Ultimi giorni “caldi” in Sicilia, da venerdì arriva la pioggia

Ultimi giorni stabili e caldi, poi da giovedì il tempo inizierà a dare concreti segnali di cambiamento. Secondo la rete regionale Sias da venerdì si prevede “l’ingresso sul Mediterraneo centrale di una saccatura, con calo termico e instabilità in graduale intensificazione”.
La prolungata fase stabile e spesso nettamente più calda della norma del periodo, quindi, si sta avvicinando alla sua conclusione.
In questo caso il cambiamento meteo sarà radicale, con il ritorno di piogge su tutta la Sicilia, in particolare nel siracusano. “Venerdì dovrebbe essere la giornata in cui l’instabilità sulla Sicilia comincerà a farsi marcata, con fenomeni per ora di difficile localizzazione e quantificazione, che allo stato attuale possono essere previsti relativamente diffusi anche se quantitativamente non abbondanti nella prima fase di afflusso delle masse d’aria instabili”, scrivono da Sias.
L’alta pressione sul Mediterraneo orientale potrebbe favorire una situazione di blocco e piogge sulla Sicilia a più riprese, con la possibilità anche di fenomeni intensi.




Lavori sul muraglione di via Eolo, cambia la viabilità: doppio senso di marcia in via Nizza

Sul tratto del lungomare di Levante corrispondente a via Eolo, in Ortigia, inizieranno nella giornata di domani, 17 ottobre, i lavori di consolidamento del muraglione danneggiato dalle mareggiate. Il settore Mobilità e trasporti ha quindi emesso un’ordinanza che vieta su quella strada il transito e la sosta e regolamenta i sensi di marcia fino alla fine dell’intervento. I mezzi che percorrono il lungomare, all’altezza di largo della Gancia, dovranno imboccare via Nizza che sarà percorribile nelle due direzioni con senso unico alternato e dove sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione obbligatoria.
Inoltre, i mezzi che percorrono via Larga, giunti all’incrocio con via Nizza, dovranno svoltare a sinistra in direzione via Eolo.
Dal 2021, a causa delle forti mareggiate a cui quel tratto di costa è esposto, non solo il mare si era ingrossato ma – a forza di “mangiare” il materiale di riempimento – aveva anche scavato una vera nicchia, lunga e larga. Nessun rischio, si diceva, per la strada sovrastante. Per non correre rischi, nel settembre 2023, il marciapiede ed alcuni posti auto sono stati però recintati ed inibiti. Il Dipartimento Regionale di Protezione Civile lo aveva inserito tra gli interventi di somma urgenza. Infatti, circa un anno fa, è stato allestito un ponteggio alla base del muraglione, con gli operai che hanno provveduto al nuovo riempimento con blocchi di calcestruzzo, materiale di costipazione e strati di cemento.

Foto archivio.




Campagna “Focus on the road”, la Polstrada di Siracusa “taglia” 678 punti dalle patenti

Nella settimana compresa tra il 7 e il 13 ottobre sono state effettuate diverse attività, di carattere informativo ma anche di controllo, per sensibilizzare gli utenti della strada e contrastare i comportamenti più pericolosi come l’utilizzo del telefono cellulare alla guida, l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e la guida in stato di alterazione conseguente all’assunzione di alcool o sostanze stupefacenti. Nello specifico, a fronte di una trentina di posti di controllo effettuati, sono state verificate le condizioni di sicurezza di 337 veicoli rilevando 286 violazioni al Codice della strada. Una settantina le sanzioni elevate nei confronti di utenti che utilizzavano lo smartphone alla guida, mentre le altre infrazioni hanno riguardato soprattutto la mancanza dell’utilizzo delle cinture di sicurezza, la mancanza della revisione periodica e l’assenza di copertura assicurativa. In totale sono stati decurtati 678 punti mentre sono state 6 le patenti ritirate. La Polstrada di Siracusa traccia il bilancio della campagna europea “Focus on the road”, che rientra nel progetto di più ampio respiro “Roadpol European Operation”. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di ridurrei l numero degli incidenti mortali portandoli a zero.
I comportamenti maggiormente pericolosi si confermano proprio la distrazione alla guida, l’eccesso di velocità ed il mancato rispetto della precedenza: a fronte di tutto questo continua costante l’impegno della Polizia Stradale, impegno finalizzato al conseguimento dell’obiettivo “vittime zero”.




