Pallanuoto, Coppa Italia: l’Ortigia batte il Quinto e vola in semifinale

Vittoria per l’Ortigia, che batte il Quinto giocando una buona partita sul piano del ritmo e della transizione offensiva, ma con qualcosa da rivedere sulla fase a uomo in più e sulla difesa a uomini pari. La squadra di Piccardo ha condotto sin dall’inizio e con un solo passaggio a vuoto tra terzo e quarto tempo. I biancoverdi partono bene, mostrando la giusta concentrazione e una buona condizione fisica. Il risultato lo sblocca Bitadze, che beffa Massaro dopo soli 90 secondi. I liguri provano a rispondere ma sbattono sulla difesa e sul solito Tempesti, fino a quando Panerai, dalla distanza, trova il pareggio. L’Ortigia nuota forte, gioca bene a uomo in meno e altrettanto la transizione offensiva: la doppietta di Cassia (in superiorità) e i gol di Ferrero e Bitadze, con in mezzo la rete di Niccolò Gambacciani, valgono il 5-2 di fine primo tempo. Nella seconda frazione, l’Ortigia sembra meno esplosiva e spreca tre superiorità di fila, ma va a +4 con la rete di uno scatenato Cassia. Il Quinto ha un buona reazione e riesce a dimezzare il gap, ma nel finale Cupido, da posizione 2, allunga sul 7-4. Nel terzo tempo, dopo la controfuga iniziata e concretizzata da Di Luciano, comincia una serie di rigori, tutti trasformati (Panerai, Inaba e Ferrero), che portano il punteggio sul 10-5 per l’Ortigia. A quel punto, la squadra di Piccardo si adagia un po’ e consente al Quinto di rientrare in partita con un parziale di 5-2, tra fine del terzo e inizio del quarto tempo, che mette Figari e compagni a meno due. Ad allontanare nuovamente i genovesi è Di Luciano che, con un tiro dalla distanza. segna un gol provvidenziale. Poco dopo Ferrero, con una bella conclusione, chiude ogni discorso. L’Ortigia vince 14-10 e si qualifica alla semifinale di Coppa Italia, in programma domani contro il Brescia.
“Sul piano del ritmo, la gara è andata come l’avevamo preparata, mentre abbiamo giocato male la superiorità numerica, soprattutto nel secondo tempo, quando ne abbiamo fallite tre di fila, addirittura sbagliando per due volte il passaggio. – ha detto coach Stefano Piccardo – Inoltre, abbiamo preso troppi gol, perché dieci son tanti. Domani, in semifinale, bisognerà tenere un passivo più basso, perché penso che la chiave saranno le reti subite. In ogni caso, va detto anche che il Quinto ha fatto un’ottima gara. In vista della semifinale di domani dobbiamo migliorare sicuramente la fase difensiva. Ciò detto, oggi abbiamo giocato anche degli sprazzi di buona pallanuoto, attaccando tutte le volte la profondità. Abbiamo fatto bene l’uomo in meno e la transizione offensiva, arrivando spesso con tanti uomini sulla prima linea. Sono contento di questo, però nei tornei a eliminazione diretta bisogna guardare ciò che non è andato bene, concentrarsi su quello e poi pensare alla prossima partita”.
A fine match, parla anche il centrovasca Francesco Cassia, autore di 4 reti e premiato come migliore in acqua: “Quella contro il Quinto è stata una prova positiva sotto alcuni punti di vista, ma come accade in ogni gara ci sono sempre delle cose da rivedere. Dobbiamo analizzare gli errori e cercare di lavorare meglio a uomo in più e su alcune fasi del gioco, però sul piano dell’atteggiamento, a mio avviso, abbiamo fatto una grande partita. Poi, è vero che abbiamo avuto un piccolo calo, sul finire del terzo tempo, forse per via di un po’ di stanchezza, però siamo stati bravi a non mollare, a non farci prendere dal panico e a rimanere in controllo del match. Mi riferisco proprio a questo, quando parlo dell’ottimo atteggiamento che abbiamo avuto e mantenuto fino alla fine”.




