Coppa Italia Serie D, il Siracusa batte il Paternò: al “De Simone” finisce 3-0

Termina 3-0 per il Siracusa la sfida di Coppa Italia Serie D con il Paternò. Ci pensano i gol di Sarao e la doppietta di Convitto.
Al 37’ del primo tempo a sbloccare il match è Manuel Sarao, che raccoglie un pallone d’oro di Roberto Convitto e batte l’estremo difensore del Paternò con un mancino all’incrocio dei pali. Al 43’ arriva il raddoppio degli uomini di mister Turati: Sarao da destra mette in mezzo e Convitto al volo firma il 2-0.
Alla ripresa il Siracusa continua a controllare la partita. Al 68’ Roberto Convitto chiude il match, firmando la doppietta. Fuga in solitaria dell’attaccante azzurro, con Panarello in ritardo, e tocco di sinistro con la sfera che finisce all’angolino. Al 91’ occasione per il 4-0 del Siracusa: l’esterno azzurro Di Paolo colpisce il palo alla destra di Tosoni.
Il Siracusa così dovrà affrontare l’Enna nei sedicesimi di finale della Coppa Italia Serie D. Gli azzurri, dunque, scenderanno in campo mercoledì 20 novembre.




Riparte la stagione del Teatro Massimo di Siracusa con “Il malato immaginario” di Molière per la regia di Salvo Ficarra

Il sipario del Teatro Massimo di Siracusa, a un anno dalla grande riapertura, è pronto a riaprire con la Stagione 2024/2025 con una programmazione ricchissima di attività impaginate, appunto, dal Teatro della Città – CPT in sinergia con il Comune di Siracusa. Al grande classico del teatro di tutti i tempi Il malato immaginario di Molière, nella nuova e originale produzione del Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale con l’inedita regia di un attore, autore e regista straordinario come Salvo Ficarra (che ne cura anche l’adattamento) è infatti affidata, giovedì 7 novembre ore 21 (con repliche fino a domenica), l’inaugurazione della Stagione 2024-2025 del Teatro Massimo Città di Siracusa.
L’attore e regista Salvo Ficarra, oggi pomeriggio, ha presentato, insieme al cast, “Il malato immaginario” al Teatro Massimo di Siracusa.
Protagonista della proposta del TdC, che oltre all’originale regia di Salvo Ficarra, vanta le musiche del cantautore Lello Analfino, è Angelo Tosto che diventa un capo comico perfetto nelle vesti di Argan.
Lo spettacolo, che dopo il debutto di Siracusa, approderà al Teatro Brancati di Catania dal 19 al 24 novembre, mette al centro il tema della medicina, le controversie che genera, le passioni che scatena. E a partire da questi Salvo Ficarra riporta il testo alle sue origini per proporre uno spettacolo divertente e ironico. «Mettere in scena oggi Il Malato Immaginario, una delle opere più divertenti e attuali di Molière, è una sfida meravigliosa», dice il Salvo Ficarra.
“È una compagnia di attori straordinari e la cosa che mi porto di questo ultimo mese è la conoscenza umana”, ha detto Salvo Ficarra durante la conferenza stampa di presentazione del suo spettacolo. “Rileggere il testo di uno dei pochi autori/attori fa rivivere già dalle prove a tavolino l’intento comico e critico dell’autore. Cosa può dirci ancora oggi una delle opere più rappresentate? Sicuramente che Argan, il protagonista è ancora tra noi. Insieme alla sua banda di mogli figli cameriere fratelli e medici. Il tema della medicina, le controversie che genera, le passioni che scatena sono ancora oggi tema di dibattito pubblico così come lo sono da sempre. Fra addetti ai lavori e soprattutto fra malati finti e veri. Molière fin dalle prime battute prende lo spettatore per mano e lo culla fra le risate che scaturiscono dai protagonisti di questa commedia, salvo poi lasciarci a riflettere sul nostro rapporto con il medico e le sue prescrizioni. Abbiamo voluto riportare il testo alle sue origini cercando con forza di ripercorrere lo spirito che animava Molière e la sua compagnia non solo al momento della creazione ma anche e soprattutto nella messa in scena. Così che un testo senza tempo possa parlare fa ridere e riflettere gli spettatori di oggi. Un’avventura bellissima possibile solo grazie ad una compagnia meravigliosa che si è messa in scena con amore e passione e che trova in Angelo Tosto il suo capo comico perfetto. Angelo è nato per essere Argan”.
In scena con Angelo Tosto un cast di altissimo livello che annovera (in ordine alfabetico) Filippo Brazzaventre, Daniele Bruno Cosimo Coltraro, Giovanna Criscuolo, Luca Fiorino, Anita Indigeno, Lucia Portale, Emanuele Puglia, Giovanni Rizzuti. A completare il cast sono i ballerini Licia Bisicchia e Daniele Caruso. Scene e costumi sono di Francesca Cannavò, realizzazione video Nico Bonomolo, movimenti coreografici Giorgia Torrisi Lo Giudice.




