Trovati 100 milioni per l’ospedale di Siracusa, l’on Carta (Mpa) “Restano in sospeso 47 milioni”

Dopo l’approvazione del finanziamento aggiuntivo per il nuovo ospedale di Siracusa: cento milioni di euro per consentirne la realizzazione, l’on Carta, deputato regionale Mpa e presidente della commissione Ars Territorio e Ambiente, espirme soddisfazione, evidenziando, però, che all’appello mancano ancora 47 milioni di euro.
“Notizie positive per l’ospedale di Siracusa. Il primo punto all’ordine del giorno, della giunta regionale odierna, riguardava le somme per coprire gli extracosti necessari alla realizzazione del nosocomio aretuseo. Arrivano i frutti di un lavoro sinergico e appassionato, si avvicina sempre di più la realizzazione dell’ospedale di Siracusa – afferma l’on. Giuseppe Carta – In questi giorni il MPA, nella sua interezza, ha seguito con vivo interesse questa delicata vicenda. Ringrazio il presidente Renato Schifani per aver dato seguito alle promesse – continua l’on. Carta – Resta ancora da sciogliere il nodo dei restanti 47 milioni. Speriamo che sia scongiurata ogni possibilità di ricorrere a fondi privati; auspichiamo, come è giusto che sia, di offrire ai cittadini un ospedale tutto pubblico, accessibile e al completo servizio della collettività senza ulteriori costi verso i cittadini come in tutte le province siciliane.”




No alle Leggi bavaglio, sit-in dei giornalisti siracusani “Garantire il diritto di essere informati”

“No alle Leggi bavaglio”. A dirlo sono i giornalisti siracusani, che hanno manifestato questa mattina con un sit davanti alla Prefettura, in piazza Archimede.
“Questa giornata non è soltanto nostra – ha commentato il segretario provinciale Prospero Dente – Accanto a noi ci sono tutti i cittadini che devono continuare ad avere il diritto di essere informati. Questo significa difendere la nostra Costituzione e, quindi, i valori della nostra democrazia”.
Dalla legge Cartabia all’emendamento Costa passando per la riforma del ministro Nordio, con le limitazioni sulle intercettazioni, e il progetto di legge Balboni che vorrebbe colpire la diffamazione con ammende smisurate – mentre nulla è stato fatto contro le querele temerarie –, il mondo dell’informazione è sottoposto dal Governo e dal Parlamento a una serie di misure che ne restringono sempre di più il raggio di azione a tutto danno non solo dei giornalisti e del loro diritto/dovere di raccontare i fatti ma anche del diritto dei cittadini a essere informati.
In piazza Archimede sono arrivati anche dalla provincia, cronisti e corrispondenti di quotidiani e agenzie che vivono già una condizione difficile e che rischia di diventare ancora più complicata con la chiusura di dei canali ufficiali di informazione.
Una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto, Raffaela Moscarella, alla quale è stato consegnato un documento (qui il testo integrale) che la rappresentante di governo trasmetterà al ministro.
Impedendo di pubblicare gli atti di indagine non coperti da segreto e le misure cautelari fino all’udienza preliminare, come si legge nel documento, l’emendamento Costa rappresenta la punta più avanzata tra tutti i tentativi di imbavagliare la stampa compiuti fino ad oggi. Non si tratta di una misura garantista, come i sostenitori continuano ad affermare, ma di un provvedimento che vuole solo impedire ai cittadini e ai giornalisti di svolgere quella funzione di controllo “che – come più volte ci ha ricordato il presidente Mattarella – è l’essenza di ogni democrazia liberale e che si estrinseca essenzialmente attraverso la circolazione di informazioni certe e verificate, fondate su atti e su fonti ufficiali”.
“Parlano di garantismo – ha concluso Dente – ma proprio questa mattina, per alcune ore, il comunicato stampa della Distrettuale Antimafia ha aperto la caccia al nome tra tutti i candidati a sindaco nei paesi della provincia nelle Amministrative del 2022. Citare che tra gli arrestati c’è un ex competitor alla fascia di primo cittadino senza nessuna indicazione, non ha sicuramente garantito la tranquillità di chi si è trovato subito additato dai leoni da tastiera”.