L’odissea di una siracusana finisce in Procura, “abbandonati in viaggio con i genitori disabili”

“Un’odissea”. E’ così che viene definita la vicenda che una siracusana ha vissuto all’aeroporto di Milano Malpensa, insieme ai genitori disabili. Per far valere i suoi diritti, si è rivolta all’avvocato Bruno Messina, presidente del Codacons Siracusa, raccontando quanto avvenuto lo scorso gennaio.
Il racconto della donna è “un viaggio di frustrazione, impotenza e disperazione, mentre l’indifferenza del personale dell’aeroporto e di quello della compagnia aerea evidenzia le sfide che molte famiglie affrontano quando si tratta di viaggiare con persone anziane o disabili”, si legge in una nota dell’associazione dei consumatori. “Tutto è iniziato con la speranza di un ordinario volo di rientro in Sicilia. Ma per la signora, che accompagnava gli anziani genitori con difficoltà a deambulare, il viaggio si è trasformato in un incubo senza fine”, spiega Messina. “Giunta in aeroporto a Milano, non ha ottenuto l’assistenza prenotata per i genitori. Senza un aiuto adeguato, divenne chiaro che raggiungere il gate di imbarco sarebbe stata un’impresa titanica. Con il passare dei minuti, la frustrazione è cresciuta; la signora ha chiesto aiuto al personale dell’aeroporto e alla compagnia aerea, ma le sue richieste sono cadute nel vuoto. Nessuno le forniva l’assistenza necessaria”, continua il racconto del Codacons.
Intanto il tempo scorreva inesorabile e, in assenza di soluzioni, i tre hanno visto partire il volo per la Sicilia senza di loro. Alla fine, “si sono visti costretti ad acquistare dei nuovi biglietti per il giorno successivo, pernottando sempre a proprie spese presso un hotel di Milano. È imperativo – dice Messina – che le autorità aeroportuali e le compagnie aeree prendano sul serio la questione dell’assistenza agli anziani e alle persone con disabilità. È essenziale garantire che i servizi di assistenza siano affidabili, accessibili e sensibili alle esigenze di coloro che ne hanno bisogno. Per questo motivo è stato depositato un esposto alla Procura della Repubblica competente e all’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile, ndr), poiché vogliamo che storie come quella vissuta da questa donna non si verifichino più”.




Pattinodromo della Cittadella dello Sport, l’Amministrazione comunale “sensibile alle tematiche sportive”

(cs) Nonostante la bocciatura dell’emendamento proposto dal Consigliere comunale Ferdinando Messina, nella seduta consiliare dell’11 aprile 2024, restano invariati l’impegno e l’orientamento dell’Amministrazione comunale per rendere fruibile alla collettività e per valorizzare il pattinodromo della Cittadella dello Sport, in quanto impianto sportivo che, al pari degli altri, consente l’espletamento di una disciplina di grande aggregazione sociale, che stimola l’interesse di un’utenza appartenente a varie fasce di età.
Forte della storia scritta da parte di tanti campioni Aretusei nella disciplina del pattinaggio a rotelle, il comune di Siracusa sta provvedendo a definire un Master Plan di rivalorizzazione e riqualificazione di tutto il complesso sportivo denominato “Cittadella dello Sport”, che prevede anche il rifacimento totale della pista di Pattinaggio, adeguandola alle direttive federali.
In particolare, la pista avrà una lunghezza di 200 mt.
L’Amministrazione resta sempre sensibile alle tematiche sportive, al fine di far conoscere a tutti le numerose discipline praticate in ambito locale e di dare opportunità di svago attraverso lo sport.




