Coppa Italia Serie D. Vigilia di Enna-Siracusa, Turati: “Vogliamo ben figurare, ci sarà qualche rotazione”

Dopo la vittoria in campionato sul Licata per 1-0 che ha lasciato per strada qualche mugugno, è tempo di vigilia per il Siracusa. Gli uomini di mister Turati si ritroveranno di fronte l’Enna per i sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie D. L’appuntamento è allo Stadio “Generale Gaeta” di Enna domani, mercoledì 20 novembre, alle 14.30.
Nel post partita di Siracusa-Licata Marco Turati ha strigliato i suoi ragazzi, chiedendo personalità e un atteggiamento diverso. E allora ecco la prima occasione per continuare a vincere, ma questa volta con convinzione e grinta. Sul match di Enna l’allenatore azzurro ha annunciato che ci saranno alcuni cambiamenti nella formazione, “anche perché abbiamo giocato solo 48 ore fa”, sottolinea Turati. “Sicuramente riusciremo a mettere una formazione valida che saprà farsi valere e che vorrà portare il risultato a casa”. Sull’Enna, già affrontato in campionato conquistando una larga vittoria (4-0, ndr), l’allenatore azzurro sottolinea che si tratta di “una squadra valida”.
“Vogliamo ben figurare, – continua – perché la Coppa Italia è una vetrina importante sia per noi che per la società”. Sulle scelte di formazione Turati non usa giri di parole: “la gerarchia è chi vedo meglio in allenamento meglio gioca, rispettando la regola degli under”.
Non manca poi una battuta finale sul big match di domenica 24 novembre contro la Scafatese. “Da giovedì guarderemo la Scafatese sapendo che sarà una partita importante per noi”. Siracusa e Scafatese si trovano a 26 punti, condividendo il primo posto in classifica. La trasferta campana dirà sicuramente qualcosa in più sulla reale pasta del Siracusa targato Turati.




“Riequilibrio delle rappresentanze di genere”, l’appello della Consulta Comunale Femminile alla politica

“Ci vediamo costrette a esprimere la nostra forte preoccupazione e delusione per la decisione del Consiglio Comunale dello scorso 15 novembre, che ha scelto di astenersi e non approvare l’ordine del giorno relativo alla promozione della democrazia paritaria, impedendo ancora una volta il pieno rispetto dei principi di parità di genere già sanciti nel nostro Statuto Comunale”. A scriverlo è Rita Mizzi, presidente della Consulta Comunale Femminile, che esprime preoccupazione e delusione per la decisione del Consiglio comunale di astenersi, non facendo passare l’ordine del giorno del gruppo del Pd sulla rappresentanza di genere nelle giunte comunali.
“L’articolo 4 dello Statuto Comunale – ricorda la Mizzi – recita testualmente: persegue la piena attuazione dei principi di pari dignità dei cittadini e delle cittadine e il completo sviluppo della persona, riconoscendo e valorizzando la differenza di genere a garanzia del rispetto della libertà e della dignità umana, rimuove ogni ostacolo che impedisce la piena parità delle donne e degli uomini nella vita sociale, culturale, economica e politica ed assicura le azioni di promozione della parità delle donne nell’Amministrazione e nella città. – scrive la presidente Consulta Comunale Femminile – Questa norma, che esprime un impegno chiaro e inequivocabile verso la parità di genere, è rimasta, ancora una volta, ignorata e non attuata, nonostante la sua obbligatorietà. La mancata approvazione dell’ordine del giorno, infatti, dimostra che il Consiglio non solo non rispetta il proprio Statuto, ma persiste in una visione politica che esclude la parità come valore fondante della nostra comunità”.
“Il nostro appello non è solo una questione di principi astratti: riguarda la necessità di rispondere a una società che chiede una politica più inclusiva, più equa, più giusta. L’articolo 4, che promuove l’azione di parità nelle istituzioni, è chiaro nell’intento di valorizzare la differenza di genere e di garantire una rappresentanza effettiva e completa. Questo impegno deve tradursi, senza più indugi, in una composizione equilibrata della Giunta Comunale, ma anche in politiche che coinvolgano tutte le donne nelle decisioni politiche ed amministrative che riguardano la nostra città.”
Rita Mizzi conclude la sua lettera rivolta al Consiglio comunale di Siracusa con un appello a tutte le forze politiche, “affinché si impegnino concretamente per l’attuazione del riequilibrio di genere, non come un favore o una concessione, ma come una necessità e un obbligo che rafforza la democrazia e la partecipazione di tutte e tutti. La parità non è un’opzione, ma una condizione imprescindibile per una città che voglia definirsi davvero moderna e inclusiva”.




