Progetto “scuole sicure”, avviato in tutti gli istituti della provincia dalla Questura di Siracusa

Il progetto “Scuole Sicure” è stato avviato dalla Questura di Siracusa in tutti gli istituti scolastici superiori di Siracusa e provincia.
Un progetto, fortemente voluto dal Questore Roberto Pellicone, in sinergia con i Dirigenti Scolastici, che si pone l’obiettivo di avvicinare i giovani agli uomini e alle donne della Polizia di Stato, prevenire situazioni legate a fenomeni di bullismo, contrastare il consumo di stupefacenti e fornire un supporto concreto all’intera comunità scolastica.




Convegno organizzato dall’Asp sul programma di screening per la prevenzione dei tumori

Questa mattina i poliziotti della Questura di Siracusa hanno preso parte a un convengo organizzato dall’Azienda Sanitaria Provinciale – Centro Gestionale Screening, per illustrare il programma di Screening per la prevenzione dei tumori. All’incontro, che si è tenuto nei locali della sede di Confindustria di viale Scala Greca, hanno partecipato la dottoressa Sabina Malignaggi, responsabile del Centro Gestionale Screening dell’ASP di Siracusa, la dottoressa Katjusa Messina, responsabile dello Screening Cerviocarcinoma, la dottoressa Mariangela Adamo, responsabile dello screening per il tumore alla mammella, il dottor Vincenzo Puglisi, responsabile dello screening per il tumore del colon e il Dr. Daniele Tarantello, dirigente dell’Ufficio Sanitario della Questura di Siracusa.
I medici hanno informato le forze dell’ordine dell’importanza della prevenzione dei tumori, illustrando tutti i protocolli di prevenzione messi in atto gratuitamente dall’ASP di Siracusa.




Lo spettacolo “Icaro Junior”, il progetto della Polstrada per i più piccoli

Venerdi 16, dalle ore 10.15, al Multisala Planet Vasques, nell’ambito delle inziative della 24esima edizione del “Progetto Icaro”, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Icaro Junior”.
Dopo “17 minuti”, tocca ai più piccoli con il musical “Icaro Junior”, dedicato agli alunni delle scuole primarie di Siracusa e provincia. Lo spettacolo, tra musica e danza, vede protagonisti i poliziotti “Osvaldo e Marta”, che accompagneranno i bambini in un ideale percorso casa-scuola, attraversando la “giungla” di una strada motorizata, con i pericoli che comporta, con l’obiettivo di far capire l’importanza del rispetto delle regole della circolazione stradale.




Quaresima 2024, l’arcivescovo Lomanto “Invochiamo la pace per tutti”