Consiglio comunale, incardinato il piano delle opere pubbliche. Approvati due emendamenti

(cs) Proseguirà martedì alle 10 l’esame del programma triennale delle opere pubbliche da parte del consiglio comunale presieduto da Alessandro Di Mauro. Il provvedimento è stato incardinato ieri sera con l’illustrazione, da parte del vice sindaco Edy Bandiera, e la discussione dei primi 4 emendamenti, due dei quali sono stati approvati. La seduta è stata interrotta poco prima della 20,30 quando, al termine di una maratona iniziata le mattina, erano già stati approvati altri due provvedimenti propedeutici al bilancio pluriennale di previsione: il piano delle alienazioni e della valorizzazione degli immobili e il programma di acquisto di beni e servizi. Lo strumento finanziario approderà in aula lunedì 22.
La proposta in discussione contiene 190 opere pubbliche, comprese quelle finanziate con il Pnrr, esclusi i lavori per i quali si prevede una spesa inferiore alla soglia minima per gli appalti, cioè 150 mila euro. Il piano dei lavori prevede investimenti complessivi per 315,3 milioni circa così distribuiti: 124 nell’anno in corso, 115,3 nel prossimo e quasi 76 nel 2026. Per la maggior parte si tratta di spese finanziate con fondi vincolati: 87,6 milioni nel 2024, 37,1 nel 2025 4 29,4 nel 2026 per un totale di 154,2 milioni circa. Investimenti per 137,1 milioni saranno effettuati con altre forme di finanziamento, per la maggior parte concentrati nella seconda e terza annualità (74,4 e 43,6 milioni a fronte dei 19 previsti nel 2024). Con fondi presi dal bilancio comunale si prevede di realizzare opere per quasi 4 milioni nell’anno in corso, 2,3 nel 2025 e 1,6 nel 2026 (per un totale di 7,9 milioni), ai qual si aggiungono i 6,5 milioni provenienti da trasferimento di immobili e i quasi 2 milioni da mutui, in entrambi i casi tutti concentrati nel 2024. Sempre per quest’anno sono stati inseriti nel piano lavori pubblici per 2,1 milioni frutto di forme di partecipazione dei privati.
Alla proposta dell’Amministrazione, che è arrivata in aula dopo l’esame delle commissioni consiliari, per effetto dei due emendamenti approvati, sono stati aggiunte altre due opere: la realizzazione a Cassibile dei nuovi marciapiedi di via Nazionale e due rotatorie agli ingressi nord e sud della frazione, interventi proposti da Paolo Romano e Paolo Cavallaro; e il completamento della bretella di collegamento dei viali Santa Panagia e Scala Greca, proposto da Martina Gallitto.




Le parole del deputato regionale Carta (Mpa)

Siracusa esclusa dal decreto ristori incendi. Le parole dell’On. Giuseppe Carta, Deputato regionale Mpa.




Trenitalia, nuovi collegamenti fra Messina, Catania e Siracusa. Ecco le modifiche

Aumentano i collegamenti fra Messina, Catania e Siracusa per soddisfare le esigenza di mobilità di pendolari e turisti che si muovono fra le tre città. Da domenica 14 aprile, il Regionale di Trenitalia, in accordo con la Regione Siciliana , ha previsto collegamenti aggiuntivi, con modifiche di orario e di percorso per alcuni treni.
Dal lunedì al sabato sarà introdotta una coppia di treni fra Catania Centrale e Siracusa e un nuovo collegamento da Catania Centrale a Catania Aeroporto Fontanarossa. Nei giorni festivi, infine, sono 4 i collegamenti aggiuntivi fra Messina Centrale e Siracusa e 4 quelli fra Catania Centrale e Siracusa.
Previste, inoltre, modifiche di orario e di percorso per alcuni collegamenti del Regionale sempre sulla direttrice Messina-Catania-Siracusa. In dettaglio: R 12954 modifica la stazione di origine: parte da Siracusa invece che da Catania Centrale; R 5697 modifica la stazione di destinazione: arriva a Siracusa invece che a Catania Aeroporto Fontanarossa; R 12989 modifica la stazione di destinazione: arriva a Siracusa invece che a Catania Centrale; R 12955 modifica la stazione di destinazione: arriva a Catania invece che a Catania Aeroporto Fontanarossa.
Infine, i treni R5392, R5396, R12894, R12947, R12952, R12960, R12968, R12981, R12992, R12995 subiranno modifiche di orario e percorso ed il treno R 22078 da Catania Aeroporto Fontanarossa a Catania Centrale è cancellato.
I nuovi collegamenti sono già disponibili sui canali di acquisto di Trenitalia. Maggiori informazioni su trenitalia.com o rivolgendosi al personale del Customer Care e delle biglietterie Trenitalia.
“L’aumento dei collegamenti fra Messina, Catania e Siracusa avviato da Trenitalia, in accordo con la Regione, è un ulteriore passo in avanti nella direzione di rendere più efficienti i servizi di mobilità in Sicilia. I cittadini avranno più treni per unire alcuni centri delle tre province con i principali snodi dell’area orientale, tra cui l’aeroporto Fontanarossa. Questo incremento è indice di una maggiore attenzione sia nei confronti dei pendolari che dei turisti, anche in vista di una stagione estiva che vedrà certamente un notevole flusso di viaggiatori su tutto il territorio regionale e verso le città più visitate. Voglio pertanto esprimere un apprezzamento per l’impegno che Trenitalia continua a profondere per la Sicilia e sono soddisfatto per i risultati che la sinergia con la Regione sta producendo”. Sono le parole dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò.




