siracusa, mister Turati: “Siamo fiduciosi, noi dobbiamo pensare al nostro percorso”

Archiviata l’importante vittoria sulla Reggina per 1-0, per il Siracusa è arrivato il momento di concentrarsi sul prossimo impegno. Domani, domenica 20 ottobre alle ore 15, sarà Locri-Siracusa. La gara valida per la settima giornata del girone I di Serie D vede gli uomini di mister Marco Turati affrontare un difficile test allo stadio “G.R. Macrì”: il Locri, dopo tre sconfitte consecutive, viene da una vittoria contro il Sambiase (unica squadra ad aver battuto il Siracusa, ndr).
“Siamo in un ottimo momento e in un ottimo stato di forma. – dice mister Turati alla vigilia del match – Abbiamo un’altra partita complicata e sappiamo le insidie che possiamo incontrare. È una squadra costruita bene e gioca insieme già da quattro/cinque anni, quindi hanno degli elementi che si conoscono molto bene. Noi andiamo sempre per fare la nostra partita e devo dire che in settimana ho visto altri miglioramenti e quindi sono sicuramente molto fiducioso”, sottolinea l’allenatore.
Gli azzurri sono alla ricerca della sesta vittoria consecutiva e mister Turati mostra fiducia: “Abbiamo un nostro percorso di crescita, sappiamo dove e come possiamo migliorare; quindi, chiaramente un occhio alla classifica si dà, però noi dobbiamo solo ed esclusivamente pensare al nostro percorso e vogliamo migliorare e allo stesso tempo fare anche risultati”.
Sulla strategia da adottare contro la rosa calabrese, Turati sottolinea che “ogni settimana cambiamo strategia, perché sappiamo che ogni avversario ha delle caratteristiche precise. il Locri è una squadra che ha altre caratteristiche, rispetto alle ultime che abbiamo affrontato. Abbiamo lavorato molto bene secondo me, quindi dobbiamo essere sicuramente fiduciosi e fare come sempre la nostra gara. Il Locri è una squadra propositiva e noi dobbiamo essere bravi. – continua il tecnico azzurro – Abbiamo qualche piccola defezione questa settimana, però scegliamo sempre in base alla partita e all’avversario. Abbiamo tre gare in una settimana e chiaramente doseremo anche le forze. Ho massima fiducia in tutti, li vedo allenarsi quotidianamente”.




VIDEO. Nuovo ospedale, il punto: “Siamo sulla buona strada, ma ora dobbiamo correre”

Sono rare le uscite pubbliche del commissario straordinario per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, Guido Monteforte. L’ingegnere però è intervenuto ieri sera, in chiusura della seduta aperta di Consiglio comunale dedicata proprio ad aggiornamenti sull’iter che dovrebbe condurre alla costruzione della necessaria opera sanitaria, stante l’anzianità di servizio del “vecchio” Umberto I.
“Io sono convinto che siamo sulla buona strada, se si fa squadra si arriva tutti quanti al risultato” è forse la frase più importante e significativa tra quelle pronunciate da Monteforte. “È chiaro che dobbiamo correre – ha anche sottolineato – perché se subentrasse un nuovo prezzario sarebbe una iattura. Stiamo ad inseguire aggiornamento prezzi dopo un aggiornamento prezzi…”. Giusto per ricordarlo, a dicembre l’incarico del commissario va in scadenza.
Ma i soldi per costruirlo ci sono? “Noi in questo momento abbiamo 372 milioni che ci consentono di andare a risultato e realizzare l’ospedale. Il progetto, aggiornato nei prezzi e definitivo, ha avuto la verifica finale del Rina Check e quindi è assolutamente perfezionato. A questo punto per poter andare ad un’approvazione amministrativa aspetteremo la conclusione dell’iter di formalizzazione dei fondi, perché non devono essere soldi liquidi ed esigibili, ma certi. Liquidi ed esigibili verranno dopo con il ribasso d’asta e tutto quello che vogliamo”, ha detto in aula Vittorini, al quarto piano di Palazzo Vermexio. Attualmente, il progetto è all’esame del Ministero della Salute “che deve svolgere alcuni atti propedeutici di concerto con la Regione, quindi arriveremo al risultato”.
Intanto, Monteforte ha confermato che l’ospedale nuovo sarà un Dea di II livello, una qualificazione che arriverà nero su bianco non appena l’opera “sarà strutturalmente realizzabile”. Niente divisione in lotti, appalto unico per costruire l’intera opera nella sua interezza, dall’inizio alla fine. E questo è un punto su cui il commissario si sofferma, spiegando come al suo insediamento avesse trovato una situazione invece diversa e foriera di possibili controversie tra aziende diverse.
Confermata la posizione baricentrica tra il capoluogo e lo snodo autostradale sud, lungo la ss124. “È una struttura che è stata posizionata in una condizione ottimale”, ha commentato il commissario Monteforte. “Avrà sicurezza sismica, sono stati introdotti degli isolatori sismici ed anche questa è una delle ragioni che hanno portato a una lievitazione dei prezzi rispetto a quello che si era originariamente configurato”.
Qui l’intervento integrale del commissario per la realizzazione del nuovo ospedale, Guido Monteforte.




