Rottura improvvisa di una condotta idrica in viale Cadorna: Borgata senza acqua

“Siam comunica che l’intervento di riparazione del guasto è stato completato con successo dalle nostre squadre operative e il serbatoio è stato rimesso in moto. Il servizio idrico dovrebbe tornare regolare in maniera completa nel tardo pomeriggio”. E’ quanto scrive Siam, dopo la rottura improvvisa di una condotta idrica importante in via Luigi Cadorna, che ha provocato anche l’apertura di una voragine sull’asfalto.
Questa mattina Siam aveva comunicato chei tecnici stavano lavorando alla riparazione del guasto, con la necessaria chiusura del serbatoio, lato Borgata, con conseguenti rieprcussioni sul servizio idrico nella zona interessata.




ll “Responsible Care e Set” di Federchimica a Confindustria Siracusa

Il 6 Maggio, nella sede di Confindustria Siracusa, dalle ore 15, si terrà la Conferenza annuale di Responsible Care® e SET (Servizio Emergenze Trasporti), iniziative a cura di Federchimica, la Federazione che raggruppa le aziende chimiche aderenti a Confindustria, che promuove lo sviluppo sostenibile dell’industria chimica, secondo valori e comportamenti orientati alla sicurezza, alla salute e all’ambiente nell’ambito più generale della responsabilità sociale d’impresa.
Il S.E.T. nasce con lo scopo di supportare i Vigili del Fuoco in caso di emergenza nel trasporto su strada, ferrovia, via mare e nella distribuzione dei prodotti chimici.
Dopo i saluti di Gian Piero Reale, Presidente di Confindustria Siracusa, introdurrà e condurrà i lavori Filippo Servalli, Presidente del Programma Responsible Care di Federchimica. La prima tavola rotonda vedrà tra gli altri la partecipazione di Elena Manzoni, Presidente S.E.T., Giulia Casasole, Responsible Care Manager, Cefic, RC “Self-Assessment WebTool e SQAS (Safety and Quality Assessment for Sustainability): due strumenti per valutare la sostenibilità aziendale”; Antonio Ingallinesi, Responsabile nazionale HSE e Formazione, FEMCA-CISL su “Il coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti per il raggiungimento degli obiettivi di Responsible Care”.
La seconda sessione, coordinata da Gian Piero Reale, Presidente di Confindustria Siracusa, vedrà gli interventi dei rappresentanti delle imprese del polo industriale siracusano con Guglielmo Allibrio, Vice Presidente Confindustria Siracusa con delega HSE che presenterà il “Rapporto di Sostenibilità del Polo Industriale di Priolo”; Chiara Mongiovì, Responsabile QHSE Versalis “L’impegno per la sostenibilità nello stabilimento di Priolo Gargallo”, Davide Di Mauro, Site Manager Priolo Large Industries Air Liquide Italia su “Decarbonizzazione: le tecnologie e l’esperienza di Air Liquide”, Guglielmo Arrabito, Senior Manager Operations Sasol Italy “Iniziative di sostenibilità nello Stabilimento di Augusta”; Carlo Castorina, Direttore Produzioni Primarie Italia SOL “Il nostro percorso per la sostenibilità”. Le conclusioni a cura di Gian Piero Reale.
“L’obiettivo è quello di realizzare sinergie costruttive nel territorio – dichiara il Presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale – “E’ un momento di scambio di conoscenze tecniche e di esperienze manageriali, utili per il perseguimento del miglioramento continuo degli obiettivi e dei risultati”.




