I Carabinieri incontrano gli studenti, continua il progetto Legalità

I Carabinieri di Noto hanno incontrato gli studenti delle terze medie del incontrato gli studenti delle terze medie del 1° Istituto Comprensivo Statale “Silvio Pellico” di Pachino, per affrontare argomenti come il rispetto delle regole, l’attenzione all’utilizzo dei social network , il bullismo e le norme di sicurezza stradale,  stradale con particolare riferimento ai veicoli a due ruote.
Nel corso dell’incontro i ragazzi sono stati sensibilizzati a diffidare sempre dell’identità di chi scrive sui social e di tutelare i propri dati personali, di porre particolare attenzione a ciò che si pubblica online e di chiedere sempre l’autorizzazione ai soggetti ritratti prima di pubblicare una foto.
Al riguardo, i dati sull’utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei minori rilevano che al 40% degli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 19 anni è stato proposto un incontro da parte di uno sconosciuto, al 47% è stato chiesto di comunicare il proprio nome, cognome e altri dati sensibili.




Sei ore al giorno con il cellulare e crisi di panico, adesso Maria ha paura di tornare a scuola

Maria non vuole più tornare a scuola, la paura delle crisi di panico, che l’hanno quasi soffocata, è tanta.  Da Natale non va più a scuola, Maria (un nome di fantasia) adesso sta meglio, ma i suoi genitori si leccano ancora le ferite lasciate dell’utilizzo eccessivo del cellulare.  Le sue mani non sudano più come prima, tachicardia e formicolio sono quasi spariti, ma le crisi isteriche sono sempre in agguato,  soprattutto se si trova in uno dei tanti studi medici che negli ultimi mesi è stata costretta a frequentare.
“Stava cinque, sei ore al giorno  – racconta Carlo Gilistro,  il pediatra che l’ha in cura – col cellulare in mano, saltando da TikTok a Instagram o ad un altro dei tanti social frequentatissimi dagli adolescenti. Ora il cellulare lo vede pochissimo, non più di un’ora al giorno, ma la strada del recupero totale è ancora lunga. Non vuole persino uscire da casa. Nemmeno il Carnevale, che amava tanto, è riuscita a strapparla dalle quattro mura della sua stanzetta dove si è rifugiata:  i contraccolpi dell’abuso del cellulare sono stati troppi”.
“Nell’ultimo decennio – sottolinea – sono decuplicati.  Alcuni di questi ragazzi svengono spesso,   vomitano di frequente o accusano fortissimi mal di testa, innescando una serie di esami tanto inutili quanto dannosi, anche se a volte basta un colpo di tosse particolare per mettere il medico sulla giusta strada, facendogli capire che alla radice dei malesseri non  ci sono patologie occulte, ma l’uso sconsiderato delle apparecchiature elettroniche. Che va assolutamente regolamentato, prima che sia troppo tardi”.




Cellulari e dispositivi digitali. Gilistro (M5S): “Pronto un ddl. L’abuso sta provocando disastri”