Fiera del Mercoledì scandalo. Melfi chiede più multe, Gibilisco replica: “Dimentica che…”

“L’assessore Gibilisco la smetta di minacciare la chiusura della fiera del mercoledì. Non è questa la soluzione per risolvere il problema dell’abbandono dei rifiuti”. Il consigliere comunale Matteo Melfi (Sud chiama Nord) si schiera dalla parte degli ambulanti. Nonostante le tristi scene che si ripetono ogni mercoledì, al termine del più grande appuntamento mercatale del siracusano, Melfi non condivide l’idea di sospendere a tempo la fiera per richiamare al rispetto di regole di decoro e pulizia gli oltre 300 venditori ambulanti.
“Per reprimere le cattive abitudini di alcuni – sottolinea Melfi – non si può penalizzare chi opera nel rispetto delle leggi. Si colpirebbero centinaia di operatori che lasciano in ordine i loro spazi al termine della giornata lavorativa. Bisogna agire secondo quanto prevede la legge, elevando sanzioni e dunque colpendo i portafogli di chi si rende responsabile di tali condotte. A tal proposito – continua il consigliere comunale – vorrei chiedere a Gibilisco quante multe la Polizia ambientale, di cui lui è l’assessore di riferimento, ha elevato nei confronti di questi indisciplinati che lasciano i rifiuti per strada. Secondo le informazioni in mio possesso, neanche una. La responsabilità di questa situazione dunque è anche da attribuire a chi non fa rispettare la legge. Gli strumenti per sradicare le cattive abitudini ci sono, occorre solo avvalersene. Evidentemente, però, l’assessore preferisce scelte eclatanti e assolutamente inique.”
L’assessore alla Polizia Municipale ha prospettato in giunta la chiusura temporanea con ordinanza della fiera del mercoledì, incassando il favore di diversi altri assessori tra cui Salvo Cavarra. Contrario invece Edy Bandiera che ritiene si debba prima procedere con i controlli della Municipale, le multe e poi – in caso – sospendere la fiera.
“Mi sorprende questa uscita del consigliere Melfi. Forse ha dimenticato che abbiamo fatto qualche sopralluogo insieme e sensibilizzato più volte i venditori al rispetto dei luoghi…”, dice Gibilisco. “Se vogliono le multe, faremo le multe. Applicheremo alla lettera il regolamento che prevede una sanzione pari a mille euro. E sarà un colpo durissimo per gli ambulanti, forse più di una o due settimane di chiusura per richiamare tutti all’ordine. Schiereremo da mercoledì 20 agenti in borghese, poi però mi spiegherete come facciamo a dire che un cartone o una busta di plastica per terra appartiene a una bancarella piuttosto che ad un’altra? Ce ne sono 300 e tutte pressochè attaccate”, conclude l’assessore Gibilisco.
Di soluzioni di buon senso ne sono state cercate e tentate diverse negli anni. La situazione, purtroppo, è sempre andata peggiorando. Forse è il caso di tentare strade nuove, con coraggio e decisione.