La Guardia costiera di Siracusa celebra la “Giornata del mare e della Cultura Marinara 2024”

Promuovere e sviluppare presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado la cultura del mare, risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico. È l’obiettivo della Guardia Costiera, che anche quest’anno ha celebrato la “Giornata del mare e della Cultura Marinara 2024” presso la sede della Lega Navale Italiana Sezione di Siracusa.
All’evento ha partecipato una rappresentativa di studenti dell’Istituto Nautico Rizza e dell’Istituto Comprensivo Lombardo Radice.
La giornata è iniziata con l’intervento introduttivo del Presidente della locale Sezione della Lega Navale, Ing. Sebastiano Floridia, che ha illustrato ai ragazzi i dogmi per vivere il mare in armonia e sintonia, con la consapevolezza che si tratta di un ambiente pieno di risorse da tutelare e conoscere.
Il Comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, il Capitano di Vascello Andrea Santini ha introdotto la tematica scelta dalla Guardia Costiera aretusea da offrire ai ragazzi quest’oggi: “La salvaguardia della vita umana in mare raccontata dai soccorritori marittimi”. Il Direttore del Consorzio Area Marina Protetta del Plemmirio, Ing. Salvatore Cartarrasa ha evidenziato l’importanza sociale, culturale ed economica del nostro mare, sottolineando l’importanza della costante diffusione di messaggi di educazione e sensibilizzazione ambientale a favore dei ragazzi.
Sono stati proiettati una serie di video istituzionali descriventi i compiti della Guardia Costiera in materia di ricerca e soccorso, commentati dal vivo da un Soccorritore marittimo in servizio presso la Capitaneria di porto di Siracusa, il Sottocapo Scelto NP Paolo Vaccarella che ha descritto le funzionalità operative ma, specialmente, i valori e il significato morale e professionale del suo lavoro: salvare vite umane in mare anche in scenari resi difficili dalle condizioni meteomarine e dal numero di persone contemporaneamente in pericolo. A seguire, l’intervento del Consorzio dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, con l’illustrazione tematica su “La scoperta dei fondali dell’area marina protetta del Plemmirio” dalla Biologa marina Dott.ssa Linda Pasolli.
A conclusione degli interventi la Capitaneria di porto di Siracusa ha consegnato gli attestati di partecipazione a studenti e docenti degli Istituti Scolastici che hanno aderito all’evento e un ringraziamento all’I.C. Lombardo Radice di Siracusa per aver partecipato al concorso nazionale “La cittadinanza del mare A.S. 2023/24” bandito dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera in sinergia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito delle iniziative finalizzate a celebrare la Giornata del mare e della cultura marinara.
Successivamente è stato possibile, per gli studenti, salire a bordo della Motovedetta della Guardia Costiera di Siracusa CP 764 e su una unità a vela messa a disposizione da soci della Lega Navale Italiana. In particolare gli studenti hanno seguito e apprezzato l’ulteriore momento, curato dal personale militare della Guardia Costiera di Siracusa, in cui si sono cimentati nell’arte della corretta esecuzione dei nodi marinareschi.
La giornata è proseguita nel pomeriggio presso la sede della Capitaneria di Porto di Siracusa, nei cui giardini si è svolta la premiazione finale afferente al concorso “Premio Enzo Maiorca”, d’iniziativa dell’Associazione A.N.M.I. Sezione di Siracusa, che ha interessato gli Istituti scolastici della Provincia di Siracusa e che ha visto la partecipazione numerosa di studenti, attraverso la produzione di elaborati grafici e letterari tutti accomunati da un minimo comune denominatore: l’amore per il mare. L’evento, che ha visto tra l’altro la partecipazione della Sig.ra Patrizia Maiorca, è stato allietato dall’esibizione dell’orchestra del Liceo musicale “T.Gargallo” di Siracusa.