Lavoratori agricoli e florovivaisti della provincia di Siracusa: firmato il rinnovo del contratto provinciale

Rinnovato il contratto provinciale dei lavoratori agricoli e florovivaisti della provincia di Siracusa per il quadriennio 2024-2027. È stato sottoscritto 14 novembre, nella sede dell’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale di Siracusa, dopo una complessa trattativa dalle organizzazioni sindacali provinciali di categoria dei lavoratori agricoli FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL e dalle associazioni datoriali provinciali Confagricoltura, Coldiretti e CIA. Grazie all’accordo raggiunto, dal 1 ° novembre 2024 le retribuzioni in godimento ai lavoratori saranno aumentate del 6,20%.
Oltre all’incremento salariale, punti chiave del rinnovo del contratto sono: maggiore flessibilità dell’orario di lavoro durante i periodi di maggiore stress termico allo scopo di salvaguardare la salute dei lavoratori; la promozione di appositi accordi con le istituzioni scolastiche e di formazione finalizzati a favorire le politiche di connessione scuola-lavoro; miglior governo, per contrastare il fenomeno del caporalato, dell’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro mediante l’utilizzo della piattaforma informativa realizzata dall’EBAT di Siracusa ; istituzione di apposito sportello presso l’EBAT di Siracusa di un servizio di supporto ed assistenza psicologica a favore dei lavoratori oggetto di molestie e discriminazione di genere in ambito lavorativo.




Tassa sui rifiuti, a Siracusa spesa media di 398 euro. E’ la terza città più cara di Sicilia

La Tari più cara d’Italia? Si paga a Catania, con una spesa media per famiglia di 594 euro annui. Trento invece è il capoluogo dove la spazzatura costa meno: 183 euro. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanza Attiva. L’indagine ha preso come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.
Per quel che riguarda Siracusa, una famiglia ha speso in media 398 euro per la Tari 2024, con una leggero risparmio (-3,6%) rispetto al 2023 quando la spesa era stata di 413 euro. La città di Aretusa è fuori dalla top ten dei capoluoghi di provincia più cari ma presenta ancora un costo superiore alla media regionale: in Sicilia è la terza città con la Tari più “salata”.
In generale, in Sicilia nel 2024 una famiglia composta da tre persone ha pagato 390 euro, rispetto ai 396 di dodici mesi fà (-1,4%). Detto del poco lusinghiero primato di Catania (594 euro), non va meglio a Trapani (453 euro) e ad Agrigento (428 euro); costo elevato anche a Ragusa (389), Palermo (335), Caltanissetta (331), Messina (318). La più economica è Enna con 266 euro di costo medio della Tari nel 2024.
In Italia, la media è di 329 euro, con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente. Al Sud si continua quindi a pagare una Tari tendenzialmente più alta e si differenzia di meno.
“I costi rilevati sono comprensivi di Iva (ove applicata) e di addizionali provinciali”, si legge nel rapporto.
Secondo i dati raccolti dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in Italia nel 2022 sono state prodotte circa 29,1 milioni di tonnellate di rifiuti urbani. La media nazionale di raccolta differenziata ha raggiunto il 65,2%. Nell’isola sale la differenziata, al 51,5%, ma ancora resta lontana dalla media nazionale.