L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto nel suo messaggio per il tempo di Quaresima inviato nel mercoledì delle ceneri ai fedeli
siracusani invoca “nella preghiera il dono della pace per tutti”. Ieri pomeriggio l’arcivescovo ha celebrato la messa con l’imposizione delle ceneri nella chiesa Cattedrale.
“La preghiera è il lavoro primario di ogni battezzato, perché non è soltanto il nostro mezzo di santificazione personale, ma è anche il nostro servizio nella Chiesa e ci unisce alla missione di Gesù al Padre che salva il mondo. Volgendo lo sguardo sul mondo odierno e sui terribili scenari di guerra, comprendiamo l’importanza di invocare nella preghiera il dono della pace per tutti, affinché, come insiste Papa Francesco, «siano sempre più numerosi coloro che, senza far rumore, con umiltà e tenacia, si fanno giorno per giorno artigiani di pace», per contribuire a «porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana» (Francesco, Messaggio per la LV Giornata Mondiale della pace, 8.12.2021; Francesco, Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale della pace, 8.12.2024)”.
“Il tempo quaresimale ci invita a intensificare il nostro cammino di conversione e di fede nel Vangelo riponendo maggiore fiducia nella misericordia infinita di Dio, per corrispondere più generosamente e fedelmente alla sua chiamata nella consapevolezza che il suo amore è tutto, può tutto e richiede tutto – scrive l’arcivescovo -. Proseguendo il cammino sinodale della Chiesa sosteniamoci nell’impegno di crescita nella fede meditando più profondamente la Parola di Dio per giungere a celebrare con animo purificato e con rinnovato slancio spirituale il mistero pasquale del Cristo Risorto. Insieme, nello spirito sinodale, camminiamo con fedeltà nell’adempimento della volontà di Dio, con il rinnovamento del nostro spirito e con un più vivo senso di comunione ecclesiale, per ottenere da Dio un più grande dono di grazia e una maggiore comprensione della nostra vocazione cristiana e della nostra missione nel mondo, per poter svolgere un più generoso servizio di carità, di giustizia e di pace nella famiglia, nella Chiesa e nella società”.
L’arcivescovo ha invitato a vivere il tempo quaresimale “alla sequela di Cristo Crocifisso e Risorto”, riscoprendo “il significato profondo della preghiera, il valore salvifico del sacrificio e il ministero più alto della carità che purifica e vivifica”. Ed ha indicato tre punti: “La preghiera: centro unificante della vita cristiana e della cura pastorale; il sacrificio come dono e servizio di amore; la carità divina fondamento dell’amore del prossimo”.
“La vita del cristiano è Dio solo ed esige, anzitutto, l’incontro nella preghiera che è l’esercizio fondamentale per rimanere nella presenza del Signore. La preghiera costituisce il centro stabile, perenne e unificante della nostra persona, della nostra vita, di tutte le nostre attività, per rispondere a Dio e raggiungere la santità. La preghiera, innanzitutto, è la parola di Dio rivolta all’uomo ed è la parola dell’uomo che risponde a Dio. Nella preghiera costante, possiamo esprimere il nostro abbandono e il nostro affidamento a Dio che ama, viene incontro, eleva e ci unisce a sé, per poterlo amare con tutto il cuore. In tal modo, tutta la nostra esistenza diventa davvero un incontro con il Signore, un cammino alla presenza di Dio che trasforma la nostra vita nell’atto di fede e di amore. (…) Solo nello spirito della preghiera, il servizio alla Chiesa non si riduce a una semplice gestione funzionale e sociologica di un incarico, ma diventa un evento profondamente spirituale”.
Mons. Lomanto ha sottolineato come la preghiera “vissuta e provata nella fede” diventa “un atto di sacrificio che unisce all’offerta di Cristo al Padre per la salvezza di tutta la creazione. (…) L’amore per Gesù implica un cammino di apertura totale a lui che è il nostro Tutto. In fondo, il Signore ci chiama a vivere la totalità dell’amore, per far capire che la nostra forza è in Dio solo. (…) L’amore cristiano non è quello che fa le grandi opere, ma è quello che agisce in un rapporto reale di comunione in Dio, anche se non fa nulla di visibile. L’amore di Dio si manifesta attraverso ogni battezzato nel sacrificio, nella sofferenza, nel silenzio, nella preghiera, nel dono di sé, perché è immagine dell’amore crocifisso. Anche le persecuzioni – dei martiri di ieri e di oggi, cruenti o celate nella calunnia o nella falsità delle opere del male – sono una via privilegiata di santità se vissute in Gesù perseguitato, condannato, morto e risorto. Papa Francesco ha sottolineato che «accettare ogni giorno la via del Vangelo nonostante ci procuri problemi, questo è santità» (Francesco, Gaudete et exsultate, 94). (…) La nostra vita sia un dono di amore testimoniato nella fede e celebrato nella preghiera in unione alla carità di Cristo per la salvezza dei figli di Dio”.
Infine la carità divina “fondamento dell’amore del prossimo”. (…) “L’amore del prossimo suppone l’amore di Dio e ne è la manifestazione. L’amore di Dio viene prima dell’amore del prossimo non solo per dignità ma anche per logica, per il fatto che l’amore del prossimo non può che essere una conseguenza, perché «l’amore è da Dio» (1Gv 4,7). (…) Di fatto è solo attraverso l’amore di Dio che l’uomo può entrare in un rapporto di carità vera col prossimo: carità non sociale ma intima che realizza una vera unità. (…) L’amore di Dio in noi ci fa generare ovunque uno spirito di fraternità e di solidarietà, prendendoci cura di chi è lasciato ai margini, di chi vive nella sofferenza, di chi è disorientato e in cerca di risposte. (…) In questo tempo di Quaresima, intensifichiamo il nostro impegno spirituale per vivere nel raccoglimento e nella preghiera la pace vera, intima e pura, che è Gesù; cresciamo nell’amore di Cristo che ci unisce per la pietà di un cuore solo per essere dono di vita per gli altri; portiamo nel mondo la vera gioia della Pasqua per essere segno vivo della presenza del Cristo Risorto”, conclude Lomanto.