(cs) Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti. E ancora disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali.
Possono essere questi e tanti altri i contraccolpi all’uso sconsiderato di smartphone, videogiochi e altri dispositivi digitali da parte dei bambini molto piccoli e degli adolescenti.
Per correre ai ripari il pediatra-deputato M5S all’Ars Carlo Gilistro, dall’alto del suo osservatorio privilegiato – ha messo a punto un ddl voto che punta a delegare al Parlamento nazionale una legge che miri a realizzare una campagna di informazione sui percoli derivanti dall’uso precoce e smodato di queste apparecchiature e, soprattutto, a vietarle fino a tre anni, limitandone fortemente l’uso negli anni successivi, e sanzionandone l’uso per fini non didattici nelle scuole, “perché, se usate male, possono provocare disastri irreparabili nei nostri bambini e nei nostri ragazzi”.
Il ddl è stato presentato oggi ai giornalisti all’Ars nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato, oltre a Gilistro, Nuccio di Paola e Antonio De Luca, rispettivamente coordinatore regionale M5S e capogruppo M5S all’Ars e Salvatore Nocera Bracco, medico e facilitatore dialogico.
“Siamo consapevoli – dice Gilistro – che un divieto del genere è difficile da fare rispettare e quindi da sanzionare: ma la nostra vuole essere soprattutto una provocazione, un disperato grido di allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori che molto spesso scambiano un cellulare per un baby-sitter e per tenerli buoni affidano ai propri figli, anche in tenerissima età, uno smartphone o un ipad, non sapendo che rischiano di minare per sempre la loro salute psico-fisica”.
“I segnali che abbiamo ormai oltrepassato i livelli di guardia – continua Gilistro – ormai sono tantissimi. È proprio di questi giorni la notizia che il sindaco di New York ha deciso di portare in tribunale TikTok, Faceboook, Instagram e similari, accusando questi gettonatissimi social di aver alimentato una crisi mentale tra i giovani su scala nazionale a livelli che non si erano mai visti”.
Recenti studi dicono che in Italia il 30 per cento dei genitori usa lo smartphone per calmare i propri figli già durante il loro primo anno di vita e che su 10 bambini tra i 3 e i 5 anni , 8 sanno usare il cellulare dei genitori.
“Se i genitori – dice Gilistro – fossero informati dei pericoli cui espongono i propri bambini si guaderebbero bene da affidargli queste apparecchiature, che, è bene sgomberare il campo da possibili equivoci, sono importantissime se usate bene e alla giusta età, ma che se lasciate in mano a bambini piccoli, e per giunta molto a lungo, possono essere un attentato alla loro salute, provocandogli addirittura disturbi permanenti”.
L’idea di dichiarare guerra all’uso sconsiderato di cellulari e apparecchiature digitali in tenera età e nella prima adolescenza nasce per Gilistro qualche anno fa nel suo studio medico a un tiro di schioppo da Ortigia, meta sempre più di frequente di genitori che raccontano di svenimenti, scoppi di rabbia, crisi di panico e altri malesseri dei propri figli “spesso con un unico denominatore: il cellulare e gli apparecchi digitali”.
“I casi – dice Gilistro – si sono decuplicati negli ultimi dieci anni. Quasi sempre i bambini accusano sintomi aspecifici, innescando una serie di esami inutili e dannose radiografie, alla ricerca di inesistenti patologie, cosa che non fa altro che provocare ulteriori danni ai bambini ed evitabili spese alla sanità, contribuendo giocoforza a gonfiare le liste d’attesa”.
Sulla necessità normare l’uso degli apparecchiature elettroniche in età precoce si è espressa recentemente la società italiana di Pediatria emanando le linee guida, recepite dal ddl Gilistro, che bandisce l’uso delle apparecchiature digitali prima dei due anni di età, durante i pasti e prima di andare a dormire e ne suggerisce l’uso limitatissimo negli anni immediatamente successivi.
Un netto altolà a smartphone, tablet e similari è arrivato anche dal mondo della scuola. Nel dicembre del 2022 il ministero dell’Istruzione ha emanato una circolare che ne evidenza i potenziali effetti dannosi, stabilendo un divieto di uso in classe con eccezione per le finalità didattiche e formative.
“Questo ddl – afferma Gilistro – accoglie i suggerimenti della circolare ministeriale e aggiunge anche sanzioni per i trasgressori, lasciandone la regolamentazione agli istituti scolastici”.
La lotta siciliana all’abuso in età precoce dei dispositivi digitali non si ferma al ddl presentato oggi. Giovedì 22 febbraio è in scaletta all’Ars un convegno su questo tema cui sono stati invitati, oltre a medici che hanno studiato a lungo la materia, esperti, insegnanti e i rappresentanti di tutti i partiti per l’elaborazione di una carta dei diritti e doveri dei genitori su questa tematica.
Al convegno saranno collegate anche numerosissime scuole siciliane che hanno risposto all’invito del direttore dell’ufficio scolastico regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro, a testimonianza di quanto il problema sia sentito anche tra i banchi di scuola.