Personalità e atteggiamento, Turati striglia il suo Siracusa. E sui fischi mastica amaro

Quei fischi del De Simone mister Marco Turati non li ha mandati giù. “Per me che ho giocato qua e amo tantissimo questa maglia, sentire i fischi della mia gente mi ha dato molto fastidio”, confessa al termine della partita vinta contro il Licata. Una gara dai due volti, con tanto Siracusa nel primo tempo e poi una ripresa sofferta. “Dobbiamo sottolineare che si tratta di una piccola minoranza. La curva Anna è al nostro fianco ed è stata fantastica. Se non basta essere primi, faremo di più”, aggiunge l’allenatore azzurro.
Certo, Turati non nasconde i difetti di questo suo Siracusa. E parla soprattutto di personalità e atteggiamenti superficiali da evitare. Tra colpi di tacco e qualche brivido, il secondo tempo ha fatto preoccupare i tifosi. “Dobbiamo migliorare tanto, voglio più personalità dai miei ragazzi”, mette in chiaro l’ex difensore. La squadra si è cullata sull’1-0? “Con il passare dei minuti non voglio dire che ci siamo accontentati però è mancata quella grinta nel continuare a farci dare la palla sui piedi. Noi non ci possiamo permettere di far tornare gli avversari in partita. Purtroppo per la prima volta nel secondo tempo, per la paura o per la tensione, è successo; ma non deve più accadere”.
Insomma, il primo a non essere contento è lui. “La mia squadra si deve togliere il vizio di non fare gol, perché è una delle caratteristiche più brutte per una squadra di calcio: quella di non concretizzare. Quando c’è da fare gol, bisogna metterla dentro”, analizza con riferimento alle tante occasioni dei primi 45 minuti. L’esclusione di Russotto? “Scelta tecnica. Ha grandissima considerazione da parte mia e mi dispiace moltissimo per non averlo schierato nelle ultime partite. C’erano molti spazi alle spalle, quindi ho scelto giocatori più di movimento come Longo e Di Grazia”.
Mercoledì, intanto, impegno infrasettimanale di Coppa Italia ad Enna. Domenica trasferta campana, per uno scontro diretto con la Scafatese che dirà qualcosa in più sulla reale pasta del Siracusa targato Turati.




Champions League di Calcio Balilla: per Siracusa è ottavo posto tra i “big” d’Europa

Ottavo posto per Siracusa all’European Champions League di Calcio Balilla. Dal 15 al 17 novembre, a Genova, la formazione di Francesco Moscuzza ha preso parte all’evento organizzato dalla Itsf (International table soccer Federation) in collaborazione con la Figest (Federazione italiana giochi e sport tradizionali) e con la Licb (Lega Italiana Calcio Balilla). Alla manifestazione internazionale hanno partecipato oltre 350 atleti, uomini e donne, provenienti da 17 Nazioni: Armenia, Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Svizzera, Slovenia e ovviamente Italia. Tre le categorie di gara: uomini, donne e senior. Il primo step del torneo è stato la fase a gironi, poi le gare ad eliminazione diretta: quarti di finale, semifinali e finali. Regole internazionali, non si frulla e zero contatto con il tavolo da gioco.
Con Francesco Moscuzza, in squadra sono stati protagonisti anche i siracusani Walter Santieri, Antonio Messina e Danilo Azzaro. A completare il roster altri cinque giocatori provenienti da Piemonte, Liguria e da Trapani.
“Ottavi come prima esperienza di club a livello internazionale per noi è un traguardo. – commenta Francesco Moscuzza – Soprattutto giocare con altre regole (quelle internazionali, ndr) e altri calcio balilla che noi non abbiamo”. Durante il torneo il Siracusa ha superato la squadra dell’Armenia, Repubblica Ceca e Danimarca.