Pallanuoto, l’Ortigia alla seconda in EuroCup: sarà sfida contro il BVSC a Budapest

Dopo la brutta prova all’esordio in campionato, l’Ortigia ha la possibilità di riscattarsi, tuffandosi nuovamente in Europa, dove è attesa da una trasferta molto difficile. I biancoverdi, infatti, sono pronti a partire per Budapest, dove domani pomeriggio, alle ore 18.30, sfideranno il BVSC, nel match valido per la seconda giornata del Group Stage di EA Euro Cup. Un impegno importante contro una squadra molto forte, che condivide con l’Ortigia il primato del girone B e che, nel turno preliminare di Euro Cup, è riuscita a battere anche il Recco. Insomma, una sfida complicata, rispetto alla quale i favori del pronostico sono tutti per gli ungheresi, ma anche un’opportunità, per i biancoverdi, di ripartire e ritrovare subito la giusta mentalità, provando a fare lo sgambetto ai padroni di casa, anche per rialzare il morale del gruppo. Coach Piccardo sta lavorando sulle soluzioni tattiche e soprattutto sull’attenzione difensiva, aspetto che in questa prima fase di stagione non ha soddisfatto il tecnico biancoverde.
Coach Stefano Piccardo fa il punto sulla condizione di alcuni giocatori e racconta come il gruppo sta vivendo questa vigilia:
“Sul piano fisico, oltre a Tempesti, che è infortunato, abbiamo Kalaitzis che è alle prese con uno stato influenzale e Inaba che accusa ancora dolore a una spalla. – ha detto coach Stefano Piccardo – Detto ciò, lunedì abbiamo analizzato insieme il video della partita di sabato e, indipendentemente dai giusti meriti della Vis Nova, ci siamo focalizzati sulle cose che non abbiamo fatto bene. Al di là della stanchezza, ci siamo innervositi e abbiamo giocato male la fase d’attacco, mentre in due dei primi sei gol subiti abbiamo lasciato completamente solo un loro giocatore davanti al portiere. Non avevamo il giusto focus che ci permette di fare delle buone prestazioni. Comunque, è una sconfitta che ci fa molto bene e ci fa stare con i piedi per terra, facendoci capire che questo campionato sarà difficile e che dobbiamo ancora crescere tanto “.
Ora c’è la coppa e il tecnico dell’Ortigia sottolinea il valore del BVSC, spiegando il tipo di partita che la sua squadra dovrà fare per provare a tornare da Budapest con un risultato positivo: “Nel nostro girone di Euro Cup, il BVSC è il roster che ha nettamente qualcosa in più degli altri. Ha il giusto mix tra giovani ungheresi di alto livello e giocatori più esperti. Ci sono atleti forti come Konarik e Tatrai, poi ci sono un ottimo centroboa e ancora il capitano Jansik, il mancino. Insomma, è una formazione molto forte e non è un caso che abbia battuto il Recco. Noi dovremo giocare una gara molto veloce, cercando di impostarla sul ritmo fin quando riusciremo, perché se li facciamo giocare verticali diventa difficile, visto che il BVSC è una squadra importante”.
Sebastiano Di Luciano, attaccante dell’Ortigia, parla di come il gruppo ha metabolizzato la brutta prova di sabato in campionato: “Sono stati giorni un po’ complicati, a causa di una sconfitta che non ci aspettavamo, arrivata contro una buona squadra, ma che avremmo dovuto e potuto battere. Sicuramente è stato un duro colpo per noi, però non c’è tempo per abbattersi e rimuginare. Abbiamo rivisto il disastro che abbiamo combinato, ma abbiamo anche studiato i prossimi avversari, che sono forti e partono favoriti. Tuttavia, sappiamo di avere delle qualità e di essere una squadra dai due volti, che può perdere o vincere con chiunque e che, quindi, può provare a fare uno scherzo al BVSC”. Di Luciano poi illustra i punti di forza degli ungheresi, che l’Ortigia dovrà disinnescare con una prestazione intelligente: “Il BVSC è una squadra completa e ben strutturata, con un ottimo portiere, degli esterni molto forti, una coppia di centroboa davvero tosta e un marcatore dalle qualità importanti. Sarà una partita complicata, ma noi dobbiamo ripartire dalle cose semplici, da ciò che sappiamo fare bene, cercando di dare quel quid in più che ci è mancato a Roma. Per portare a casa un risultato positivo, bisognerà giocare una gara attenta, soprattutto sul piano difensivo, e cercare di non commettere errori in attacco, soprattutto evitando di affrettare le conclusioni, perché loro hanno anche un’ottima ripartenza. Il BVSC vorrà portare il match immediatamente dalla sua parte, provando ad allungare subito, e noi dovremo essere bravi a restare agganciati fino alla fine per poi provare a sfruttare le nostre qualità”.




