La festa di Carnevale in Piazza San Sebastiano con FMITALIA




Federciclismo Siracusa: “Invitiamo tutti i ciclisti a rispettare le norme del Codice della Strada”

Con una nota di Maria Grazia Cavarra, Responsabile Cicloturismo ed Amatori Federciclismo Siracusa e Davide Mauro, Responsabile Ciclismo Urbano, Federciclismo Siracusa invita a rispettare le norme del Codice della Strada a tutte le associazioni e le società affiliate, nonché ai ciclisti non tesserati.
“A seguito di frequenti segnalazioni tramite social e giornali online in merito al mancato utilizzo delle piste ciclabili urbane su strade in cui sono regolarmente presenti, Federciclismo Siracusa  ribadisce a tutte le associazioni e società affiliate, nonché ai ciclisti non tesserati, il rispetto delle norme del Codice della Strada. L’articolo 182 del Codice della Strada infatti obbliga i ciclisti all’utilizzo delle ciclabili quando presenti, eccetto nei tratti ad uso promiscuo con pedoni. La Federazione Ciclistica Italiana ricorda inoltre che le esigenze di allenamento non giustificano il mancato utilizzo delle ciclabili, non solo per rispetto delle norme ma soprattutto per ragioni di sicurezza stradale. Allo stesso tempo le sezioni Cicloturismo e Ciclismo Urbano di Federciclismo Siracusa, rappresentate rispettivamente da Maria Grazia Cavarra e Davide Mauro,  richiedono all’Amministrazione Comunale di Siracusa di considerare la possibilità di apportare delle modifiche agli attraversamenti ciclabili in corrispondenza di incroci e rotatorie. Diversi percorsi infatti evidenziano errori di progettazione che rendono alcuni tratti inadeguati ad un uso quotidiano, costringendo a scendere dal mezzo più volte e rallentando inutilmente i tempi di percorrenza. Tutto ciò a scapito della piena fruizione delle stesse. A tal proposito il Comitato Provinciale Federciclismo è disponibile ad ogni forma di collaborazione con le parti interessate.”




Unioncamere , accordo per strumento di regolazione della crisi: salvate 100 famiglie a Siracusa

Con un accordo sottoscritto dall’Agenzia delle Entrate, dall’Inps, dall’impresa proponente e dall’esperto nominato dalla Camera di co Commercio si è conclusa la prima procedura di composizione negoziata della crisi andata a buon fine nella provincia di Siracusa.
L’accordo è stato siglato dopo un lavoro di ricognizione dei debiti tributari e previdenziali, al quale ha partecipato anche l’Agente della Riscossione, con la rimodulazione del piano d’impresa condiviso tra tutte le parti nel corso di riunioni collegiali.
Nello specifico, il revisore unico dell’azienda in questione aveva effettuato la segnalazione all’imprenditore con l’invito a valutare le diverse soluzioni offerte dalla normativa per la composizione della crisi. La società, che opera nel settore delle pulizie industriali con una forza lavoro di circa 100 dipendenti, ha formulato un’istanza di nomina di un esperto alla Camera di Commercio competente tramite la piattaforma telematica gestita da Unioncamere. Avviata la procedura è stato possibile costruire un piano condiviso che ha sfruttato le disposizioni della c.d. rottamazione quater con lo stralcio di sanzioni e interessi dei debiti iscritti a ruolo, dilazionati in 5 anni. Per gli ulteriori importi, previa approvazione delle direzioni regionali di Agenzia Entrate ed Inps, si è raggiunto un accordo che prevede la dilazione a 10 anni.
Si tratta della prima composizione negoziata della crisi andata a buon fine in provincia di Siracusa – dichiara Massimo Conigliaro, che ha ricoperto la figura di “esperto” nel suddetto procedimento, nominato dall’apposita commissione della Camera di Commercio – e bisogna dare atto a tutti gli attori di avere lavorato con serietà e scrupolo per il salvataggio di un’impresa sana, ma in temporanea difficoltà finanziaria, che dà lavoro a 100 famiglie e che ha dimostrato di volere onorare i propri impegni e salvaguardare la continuità aziendale. Gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps prima, la struttura regionale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, la società ed i suoi consulenti hanno profuso un grande impegno, rispondendo con puntualità alle sollecitazioni ed alle richieste dell’esperto. Possiamo dire di avere fatto tutti un buon lavoro.”
Si tratta di una soddisfazione non di poco momento – sottolinea Emanuele Sipala, dottore commercialista che con il suo team ha presentato l’istanza – e siamo felici di avere contribuito al mantenimento sul mercato di una realtà seria ed importante, che offre lavoro a tante persone. Conoscere gli strumenti di regolazione della crisi e provare ad utilizzarli al meglio, nonostante ancora non abbiano avuto il riscontro che meritano, è un obiettivo al quale ciascun professionista non può rinunciare”.
Considerando i dati appena diffusi da Unioncamere, alla data del 1° febbraio 2024 sono state presentate in Italia 1.205 istanze di Composizione Negoziata della Crisi di Impresa, delle quali più del 75,02% hanno ad oggetto la richiesta di misure protettive. Su 655 istanze chiuse dall’avvio della composizione negoziata, sono 120 le istanze chiuse con esito favorevole. Pertanto, il tasso di successo della composizione negoziata (definito dal rapporto tra istanze chiuse con esito favorevole e totale delle istanze chiuse) è pari al 18%. Adesso Siracusa, nella quale si contano pochissime istanze presentate, può essere annoverata tra le provincie nelle quali si è raggiunto almeno un accordo.