“Hikikomori”, cresce l’esercito di auto-segregati in casa. Gilistro (M5S): “In Sicilia centinaia di casi”

Un piccolo esercito o quasi. Sono sempre più numerosi in Italia gli autosegregati in casa, che interrompono i rapporti con i propri coetanei, abbandonano le attività sportive e, a volte, perfino la scuola, e tra le quattro mura delle propria stanzetta trascinano la propria esistenza. Sono gli hikikomori, termine importato dal Giappone, dove il fenomeno è molto diffuso, per indicare letteralmente chi sta in disparte. In italia sono oltre centomila. Tantissimi anche in Sicilia, “probabilmente nell’ordine di qualche migliaio – dice Carlo Gilistro il pediatra-deputato regionale M5S, promotore del convegno tenuto oggi all’Ars sul tema – anche se è veramente difficile avere stime corrette, perché spesso abbiamo a che fare con soggetti ‘invisibili’ e con un comportamento non riconosciuto nemmeno dai genitori che gli vivono accanto”
Sul fenomeno hikikomori si sono accesi oggi i riflettori all’Ars grazie ad un convegno tenuto nella sala Mattarella alla presenza di psicologi, sociologi, insegnanti, medici, e politici e con centinaia di scuole in collegamento da tutta la Sicilia, grazie all’interessamento del direttore dell’ufficio scolastico regionale Giuseppe Pierro e a testimonianza di quanto il tema sia sentito nelle scuole.
“Bisogna stare attenti – ha detto Gilistro – ai campanelli d’allarme per cercare di correre subito ai ripari. Per questo bisogna aiutare insegnanti e genitori a saperli riconoscere. E noi come istituzione abbiamo il dovere di dare loro una mano con adeguate e massicce campagne di informazione”.
Sono diversi i segnali-spia del problema da tenere in dovuta considerazione, tra questi i principali sono: le frequenti assenze da scuola, l’abbandono delle attività sportive, la ridotta o mancata frequentazione dei coetanei, l’autoreclusione nella propria stanzetta, l’inversione del ritmo sonno-veglia, la preferenza per l’attività solitaria, spesso con l’uso delle tecnologie digitali.
“I genitori ha detto Gilistro, vanno aiutati e non colpevolizzati, non c’è ad oggi alcun riscontro scientifico che dica che un particolare stile genitoriale spiani la strada all’insorgere del fenomeno che si presenta soprattutto nella fascia che va dai 14 ai 30 anni. Altro tabù da sfatare è quello che dipinge gli hikikomori come dei fannulloni che si isolano per evitare la fatica dello studio o del lavoro. Niente di più falso, perché questi soggetti spesso eccellono nello studio o nel lavoro. Gli hikikomori hanno semplicemente deciso di non tentare una carriera sociale perché demotivati o frenati dalla paura del confronto con gli altri”.
Hanno portato il loro saluto ai convegnisti a nome dell’ assemblea il presidente e il vicepresidente vicario dell’Ars, rispettivamente Gaetano Galvagno e Nuccio Di Paola.
“L’auspicio – ha detto Galvagno – è che la giornata di oggi possa essere segnata da un documento, qualcosa di concreto che possa impegnare l’Assemblea regionale siciliana ad una soluzione che nel tempo possa contribuire a porre l’attenzione ad un fenomeno che è assolutamente dilagante”.
La traumatica esperienza del figlio ha raccontato Marcella Greco, coordinatrice regionale associazione hikikomori Italia genitori che ha anche sottolineato l’importanza del protocollo d intesa operante in Sicilia tra le realtà che ruotano attorno all’universo hikikomori e l’ufficio scolastico regionale.
“In questo senso – ha detto Marcella Greco – la Sicilia è sicuramente pionieristica. Il protocollo sta infatti permettendo alle scuole di conoscere il fenomeno ancora largamente sconosciuto e di cercare gli strumenti alternativi per consentire ai soggetti hikikomori di studiare. In Sicilia abbiamo esempi virtuosi di scuole che hanno fatto affrontare in casa le prove Invalsi a ragazzi in ritiro e commissioni che si sono riunite in occasione degli esami di maturità nel giorno in cui il ragazzo in ritiro volontario si è sentito di uscire da casa”.
Fondamentale nel contrato al fenomeno il ruolo della scuola, rappresentata al convegno, oltre che da tanti insegnanti, anche dal direttore dell’ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Giuseppe Pierro.
Dobbiamo dare ai docenti – ha detto Pierro – gli strumenti che oggi sono fondamentali per intercettare il disagio, se non vogliamo che siano soldati senza armi. La Sicilia, con L’Ufficio Scolastico Regionale, è l’unica regione d’Italia che si è dotata di 49 operatori psico-pedagocici che lavorano con impegno negli Osservatori che sono stati istituiti in ogni provincia e che solo l’anno scorso hanno affrontato 3500 casi di ragazze e ragazzi con diversi problemi. Naturalmente la scuola non può fare tutto da sola. Non bastano i progetti, sono necessarie leggi adeguate”.