Cellulare vietato ai bambini, ddl di Gilistro (M5S): “L’abuso sta provocando disastri”




Morte dell’attivista russo Navalny, Salvo Sorbello “Siracusa conceda la cittadinanza onoraria”

“Siracusa, città per la pace e per i diritti umani, conceda la cittadinanza onoraria postuma ad Alexei Navalny, martire della libertà.
La democrazia deve essere sempre un valore di essenziale importanza, da difendere e da custodire gelosamente, a tutela nostra e delle generazioni future. La storia della nostra città, le nostre radici sono state a favore di chi lotta per la libertà”. Sono le parole di Salvo Sorbello, ex assessore comunale, in merito alla morte dell’attivista e politico russo Alexei Navalny.
“Si valuti, in alternativa, di intitolare al dissidente morto in Siberia, mentre era detenuto, il 16 febbraio scorso, l’attuale via Unione Sovietica”, conclude Sorbello.




Pesca illegale all’interno della “Baia Santa Panagia”, sanzionato subacqueo

Dopo un’attività di appostamento durante lo scorso fine settimana, i militari della Guardia Costiera hanno identificato un uomo sorpreso in attività di pesca all’interno della “Baia di Santa Panagia”, zona  di mare vietata alla  pesca ai fini di tutelare la sicurezza della navigazione e la salvaguardia dei pesci. I militari hanno multato l’uomo per un cifra di 3.064,00 euro, oltre ad effettuare il sequestro del prodotto ittico catturato e dell’attrezzatura illecitamente utilizzata dal pescatore di frodo.
La Capitaneria di porto di Siracusa ricorda che la normativa attualmente vigente vieta l’esercizio della pesca subacquea in orari notturni e mediante apparecchi ausiliari di respirazione, nonché l’utilizzo delle reti per l’attività di pesca sportiva/ricreativa.
Infine, si rammenta che il “Regolamento di sicurezza della Baia di Santa Panagia”, reso esecutivo con l’Ordinanza n. 95/2001 di questa Capitaneria di porto, vieta l’esercizio della pesca da terra e da mare, sia professionale che sportiva, nonché la pesca subacquea, all’interno della Baia di Santa Panagia.




Al via “Laboratorio Farnesina” a Siracusa per la promozione della cultura italiana nel mondo

Siracusa ospiterà domani “Laboratorio Farnesina. Idee e voci per nuove strategie di promozione culturale all’estero”, il roadshow organizzato dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in collaborazione con Il Sole 24 ore, per creare un collegamento tra i territori e gli Istituti italiani di cultura presenti nel mondo.
L’evento si terrà domani all’Urban Center, dalle 10, e parteciperanno il sindaco, Francesco Italia, che porterà i saluti della città, e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata.
Un’opportunità per Siracusa che, con altre 4 città italiane (Torino, Bergamo, L’Aquila e Bari), è stata scelta dal Maeci per ospitare l’importante iniziativa.
Attraverso gli 86 istituti esistenti, il ministero diffonde e promuove la cultura italiana nel mondo e per farlo intrattiene rapporti con musei, collezioni nazionali, aziende e operatori che supportano il settore creativo, soprintendenze, università e centri di ricerca, fondazioni, associazioni culturali, teatri, gallerie.
Il programma della giornata prevede una sessione frontale dalle ore 10 alle 13, in cui il Maeci si presenterà e lascerà spazio alle testimonianze di uno dei direttori degli Istituti e di altri partner sul territorio; una sessione pomeridiana, dalle 14.30 alle 17.30, in cui si terranno workshop e incontri one-to-one tra operatori e funzionari del ministero per approfondimenti e la presentazione di progetti o proposte.




Parcelle legali non pagate dal 1986, Palazzo Vermexio ci mette una pezza da 291mila euro