Pallamano Aretusea, il primo posto in classifica è tuo. 37-21 sull’Erice

Al termine della prima fase di stagione per la Pallamano Aretusea il primo posto in classifica è matematico. Il girone D, al termine della prima fase della stagione, della Serie A2 femminile vede la Pallamano Aretusa chiudere davanti a tutti. La vetta della classifica arriva grazie al successo sull’Erice per 37-21, nella quarta giornata della “fase a orologio” con le due formazioni che arrivavano a questo appuntamento appaiate in vetta ma con le trapanesi che avevano disputato una gara in più.
Alle ragazze di Sergio Vilageliu sarebbe bastato anche un pari per poi andare a fare risultato nell’ultima gara a Marsala ma al Pala Pino Corso, grazie anche ad un tifo incessante dei sostenitori locali, è arrivata una grande vittoria. Spada e compagne hanno spinto il piede sull’acceleratore sin dalle battute iniziali, non permettendo alle trapanesi di entrare mai in partita.
“Abbiamo meritato il successo perché l’approccio è stato quello giusto – ha sottolineato il tecnico Sergio Vilageliu  – non era semplice perché Erice era stata l’unica squadra ad aver imposto un pari all’Aretusa durante il campionato, per cui l’atteggiamento iniziale, il gioco in velocità e le diverse soluzioni offensive hanno fatto la differenza. Ora chiudiamo al meglio a Marsala e poi ci concentreremo sulla seconda fase della stagione”.

 

 




Pesca e acquacoltura, 116 milioni per la Sicilia dal programma “Feampa”

(cs) Sostenere l’economia blu e stimolare attività di pesca e acquacoltura innovative e sostenibili. Sono alcuni degli obiettivi del Programma nazionale del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura 21-27 (Feampa) che ha ottenuto il via libera dal governo Schifani, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino. La dotazione finanziaria assegnata alla Sicilia è di oltre 116 milioni di euro: la metà è di cofinanziamento comunitario, il 35% statale e il 15% regionale.

«Il nuovo programma comunitario – spiega Sammartino – si inserisce in un contesto di cambiamento radicale per la pesca e l’acquacoltura e ne guida l’adattamento economico e sociale nel quadro della sostenibilità. Gli investimenti ci consentiranno di incentivare l’avviamento di nuove imprese favorendo i giovani e di valorizzare il prodotto locale: misure in grado di stimolare la ripresa di un settore strategico per la nostra economia».