Riqualificazione ed efficientamento energetico per i porti di Catania e Augusta: gara da 9 milioni euro

Gara dal valore di 9 milioni e 300mila euro circa per la riqualificazione dei porti di Catania ed Augusta. L’opera prevede una serie di interventi in grado di migliorare i due scali sotto diversi aspetti. Si tratta di cinque azioni che riguardano la parte strutturale, edile, stradale, impiantistica e l’efficientamento energetico di compendi e cespiti rientranti nelle due aree di interesse.
“Continuiamo il virtuoso percorso di ammodernamento dei porti di nostra competenza – spiega il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale Francesco Di Sarcina – sarà rinnovata la sede stradale e dunque la viabilità principale del porto catanese, compresa la risistemazione delle aree antistanti la Direzione Marittima di Catania, che vedrà la valorizzazione dell’esistente installazione artistica delle due statue, grazie all’inserimento di una fontana con giochi d’acqua, già autorizzata dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali. Verranno avviati anche lavori di manutenzione straordinaria della sede etnea dell’Adsp. Per quanto attiene il Porto di Augusta – prosegue Di Sarcina – le opere includono l’efficientamento energetico dei fabbricati ED1 (attuale sede principale dell’Adsp) ed ED3, la manutenzione straordinaria del Forte Vittoria e la messa in sicurezza del Forte Garsia”.




Il gol di Candiano vale tre punti, ma che fatica: Siracusa-Licata finisce 1-0

Il “Nicola De Simone” si conferma il fortino del Siracusa seppur con tante difficoltà: gli azzurri, contro un buon Licata nonostante le diverse assenze, tornano alla vittoria. La gara valida per la dodicesima del girone I di Serie D finisce 1-0. A decidere il match è la rete di Maiko Candiano.
Alle prime battute della partita gli uomini di mister Turati appaiono determinati a conquistare un risultato importante dopo il deludente pareggio contro la Castrumfavara. Gli azzurri nel corso del primo tempo sprecano diverse occasioni da gol, ma a sbloccare il match è Maiko Candiano al 26’. Marco Palermo entra in area, palla rasoterra e gol con il brivido del numero 17 azzurro, che svirgola il pallone ma fortunatamente gonfia la rete. Candiano raggiunge quota quattro gol nella classifica cannonieri. Gli ultimi dieci minuti del primo tempo si chiudono con due grandi occasioni per gli azzurri, ma il punteggio resta invariato: 1-0.
Nel secondo tempo sono poche le occasioni per gli uomini di Turati. Il Siracusa amministra, seppur soffrendo a centrocampo, contro un buon Licata che gioca con ritmo e voglia. Al 70’ arriva un’altra occasione per il Siracusa con Mattia Puzone, che sfiora il palo della porta difesa da Rossi. Dopo l’occasione dell’esterno azzurro, l’1-0 rimane in bilico. I ragazzi allenati da mister Marco Coppa mantengono la lucidità e la concentrazione per cercare di conquistare il gol di pareggio. Il Siracusa, che ha sprecato tanto nel corso della partita, ha rischiato in qualche occassione abbassando molto la difesa e facendosi schiacciare dall’attacco del Licata. Alla fine del match si registrano alcuni fischi dei tifosi azzurri, dopo un’importante occasione del Licata alle ultime battute della partita.
Il Siracusa, con tanta fatica, porta a casa tre punti fondamentali che valgono il primato della classifica, condiviso con la Scafatese a 26 punti. Il girone I di Serie D continua a confermarsi combattuto e avvincente: pochi punti dividono Scafatese (26), Siracusa (26), Reggina (24), Vibonese (23) e Sambiase (20).




Come salvare la nuova piazza Euripide dalla pioggia? Lo studio (tardivo) per intercettare l’acqua