Manganellate a Pisa e Firenze, manifestazione di solidarietà degli studenti siracusani

Studenti in piazza anche a Siracusa in segno di solidarietà per le comunità studentesche di Pisa e Firenze dopo gli episodi registrati nel corso dei cortei pro-Palestina, con cariche e manganellate sui manifestanti.
La manifestazione si è svolta oggi a partire dalla 10:30 al Campo Scuola Pippo Di Natale. Un’idea nata da alcuni studenti dell’istituto Fermi e che in pochissimo tempo ha registrato l’adesione degli studenti di tutte le scuole superiori del capoluogo e delle associazioni del territorio.
“Circa 800 studenti , manifestazione mai così partecipata dal 2019, tutto è filato liscio in piena collaborazione con la Pubblica Sicurezza”, ha detto Matteo Di Franca, Associazione Giosef Siracusa.
Gli studenti siracusani hanno chiesto la garanzia del diritto alla libera espressione e alla manifestazione pacifica e la tutela della sicurezza fisica delle studentesse e degli studenti. Nel documento degli studenti siracusani si parla di una richiesta chiara: cessazione immediata della violenza nei confronti di chi manifesta pacificamente, sostegno agli studenti che hanno subito violenze, incluso l’accesso a supporto legale e psicologico, integrazione del codice identificativo nelle divise e delle bodycam a garanzia di un livello base di trasparenza.
La scelta dell’1 Marzo come data per la manifestazione non è casuale, coincide, infatti, con la Giornata Mondiale contro ogni tipo di Discriminazione.
Il corteo si è snodato dal Campo Scuola Pippo Di Natale al Largo XXV Luglio, per la successiva consegna al Prefetto, Raffaella Moscarella del documento scritto dai giovani studenti siracusani.

 

 




“La finanza complementare a supporto delle Aziende”, il seminario di Confindustria Siracusa

Un seminario dal titolo “La finanza complementare a supporto delle Aziende”, con la collaborazione di Azimut, società di gestione del risparmio indipendente. Un’iniziativa del Gruppo Tecnico “Credito, Finanza e Fisco” di Confindustria Siracusa”, che si terrà mercoledì 6 marzo, dalle ore 15, nella sede di Confindustria Siracusa.
Presente Maria Pia Prestigiacomo, vice Presidente di Confindustria Siracusa con delega al credito, finanza e fisco, e Giovanni Musso, Coordinatore del Gruppo Tecnico e Presidente della sezione Imprese Metalmeccaniche di Confindustria Siracusa. Il focus dell’evento è sulla finanza alternativa, cresciuta notevolmente negli ultimi anni per diversificare i canali di finanziamento e non ancora sufficientemente conosciuta per i reali vantaggi che può portare alle aziende.
Interverranno Marco Letizia, Direttore Responsabile Sud Italia e Toscana di Azimut e Luigi Rubino, Area Manager Sud di Azimut.
“L’obiettivo del seminario è quello di illustrare i vantaggi e le opportunità di questa tipologia di finanziamento come opzione complementare agli strumenti bancari tradizionali”, ha sottolineato Maria Pia Prestigiacomo.
“Sono sfide importanti per le nostre piccole e medie imprese – dice Giovanni Musso – con un mutamento di prospettiva nel modo di fare impresa e di rapportarsi con il mercato finanziario”.




Colpisce arbitro alla nuca durante una partita di calcio a 5, DASPO per un giocatore