Il piano promuove la sostenibilità della pesca e delle attività di acquacoltura, il ripristino e la conservazione delle risorse biologiche acquatiche, la trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici, contribuendo alla sicurezza alimentare comunitaria. Inoltre, rafforza la governance internazionale per garantire oceani e mari sicuri, protetti e puliti.

Tra le misure del Feampa: un pacchetto integrato di azioni a favore dei giovani (18-40 anni) per avviare attività di impresa; ristori per le aziende colpite da eventi ambientali, climatici e di salute pubblica; la valorizzazione delle produzioni locali accrescendo la fiducia dei consumatori verso il prodotto ittico; investimenti nel sistema portuale peschereccio e nei servizi connessi.




Acque reflue in agricoltura, la Sicilia si adegua all’Ue. “Soluzioni per arginare la siccità”

(cs) Riutilizzare le acque depurate in agricoltura, cosi come nell’industria, per usi civili e ambientali. Una scelta, nel segno dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, che potrebbe costituire una soluzione concreta alla scarsità di risorse idriche che sta mettendo in ginocchio le campagne siciliane. E’ questo l’obiettivo del decreto dell’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, guidato da Roberto Di Mauro, sul riutilizzo dell’acque reflue che, in linea con la più recente legislazione europea e con la legge regionale numero 4 del 22 marzo 2022, amplia e disciplina le possibilità di impiego di questa risorsa secondo parametri di qualità e precisi standard di riferimento per ciascun ambito di riuso.
La Sicilia è tra le prime regioni in Italia a recepire la direttiva Ue in materia, anticipando anche la legislazione nazionale ancora ferma al 2003, e programmando così una risposta efficace al tema della sicurezza dell’approvvigionamento idrico. Si tratta, dunque, di un provvedimento innovativo, frutto di un anno lavoro congiunto con le università siciliane, le Ati (Assemblee territoriali idriche), i gestori del servizio idrico, Autorità di bacino, Arpa e Asl, che presenta enormi potenzialità: basti pensare che al momento nella regione la totalità delle acque depurate viene scaricata in natura (mare, fiumi, ecc..) e che il suo recupero potrebbe segnare una svolta.
“Il cambiamento climatico che sta stravolgendo il nostro ecosistema – dice il presidente della Regione Renato Schifani – impone scelte strutturali che non sono più differibili. Questo provvedimento, che recepisce le più recenti indicazioni europee in materia, va nella direzione giusta promuovendo un uso sostenibile e prolungato di questa preziosa risorsa, ma non è l’unica misura messa in campo per fronteggiare il rischio siccità: abbiamo finanziato, ad esempio, la realizzazione di 311 laghi artificiali, per 35 milioni di euro, e stiamo programmando gli adeguamenti necessari agli impianti esistenti. Tutti i Dipartimenti regionali sono al lavoro per soluzioni a lungo termine contro la siccità. Con i nostri fondi e con quelli del Pnrr – conclude il governatore – investiremo tutto quello che è necessario per garantire l’efficienza delle infrastrutture idriche e la sicurezza dell’approvvigionamento. Sin dal mio insediamento ho messo in chiaro che la cifra del mio governo è la concretezza e continuerò su questa strada”.
Il decreto, in particolare, disciplina l’iter autorizzatorio e fissa parametri precisi per ogni utilizzo cui andrebbe destinata l’acqua: l’Arpa, unitamente alle Asp, garantirà la conformità per il fine specifico. La produzione, lo stoccaggio, la distribuzione e l’utilizzo di quelle che in gergo vengono definite “acque affinate” saranno oggetto di un piano di gestione dei rischi che definisce i confini e le relative misure di prevenzione e individua in maniera univoca i ruoli e le responsabilità delle parti coinvolte e degli utilizzatori finali. Sarà, infine, il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti ad approvare il piano di gestione dei rischi e autorizzare il riuso, acquisiti i pareri da parte di Arpa Sicilia, della Asp competente per territorio e dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia.