Siracusa Basket, prima vittoria storica in Serie C: contro Sport Club Gravina finisce 76-60

Arriva il primo successo in Serie C maschile di pallacanestro per la Siracusa Basket: contro Sport Club Gravina finisce 76-60. Il roster di Peppe Bonaiuto fatica a prendere ritmo nel primo e secondo quarto. Dal terzo la Siracusa Basket alza i giri in difesa e, grazie ai canestri di Montanari e Alescio, riesce a chiudere 19-16. Il quarto ed ultimo quarto è ben amministrato e si chiude 21-11.
I primi due quarti li abbiamo giocati così e così. Eravamo un po’ contratti, forse anche a causa della sconfitta di Palermo. La cosa favolosa è stato il nostro pubblico. – ha detto Bonaiuto – è stata la nostra prima vittoria storica in Serie C. Domenica affrontiamo una delle squadre più forti del campionato a Reggio Calabria”.




FOTO. Dalle grotte sottomarine siracusane nuove scoperte sulla migrazione dell’Homo Sapiens nel Mediterraneo

L’esplorazione della costa meridionale siciliana regala scoperte in grado di riscrivere la storia delle prime migrazioni dell’Homo Sapiens, anche nel siracusano. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Plos One da un team internazionale “Early Occupation of Sicily” (EOS), guidato dall’archeologa siciliana Ilaria Patania della Washington University di St. Louis, con l’importante collaborazione della Soprintendenza dei Beni Culturali di Siracusa e la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.
Il gruppo di ricerca internazionale da due anni è presente sul territorio di Siracusa per rintracciare i primi insediamenti umani in questa parte dell’isola e per ricostruire come l’arrivo dell’uomo abbia impattato sull’ecosistema allora esistente.
“Abbiamo studiato circa 20 grotte e rifugi rupestri, già identificati tra il 1870 e gli anni ’90, ed esaminato le collezioni dei musei oltre a raccogliere materiale grezzo per ricostruire i modelli di approvvigionamento. Per individuare nuovi siti, abbiamo condotto indagini terrestri e subacquee per ricostruire paleo-litorali e ambienti passati. Abbiamo identificato tre siti, due su terra e uno parzialmente sommerso, che contengono ancora sedimenti archeologici inesplorati”, spiegano i ricercatori.
Il lavoro contiene i risultati delle prime analisi effettuate su collezioni già scavate, ma mai studiate a fondo. Tra i siti scoperti in passato e rianalizzati adesso dal team internazionale ci sono Campolato, Pedagaggi e Corruggi, nel siracusano, “le cui posizioni geografiche possono darci informazioni anche sulle rotte migratorie che hanno portato i primi Siciliani a colonizzare non solo l’estremo Sud dell’isola, ma anche Malta”.
Il team, diretto dall’archeologa siciliana Ilaria Patania, e con la partecipazione di esperti della Università del Connecticut, dell’Università di Haifa, dell’Università di Catania, del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso e del CNR, ha ritrovato 28 grotte (sia a mare che a terra) che contengono resti fossili di animali dell’ultima era glaciale ed in alcuni casi resti di occupazione umana.

“Sono stati ripresi dei vecchi scavi con strumenti molto più avanzati e nuove metodologie – spiega l’archeologa Alessandra Castorina, della Soprintendenza di Siracusa – Sono stati effettuati dei sondaggi negli interri che si sono formati dentro le grotte. In questo caso svolge un ruolo importante la paleontologia, perché si occupa di orizzonti dove non c’è scrittura. Sono stati analizzati i terreni, i coproliti; tutti dettagli indicativi del tipo di fauna e che permettono di capire cosa mangiavano, come cacciavano. Noi – continua la studiosa – non abbiamo immaginato un progetto solo scientifico, ma un lavoro fatto di archeologia pubblica che serve a coinvolgere anche le popolazioni locali. La grande novità è una maggiore precisione sulla vita di queste prime popolazioni della Sicilia”.
Il lavoro che sta svolgendo EOS, quindi, vuole ricostruire i contesti ambientali in cui si muovevano e vivevano questi nostri antenati che arrivarono in Sicilia durante l’ultima glaciazione e che devono aver visto probabilmente l’estinzione di alcuni animali endemici come la iena e alcuni tipi di cervi arcaici.