Con una nuova transazione, il Comune di Siracusa mette una pezza ad un debito fuori bilancio per una serie di parcelle legali non pagate. Si tratta, invero, di una storia che parte nel 1986 e arriva fino al 2020. In questo ampio lasso di tempo, Palazzo Vermexio si è avvalso dell’assistenza in giudizio dell’avvocato Vincenzo Cappello. Le parcelle però non vennero mai liquidate dagli amministratori del tempo e in molti casi non risultava neanche la previsione in bilancio.
Al termine di una procedura avviata dallo studio legale associato Cappello è stato recentemente raggiunto un accordo bonario ed extragiudiziale. Il Comune di Siracusa pagherà 291.322,33 euro per chiudere quella pagina, grazie ad una transazione tra le parti.
Sin dal 1955 – risulta dagli atti – il Comune di Siracusa si è avvalso dell’assistenza dell’avvocato Vincenzo Cappello per difendere le ragione dell’Ente avanti agli organi giurisdizionali ordinari e amministrativi. Lo stesso, negli anni, è stato incaricato, “con formali deliberazioni della Giunta Municipale, della tutela giudiziale e stragiudiziale dell’ente in tutta una serie di giudizi”.
Nel settembre del 2021 lo studio legale associato Cappello aveva presentato al Comune di Siracusa la richiesta di liquidazione delle parcelle (dal 1986 al 2020) per un totale di 753.546 euro. Palazzo Vermexio ha avviato una istruttoria, accertando che si trattava effettivamente di incarichi pregressi e definiti con provvedimenti giurisdizionali dal 2010 al 2020. Il Settore Affari legali ha allora iniziato una trattativa con lo studio legale Cappello per una soluzione bonaria della vicenda. E grazie all’accordo tra le parti – con una rivalutazione al minimo delle parcelle – si è arrivati al riconoscimento del debito fuori bilancio nel 2022 e alla successiva autorizzazione al pagamento per complessivi 291.322,33 euro, pagabili in quattro esercizi finanziari (dal 2023 fino al 2026).




Bollo auto, sconto del 10% in tabaccherie e sportelli Aci

(cs) Sono pienamente operative le misure agevolative introdotte dalla Regione Siciliana in tema di tasse automobilistiche, ovvero lo sconto del 10 per cento sul bollo e il cosiddetto “straccia bollo” esteso fino al primo luglio 2024 per i contribuenti che intendono mettersi in regola con i pagamenti. A seguito di alcune segnalazioni su disfunzioni nell’accesso agli sgravi, l’assessorato regionale dell’Economia precisa che lo sconto è rivolto a coloro che non hanno annualità pregresse pendenti ed è ottenibile esclusivamente presentandosi agli sportelli Aci o in tutte le tabaccherie siciliane. In quest’ultimo caso bisogna richiedere, al momento del pagamento, l’utilizzo del codice di riduzione 54. Gli uffici postali, invece, non sono abilitati al pagamento in misura agevolata poiché Poste Italiane non ha aderito all’accordo predisposto dalla Regione.
Eventuali nuove segnalazioni su difficoltà nei pagamenti agli sportelli vanno indirizzate alla mail: dipartimento.finanze@certmail.regione.sicilia.it. Entrerà, invece, in vigore nelle prossime settimane l’ulteriore sconto per i contribuenti che volessero avvalersi della domiciliazione bancaria del bollo auto. È ancora in corso la definizione delle modalità attuative dell’agevolazione da parte degli istituti bancari.




Emergenza siccità per il settore zootecnico. Sammartino “Aiutare gli allevatori colpiti”

La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, ha dichiarato lo stato di crisi ed emergenza siccità per il settore zootecnico. Per l’attuazione degli interventi a favore degli allevatori siciliani, il presidente Renato Schifani ha nominato commissario il dirigente generale del dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta.
Tra i provvedimenti individuati nella delibera di giunta, la semplificazione delle procedure e il sostegno delle spese per la transumanza, l’esonero dei pagamenti dei canoni d’affitto delle superfici a pascolo pubblico per l’anno 2024, l’erogazione dei primi contributi per 5 milioni di euro alle aziende per l’acquisto di foraggio e l’approvvigionamento idrico, la semplificazione delle procedure per l’attingimento nei corsi d’acqua e l’utilizzo delle autobotti per il trasporto dell’acqua per gli animali.
“Il governo regionale – dichiara Sammartino – mette in campo azioni concrete per aiutare gli allevatori colpiti dalla siccità e per la salvaguardia della zootecnia, così come richiesto dagli stessi operatori del settore in occasione degli incontri dell’unità di crisi istituita dal presidente Schifani. Siamo consapevoli del grave disagio che vivono i nostri allevatori per la carenza di pascolo legata alla mancanza di acqua e per gli esorbitanti costi di produzione e di mantenimento del bestiame. Le deroghe previste dallo stato di crisi ed emergenza consentiranno, infatti, di accelerare la possibilità di aiutare il settore. Insieme al commissario Cartabellotta lavoreremo ad altre misure finalizzate ad aiutare anche il comparto agricolo”.