Boom export agroalimentare del sudest, Schifani “Lavoriamo per cargo a Comiso”

“I dati diffusi da Intesa Sanpaolo sui Distretti del Mezzogiorno e, in particolare, quelli sull’aumento dell’export per l’agricoltura della Sicilia sud-orientale confermano che avevamo visto bene. La realizzazione dell’area cargo e la trasformazione dell’aeroporto di Comiso in una realtà operativa a servizio dell’utenza iblea, fondamentale per la veicolazione dei prodotti agroalimentari siciliani in tutte le parti del mondo, rappresentano una scelta non più rinviabile. Fin dall’inizio di questa legislatura il mio governo lavora per superare le tante criticità connesse alla creazione del terminal e, in un’ottica di sistema, anche per il miglioramento della viabilità, dall’ammodernamento della Catania-Ragusa al completamento della Siracusa-Gela”. Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che commenta il report della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Un rapporto che certifica una crescita dell’export agroalimentare del sud-est del 37,8% pari a un incremento di 30 milioni di euro.
“Le potenzialità di crescita per quell’area – sottolinea Schifani – sono sotto gli occhi di tutti e per coglierle bisogna investire in infrastrutture. Se la performance è già positiva, figuriamoci quando ci sarà un’area cargo in grado di garantire i collegamenti con i mercati internazionali. È una sfida che i nostri produttori possono vincere, soddisfacendo la grande richiesta di qualità dei prodotti made in Sicily”.




Scuola, non convince il nuovo modello 4+2 e il liceo made in Italy. Flc Cgil, “Un esito annunciato”

Il 10 febbraio è scaduto il termine per le iscrizioni al primo anno delle scuole statali primarie e secondarie di primo e secondo grado. Dopo l’approvazione del disegno di legge del Senato, riformando l’istruzione tecnico-professionale con l’introduzione del nuovo modello 4+2, e del nuovo liceo made in Italy, i dati mostrano che il 60,87% degli studenti siciliani sceglie il liceo.
Non covincono, quindi, le sperimentazioni del Governo con il nuovo modello 4+2 e il liceo made in Italy.
“Anche in Sicilia, come nel resto del Paese, si è registrato un flop delle iscrizioni alle sperimentazioni della Filiera Tecnico Professionale (4+2 anni) e dei nuovi licei del Made in Italy voluta dal governo. I dati comunicati dal Ministero ci dicono che in tutto il Paese solo 1.669 studenti hanno scelto la Filiera Tecnico Professionale e 375 il Liceo Made in Italy”. Sono le parole di Adriano Rizza, segretario generale della Flc Cgil Sicilia.
“Lunedì scorso – spiega – il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, ha reso noti i primi dati sulle iscrizioni, chiuse il 10 febbraio, operate in base alle scelte delle studentesse e degli studenti per l’anno scolastico 2024/2025. Un quadro complessivo che non modifica gli orientamenti emersi negli anni precedente e che vede, in Sicilia, primeggiare le iscrizioni ai licei con il 60,80% (di cui il 15,20 % al liceo scientifico), seguiti dagli istituti tecnici con il 27,68 % e i professionali con l’11,52 %”.
“Il numero di iscritti per il prossimo anno scolastico nei due percorsi sperimentali – aggiunge – sono ben lontani dalle aspettative dello stesso Ministro, il quale, tra l’altro, aveva letteralmente mobilitato tutti gli enti periferici del Ministero, sia gli Uffici Scolastici Regionali che gli Ambiti Territoriali Provinciali, per promuovere e valorizzare questi indirizzi”.
“Un esito annunciato – conclude Rizza – perché più volte avevamo provato a esporre le nostre perplessità al Ministro Valditara. Dopo il voto contrario della stragrande maggioranza dei Collegi dei Docenti, l’insuccesso della riforma della secondaria di secondo grado è testimoniato, questa volta, anche dalla bocciatura delle famiglie”.