Pochi i giorni di pioggia in ottobre in Sicilia, nel siracusano mancano all’appello 300 mm di precipitazioni

“Troppo pochi i giorni di pioggia in ottobre in Sicilia: registrati accumuli abbondanti, ma solo localmente, quindi, prevalgono le aree con precipitazioni inferiori alla norma”. A dirlo sono i dati il del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS), che sottolinea come tra il catanese e il siracusano manchino all’appello circa 300 mm di precipitazioni negli ultimi 12 mesi per poter ritornare a condizioni vicine alla normalità.
“Ottobre era atteso come il mese che in base al clima avrebbe potuto dare un contributo decisivo al ripristino di adeguate riserve idriche superficiali e sotterranee, ma “l’attesa è stata in buona parte delusa da un andamento che ha prodotto fenomeni piovosi importanti ma localizzati in prevalenza vicino alle coste e sostanzialmente isolati all’interno di un quadro di prevalente stabilità”, dice Sias.
“Uniche fasi con piogge significative sono state infatti il veloce passaggio tra i giorni 8 e 9 di una perturbazione atlantica, che ha però ignorato il settore ionico, mentre di notevole rilevanza è stata la circolazione che tra i giorni 18 e 22, a partire da una saccatura di origine nordatlantica, ha prodotto un’intensa circolazione depressionaria responsabile di fenomeni estremi sul settore ionico”, continuano. Tra gli eventi che hanno caratterizzato questa fase, ha avuto risalto l’impatto del nubifragio sul centro urbano di Catania, caratterizzato da un accumulo finale modesto (stimabile tra 45 e 60 mm), ma da un’intensità istantanea superiore a 80 mm/h per circa 15 minuti”, si legge.
Nel siracusano, giorno 19, intense piogge si sono abbattute sul territorio, dal capoluogo ai comuni limitrofi, così come nella zona montana. Un’ingente quantità di acqua si è riversata su strade e campi, con i conseguenti disagi, in termini di circolazione veicolare ma anche di qualche allagamento. Secondo i dati della rete regionale Sias, su Siracusa in 48 ore sono caduti 165,4mm di pioggia. Numerose stazioni SIAS nel periodo hanno registrato accumuli a tre cifre. Il massimo valore di precipitazione giornaliera sulla rete SIAS è stato registrato il giorno 21 dalla stazione Linguaglossa, nel catanese, con 200 mm, con un massimo accumulo nelle 24 ore di 286,4 mm. La stessa stazione ha fatto registrare anche il massimo accumulo mensile con 458,8 mm.
Il numero medio regionale di giorni piovosi è stato pari a 4, rispetto ad un valore normale di 7,5. Al termine del mese, si può osservare come la maggior parte del territorio regionale continui a restare in deficit pluviometrico rilevante sugli accumuli degli ultimi 12 mesi, circostanza che impedisce la ricostituzione delle riserve idriche superficiali. Anche in ottobre infatti, le piogge cadute sono andate principalmente a ricostituire il contenuto idrico dei suoli con rilasci molto modesti nel reticolo idrografico, ad eccezione delle aree costiere già citate.
Ci si può attendere invece un beneficio significativo per i corpi idrici sotterranei del’area etnea, grazie ai quantitativi abbondanti caduti su suoli e substrati permeabili connessi con acquiferi di grande importanza. Il beneficio ottenuto dall’agricoltura è sensibile ma temporaneo, e condizionato da ulteriori piogge che sono necessarie per la produzione dei foraggi autunnali e per poter programmare le semine dei cereali e delle leguminose con una adeguata dotazione idrica dei suoli.




Associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, 30enne condannato a 7 anni di reclusione

Sei anni e 10 mesi di reclusione. Dovrà scontarli un 30enne per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione a fini di spaccio.
L’uomo, con svariati precedenti penali e di polizia in materia di stupefacenti, già sottoposto agli arresti domiciliari, è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Catania. Il 30enne è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Gabriele, il giorno dell’ultimo saluto. “Morte assurda e ingiusta, la vita è ricca ma fragile”

E’ difficile, pressochè impossibile accettare una morte in giovane età. Gabriele aveva compiuto 18 anni da alcuni mesi, l’età della spensieratezza e dei progetti. Tutto brutalmente interrotto e spezzato da un destino imperscrutabile e senza cuore, all’alba del primo novembre, lungo traversa Milocca. L’incidente con la moto, la caduta, l’impatto. Una morte “assurda e ingiusta”, come ha ricordato don Massimo Di Natale, parroco del Pantheon e insegnante di Gabriele Scavone, studente al quinto anno del vicino istituto Rizza.
Questa mattina i funerali. La commozione è palpabile. Ci sono tanti ragazzi, gli amici e i compagni di scuola. Magliette e palloncini bianchi, diversi striscioni all’esterno. Sulla bara, la maglia del Siracusa. Il presidente della squadra di calcio, Alessandro Ricci, ne consegna una seconda alla famiglia: mamma, papà ed i due fratelli. “Le nostre parole, come la nostra vicinanza, per quanto cercata, sono incapaci di scaldare il cuore”, dice don Massimo.
“Noi oggi non ci rassegniamo a questo dolore ma chiediamo al Signore che sia alleviato e condiviso”, aggiunge facendo appello alla Fede. Poi, rivolto ai tanti giovani assiepati dentro e fuori la chiesa del Pantheon: “Non riusciamo e non riusciremo mai a spiegarci questa morte. Gabriele è nel cuore di tutti e rimarrà in ciascuno di noi per sempre. Un ragazzo eccezionale, un ragazzo modello, educatissimo. La nostra vita – ammonisce il sacerdote – è ricca ma anche estremamente fragile. Forza Gabriele, vola in alto”. E un lunghissimo applauso accompagna quelle parole.
Commovente, poi, la lettera degli amici. “Eri un ragazzo meraviglioso – leggono con un filo di voce – sei stato per tutti noi una fonte di allegria. Sarà tutto diverso, sappi che per noi sei e rimarrai nostro fratello”.
Anche il dirigente scolastico del Rizza, Pasquale Aloscari, non si dà pace. “Era un ragazzo modello, state sempre attenti per favore”, ripete in mezzo a quelle magliette bianche con su stampato “Per sempre con noi”.
All’esterno, un’altra distesa umana. Palloncini bianchi e colombe accolgono l’uscita del feretro. Gli applausi e le campane coprono a fatica i singhiozzi. C’è uno striscione che rimane, tra i tanti, sulle ringhiere del Pantheon. “Vivi sempre nei nostri cuori”.




FOTO. Celebrata la Festa dell’Unità e delle Forze Armate: corona di alloro al Pantheon

Solenne cerimonia a Siracusa per onorare il 4 Novembre, festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate. Questa mattina, infatti, con la partecipazione dei vertici delle Forze dell’Ordine, dei rappresentanti delle più alte cariche civili e militari e della comunità studentesca della provincia, è stata celebrata la festa dell’Unità nazionale e la giornata delle forze armate nel piazzale antistante la Chiesa di San Tommaso al Pantheon di Siracusa. A presidiare la cerimonia commemorativa è stato il Prefetto di Siracusa, Giovanni Signer. Nel corso della manifestazione è avvenuta la deposizione di una corona di alloro ai monumenti ai caduti da parte del Prefetto, del Comandante di Marittimo Sicilia, Ammiraglio Andrea Cottini, e del Sindaco del Comune di Siracusa Francesco Italia, accompagnati da alcuni studenti.

Un ulteriore momento celebrativo è stato costituito dal tradizionale passaggio della Bandiera Nazionale, realizzata dai detenuti della Casa Circondariale di Cavadonna e donata alla Consulta studentesca provinciale per la simbolica custodia dei valori fondanti dell’Unità nazionale. A ricevere questa volta la bandiera è stato l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Leonardo da Vinci” di Floridia.
La cerimonia si è conclusa con la consegna, da parte del Prefetto, delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” a due insigniti e di una “medaglia d’onore alla memoria di un militare italiano deportato e internato in un lager nazista (1943-1945)”.




