Via al servizio Asacom per gli studenti disabili a Priolo

Sarà avviato nei prossimi giorni nelle scuole di Priolo il servizio Asacom, Assistenza alla Comunicazione e all’Autonomia, rivolto agli studenti diversamente abili.
Il servizio è già stato affidato e sarà assicurato nei vari plessi per tutta la durata dell’anno scolastico, fino al 6 giugno 2025.
Dell’assistenza ASACOM usufruiranno quest’anno 33 bimbi e ragazzini disabili residenti nel comune di Priolo Gargallo.
“Si tratta di una iniziativa concreta – afferma il sindaco Pippo Gianni – di supporto alle famiglie e agli insegnanti, che punta all’integrazione degli studenti diversamente abili all’interno dell’ambiente scolastico e a garantire pari opportunità e diritto allo studio”.




“Il tempo della pace è ora”, in centinaia sfilano tra le vie di Ortigia per dire no alla guerra

“Il tempo della pace è ora”. Questo hanno gridato le duecento persone e oltre che ieri, domenica 27 ottobre, hanno sfilato a Siracusa. La manifestazione è rientratata nell’ambito delle iniziative per la mobilitazione nazionale, promossa da Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, e si è svolta anche in altre sette città italiane: Palermo, Milano, Bari, Cagliari, Torino, Roma e Firenze.
Bandiere arcobaleno palestinesi, ucraine e non solo, hanno invaso le strade di Ortigia con il corteo partito dal Pantheon e giunto fino a Largo XXV Luglio. Ad aprire la manifestazione è stato il contributo del “Coro del Mare”, un insieme di voci composto da donne che hanno sfilato e cantato invocando la pace e la fine dei conflitti.
“Passione e comunità, così possiamo sintetizzare la giornata di ieri. – racconta Simonetta Cascio, tra i promotori dell’iniziativa, alla redazione di SiracusaOggi.it – C’è stata una bellissima partecipazione e con grande gioia, la sorpresa più grande è stata l’adesione della comunità egiziana e tunisina che vive nel nostro territorio, ma anche quella di tante famiglie con i bambini. Il momento più toccante invece è stato il grande cerchio realizzato in largo XXV Luglio per cantare tutti insieme per la pace. Unica nota dolente è stata la poca partecipazione di giovani studenti, che vorremmo sempre in occasioni come queste”.

L’appello sottoscritto da diverse associazioni siracusane è stato chiaro: “Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione! Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo. Per una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia. Per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune. Per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia”.
Alla manifestazione hanno aderito: Accoglierete, Acquanuvena, Ad Gentes, Alleanza Verdi e Sinistra, ANPI federazione prov Siracusa, ARCI Siracusa,Ass cult Minerva, Ass cult. Italo Araba Siracusa, ASTREA in memoria di Stefano Biondo, CGIL Siracusa, Consulta Comunale Femminile, Federazione Prov del Partito Socialista PSI, Generazioni Future, Giuristi Democratici, L’ Arcolaio soc coop, La Brigata Rosa, Lealtà e Condivisione, Legambiente, Movimento 5 stelle, Naturalchemica, Partito Partito Democratico, Partito comunista italiano, REA, Rifondazione Comunista, Siamo Mediterraneo, Sinistra Futura, Stonewall.




Il Siracusa frena contro la Sancataldese: solo 0-0 al “Valentino Mazzola”

Poche emozioni e tanto equilibrio. È il riassunto della partita tra Sancataldese-Siracusa. Gli uomini di mister Turati non riescono a sfondare contro un avversario solido. La Sancataldese resiste e mantiene l’imbattibilità casalinga contro gli azzurri.
Si conclude a reti inviolate il primo tempo di Sancataldese-Siracusa, match della nona giornata del girone I di Serie D. Allo stadio “Valentino Mazzola” vanno in scena 45 minuti equilibrati e senza nitide occasioni da gol.
La prima azione pericolosa del Siracusa si concretizza nei primi minuti del secondo tempo. Sugli sviluppi del secondo tempo Alberto Acquadro raccoglie il pallone che ti controbalzo sfiora lo specchio della porta. Alla ripresa il Siracusa alza i ritmi e la pressione. Al 55’ Mimmo Maggio si guadagna un calcio di punizione. Sul pallone si presenta Maiko Candiano che trova una grande risposta dell’estremo difensore di San Cataldo. Al 64’ un’altra occasione mancata per il Siracusa. Azione di Andrea Russotto che serve un pallone al centro dell’area per Maiko Candiano che si divora il gol del vantaggio.
Un risultato deludente e poco utile per il Siracusa, che cede nuovamente lo scettro di capolista alla Scafateses e si vede scavalcare in classifica da Vibonese e Reggina, finendo al quarto posto.