Intesa tra Polizia di Stato e ANCI Sicilia per la prevenzione dei crimini informatici

È stato siglato ieri pomeriggio il protocollo d’intesa tra Polizia di Stato e ANCI Sicilia (Associazione dei Comuni Siciliani) per la prevenzione ed il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi informativi “critici”, essenziali per le funzioni dell’Associazione e dei Comuni locali da essa rappresentati.
La convenzione è stata firmata dai Dirigenti dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica Polizia Postale per la “Sicilia Occidentale” e per la “Sicilia Orientale”,rispettivamente dott. Carmine Mosca e dott. Marcello La Bella, in qualità̀ di responsabili del coordinamento e controllo delle attività̀ e servizi della Polizia Postale e delle Comunicazioni, nel proprio ambito territoriale, e dal Presidente Paolo Amenta dell’ANCI Sicilia – Associazione dei Comuni Siciliani, a Palermo.
Con questo accordo, che fa parte del “Progetto pro-c2si”- Progetto per la Cyber sicurezza dei comuni italiani, le parti si impegnano ad adottare procedure di intervento e di scambio di informazioni per la tutela delle infrastrutture digitali e delle banche dati gestite dai comuni, ma anche l’erogazione di formazione dedicata ai tecnici ed ai dirigenti delle amministrazioni locali, che potranno così organizzare e progettare i servizi per i cittadini in maniera più sicura e resiliente.
“Le Amministrazioni locali si trovano ad affrontare l’evoluzione normativaper il corretto sviluppo economico e sociale del Paese in cui operano e l’adozione di misure di sicurezza adeguate per i propri sistemi informativi per prevenirei reati commessi attraverso la rete.In tale ambito, la convenzione firmata oggi si ispira al principio di buona amministrazione e collaborazione tra istituzioni, al fine di assicurare in via sinergica ed efficiente le risorse del Sistema Paese a vantaggio dell’intera collettività. – si legge in una nota – La Polizia di Stato svolge già da tempo, in via esclusiva, tramite il C.N.A.I.P.I.C., Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, una rilevante attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale.”




“La Comunicazione cristiana nei social” di Salvatore Di Salvo presentato agli studenti del San Metodio

Il libro “La Comunicazione cristiana nei social” del giornalista Salvatore Di Salvo è stato presentato agli studenti del corso “Teoria ed Etica della Comunicazione” dell’Istituto superiore di Scienze Religiose “San Metodio” di Siracusa, da don Fortunato Di Noto, docente di Teoria ed etica dei media presso il “San Metodio”.
Uno strumento di approfondimento che Don Fortunato di Noto ha ritenuto utile condividere con gli studenti, per conoscere il buon utilizzo di social e il nuovo modo di comunicare ed essere grandi “riformatori”. Essere non solo “nuovi apostoli” e “pellegrini di speranza”, ma protagonisti di un Rinascimento Comunicativo che sa educare e rincuorare le coscienze, sprezzanti dei pericoli e dei giudizi fuorvianti, testimoni credibili e cultori di bellezza autentica che sola la vera comunicazione sa donare.
Il libro nasce durante il lockdown quando Di Salvo ricevette un messaggio di Sabrina Fugazza, collaboratrice dell’Opera “San Luigi Orione” della provincia di Pavia, contenente una preghiera scritta dall’agiografo don Luca Roveda, che richiamava il ricordo dei Pastorelli di Fatima all’epoca della spagnola (1920). La preghiera è stata scritta all’inizio della Pandemia per chiedere la Loro intercessione a sostegno degli operatori sanitari di tutto il Mondo e di tutti noi. Attratto dal fascino del messaggio semplice e primario colto nei social, l’attenzione dell’autore venne così catturata dai post e commenti di Sabrina Fugazza, che postava tramite instagram. Messaggi che non mettevano al centro la persona, ma contenuti anche religiosi legati ai diversi momenti della vita della chiesa e del mondo ecclesiale con un suo specifico modus creativo e personale.