La presentazione del libro “La comunicazione cristiana nei social” di Salvatore Di Salvo a Lentini

(cs) “La rete e i social possono e devono essere un enorme, straordinario, unico e meraviglioso mezzo che unisce, che collega tra di loro le persone in ogni angolo del mondo, che crea nuove e più forti relazioni, che ci aiuta a progredire e a confrontarci anche con realtà e personalità molto diverse e distantitra di loro”. Lo ha detto il conduttore televisivo e autore Tv Salvo La Rosa, ieri sera, nel corso della presentazione del libro di Salvatore Di Salvo “La comunicazione cristiana nei social”, edito da Apàlos, che ha fatto tappa a Lentini, nella chiesa di Sant’Alfio ed inserito nella novena in preparazione ai festeggiamenti in onore di Sant’Alfio, patrono di Lentini. La presentazione del libro è avvenuta alla vigilia della giornata mondiale della libertà di stampa e in occasione del 65 anniversario della fondazione dell’Ucsi (Unione Cattolica della stampa Italiana) avvenuta il 3 maggio 1959. L’evento promosso dalla Parrocchia Santa Maria La Cava e Sant’Alfio, dal Comitato della Festa di Sant’Alfio, dai devoti spingitori della Vara di Sant’Alfio, dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Ucsi, farà tappa a Lentini in occasione della novena in preparazione dei festeggiamenti in onore di Sant’Alfio, patrono della città. La presentazione ha avuto il patrocino dell’amministrazione comunale e il sostegno dell’Azione cattolica italiana, dall’associazione nazionale carabinieri, dall’Associazione nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica, sezione territoriale di Catania, dall’Archeoclub, dalla Pro Loco di Lentini, dall’Unpli di Siracusa, e dal settimanale Cammino, da Radio Una Voce Vicina In Blu e dalla libreria “Amore”.
L’evento, moderato da Luca Marino, presidente della Cooperativa “Cammino”, è stato aperto con l’intervento musicale del maestro Cunegonda De Cicco, l’organista che ha suonato due brani con l’organo monumentale della chiesa madre di S. Alfio, appena restaurato grazie ai fondi messi a disposizione della Regione siciliana ed ad un contributo dell’Otto per milledall’azienda “Artigiana organi” di Francesco Olivieri. Poi i saluti di don Maurizio Pizzo, parroco della chiesa Madre che ha sottolineato l’importanza del lavoro di DiSalvo, del presidente del Comitato “Festa di Sant’Alfio” Pippo Cosentino, il quale ha detto che il lavoro editoriale del giornalista Di Salvo è di grandissima attualità. Per primo spingitore dei Devoti spingitori della “Vara di Sant’Alfio” Cirino Sambasile “Salvo è riuscito in un momento particolare qual è stato il lockdown di consegnarci un lavoro importante per il buon utilizzo dei social”, il presidente provinciale dell’Unpli Siracusa Luca Fazzino ha infine sottolineato che “La comunicazione è al centro della nostra vità”. Poi il video realizzato da Sabrina Fugazza che ha presentato i 13 post pubblicati nel libro con il commento di don Luca Roveda e Arturo Grasso e a seguire l’intervento di Salvo La Rosa che ha presentato il libro nel quale ha contribuito con una riflessione. “Un uso corretto, equilibrato e intelligente di tanta tecnologia digitale sicuramente ci aiuta – ha detto – ci mette a contatto tra di noi e ci permette di conoscere e di condividere; un uso sbagliato, eccessivo, irrazionale può danneggiarci e danneggiare gravemente gli altri, può creare situazioni di forte disagio e alla fine può, purtroppo, portarci all’isolamento”. Un libro in realtà “corale” dove personalità di elevato spessore intervengono in quello che diventa così un percorso di riflessione sulla comunicazione.Una riflessione che ci riporta alle parole di papa Francesco pronunciate nel 2014 durante la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In quell’occasione il Santo Padre esortava quanti si occupavano a vario titolo di comunicazione a creare una rete digitale di umanità. Non una rete di fili ma di persone. Durante la pandemia, Di Salvo vede nascere il profilo social di Sabrina Fugazza, collaboratrice dell’Opera “San Luigi Orione” della provincia di Pavia, la quale ha cercato di comunicare in una maniera differente profondi temi spirituali e personali. Un nuovo modo di informare, di condividere qualcosa ma anche di consegnare messaggi al mondo degli internauti. La prossimità del messaggio, che diventa “conquista per conquistare” l’altro, divenendo vicinanza e condivisione. Ciò che colpisce Di Salvo è che Sabrina Fugazza, tramite Instagram, posta giornalmente non messaggi che mettono al centro la persona, cioè l’io, ma messaggi con contenuti anche religiosi, legati ai diversi momenti della vita della chiesa e del mondo ecclesiale con una creatività tutta personale, in un percorso unico e propositivo nel suo genere. “Il viola è un colore che profuma” è il claim di Sabrina Fugazza, che nasce da una profonda conversazione personale e spirituale. La caratteristica del colore viola comunica il senso della metamorfosi, della spiritualità e del mistero che si riflette nella comunicazione utilizzata nei social, intervenendo nel libro con “Il linguaggio visivo per conoscere, esprimersi, comunicare” e “E’ il cielo che regge la terra”, unitamente ad alcuni elaborati grafici di Gabriele Poggi e all’intervento di Orazio Mezzio, direttore del settimanale “Cammino” di Siracusa, in cui si descrive l’Allineamento fra cielo e terra nel Mediterraneo, crocevia di popoli”.
Presenti anche i contributi: Luigi Ferraiuolo, segretario generale del “Premio Buone Notizie”; Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000 e Radio InBlu; Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana e Maria Con Te; Alessandra Ferraro, direttore di Isoradio Rai; Francesco Pira, professore associato di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e direttore del master in Esperto della Comunicazione Digitale Università di Messina; Don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter; Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia; Luca Marino, presidente della cooperativa del Settimanale diocesano “Cammino”, Salvo La Rosa, conduttore e autore televisivo, direttore artistico Tgs, Rtp, Rgs, Antenna dello Stretto.La prefazione del libro è curata da Francesco Occhetta, s.i., docente alla Pontificia Università Gregoriana e segretario generale della Fondazione vaticana “Fratelli tutti”, La presentazione è di Roberto Gueli, condirettore nazionale della Tgr Rai nonché presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.L’introduzione porta la firma di Santino Franchina, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. La postfazione è affidata a Vincenzo Varagona, presidente nazionale Ucsi (Unione cattolica stampa italiana).




Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Onda PIù: “bocciati” i nuovi requisiti introdotti dall’ARERA

(cs) “Bocciati” i nuovi requisiti introdotti dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, previsti dal Codice di rete per gli utenti del dispacciamento.
Con la sentenza n. 3915 del 29 aprile 2024 il Consiglio di Stato ha, infatti, accolto l’appello presentato da Onda Più, con gli interventi ad adiuvandum di A.R.T.E. – Associazione di Reseller e Trader dell’Energia, e di Koslight Service assistite dagli avvocati proff.
Claudio Guccione e Maria Ferrante (P&I-Studio Legale Guccione e associati) contro ARERA e TERNA per la riforma della sentenza del
TAR Lombardia n. 2217/2023.
L’ARERA con propria delibera aveva introdotto le modifiche, adesso ritenute illegittime, con l’obiettivo di evitare che, a seguito della risoluzione di un contratto di dispacciamento, gli stessi soci amministratori della società cui è stato risolto il contratto e che hanno lasciato crediti insoluti potessero costituire una nuova società e richiedere quindi la sottoscrizione di un nuovo contratto di dispacciamento.
Il Consiglio di Stato, accogliendo l’appello di Onda Più, ha stabilito che in questo modo si producesse però un effetto di presunzione assoluta di frode alle regole che precludono la stipula del contratto di dispacciamento che, per la sua rigidità e assolutezza, non trova adeguata giustificazione alla luce dello scopo originario.
Una violazione del principio di proporzionalità che la Suprema Magistratura Amministrativa ha riscontrato anche in ordine ad altri requisiti introdotti dalla delibera adesso annullata.




Piove sempre meno sulla Sicilia orientale, si aggrava ulteriormente il deficit pluviometrico