Un provvedimento di DASPO sportivo per la durata di 9 anni. È la notifica inflitta a un calciatore che , mentre si trovava tra gli spettatori perché squalificato, ha colpito alla nuca un arbitro della terna al fischio finale.
Nello specifico, il 23 dicembre scorso, nel corso dell’incontro di calcio a 5, disputatosi presso un campetto sportivo di Lentini, tra una compagnia locale ed una squadra di Acireale, al termine della partita alcuni spettatori facevano ingresso in campo a seguito delle forti tensioni tra i giocatori che stavano discutendo tra loro. Calmatisi gli animi, un arbitro della terna arbitrale, che sta rientrando negli spogliatoi, veniva colpito alla nuca da un calciatore che, nell’occasione, si trovava tra gli spettatori perché squalificato.
L’uomo, un trentaduenne di Acireale, è stato identificato dagli agenti del Commissariato di Lentini, prontamente intervenuti nella struttura sportiva. Dopo gli approfondimenti di legge, gli uomini della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Siracusa hanno notificato al calciatore violento, non nuovo a tali condotte in quanto già destinatario di un DASPO, un ulteriore provvedimento di DASPO sportivo per la durata di 9 anni. La misura vieterà al trentaduenne di fare accesso in tutte le strutture sportive.




Sanità, la giunta approva nuova intesa Regione-università su formazione e assistenza

(cs) Partecipazione degli atenei alla programmazione sanitaria regionale, cambiamenti negli assetti organizzativi per le aziende ospedaliere universitarie, differente sistema di finanziamento. Sono alcune delle novità contenute nel nuovo protocollo di intesa tra Regione Siciliana e università di Catania, Messina e Palermo per l’attività assistenziale e quella formativa che ha ricevuto oggi l’apprezzamento della giunta e verrà firmato successivamente.
“Questo schema – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – è frutto del dialogo costante portato avanti dal governo con tutti i soggetti che fanno parte del sistema sanità in Sicilia. La nuova visione punta ad adeguare i servizi alle esigenze dei cittadini, attraverso una formazione in linea con l’evoluzione degli standard di qualità. Per il conseguimento di questi obiettivi il rapporto con le università è fondamentale”.
“Il nuovo protocollo – afferma l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – deriva da un percorso di aggiornamento del precedente che ci è stato chiesto dalle università e rappresenta la base per un rilancio delle azioni di formazione dei medici, presenti e futuri, e di tutto il personale sanitario. Un nuovo modello nel quale Regione e atenei collaborano sia per il miglioramento delle attività didattiche e di ricerca sia di quelle assistenziali, considerandole inscindibili. Una cooperazione che si concretizzerà anche attraverso lo scambio di informazioni su reciproche aree di competenza. Non è un caso che l’accordo (che avrà la durata di 3 anni) fissi il principio della partecipazione delle università alla programmazione sanitaria regionale”.
L’intesa, tra l’altro, individua le strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate nelle quali svolgere le attività cliniche e di formazione, necessarie per garantire le funzioni delle aziende ospedaliere universitarie come sede di corsi di laurea e specializzazione.
Semplificate le procedure di nomina dei direttori generali delle aziende ospedaliere universitarie: saranno scelti da una terna che il rettore proporrà alla Regione e i requisiti dovranno essere quelli previsti dalla normativa per le analoghe figure delle altre aziende sanitarie regionali.
Il protocollo introduce anche un nuovo assetto organizzativo, a partire dall’introduzione dei “Dai”, dipartimenti ad attività integrata, come modello esclusivo di gestione dell’azienda ospedaliera universitaria e che potranno anche avere carattere interaziendale. L’organizzazione dipartimentale dovrà avere dimensioni in grado di favorire consistenti economie e adeguate risposte assistenziali, formative e di ricerca. I Dai potranno essere organizzati per aree funzionali; per gruppo di patologie, organi o apparati, intensità di cura; per particolari finalità assistenziali, didattico-funzionali e di ricerca.
La dotazione complessiva dei posti letto delle aziende ospedaliere universitarie è determinata dalla Regione, d’intesa con i rettori, in fase di rimodulazione della rete ospedaliera.
Per l’individuazione delle strutture assistenziali complesse (che rappresentano le articolazioni dei dipartimenti) l’amministrazione terrà conto di parametri come il numero di docenti, studenti, assistenti e della disponibilità di laboratori. Semplificata anche in questo caso la nomina dei responsabili.
Cambia il sistema di finanziamento: le aziende ospedaliere universitarie saranno classificate nella fascia dei presìdi a più elevata complessità e di conseguenza sarà applicata una tariffazione equivalente. Inoltre, è prevista un’ulteriore integrazione del 6 per cento in funzione di peculiari attività di formazione e ricerca.
Infine, la formazione degli specializzandi e del personale sanitario sarà definito sulla base delle esigenze rilevate dalla Regione.