Mercato immobiliare in Sicilia: a Siracusa scendono i prezzi di acquisto ma salgono quelli di affitto

Secondo l’Osservatorio trimestrale prodotto Immobiliare Insights – società del gruppo di Immobiliare.it, – il mercato immobiliare siciliano viaggia a due velocità nel 2024, con i prezzi di vendita in aumento e i canoni di locazione che tendono invece alla stabilità.
Alla fine del primo trimestre del 2024, chi vuole comprare casa in Sicilia deve spendere in media il 2% in più rispetto ai 3 mesi precedenti, con prezzi che hanno raggiunto i 1.138 euro/mq. Rimangono praticamente invariati (+0,3%) i canoni di locazione, che in media si attestano poco al di sotto degli 8 euro/mq.
Guardando agli altri indicatori di mercato,nelle compravendite, tra gennaio e marzo, crescono sia domanda che offerta: la richiesta di acquisto incrementa infatti del 9%, e, in parallelo, si accumula anche lo stock a disposizione, +8,4%. Nel settore degli affitti, invece, a fronte di una richiesta che oscilla in positivo (+6,7%), lo stock si contrae dell’1,1%.
Solo tre territori siciliani vedono una leggera decrescita dei prezzi di acquisto nel primo trimestre del 2024: si tratta dei comuni di Agrigento (-0,7%), Enna (-0,1%) e Ragusa (-0,3%). In tutte le altre aree la tendenza è in positivo, e il dato migliore è rappresentato dalla provincia di Siracusa, che sale del 10,1%, superando la soglia dei 1.000 euro/mqmedi.
Per quanto concerne domanda e offerta nel mercato delle compravendite, alcune zone non rispettano la tendenza positiva della regione nel trimestre. La richiesta di acquisto cala, infatti, nei comuni di Caltanissetta, Enna, Siracusa e Trapani, così come in provincia di Agrigento. Si verifica invece un decumulo dello stock, oltre che a Palermo, anche nei comuni di Ragusa e Siracusa.
Nel comparto della locazione, nonostante la tendenza regionale alla stabilità dei canoni nel trimestre, alcuni territori emergono per picchi positivi o negativi. Per quanto riguarda i segni più, le province di Agrigento e Caltanissetta, con il loro +9,4%, si comportano meglio di tutte le altre aree della Sicilia, mentre la zona che fa peggio è il comune di Ragusa (-10,9%). Il comune di Siracusa, con i suoi 8,9 euro/mq di media, è invece quello più caro di tutta la regione per chi desidera affittare, battendo di poco sia Catania che Palermo.
A livello di domanda di affitto, il trend positivo trimestrale è rispettato da quasi tutti i territori regionali, fatta eccezione per il comune di Messina(-20,5%)e per la provincia di Ragusa(-16,8%). Per l’offerta, al contrario, le contrazioni sono decisamente maggiori rispetto alle oscillazioni verso l’alto, anche se la provincia di Trapani rappresenta un’importante anomalia, segnando un +24,4%.