In Sicilia piogge troppo deboli. Anche ad aprile, dopo il mese di marzo, piogge ovunque in Sicilia inferiori alla norma e si aggrava così il deficit pluviometrico di medio periodo, in particolare sui settori Ionici. Una scarsità che assume sempre più i contorni di un’anomalia climatica estrema, pur senza aver assunto ancora i caratteri di eventi siccitosi di lungo periodo del passato.
Un pesante deficit accumulato durante l’autunno e l’inverno. Le speranze di “recupero” erano concentrate per l’inizio del mese, quando apporti significativi di piogge avrebbero potuto salvare una parte della produzione cerealicola, che in alcune zone è andata completamente perduta.
“La media regionale della precipitazione mensile è risultata pari a 23 mm circa, a fronte di un valore normale di 41 mm per il periodo 2003-2023”, evidenzia la rilevazione della rete regionale Sias.
I fenomeni sono stati praticamente assenti nella prima parte del mese, mentre le tre perturbazioni arrivate nella seconda parte del mese hanno interessato l’Isola solo in parte e sono state caratterizzate da quasi totale assenza di attività convettiva, producendo così fenomeni diffusi ma quantitativamente poco significativi.
Il numero medio regionale di giorni piovosi è risultato pari a 3,2 a fronte di un valore normale pari a 6, con un massimo di 8 giorni piovosi registrato dalla stazione SIAS Cesarò Monte Soro (ME) ed un minimo di un solo giorno piovoso registrato dalla stazione Santa Croce Camerina (RG).
Sulla rete SIAS il massimo accumulo mensile di 78,6 mm è stato registrato dalla stazione San Fratello (ME), mentre il massimo accumulo giornaliero è stato registrato il giorno 16 dalla stazione Gangi (PA) con 27 mm.
“Dal 1 settembre 2023 le precipitazioni sono state complessivamente per la Sicilia solo la metà dei valori normali, ma vi sono aree della Sicilia orientale dove è caduto meno del 30% di quanto atteso in base al clima”, spiegano da Sias.
“Ad un’analisi, pur non agevole, delle lunghe serie storiche, per l’area di Catania il periodo settembre-aprile, con 191,2 mm totalizzati in 8 mesi dalla stazione SIAS, appare essere stato in assoluto tra i più asciutti delle serie degli Annali Idrologici che partono dal 1916”, conclude Sias.




Servizio di vigilanza h24 negli impianti sportivi, Scimonelli (Insieme) “Bene, ma si faccia chiarezza”

Guardiania h24 alla Cittadella dello Sport. Una soluzione estrema quella decisa dal Comune di Siracusa e annunciata dall’assessore allo Sport, Giuseppe Gibilisco a seguito dell’ennesimo raid vandalico ai danni della struttura sportiva pubblica del capoluogo, in più occasione oggetto di danneggiamenti.
“Il 9 gennaio 2024 è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale un odg del nostro gruppo politico sulla sicurezza e sorveglianza degli impianti sportivi comunali. Oggi, siamo contenti di apprendere tramite la stampa che l’assessorato alle politiche sportive abbia voluto dar seguito alla nostra proposta. In ogni caso, però, sono diversi i nodi da sciogliere. Estendere l’orario al personale già in forza lavoro, con mansione di receptionist, non riteniamo che sia la scelta più corretta”, commenta Ivan Scimonelli, consigliere comunale di Insieme.
“L’odg impegnava l’amministrazione a: potenziamento degli organici delle forze di Polizia locale nei pressi degli impianti sportivi comunali; dare sostanza e proseguire il percorso con gli istituti di vigilanza come supporto di presidio e controllo; chiedere la convocazione di un nuovo tavolo del Comitato dell’ordine per la sicurezza. – continua Scimonelli – La notte, momento migliore scelto da coloro che delinquono, serve una vigilanza armata o comunque personale che abbia mansioni di vigilanza/servizio fiduciario o che siano formati nei protocolli da seguire in caso di effrazione o di intervento nel merito. L’attuale personale inquadrato come receptionist non ne ha ne le capacità, ne la formazione adeguata al servizio. – sottolinea -Riteniamo che l’assessore Gibilisco dopo aver dato seguito al nostro ordine del giorno dimostri estrema maturità politica e rispetto verso le scelte e la volontà del consiglio comunale, ma gli chiediamo che si faccia chiarezza nelle modalità e nella estensione del servizio o se sia stata prevista una manifestazione di interessi per l’estensione del servizio”, conclude il capogruppo di Insieme.