Bonus caro-mutui, oltre 32 mila richieste per richiedere i contributi

“Il nostro governo ha colto nel segno e l’alta adesione delle famiglie siciliane al bando dell’Irfis ce lo conferma – dichiara il presidente della Regione Renato Schifani – Abbiamo deciso di andare incontro con un contributo economico concreto alle esigenze di decine di migliaia di siciliani, soprattutto a basso reddito, duramente colpiti dall’aumento considerevole degli interessi passivi dei mutui a tasso variabile sulla prima casa. La procedura messa in campo dall’Irfis, la nostra finanziaria, sta funzionando, come dimostra l’alto numero delle richieste caricate. Lavoreremo con impegno per concludere tutto l’iter in tempi brevi e garantire così la liquidazione delle somme a tutti coloro che ne hanno diritto”. Sono le parole del presidente della Regione Renato Schifani sul bonus caro-mutui.
Sono 32.643 le domande arrivate alla piattaforma dell’Irfis per richiedere i contributi destinati a mitigare l’aumento dei tassi di interesse dei mutui per l’acquisto della prima casa. L’ammontare delle richieste raggiunge un totale di 54 milioni di euro, una cifra che supera la capienza della misura, pari a 50 milioni, che era stata definita dall’assessorato regionale all’Economia e votata dall’Ars, ma il governo Schifani è già al lavoro per trovare altre risorse e accogliere tutte le domande.
“Quando abbiamo lanciato l’idea – dice l’assessore all’Economia Marco Falcone – in pochi credevano che la Regione potesse assumere efficacemente un ruolo da protagonista nella lotta al caro-mutui e, più in generale, al carovita. Oggi, alla scadenza dei termini del bando, possiamo invece affermare di aver raggiunto l’obiettivo: il bonus contro il caro-mutui ha funzionato e i cittadini hanno colto con convinzione e in gran numero l’opportunità di fruire del contributo stanziato dalla Regione, fino a tremila euro sul biennio 2022/23. La Sicilia ha fatto da apripista rispetto al resto d’Italia, ribaltando quell’idea per cui la nostra regione debba sempre stare in fondo alle classifiche. Grazie alla misura elaborata dall’assessorato all’Economia, con il supporto prezioso di Irfis, riassorbiamo quasi interamente il salato prezzo pagato dalle famiglie siciliane in maggiori interessi sui mutui. Siamo già al lavoro per reperire ulteriori dotazioni finanziarie che possano consentirci di recepire tutte le domande pervenute”.
Per ottenere il contributo i richiedenti dovranno completare un altro passaggio: verrà stilata e pubblicata una graduatoria anonima in base al reddito Isee degli aventi diritto al contributo, quindi sarà richiesto di caricare i documenti necessari per il completamento della domanda. La procedura partirà sulla stessa piattaforma (https://incentivisicilia.irfis.it) che potrà accogliere le istanze a partire dal 5 marzo alle 12 e fino al 26 marzo alle 17, prolungando quindi il termine del 15 marzo che era stato fissato in precedenza.
In questa fase sono richiesti la copia della domanda firmata digitalmente o la copia della domanda scansionata in formato pdf sottoscritta con firma autografa e una copia di un documento di riconoscimento del richiedente. Secondo le previsioni degli uffici di Irfis FinSicilia, a maggio le somme saranno disponibili nei conti correnti dei richiedenti.
Inoltre, a pena di decadenza, dovranno essere caricati sulla piattaforma i documenti necessari per consentire a Irfis i controlli che saranno svolti dopo l’eventuale erogazione del contributo: la copia in formato pdf del contratto di finanziamento e degli eventuali atti aggiuntivi relativi al mutuo a tasso variabile per l’acquisto o costruzione della prima casa; la certificazione della banca mutuante idonea a comprovare l’importo degli interessi pagati nel 2022 e nel 2023; la copia in formato pdf del certificato Isee.