Stop ai dispositivi digitali per i bambini, ok in commissione al ddl Gilistro: “L’abuso provoca disastri”

Stop ai cellulari e ai dispositivi digitali per i bambini. Via libera in commissione salute dell’Ars al ddl M5S che ha l’obiettivo di vietare ai bambini fino a tre anni l’uso delle apparecchiature digitali e dei telefonini e a limitarne fortemente l’utilizzo in età adolescenziale. Il disco verde è scattato nella giornata di ieri con l’unanimità dei presenti in commissione, sarà poi l’aula ad esprimersi sul ddl a prima firma del deputato pediatra Carlo Gilistro che mira a delegare al Parlamento nazionale il varo della legge sul tema e a dare al via ad una massiccia campagna di informazione sulla pericolosità dell’abuso di queste apparecchiature in tenera età.
“Siamo consapevoli – dice Gilistro – che un divieto del genere è difficile da fare rispettare e quindi da sanzionare: ma la nostra vuole essere soprattutto una provocazione, un disperato grido di allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori che molto spesso scambiano un cellulare per un baby-sitter e per tenerli buoni affidano ai propri figli, anche molto piccoli, uno smartphone o un ipad, non sapendo che rischiano di minare per sempre la loro salute psico-fisica. Ai signori del web diciamo che non abbiamo figli da buttare e che siamo disposti a tutto per tutelarne la salute fisica e mentale”.
Gilistro ha avuto, ed ha, modo di osservare, dall’alto del suo osservatorio privilegiato di pediatra, gli enormi danni che l’abuso di queste apparecchiature può scatenare e che possono essere evitati solo se i genitori sono edotti sulla pericolosità di affidare il ruolo di baby sitter a queste apparecchiature. “Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti, disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali -dice Gilistro – sono alcuni dei più comuni contraccolpi che si possono evitare con una buona campagna di informazione su questa tematica, spesso trattata con eccessiva superficialità. Ricordo il caso di una bambina che a causa dell’ansia non è più voluta andare a scuola per un lungo periodo e non si contano i casi di bambini con malesseri ricorrenti a scuola”.
Sullla pericolosità dell’abuso delle apparecchiature digitali in tenera età si parlerà il 28 novembre a Roma in occasione di un convengno alla Camera organizzato dal deputato M5S Filippo Scerra con la partecipazione di piscologi, pediatri e insegnanti.




Intitolare una via cittadina alla scrittrice siracusana Laura Di Falco, la proposta degli studenti

Una proposta di intitolazione di una via cittadina alla scrittrice siracusana Laura Carpinteri Di Falco. È l’iniziativa delle studentesse e degli studenti del XIII Istituto Comprensivo Archimede di Siracusa. La richiesta è stata formalizzata, mercoledì 16 ottobre, nell’aula magna dell’Istituto di via Caduti di Nassiriya, nel corso dell’incontro, a cui ha partecipato anche il sindaco Italia, che ha concluso il percorso formativo “Le vie delle donne tra impegno e responsabilità”. Il progetto, finanziato dalla Regione Sicilia, ha visto la partecipazione delle studentesse e degli studenti di tutta la scuola che si sono cimentati in una serie di performance canore, coreografiche, artistico-espressive e dialoghi intorno alla figura e alle opere letterarie della scrittrice Laura Di Falco, componendo un puzzle con il suo volto e l’Inferriata, uno dei suoi scritti, che indaga a 360° sulla storia della nostra città.