Il manager Caltagirone incontra il personale sanitario aggredito al Pronto soccorso di Augusta

Il manager Caltagirone, questa mattina, ha incontrato il personale sanitario aggredito al Pronto Soccorso dell’ospedale Muscatello di Augusta. Una visita per rappresentare la sua vicinanza e quella dell’Amministrazione che rappresenta al personale sanitario che la scorsa settimana è stato aggredito fisicamente da un paziente.
Accompagnato dal direttore sanitario aziendale Salvatore Madonia e dal direttore medico di presidio Antonio La Ferla, il manager si è soffermato con i due operatori sanitari aggrediti, con il responsabile del Pronto Soccorso Danilo Umana e con il personale medico, infermieristico e socio sanitario in servizio.
Con il responsabile del Pronto Soccorso Danilo Umana e il direttore del Distretto Sanitario di Augusta Lorenzo Spina, Caltagirone ha visitato gli ambienti del Pronto soccorso e, assieme al direttore sanitario, ha prospettato eventuali misure che potrebbero essere messe in atto in tutti i Pronto soccorso degli ospedali della provincia di Siracusa. Ciò con l’obiettivo di tutelare nel migliore dei modi l’attività degli operatori sotto il profilo della sicurezza personale, riorganizzando il servizio di vigilanza, e rendere l’accoglienza ancora più a misura delle aspettative e delle esigenze tanto dei pazienti che afferiscono ai Pronto soccorso quanto dei familiari che rimangono all’esterno in attesa, ai quali sarà reso disponibile, mediante un sistema informatizzato nel rispetto della privacy, il percorso assistenziale del congiunto all’interno del Pronto soccorso.
“Nell’ascoltare i dettagli dell’aggressione – commenta Caltagirone -ho espresso al personale tutto il mio dispiacere per quanto è accaduto e mi sono complimentato con loro per l’autocontrollo che hanno saputo mantenere durante l’aggressione. Ogni tipo di violenza, sia fisica che verbale, va fermamente condannatae, per questo, ci costituiremo parte civile in ogni atto di aggressione, affinché il personalesia esentato da questo tipo di azione che rimane in carico all’Amministrazionea tutela di una sovraesposizione del personale sanitario”.




Istruzione dei detenuti, Regione rinnova l’accordo per i poli universitari penitenziari: 118 iscritti

(cs) Si rafforza l’impegno istituzionale per garantire e promuovere la formazione universitaria dei detenuti in Sicilia. È stato firmato, infatti, stamattina, a Palazzo d’Orleans, il rinnovo dell’accordo quadro per la realizzazione dei poli universitari penitenziari nell’Isola per il triennio 2024-2027. Istituiti negli atenei regionali già nel 2021, questi centri hanno l’obiettivo di garantire un percorso di istruzione e formazione ai detenuti e agli internati che vogliono conseguire un titolo universitario, favorendone la riabilitazione psico-sociale, con ricadute positive nell’affrontare il percorso di recupero.
A sottoscrivere l’intesa, il presidente della Regione, l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, il Garante regionale dei diritti dei detenuti, il Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria in Sicilia, i rettori delle Università di Palermo, Catania, Messina. Sarà perfezionata successivamente l’adesione all’accordo anche da parte della Kore di Enna.
Una conferma da parte degli enti coinvolti dell’importanza delle attività svolte dai poli che, come documentato dalle relazioni prodotte dalle Università a conclusione del primo triennio, ha permesso a numerosi detenuti in espiazione di pena in Sicilia di intraprendere un percorso di studi universitari: per l’anno accademico 2023-2024 risultano 118 gli iscritti ai corsi di laurea.
I sottoscrittori dell’intesa si impegnano a favorire accordi con altri enti e istituzioni presenti sul territorio, comprese le associazioni di volontariato e del terzo settore che già operano negli istituti penitenziari, ma anche a favorire l’adesione all’accordo di altri enti universitari per gli studi superiori che operano nel territorio regionale.
I destinatari delle attività formative sono i detenuti, gli internati e i soggetti in esecuzione penale in Sicilia che, in possesso dei requisiti previsti dalla legge, intendano immatricolarsi o siano iscritti a corsi universitari.
Le attività avranno prioritariamente luogo nelle sedi individuate dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, d’intesa con gli atenei, con il fine di coordinare le attività didattiche e di dare riconoscimento all’impegno profuso dai singoli operatori, ossia docenti, tecnici, personale amministrativo, tutor e studenti.
Le Università garantiranno la didattica nei singoli istituti penitenziari. Si impegnano anche a prevedere: la messa a disposizione di strumentazioni tecnologiche, materiale librario e didattico o banche dati ai detenuti iscritti; un sevizio di sostegno allo studio attraverso attività di tutorato e mediante tecniche di insegnamento a distanza; misure economiche che favoriscano l’iscrizione e la frequenza dei corsi da parte dei detenuti indigenti; convenzioni che stabiliscano “tirocini curriculari” degli studenti universitari nelle strutture penitenziarie, soprattutto negli ultimi anni del corso di studi, anche per la stesura della propria tesi di laurea. Le università trasmetteranno alla Regione una relazione annuale sulle attività e sull’andamento dei poli.
Il Garante regionale dei diritti dei detenuti, anche in rappresentanza della Regione, potrà sottoscrivere gli specifici atti di collaborazione tra le singole università e il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria.
La Regione Siciliana si impegna a contribuire alle spese necessarie al perseguimento delle finalità dell’accordo.