Caso Eni, il Pd aderisce alla mobilitazione per la zona industriale

Il PD aderisce allo sciopero indetto da CGIL e UIL per giorno 12 novembre ed è al fianco del Sindacato e dei lavoratori nel rivendicare la riconversione e un rilancio del polo industriale, in grado di salvaguardare ambiente, salute e lavoro per la nostra comunità. A darne notizia è il commissario provinciale del Partito Democratico provinciale, Antonio Nicita. Sull’annunciata riconversione a due fasi presentata da Eni Versalis e sulle mobilitazioni annunciate dalle forze sindacali il Partito democratico non ha dubbi. “Eni non può limitarsi a chiudere, promettendo qualche investimento a futura memoria come parziale risarcimento. – scrive il gruppo consiliare del Partito Democratico – Ha invece la responsabilità di guidare la riconversione del polo industriale e di indicare anche alle altre aziende un progetto complessivo di sviluppo sostenibile per il nostro territorio. Il Pd ritiene che sia doveroso che il governo Meloni, attraverso l’Eni, dia finalmente seguito agli investimenti produttivi per il nostro polo industriale, esattamente come sta facendo in altre aree del Paese. Senza un piano industriale sostenuto dalle necessarie risorse finanziarie, rischiamo oggi di vedere il polo svuotarsi sempre di più, la nostra economia locale impoverirsi e le macerie rimanere lì per i prossimi anni, in eterna e vana attesa di bonifiche e investimenti che non verranno mai. La crisi industriale non è all’orizzonte ma già è in corso: il futuro incerto del depuratore IAS, gli impianti fermi o ai minimi storici, la carenza di investimenti nella manutenzione, l’annunciata chiusura di Versalis. Non ci sentiamo oggi di credere ciecamente alle promesse di Eni, già disattese in passato, ma vogliamo che si definisca con il territorio un piano industriale che veda la realizzazione delle nuove filiere produttive prima e non dopo la chiusura delle attuali produzioni, salvaguardando gli attuali occupati e aprendo una prospettiva per i giovani in cerca di lavoro. Occorre quindi un confronto serio con il Governo, che definisca non solo il futuro di una grande azienda come l’ENI, ma quale futuro debba avere l’intero polo industriale siracusano. Anche qui, come si sta facendo in altre aree del settentrione, deve essere possibile realizzare una riconversione industriale senza perdere posti di lavoro ma anzi aumentandoli, affinché la transizione ecologica diventi una opportunità per migliorare le condizioni economiche e di vita della comunità provinciale”.
Da mercoledì 30 ottobre si è avviato il calendario di assemblee dei lavoratori della zona industriale di Siracusa, in preparazione dello sciopero del 12 novembre proclamato da Cgil e Uil.
“In assenza di un piano di riconversione energetica ed ecologica che coinvolga l’intero Polo industriale siracusano in tutte le sue articolazioni, nessuno escluso, il progetto di ENI va fermato. Lo abbiamo fatto nel 2015 lo faremo anche stavolta. Sciopero generale dell’intero assetto industriale siracusano il 12 novembre. E’ solo l’inizio. Noi non ci fermeremo”, sottolineavano nei giorni scorsi i segretari Roberto Alosi e Ninetta Siragusa.