Raccolta RAEE in Sicilia in calo dell’8,6%: Siracusa si ferma a 5.831 tonnellate

Secondo il Rapporto regionale sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE – l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i cen-tri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia – nel 2023 la Sicilia ha raccolto 23.551 tonnellate di RAEE.
Dall’analisi a livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, emerge che il calo dei volumi regionali dipende dal calo a doppia cifra (-39,8%) di Tv e monitor (R3) che è però da considerarsi fisiologico al pari dell’andamento nazionale (-32,9%), di conseguenza la raccolta complessiva crolla a 4.949 tonnellate.
Crescono invece tutti gli altri raggruppamenti, in particolare sorgenti luminose (R5) regi-stra il +17,4% per un totale di 83 tonnellate, e grandi bianchi (R2)che con il +10,3% sale a 7.812 tonnellate. Più contenuti i trend di crescita di piccoli elettrodomestici ed elettro-nica di consumo (R4), e freddo e clima (R1): il primo migliora del 5% e raggiunge le 3.083 tonnellate, il secondo registra il +2,3% e si attesta a 7.625 tonnellate.
Da sottolineare che il miglioramento della raccolta di R4 non è sufficiente a colmare il diva-rio esistente con il resto del Paese che si traduce in una raccolta pro capite inferiore di quasi un kg (-50,9%) rispetto alla media nazionale (1,30 kg/ab).
Nello specifico, la riduzione dei volumi regionali si lega alla flessione di sei delle nove pro-vince siciliane. La contrazione più consistente la registra la provincia di Palermo la cui raccolta perde il 23,6% rispetto al 2022 e scende a 5.297 tonnellate. Segue quella di Mes-sina che perde il 14,7% per 3.894 tonnellate raccolte. Più contenuti i cali di Catania (-8,8%) la cui raccolta si ferma a 5.831 tonnellate complessive, di Siracusa (-5,2%) per 1.142 tonnellate, di Ragusa (-3,3%) con 1.299 tonnellate, e di Agrigento (-2,4%) la cui raccolta scende a 994 tonnellate.
Fanno eccezione le province di Caltanissetta, di Enna e di Trapani. La prima vede cre-scere i propri volumi di raccolta addirittura del 40,6% per un totale di 616 tonnellate, quella di Enna del +39,9% per 1.258 tonnellate complessive, mentre quella di Trapani incremen-ta la raccolta ‘solo’ del +8,6% per un totale di 3.221 tonnellate.
Per quanto riguarda la raccolta per tipologia di siti, l’analisi evidenzia che il 68% dei volumi complessivi vengono ritirati presso i centri di raccolta comunali (CdR) e il 32% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). In quest’ultimo caso si tratta di un’incidenza superiore alla media nazionale (21%). Questo andamento non riguarda tutte le province: se in quelle di Agrigento e di Siracusa i rifiuti elettronici vengono portati quasi esclusivamente nei CdR, nelle province di Catania, di Enna, di Messina e di Palermo i cit-tadini consegnano almeno il 40% dei propri RAEE ai retailer di elettronica di consumo.