Nasce l’Associazione “A.BB.A.T. SIRACUSA” per aggregare le figure della piccola ospitalità turistica

(cs) Si è costituita in questi giorni l’Associazione “A.BB.A.T. SIRACUSA” (B&B e Alloggi Turistici di Siracusa) con lo scopo di raggruppare molti operatori della “piccola ospitalità turistica” di Siracusa (e provincia), al fine di far crescere nelle Istituzioni locali (Comuni, Provincia Regionale, ecc.) la consapevolezza politico-strategica del settore turistico nella nostra realtà siracusana e provinciale.
Lo scopo di “A.BB.A.T. SIRACUSA” è aggregare le tante figure del settore della “piccola ospitalità turistica” operanti come piccole imprese (singole o associate) con Partita Iva, e quei soggetti operanti con il Cod. Civile (art. 1571 e ssg.), nella forma delle “locazioni brevi”. Fenomeno ampiamente diffuso a Siracusa, come in tanti Comuni turistici, cresciuto in maniera esponenziale nel corso dell’ultimo quindicennio, come risposta positiva al diffuso e globale “turismo esperienziale” che – a seguito dello sviluppo impresso dal web/internet – ha conosciuto una pervasiva affermazione con il ruolo delle “piattaforme” globali (Booking AirBnb, HomeHolidays, ecc.).
Il “turismo globale” non ha solo arricchito lo scenario delle forme di incontro tra domanda ed offerta nelle tipologie dell’ospitalità turistica, ma ha visto crescere la costellazione degli operatori del settore. Un fenomeno di forte accelerazione, con effetti economico-sociali e di sviluppo notevoli, con la “scesa in campo” (anche in forme irregolari ed “informali”, come in tutti i fenomeni inediti) di centinaia/migliaia di ragazzi, giovani, coppie, ecc., che hanno sperimentato inedite esperienze di lavoro, mettendo in “produttività” un diffuso patrimonio immobiliare (casette, ville, appartamenti, strutture ricettive, ecc.). Giovani “operatori del turismo” che hanno maturato professionalità nelle relazioni coi turisti, ed anche percepito i diffusi disagi delle città sul versante delle “politiche del turismo”.
Nuove figure sociali creatrici di produttività e servizi nella “piccola ospitalità” con un patrimonio di competenze che rivendica un inedito assetto organizzativo, dal momento che si tratta di un “insieme sociale” mosso dall’esigenza di curare i propri legittimi “interessi economici” nel quadro della concorrenza nell’ospitalità turistica. Un ampio arcipelago di “singolarità” di offerta di ospitalità turistica che non rappresenta un “corpo di pressione comune”, tale da far sentire la propria voce organizzata di fronte alle tante criticità esistenti nelle realtà comunali e nel quadro delle deboli politiche del turismo delle Istituzioni.
Per tale scopo aggregativo nasce “A.BB.A.T. SIRACUSA”, associazione senza scopo di lucro, aperta ai contributi di idee degli operatori dell’ospitalità turistica che intendono condividere un luogo associativo, uscendo dall’individualismo organizzativo – ferma restando l’autonomia dell’attività promozionale dei singoli operatori – e rappresentare una forza di pressione verso Amministrazioni e Comuni, per mettere a punto una “politica di sistema” nel settore turistico, migliorando qualità dei servizi, eliminando le criticità esistenti (mobilità urbana; sistema dei rifiuti; parcheggi; servizi; destagionalizzazione turistica, eventi culturali, ecc.). Dalla “Tassa di soggiorno” – tema attualissimo, con l’estensione della stessa a carico dei turisti ospiti nelle residenze operanti con le cosiddette “Locazioni brevi” –, all’uso delle risorse di tale tassa che i Comuni devono, per legge, destinare alle esigenze dirette e specifiche del turismo, all’istituzione di “Consulte turistiche” per un coinvolgimento ed ascolto delle istanze degli operatori, per uscire dal carattere episodico e occasionale con cui le Amministrazioni guardano a questo importante vettore dello sviluppo economico-sociale della nostra realtà siracusana.