Villetta Aretusa, restyling quasi finito: nuova pavimentazione e nuovo cordolo

Volgono al termine i lavori di pavimentazione della Villetta Aretusa in Ortigia. Gli interventi di rifacimento, costati circa 250 mila euro, rientrano nell’ambito della complessiva riqualificazione di alcune aree di Ortigia. I lavori svolti hanno interessato circa 900 metri quadrati e hanno visto, tra gli altri passaggi, una nuova pavimentazione composta in pietra locale “bocciardata e antisdrucciolo, dello spessore di 3cm, con posa a correre collocata su letto di malta di allettamento”.
“Il restyling di Villetta Aretusa – ricorda il sindaco, Francesco Italia – segue altri lavori di riqualificazione nel centro storico: la nuova piazzetta della Turba, largo Aretusa, la cosiddetta scala di Giobbe, l’area panoramica a Levante e l’intervento che ha cambiato il volto dello slargo di Porta Marina. Si tratta di progetti per il recupero e la valorizzazione dell’esistente attraverso un uso sociale degli spazi, ma in previsione ci sono pure opere nuove come le realizzazione di un ponte ciclopedonale tra via Eritrea e piazza delle Poste, oppure come la passerella con scalinata e ascensore per collegare direttamente il passeggio Adorno con la Villetta Aretusa. Progetti per circa due milioni di euro d’investimenti. Il grosso di queste somme arriva dalla Regione, per il patrimonio pubblico e privato del centro storico”.
Il primo cittadino ha anche confermato l’avvio della manutenzione straordinaria del Ponte Santa Lucia, annunciato nelle scorse settimane.
L’attività di rifacimento di strade come via Santa Teresa e via Salomone, inoltre, prevede una novità ulteriore: l’utilizzo di basole in pietra lavica. Per un minore impatto estetico, infine, il Comune conta di eliminare i cavi elettrici e delle linee telefoniche dalle facciate degli edifici del centro storico per interrarli. L’Amministrazione comunale avrebbe già ottenuto l’ok preliminare da Enel e Tim. In programma, quindi, la realizzazione di sottoservizi che riguarderanno la rete idrica, fognaria ed elettrica. Attesi infine i lavori di ristrutturazione dell’androne di Palazzo Vermexio.