Splende il sole su Siracusa. Le piogge torrenziali di inizio settimana sembrano già un ricordo. Rimane qualche eco polemico, perché le immagini delle zone riqualificate finite sott’acqua come prima non accadeva hanno colpito l’opinione pubblica. Il sindaco annuncia un’indagine interna sui lavori svolti, le opposizioni bollano come inutile e tardiva la mossa. “I controlli si fanno sui progetti ed a lavoro in corso, non a cose fatte”, taglia corto Ferdinando Messina (FI).
Come intervenire adesso? “Se si riuscisse ad intercettare l’acqua prima e farne arrivare meno su Largo Gilippo e piazza Euripide, questa sarebbe una possibile soluzione. Stiamo studiando, ma dobbiamo fare delle attente valutazioni, facendo sopralluoghi e non solo”, dice Enzo Pantano, l’assessore chiamato ad una difficile operazione di recupero. “Ci rendiamo conto dei grossi problemi che abbiamo avuto”, aggiunge senza nascondersi. “L’impegno da parte dell’amministrazione è massimo”, assicura. Ma il sospetto è che sia tardivo. Come per via Tisia/Pitia dove settimana prossima sono previsti altri interventi sulle caditoie. Ma finché la raccolta delle acque meteoriche sarà affidata ad un unico collettore degli anni 60 e sottodimensionato, potrebbero non bastare neanche cento caditoie.
Tra i cittadini si fa’ strada l’idea che progettazione ed esecuzione dei lavori sia stata condotta senza uno studio attento delle situazioni e di tutte le eventualità, specie quelle di protezione civile. Un bel problema nei giorni in cui è partito il cantiere di riqualificazione urbana dello Sbarcadero. Con un interrogativo che circola tra residenti e utenti social: questa volta sono stati tenuti in considerazione tutti gli elementi, incluse le piogge, i dati dell’ingegneria pluviometrica e le caratteristiche dei luoghi?




Le scuole sono sicure? Gilistro: “Attivare un censimento per verificare le certificazioni di agibilità”

“Bisogna attivare un censimento per verificare quanti e quali istituti scolastici siciliani siano in possesso della prevista certificazione di agibilità e quanti no. Ed ancor più urgentemente, in questa seconda ipotesi, sollecitare gli enti locali competenti a provvedere con sollecitudine”. Così in Ars il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s), nel corso del suo intervento in Aula ha sollecitato il governo regionale ad avviare, presso gli enti locali, le dovute ricognizioni e solleciti.
Le scuole siracusane mostrano chiari segni di sofferenza a causa delle piogge. Ad ottobre, il distacco di un pezzo di intonaco dal soffitto di un’aula del comprensivo Lombardo Radice. Poi, nei giorni scorsi, i video con l’acqua che entra all’interno del liceo Corbino, sempre a Siracusa. Il plesso scolastico Capuana di via Augusta finito ko. Secchi e bacinelle all’Alberghiero e problemi pure per l’Insolera. Mentre la manutenzione degli istituti superiori compete alla ex Provincia regionale, per i comprensivi rispondono i Comuni.
“E questo per un comprensibile discorso di sicurezza delle strutture scolastiche che ospitano ogni giorno migliaia di studenti siciliani. Ma anche perchè senza quel certificato, le nostre scuole sono tagliate fuori da molti bandi e finanziamenti nazionali ed europei per l’efficientamento energetico ed altre misure, come l’avviso C.S.E, che permetterebbero di disporre di quelle risorse di cui oggi i Liberi Consorzi, come anche i Comuni, sono sprovvisti. Il solito paradosso: mentre le scuole vanno in pezzi o vi piove dentro, per carenze documentali ci facciamo sfuggire risorse per mettere le scuole a norma, in sicurezza ed in piena copertura energetica”, continua il deputato regionale pentastellato. Parole, quelle di Gilistro. che arrivano nel giorno in cui a Siracusa gli studenti di tre istituti superiori hanno scioperato proprio per le scarse condizioni di sicurezza degli edifici scolastici. Al termine della protesta, una delegazione dei rappresentati d’istituto e di consulta delle varie scuole si è recata presso gli uffici del Libero Consorzio.
“Ho parlato con i dirigenti del Libero Consorzio di Siracusa. Valuteremo la possibilità che, per quegli istituti, si possa attingere alle risorse stanziate per i danni causati dagli eventi atmosferici avversi, attraverso la Protezione Civile Regionale”, l’impegno del deputato Gilistro.