Corso di formazione per assistenti sociali, Albano “Migliorare qualità di vita delle persone con disabilità”

Un corso di formazione rivolto agli assistenti sociali per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Gli assessorati regionali delle Politiche sociali e della Salute hanno deciso di programmare l’attività formativa per gli operatori dei 391 Comuni siciliani e i componenti delle unità valutative multidimensionali delle Aziende sanitarie provinciali. L’obiettivo è approfondire i contenuti della legge quadro 328/2000 che disciplina il sistema integrato di interventi e servizi sociali.
“L’iniziativa nasce da un’attenta analisi del bisogno sociale – dichiara l’assessore Albano – Dai territori, infatti, arrivano segnalazioni di criticità nell’attuazione dell’articolo 14 dedicato ai progetti individuali e la stessa norma risulta essere stata poco approfondita. In alcuni casi, è stato accertato che non si conoscono finalità, obblighi e compiti che spettano agli enti coinvolti. Proprio il progetto individuale dovrebbe rappresentare, però, uno strumento fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità”.
Il progetto esecutivo dell’attività di formazione è stato redatto in collaborazione con il Cefpas, con il Garante regionale della persona con disabilità e con il Consiglio regionale dell’Ordine degli assistenti sociali (Croas). Sia i responsabili dei servizi sociali dei Comuni che i direttori generali e sanitari delle Asp avranno cura di individuare rispettivamente gli operatori della propria struttura e i professionisti dell’unità valutativa multidimensionale che dovranno partecipare al corso di formazione. Per i Comuni è prevista la presenza di un solo assistente sociale, mentre saranno ammessi tre professionisti per le unità valutative multidimensionali.




Emendamenti al Dl Milleproroghe , Cannata (Fdl) “Soddisfatto per il lavoro svolto”

“Ancora una volta dimostriamo di avere compreso la delicatezza della situazione e aver trovato una soluzione in tempi rapidi”. Così il vicepresidente della V commissione, Luca Cannata (FdI), commenta l’approvazione degli emendamenti al Dl Milleproroghe.
Sgravio sui mutui della prima casa per i più giovani, proroga allo scudo penale per i medici, esenzione dell’Irpef agricola per i redditi agrari e dominicali, nessun taglio dei contributi all’editoria e aggiornamento delle graduatorie del personale Ata di terza Fascia. Questi sono solo alcuni degli emendamenti al Dl Milleproroghe, riformulato e approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.
Lo sgravio sui mutui prima casa per i giovani under 36 (con Isee fino a 40mila euro) verrà riconosciuto anche a chi ha firmato entro il termine del 31 dicembre 2023 solo il contratto preliminare registrato, purché il rogito sia concluso entro fine 2024. L’emendamento, nella sua nuova formulazione, prevede anche che per chi ha rogitato dal 1° gennaio 2024 ad oggi verrà erogato un bonus pari alle imposte corrisposte in eccesso rispetto allo sgravio prima casa, da usare nel 2025. La misura costa in totale 9 milioni di euro nel 2024 e 9 milioni nel 2025. Via libera alla proroga per l’intero 2024 dello scudo penale per i medici, in attesa di affrontare il problema della medicina difensiva (costa 10 miliardi di euro al servizio sanitario nazionale) e di chiarire le responsabilità mediche in rapporto con le linee guida e l’introduzione della lite temeraria. Approvata anche la proroga biennale dell’esenzione dell’Irpef agricola per i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, e la riduzione del 50% dell’importo per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro. Slitta di altri due anni, dal 2025 al 2027, il taglio dei contributi all’editoria, in previsione di una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell’informazione. Ultimo emendamento, a firma Cannata, relativo all’aggiornamento del personale ATA terza Fascia. La riformulazione richiesta dal parlamentare siciliano e fatta da parte del Mim prevede che ai fini del primo aggiornamento delle graduatorie di circolo e d’istituto del personale amministrativo, tecnico e ausiliare successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, il termine di un anno previsto dall’articolo 59 comma 10 del contratto collettivo nazionale di lavoro del personale del comparto istruzione e ricerca per il periodo 2019-2021, ai fini dell’acquisizione della certificazione internazionale di alfabetizzazione informatica, si applica anche ai casi di primo inserimento nelle graduatorie.