Tra le proposte emerse anche quella di una composizione paritaria tra uomini e donne della Commissione Toponomastica Comunale e l’abbattimento di ogni ostacolo alla fruizione libera delle aree costiere cittadine. La donna è stata al centro della tavola rotonda che lunedì 14 ottobre si è tenuta nel plesso “Aldo Moro” di via Necropoli Grotticelle, curata dagli alunni delle terze classi della Scuola Primaria, sul testo “Se dico no è no”. L’incontro, a cui ha partecipato anche l’autrice Annamaria Piccione, ha offerto spunti di riflessione sulla figura femminile nei diversi contesti sociali, mentre gli alunni delle prime e seconde classi della Scuola Primaria, nel plesso di via Carlo Forlanini, con una performance dedicata all’ambiente e non solo, hanno sottolineato il valore della diversità e delle differenze di genere.
Un evento, alla presenza di Luisa Giliberto, dirigente dell’Ambito Territoriale di Siracusa Ufficio Scolastico Provinciale, Tommaso Bellavia, in rappresentanza del Questore della Polizia di Stato, che ha confermato l’impegno delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto per affermare i diritti delle donne. All’incontro hanno anche partecipato Vera Parisi e Luciana Tiralongo, vertici nazionali di Toponomastica Femminile, Marilena Del Vecchio e Veronica Torneo, operatrici del Centro Antiviolenza “Ipazia”.




Carenza di personale e sovraffollamento al carcere di Cavadonna, Scerra (M5S): “Intervenga il Ministero”

Intervenire con urgenza per risolvere le criticità di organico e strutturali riguardanti la casa circondariale di Cavadonna, a Siracusa. È l’invito, preannunciato la scorsa settimana dopo il sopralluogo effettuato a Cavadonna, del parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra al Ministro della Giustizia Carlo Nordio.
“Nonostante l’impegno quotidiano encomiabile del direttore dell’istituto di pena e dei lavoratori della struttura, la carenza di personale di Polizia Penitenziaria, il sovraffollamento dei reparti, le prestazioni sanitarie a rilento, non permettono di avere in maniera strutturale adeguati standard di sicurezza e di qualità della vita dei detenuti, così come non permettono ai dipendenti una vita lavorativa serena”, spiega l’esponente Cinquestelle.
“Su un organico previsto di 234 dipendenti, ne sono in servizio solo 173, chiamati a lavorare su 676 detenuti. Sono costretti a turni prolungati e quindi esposti a rischio stress. Carenti, poi, anche alcuni servizi basilari che vanno comunque garantiti all’interno delle carceri e, tra questi, registra preoccupante ritardo l’erogazione ai detenuti delle prestazioni specialistiche sanitarie”, continua Scerra.
“Questi fattori creano un clima in cui maturano tensioni che sfociano, alle volte, in aggressioni e purtroppo, in casi estremi, anche in gesti autolesionistici. E’ chiaro che, in un quadro purtroppo simile a molte carceri italiane, serva un vero intervento di riforma del sistema, ben più corposo dei timidi provvedimenti allo studio del governo. Nell’attesa, non si possono però trascurare le condizioni in cui deve operare la direzione ed il personale della casa circondariale di Cavadonna, insieme alla dignità che va assicurata anche a chi si trova lì detenuto. Al Ministro della Giustizia, specie per queste motivazioni, torno quindi a sollecitare urgenti interventi che valgano finalmente come segnale di attenzione verso la diffusa problematica”.




Ultimi giorni “caldi” in Sicilia, da venerdì arriva la pioggia

Ultimi giorni stabili e caldi, poi da giovedì il tempo inizierà a dare concreti segnali di cambiamento. Secondo la rete regionale Sias da venerdì si prevede “l’ingresso sul Mediterraneo centrale di una saccatura, con calo termico e instabilità in graduale intensificazione”.
La prolungata fase stabile e spesso nettamente più calda della norma del periodo, quindi, si sta avvicinando alla sua conclusione.
In questo caso il cambiamento meteo sarà radicale, con il ritorno di piogge su tutta la Sicilia, in particolare nel siracusano. “Venerdì dovrebbe essere la giornata in cui l’instabilità sulla Sicilia comincerà a farsi marcata, con fenomeni per ora di difficile localizzazione e quantificazione, che allo stato attuale possono essere previsti relativamente diffusi anche se quantitativamente non abbondanti nella prima fase di afflusso delle masse d’aria instabili”, scrivono da Sias.
L’alta pressione sul Mediterraneo orientale potrebbe favorire una situazione di blocco e piogge sulla Sicilia a più riprese, con la possibilità anche di fenomeni intensi.