Il progetto ha una parte subacquea importante per trovare nuovi siti ma anche aree naturali che contengano tracce geologiche di ecosistemi che erano “terra emersa” durante il ritiro del livello del mare, causato dall’ultima glaciazione. Per poter coprire più terreno possibile, Ilaria Patania ha fondato un gruppo di “Citizen Scientists” subacquei e speleologi, che tramite laboratori di scienza cittadina offerti dal team EOS, e con il prezioso contributo del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, raccoglie informazioni sugli ambienti sommersi della provincia e segnalazioni su possibili siti. Fanno parte di questi gruppi Diving centers di Augusta, Siracusa ed Ognina, ma anche singoli cittadini appassionati di storia e del loro territorio.
I risultati iniziali del progetto EOS accendono una nuova luce sul primo popolamento dell’Homo Sapiens della Sicilia, dando vita a ricerche future sempre più dettagliate e a nuovi indizi sui primi abitanti della Sicilia.




Alla Capitaneria di Porto di Siracusa la visita dei frequentatori della Scuola di Comando Navale della Marina Militare

Questa mattina, martedì 15 ottobre, presso la Sezione staccata di Santa Panagia della Capitaneria di Porto di Siracusa, si è svolta una visita formativa da parte dei frequentatori della 303^ Sessione di Scuola di Comando Navale della Marina Militare, accompagnati dal Capitano di Fregata Paolo Grasso, Vice Direttore della Scuola Comando che ha la sua sede ad Augusta presso la Quarta Divisione Navale.
Dopo una breve introduzione del Comandante del Capo Servizio della Sezione staccata di Santa Panagia Capitano di fregata (CP) Santi Caminiti, del dottor Pantano in rappresentanza di ISAB s.r.l., l’attività si è svolta a bordo della motocisterna “Advantage spring”, di bandiera Marshall Islands, presente in rada a Santa Panagia con la partecipazione dei frequentatori alla manovra di ormeggio della nave al terminal petrolifero con l’ausilio di cinque rimorchiatori della società Rimorchiatori Augusta.
Le manovre principali, dal salpamento dell’ancora alla presa dei rimorchiatori ed al fermo nave con i cavi di ormeggio assicurati, sono state illustrate dal Capo della Corporazione dei Piloti dei porti di Siracusa Augusta e Pozzallo, Capitano Francesco Susino, e dal Comandante della motocisterna “Advantage spring” Cevim Izzet.




Nuovo ospedale di Siracusa, interrogazione di Scerra (M5S): “Ora sia tempo di certezze”

Interrogazione urgente al Ministro della Salute ed al Ministro dell’Economia del parlamentare Filippo Scerra (M5S) per fornire certezze sulla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa e risolvere i dubbi, legati alla disponibilità di tutte le somme necessarie, ai tempi di realizzazione della struttura ed alla qualifica del nuovo ospedale come Dea di II Livello
“Servono indicazioni precise, oggi come mai prima, per sottrarre al gioco delle dichiarazioni incrociate passaggi decisivi come, in particolare, la disponibilità delle risorse necessarie: ecco perché chiarire quali ed in quali termini sono effettivamente utilizzabili per il nuovo ospedale di Siracusa”, sottolinea l’esponente Cinquestelle.
“Lo scorso febbraio, – ricorda Scerra – il presidente della Regione Siciliana confermava che l’opera sarebbe stata finanziata con 200 milioni di euro dell’Accordo di programma siglato con lo Stato nel 2020. Somme provenienti dai fondi ex art. 20 (legge 67/88). E questa sarebbe la somma concretamente disponibile al momento. Altri 100 milioni avrebbero dovuto essere coperti sempre dall’appena citato fondo, però mancano conferme sull’effettivo stanziamento”, continua il parlamentare pentastellato”.
“Inoltre, mancherebbero comunque all’appello ulteriori 72 milioni di euro circa: 47 per i quali mancherebbe l’ok dall’assessorato regionale allo stanziamento da parte dell’Asp, e 27 milioni per i quali la Regione dovrebbe fare un ultimo passaggio. – aggiunge – Insomma, incertezza. Troppa e tutta attorno una struttura fondamentale che i siracusani attendono da più tempo di quanto sia lecito. Le fumose rassicurazioni dei mesi passati lasciano purtroppo aperti troppi interrogativi. I cittadini meritano, invece, di sapere come stanno esattamente le cose. Per quanto ancora è tollerabile che il nuovo ospedale di Siracusa sia solo un’opera di fantasia?”.