L’Ortigia torna alla “Paolo Caldarella”, la sfida contro la Pallanuoto Trieste

L’Ortigia, dopo la sconfitta contro la Pro Recco, torna alla “Paolo Caldarella”. Domani pomeriggio, alle ore 15, ospiterà la Pallanuoto Trieste nel match valido per la 2ª giornata del Round Scudetto del campionato di Serie A1.
Una sfida delicata perché in palio ci sono tre punti importanti ai fini della classifica e del percorso verso i play-off. I biancoverdi sono attualmente quinti, lontani un solo punto dal Telimar e con sei punti di vantaggio sul Trieste, che però, nella prima giornata, ha già scontato il suo turno di riposo previsto da questa particolare formula. Gli uomini di Bettini hanno bisogno di vincere per avvicinarsi e provare a rientrare in corsa per i primi quattro posti. La squadra di Piccardo dovrà giocare una partita molto attenta e paziente, cercando di sbagliare il meno possibile.
“Trieste è un’ottima squadra, con la quale nel corso degli anni ci siamo confrontati tante volte. Quest’anno li abbiamo incontrati già in tre occasioni. – dice mister Stefano Piccardo, commentando le insidie del match e presentando gli avversari Nell’ultima, a Catania, abbiamo preso una sonora lezione, perché ci misero sotto sul piano del gioco e noi commettemmo tantissimi errori, lasciando andare la partita verso binari non consoni a noi. Loro sono una squadra dotata di grande forza fisica, nuotano e sanno difendere molto bene, ai due metri hanno il centroboa della nazionale italiana, in più hanno questo Dasic, che ha avuto un ottimo impatto sul campionato. Dovremo fare un’ottima partita difensiva, cercando sempre di portarli a giocare il più possibile orizzontali e di non sbagliare gli accoppiamenti. Questo tipo di formula non mi piace. Ad ogni modo, la classifica non si guarda perché, tolta la gara con Recco, ci saranno cinque scontri nei quali alla fine si deciderà tutto. Come ho detto ai miei giocatori, alla classifica non si deve pensare, ogni sabato è a sé ed è fondamentale”.
Parla anche il centrovasca Luca Cupido, che esordisce sottolineando l’importanza della scorsa gara contro il Recco: “La partita di Recco è arrivata al momento giusto, perché è difficile da vincere per chiunque e almeno l’abbiamo affrontata alla prima giornata. Un match buono dal punto di vista fisico, che ci ha fatto mettere un po’ di ritmo, dopo più di due mesi che non giocavamo in campionato. Un buon antipasto di quello che sarà il match di domani, perché il Trieste è una squadra molto fisica, che nuota molto bene. Ci affrontiamo per la quarta volta in questa stagione, ormai ci conosciamo bene, così come si conoscono i due allenatori. Sarà una sfida che verrà decisa dai dettagli, soprattutto difensivi, dal momento che, con due squadre molto equilibrate, la fase difensiva sarà molto importante. – continua – Mi aspetto molti errori di stanchezza da entrambe le parti perché, quando il match sarà molto fisico e nuotato, considerato che è un primo scontro diretto decisivo, ci sarà molto dispendio di energie. Dovremo essere bravi, quindi, a sfruttare il più possibile ogni loro singolo errore e cercare di non commetterne molti noi. Sarà una sfida equilibrata, punto a punto. Finalmente si gioca una partita che conta, perché con il Recco è bello giocare ma al momento è inarrivabile”.




Città italiana con maggior numero di ore di sole? Siracusa è seconda

Siracusa è la seconda città italiana con maggior numero di ore di sole. Una classifica stilata da Holidu, un portale di prenotazione di case e appartamenti vacanza d’Europa, che ha analizzato le 50 principali località italiane sulla base di ore di sole medie al mese. Il primato della classifica lo detiene un’altra città siciliana, Catania. Infatti la città etnea, con 274,9 ore medie mensili di sole negli ultimi 12 mesi, precede di pochissimi decimali Siracusa con 274,1 (le due città si sono scambiate le posizioni rispetto ai dati di 2 anni fa), mentre medaglia di bronzo è Cagliari con 269,5 ore medie mensili di sole (la tabella con la classifica completa).