Foto dal web




Una piazza per l’eroe Vito Bugliarello, ricordo eterno del floridiano che salvò due vite

A Floridia, una piazza cittadina porterà il nome di Vito Bugliarello. La Prefettura di Siracusa ha accolto la richiesta dell’Amministrazione comunale retta dal sindaco Marco Carianni ed ha dato il nulla osta per l’intitolazione. La piazza Vito Bugliarello sorgerà in via Carnevale.
Vito Bugliarello perse la vita nell’aprile del 2023 per salvare due ragazzi finiti in mare in contrada Marchesa. Dopo averli soccorsi, cadde in mare e finì trascinato dalla risacca. Il suo corpo venne recuperato dopo 24 ore di ricerche. Il suo gesto eroico ed altruistico commosse l’Italia intera ed anche la premier Meloni citò il suo sacrificio come esempio.
Adesso l’intitolazione di una piazza, per rendere eterno il ricordo del 35enne. “Un riconoscimento importante e di grande valore per la comunità di Floridia, che continuerà a celebrare l’esempio di un eroe del nostro tempo”, conferma sui social il sindaco Marco Carianni.




Incendio a San Lorenzo, danni ingenti per il “Lido Brizò”

Un incendio ha coinvolto una parte dello stabilimento balneare “Lido Brizò” in contrata Reitani/San Lorenzo. La notte scorsa, intorno alle ore 01:30, sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco per limitare i danni. È andata distrutta la struttura adibita a veranda, bar e cucina per circa 200 mq complessivi. Al momento non sono stati trovati elementi riconducibili alla matrice dolosa ma non si escludono anche cause di natura elettrica.




Entra nel vivo il Carnevale di Melilli e questa sera appuntamento con FMITALIA

Sabato di Carnevale “spumeggiante” nel territorio melillese. Entra in gioco anche la frazione di Villasmundo. La rinnovata ed elegante Piazza Risorgimento ospiterà la sfilata dei carri allegorici, dei colorati gruppi in maschera e del Re e della Regina di Carnevale. Stand gastronomici, tanta animazione con la conduzione di Elisa Lisitano, di cui si ricordano la partecipazione al concorso di bellezza Miss Italia e al reality del Grande Fratello.
A Melilli, invece, dal pomeriggio si raduneranno in Piazza Umberto i gruppi in maschera che con la loro creatività sfileranno sino alla Piazza San Sebastiano per poi scatenarsi al ritmo della grande festa con i dj di FM Italia.




Vaccinazioni obbligatorie, tempi lunghi. Il caso Pachino

“Ritardi inaccettabili nella campagna di vaccinazione: solleciteremo l’Asp affinché si possa affrontare il problema con determinazione e tempestività”. Sono le parole di Salvatore Lorefice, presidente regionale di Udicon Sicilia.
I ritardi nella campagna di vaccinazione obbligatoria, negli ultimi mesi, stanno causando preoccupazione e disagio in diverse comunità della provincia. Dal capoluogo Siracusa, con le prime date utili per prenotarsi online a maggio, sino ai lunghi tempi di attesa di Pachino, nessuna disponibilità sino ad ottobre.
“La vaccinazione obbligatoria – ha dichiarato Lorefice – rappresenta un pilastro fondamentale nella lotta contro le malattie infettive e nel mantenimento della salute pubblica. Tuttavia, abbiamo già ricevuto tantissime segnalazioni di ritardi che stanno compromettendo il regolare andamento della campagna”.
I ritardi sono dovuti alle difficoltà logistiche a causa della carenza di risorse umane, che non consente una programmazione delle giornate nei diversi presidi sanitari del territorio.
Le cause di questi ritardi sono dovute alle difficoltà logistiche derivanti dalla carenza di risorse umane, che non consentono una ottimale programmazione delle giornate nei differenti presidi sanitari del territorio.
“Siamo certi – ha spiegato il presidente Regionale Udicon Sicilia – che il nuovo direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone, agisca con prontezza per identificarne le cause e adottare le misure necessarie per risolvere il problemain tempi brevi”.