Trasporto studenti pendolari nel siracusano, accordo tra Ast e aziende private: in arrivo altri 8 mezzi

“Grazie ad un accordo tra l’AST ed alcune aziende private andiamo a soddisfare le esigenze degli alunni della provincia di Siracusa”. A darne notizia è il presidente della IV Commissione Territorio Ambiente e Mobilità con delega ai Trasporti, Giuseppe Carta . Le tratte in questione riguardano: Melilli/Siracusa (2 mezzi), Sortino/Siracusa (2), Palazzolo Acreide/Siracusa (1). Da Domani, 15 ottobre, si aggiungeranno Cassaro/Solarino/Floridia (1) e Pedagaggi/Carlentini/ Lentini (1). Giorno 21 Ottobre è calendarizzato l’avvio della tratta Villasmundo/Siracusa (1).
“Ringrazio il presidente dell’AST Alessandro Virgara e il direttore di Siracusa Giovanni Amico per aver trovato la quadra con celerità accorciando i tempi di attesa per un servizio imprescindibile, questi 8 mezzi restituiscono, finalmente, equità tra tutti gli alunni della provincia si Siracusa”, conclude Carta.




Inaugurato a Villa Reimann il corso di laurea in Infermieristica di Unict

“Oggi chiudiamo un ciclo perché diamo compimento alle volontà di una donna giunta dalla Danimarca, che decise di vivere a Siracusa e che credeva nei giovani”. Sono le parole del sindaco Francesco Italia, che questa mattina ha aperto il primo anno del nuovo corso di laurea in Infermieristica dell’università di Catania con sede a Siracusa. Le lezioni si svolgeranno a Villa Reimann, la dimora gentilizia di via Necropoli Grotticelle, costruita nel Parco archeologico e dotata di un vero e proprio orto botanico, che l’infermiera Christiane Reimann donò alla città.
Nel dare il benvenuto agli studenti, il sindaco Italia ha auspicato un ampliamento della collaborazione con l’ateneo catanese e ha evidenziato l’importanza del progetto didattico, che risponde anche a una domanda del territorio e non solo. “Quella che vi accingente a imparare – ha detto – è una professione preziosa della quale tutto il Paese ha un enorme bisogno”.
Infermieristica a Siracusa è inglobata nella Struttura didattica speciale, che già si occupa della facoltà di Architettura e del corso di laurea in Progettazione e gestione del turismo culturale (anche questo avviato con il nuovo anno accademico), a sua volta suddiviso in due specializzazioni.
L’assessore Granata, oltre a ricordare la svolta del ritorno alla antica denominazione dell’Ateneo, il più antico in Sicilia, in Siciliae Studium Generale di Catania, Siracusa e Ragusa, ha ringraziato il direttore Caltagirone e i vertici dell’Asp per l’adesione al progetto di Infermieristica e per avere messo a disposizione gli ospedali di Siracusa e Lentini. “Avrete la fortuna – ha aggiunto rivolto agli studenti – di frequentare le lezioni in un posto particolarissimo che Christiane Reimann voleva che fosse destinato a luogo di formazione legato alle sue passioni. E tra queste c’era certamente la professione che ha praticato per tutta la vita”.
All’inaugurazione, oltre al sindaco e all’assessore alla cultura Fabio Granata, hanno partecipato i rappresentati delle istituzioni coinvolte: il dirigente del settore Cultura del Comune, Giacomo Cascio, il direttore sanitario dell’Asp, Salvatore Madonia (il direttore generale Alessandro Caltagirone era assente per ragioni istituzionali) e il presidente del Consorzio universitario Archimede, Silvano La Rosa. Ad aprire la cerimonia è stata da Antonella Agodi, direttrice del dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie vanzate, che ha ringraziato il sindaco e tutta la città per la positiva collaborazione che sta rafforzando le già consolidate relazioni con Unict.
Nel corso della cerimonia ha preso la parola la vice presidente del corso di laurea, Martina Barchitta, e sono stati presentati i tutor cui faranno riferimento gli aspiranti infermieri.