Poker azzurro, il Siracusa torna alla vittoria: contro l’Enna finisce 4-0

“Dobbiamo fare più gol”. Così mister Turati parlava alla vigilia del match tra Siracusa ed Enna: detto, fatto. Termina 4-0 la gara valida per la decima giornata del girone I di Serie D. Dopo il brutto pareggio contro la Sancataldese (0-0, ndr), gli azzurri riescono a sorridere e a conquistare una vittoria importante. Buona la prova degli uomini di Turati che hanno cercato il risultato pieno sin dall’inizio contro una ben organizzata Enna.
Il primo tempo non è partito benissimo per i Leoni. Poche emozioni e tante imprecisioni hanno caratterizzato i primi 30’ minuti. Dopo la prima mezz’ora il Siracusa, anche grazie alla spinta del “Nicola De Simone”, ha reagito e sbloccato il match: al 38’ destro all’incrocio di Maiko Candiano e Siracusa in vantaggio. Nel momento più delicato, infatti, la squadra di Turati è riuscita a cambiare spartito e a spezzare il ritmo del gioco. Il gol del vantaggio arriva da un grande assist di Mimmo Maggio, che ha lavorato il pallone e lo ha servito al numero 17 del Siracusa che di collo esterno ha spedito la sfera all’angolino sinistro della porta, siglando il secondo centro stagionale. Al 43’ occasione per il Siracusa del 2-0. Colpo di testa di Giuliano Alma che colpisce la traversa e pallone che si ferma sulla linea della porta. Il raddoppio del Siracusa arriva al 46’ con la rete del capitano azzurro Mimmo Maggio, che con tenacia e fortuna batte l’estremo difensore dell’Enna, siglando il 2-0.
La ripresa inizia con lo stesso copione della fine del primo tempo. Al 48’ Maggio mette in cassaforte la partita ed è 3-0. Primo tiro respinto da Simeoli e secondo tiro del numero nove azzurro che gonfia la rete: settimo gol stagionale per Mimmo Maggio. Al 51’ arriva il quarto gol per il Siracusa: gran tiro al volo di Giuliano Alma che disegna una splendida traiettoria del pallone che si insacca all’angolino della porta. Alma torna al gol dopo un periodo difficile che lo ha costretto a rimanere ai box per più di 20 giorni. Decisione arbitrale discutibile al 60’ per il cartellino rosso destinato a Fedele Iovino per il fallo fuori area su Cicirello da presunto ultimo uomo.
Un risultato positivo per il Siracusa, che riesce a ripartire dopo un periodo difficile, conquistando il secondo posto con 22 punti a -1 dalla capolista Vibonese.




Vigilia di Siracusa-Enna, Turati: “I numeri sono dalla nostra parte, ma dobbiamo fare più gol”

Tiri fatti, assist, passaggi riusciti: il Siracusa doppia gli avversari del girone in tutti i numeri. Sono questi i temi su cui mister Turati si è focalizzato in conferenza stampa alla vigilia di Siracusa-Enna, gara valida per la decima giornata del girone I di Serie D. Dopo il deludente pareggio contro la Sancataldese (0-0, ndr) con poche emozioni e tanto equilibrio, il Siracusa è pronto a ripartire al “De Simone” domenica 3 novembre alle 14.30, contro l’Enna Calcio. Con un Siracusa irregolare, discontinuo e difficile da capire negli ultimi incontri, Turati analizza con lucidità i numeri della sua squadra. “Stiamo sicuramente lavorando bene, ma non siamo riusciti a produrre il numero di gol che fondamentalmente ci aspettavamo. – dice l’allenatore azzurro – Ho degli attaccanti validi e quindi so che possono fare gol in qualsiasi momento . Dobbiamo sicuramente migliorare, forse in questo momento siamo un po’ sfortunati e non ci sta girando bene soprattutto negli episodi. In questa settimana abbiamo lavorato tanto per fare passi in avanti . Sono straconvinto che i miei ragazzi domani faranno di tutto per prendere in mano la partita e dominarla come hanno fatto spesso”.




Festa dell’unità nazionale e giornata delle forze armate, il 4 novembre a Siracusa la cerimonia

Il prossimo lunedì 4 novembre, con la partecipazione dei vertici delle Forze dell’Ordine, dei rappresentanti delle più alte cariche civili e militari e della comunità studentesca della provincia, sarà celebrata la festa dell’Unità nazionale e la giornata delle forze armate nel piazzale antistante la Chiesa di San Tommaso al Pantheon di Siracusa. A presidiare la cerimonia commemorativa sarà il Prefetto di Siracusa, Giovanni Signer.
Nel corso della manifestazione, che verrà introdotta dall’alzabandiera con l’esecuzione dell’inno di Mameli, a cura del Corpo Musicale “Città di Siracusa”, avverrà la deposizione di una corona di alloro ai monumenti ai caduti da parte del Prefetto, del Comandante di Marittimo Sicilia, Ammiraglio Andrea Cottini, e del Sindaco del Comune di Siracusa Francesco Italia, accompagnati da alcuni studenti.
Un ulteriore momento celebrativo sarà costituito dal tradizionale passaggio della Bandiera Nazionale, realizzata dai detenuti della Casa Circondariale di Cavadonna e donata alla Consulta studentesca provinciale per la simbolica custodia dei valori fondanti dell’Unità nazionale.
Sarà l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Leonardo da Vinci” di Floridia a ricevere questa volta la bandiera dall’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Michelangelo Bartolo” di Pachino (SR).
La cerimonia si concluderà con la consegna, da parte del Prefetto, delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” a due insigniti e di una “medaglia d’onore alla memoria di un militare italiano deportato e internato in un lager nazista (1943-1945)”.