Pallanuoto, troppa Pro Recco per l’Ortigia: la gara 1 finisce 12-5

La gara 1 di semifinale se la aggiudica la Pro Recco con un punteggio di 12-5 sull’Ortigia . A decidere il match è stata la superiorità numerica. I recchelini, infatti, nei primi tre tempi non ne sbagliano una, mentre a uomini pari i ragazzi di Piccardo offrono una buona prestazione. L’Ortigia parte molto concentrata e attenta in difesa, dove regge bene il confronto e riesce a trovare il giusto posizionamento, soprattutto in fase di parità numerica. Il primo gol del match lo segnano i biancoverdi, con Cassia abile a finalizzare la prima superiorità della partita. I recchelini rispondono con le reti, entrambe con l’uomo in più, di Zalanki e dell’ex Ciccio Condemi. La squadra di Piccardo va alla ricerca del pareggio, ma ha qualche difficoltà nel trovare le giuste linee di passaggio al centro, anche per via della bravura della difesa ligure. Tra la fine del primo e la metà del secondo tempo, l’Ortigia spreca due superiorità numeriche, mentre i padroni di casa sono spietati e, con una percentuale del 100%, si portano a + 3 con Presciutti e Ciccio Condemi. I biancoverdi non riescono a bucare la difesa del Recco, che allunga con Di Fulvio, questa volta a uomini pari. L’Ortigia reagisce con orgoglio e trova il gol con Ferrero, ma poco dopo è Zalanki, ancora in superiorità, a centrare il 6-2 di metà gara. Nella terza frazione, il Recco continua a essere impeccabile nell’uomo in più, ma l’Ortigia riesce a riportarsi a meno 3 con le reti di Cupido e di Ferrero (rigore). Gli uomini di Sukno, a quel punto, costruiscono un parziale di 3-0 che ferma il punteggio sul 10-4 prima degli ultimi 8 minuti. Nel quarto tempo, con la vittoria ormai in tasca, il Recco inizia a fallire le superiorità (ne segna una sola su 5) ma riesce comunque ad andare in gol con Iocchi Gratta e Zalanki, mentre l’Ortigia chiude le marcature con Cassia. Finisce 12-5 per il Recco. Gara 2 a Siracusa tra una settimana.
“Sono contento di come ha giocato la squadra e di come ha affrontato la partita. Abbiamo svolto bene le diverse fasi, giocando il più possibile a viso aperto. Sembra strano dire questo dopo una sconfitta per 12-5, ma è così, perché oggi c’era in acqua un Recco molto concentrato sull’obiettivo e che sapeva benissimo cosa doveva fare. – analizza mister Stefano Piccardo – Abbiamo retto fino al 7-4, fino a quando è stato possibile. Oggi abbiamo fatto male solo in inferiorità numerica, dove nei primi tre tempi abbiamo preso 8 su 8, ma questo è dovuto anche al fatto che loro ti costringono a un ritmo forsennato e, quando devi giocare da schierato, alla fine sbagli. Sul loro uomo in più, abbiamo commesso due errori banali prendendo due gol evitabili. Ma, ripeto, al di là di questo, abbiamo fatto una buona partita. Sono contento dell’atteggiamento messo in acqua dai ragazzi. Adesso inizieremo a pensare a gara 2, sapendo che anche in casa dovremo provare a giocare una partita aperta contro la squadra campione del mondo e poi vedere cosa succede. Questo è un play-off e vogliamo godercelo fino alla fine”.
Nel post match parla anche l’attaccante Sebastiano Di Luciano: “Oggi abbiamo sofferto un po’ la loro fisicità, il loro gioco mani addosso, oltre ad aver fatto male la fase a uomo in meno, ma in parità numerica ce la siamo giocata. Purtroppo contro avversari così, i valori alla fine vengono fuori. Sicuramente, però, abbiamo avuto un approccio diverso rispetto all’ultima uscita a Bologna, anche se va detto che quella partita non contava nulla e un calo di concentrazione ci poteva stare, per quanto comunque non giustificabile. Oggi ci siamo aiutati il più possibile, abbiamo giocato e, secondo me, il risultato è un po’ bugiardo, eccessivo rispetto a quello che si è visto in acqua, perché vero che loro hanno fatto un grande uomo in più e noi, di conseguenza, un uomo in meno da rivedere, però per alcuni tratti e in alcune fasi abbiamo giocato una bella partita. Poi, va detto che loro erano carichi, perché dopo la sconfitta con Brescia volevano dimostrare di essere sempre i più forti. Siamo stati un po’ sfortunati a incontrarli adesso. Ad ogni modo, ora ci sarà gara 2 e proveremo a giocarcela, inseguendo il sogno di portarli a gara 3, anche se sarà difficile”.