Il futuro incerto della zona industriale siracusana, Legambiente: “Favorire l’innovazione e investire”

Riconvertire, rivoluzionare e profondamente innovare il patrimonio tecnico e impiantistico del polo e di definire un concreto piano di azione condiviso per tutelarne la ricchezza umana con il suo sapere tecnico e scongiurare la desertificazione ambientale, industriale e sociale. Sono le principali proposte di Legambiente, condivise con il presidente di Confindustria Siracusa, Reale, i deputati regionali Gilistro (M5S) e Spada (PD) e i cittadini dell’area industriale, presentate nella giornata di ieri durante l’incontro sui temi della riconversione ecologica delle industrie del siracusano.
Durante il dibattito, presso il Centro anziani di Città Giardino a Melilli, il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha sottolineato la necessità di “cambiare o chiudere. Riconvertire le attuali produzioni inquinanti ai cicli produttivi più innovativi fondati sull’uso delle fonti rinnovabili oppure rimanere fermi ad un modello industriale che non ha più futuro e che si sta spegnendo come una candela a fine vita. È questa l’alternativa secca di fronte alla quale siamo tutti chiamati a compiere una scelta decisiva per il futuro di questa area industriale, istituzioni, industriali, sindacato e società civile”.
Favorire l’innovazione energetica, ambientale e sociale, investire su formazione e ricerca è la sola strada che indica Legambiente.
È stata l’occasione anche per commentare la recente decisione di Versalis di sostituire l’impianto di etilene con la costruzione di una bioraffineria destinata alla produzione di biojet (combustibile sostenibile per l’aviazione, ndr) e di un impianto per il riciclo chimico della plastica. A partire da Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa, il quale ha espresso forte preoccupazione per le prospettive occupazionali delle circa 1400 persone che tra diretto e indotto lavorano nel comparto della chimica e per la tenuta dell’intera area industriale, a fronte di piani di investimento ancora non definiti e soprattutto considerato il discutibile comportamento passato di Eni in situazioni simili. “Nonostante la narrazione dei governi nazionale e regionale sull’impegno ad attuare la transizione ecologica del Paese e sul ruolo fondamentale che in questo può giocare la Sicilia, di fatto la nostra Regione, insieme al resto del Mezzogiorno – come ha sottolineato Anita Astuto, responsabile Energia e Clima di Legambiente Sicilia – è passata dall’essere rappresentata come hub delle rinnovabili ad hub energetico del gas”.
Le fonti fossili, infatti, sono ancora estremamente centrali in Sicilia, nella produzione di elettricità, in quella di idrocarburi e come luogo di transito delle importazioni di gas. “L’unica strategia seguita dai governi nazionale e regionale, al momento, – si legge nella nota di Legambiente Sicilia – è quella di difendere l’esistente, ricercando di volta in volta soluzioni emergenziali per consentire la sopravvivenza delle attività produttive dei vecchi poli industriali. Come è avvenuto nella vicenda del depuratore consortile IAS di Priolo Gargallo (che tratta i reflui, dei “grandi utenti” come Isab, Sasol, Sonatrach, Versalis di ENI, oltre che i reflui civili dei Comuni di Priolo e Melilli) che, in seguito al sequestro operato dalla magistratura, dinanzi alla prospettiva di un blocco dei conferimenti da parte delle grandi aziende del petrolchimico, è stato autorizzato a operare grazie alla dichiarazione di interesse strategico quale infrastruttura necessaria ad assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti di ISAB”.
Secondo Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, “le scelte industriali per i grandi poli siciliani sono un banco di prova della capacità del governo italiano e delle istituzioni regionali e locali di dotarsi finalmente di una politica industriale che guardi al futuro e di diversificare l’economia e le opportunità occupazionali di questi territori, garantendo alle ragazze e ai ragazzi siciliani di poter scegliere se rimanere a lavorare e vivere in Sicilia oppure andare nel centro nord Italia o all’estero. Scelta che oggi non è garantita a nessuna e nessuno di loro. Ciò potrà avvenire soltanto puntando sulle opere, sugli impianti, sulle infrastrutture della transizione ecologica, contestualmente alla bonifica di questi territori”.
Cinzia Di Modica, del Comitato Stop Veleni, ha sottolineato il bisogno di “ricostruire un rapporto di fiducia tra industrie e popolazioni basato sulla trasparenza, la sicurezza e la giustizia”.




VIDEO. Vigilia di Sancataldese-Siracusa, Turati: “Sarà una partita ricca di duelli, ma siamo pronti”

Dopo l’importante vittoria sull’Acireale per 2-0, con la doppietta di Mimmo Maggio, per il Siracusa è arrivato il momento di concentrarsi sul prossimo impegno. Domani domenica 27 ottobre alle ore 15, allo stadio “Valentino Mazzola” ci sarà Sancataldese-Siracusa.
Contro l’Acireale Turati voleva il riscatto e lo ha ottenuto con i suoi uomini, che hanno piegato la rosa acese e ripreso il cammino dopo il brutto ko di Locri, conquistando così la vetta della classifica. Adesso viene il difficile: difendere il primo posto, considerando la classifica con diverse squadre divise da pochi punti (Siracusa 18, Scafatese e Vibonese 17, Reggina 16 e Locri 13, ndr). Le parole di mister Marco Turati.




“Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora”, giornata di mobilitazione in Ortigia

“Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora”. È il titolo del corteo di mobilitazione che si svolgerà nella giornata di domani, domenica 27 ottobre, a Siracusa. La manifestazione rientra nell’ambito delle iniziative per la mobilitazione nazionale, promossa da Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, e si svolgerà anche in altre sette città italiane: Palermo, Milano, Bari, Cagliari, Torino, Roma e Firenze.
Domani, alle ore 17.30, dal Pantheon partirà il corteo che giungerà a Largo XXV Luglio. Sarà presente il contributo del “Coro del Mare”, un insieme di voci composto da donne che sfileranno e canteranno invocando la pace e la fine dei conflitti.
Questo il testo dell’appello sottoscritto da diverse associazioni aretusee:
“FERMIAMO LE GUERRE! Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione! Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo. Per una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia. Per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune. Per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia
Insieme per buttare fuori dalla storia tutte le guerre, le invasioni, le occupazioni, i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, i genocidi, i terrorismi. No al riarmo, no all’aumento delle spese militari, no alla produzione e diffusione delle armi nucleari, no all’invio di armi ai paesi in guerra. Per il diritto a manifestare, contro il Ddl 1660. IL TEMPO DELLA PACE E’ ORA”.
In occasione del corteo di mobilitazione “Fermiamo la guerra. Il tempo della pace è ora” in programma domenica 27 ottobre, cambia la mobilità in Ortigia.
Dalle 14 alle 20 vengono istituiti il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati e il divieto di fermata, fatta eccezione per i veicoli delle Autorità e delle Forze dell’Ordine, per il TPL Urbano e per i veicoli a servizio delle persone con disabilità titolari di stallo personalizzato, in corso Umberto I nel tratto interposto tra Foro Siracusano e il Ponte Umbertino.
Alla manifestazione hanno aderito: Accoglierete, Acquanuvena, Ad Gentes, Alleanza Verdi e Sinistra, ANPI federazione prov Siracusa, ARCI Siracusa,Ass cult Minerva, Ass cult. Italo Araba Siracusa, ASTREA in memoria di Stefano Biondo, CGIL Siracusa, Consulta Comunale Femminile, Federazione Prov del Partito Socialista PSI, Generazioni Future, Giuristi Democratici, L’ Arcolaio soc coop, La Brigata Rosa, Lealtà e Condivisione, Legambiente, Movimento 5 stelle, Naturalchemica, Partito Partito Democratico, Partito comunista italiano, REA, Rifondazione Comunista, Siamo Mediterraneo, Sinistra Futura, Stonewall.




Turismo a Siracusa, Noi Albergatori: “Buono l’andamento, ma servono investimenti nel settore”

“A settembre di quest’anno sono stati registrati 47.585 arrivi, più 9,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando questa cifra si fermava a 43.497. I pernottamenti dei viaggiatori sono cresciuti del 14,8%, pari a 152.447, contro i 132.768 del 2023. È del tutto evidente che il (quasi) +15% sul 2023 è dovuto alla massiccia presenza di politici e operatori a vario titolo coinvolti nel G7 Agricoltura che si è tenuto a Siracusa”. A dirlo è Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa che snocciola i dati statici degli arrivi e delle presenze registrati nel settore alberghiero ed extralberghiero siracusano nel periodo gennaio-settembre 2024, comparati con quelli dello stesso periodo dello scorso anno.
“Abbiamo infatti pure posto l’attenzione sul discreto trend dei flussi turistici dei primi nove mesi di quest’anno – spiega Rosano – quando la presenza di italiani +4,5% (19.789), è stata molto debole a causa del caro voli, caro prezzi. Un dato però felicemente compensato dagli stranieri, cresciuti del 13,2% (55.994). Il totale complessivo dei pernottamenti è stato di 936.658 (+8,8%), con la prevalenza sempre di viaggiatori esteri. Favorevole la permanenza media, vale a dire la durata dei giorni in cui i turisti rimangono nella nostra città: 3,05 giorni”.
Anche il mese di ottobre si sta consolidando con buoni numeri, grazie alla domanda estera. “Buono il flusso di prenotazioni pure per novembre e dicembre. – aggiunge Rosano – Così, se non ci saranno altri sconvolgimenti internazionali, la nostra città si appresta a superare i risultati del 2023 che hanno visto Siracusa raggiungere oltre un milione di pernottamenti”.
“Il G7 ha conferito un apporto positivo all’economia siracusana e al territorio e ha dato una mano soprattutto ai giovani – analizza Rosano – che, seppur in maniera temporanea, hanno trovato possibilità di occupazione. Sarà fondamentale la necessità di programmare investimenti strutturali quali viabilità, parcheggi e trasporto urbano”.
Il presidente di Noi albergatori non ha dubbi: “Se non si introdurranno le giuste soluzioni, l’intero progetto di un turismo sostenibile perderà qualsiasi forza ed efficacia. A tal proposito avevamo proposto all’amministrazione comunale la costituzione di una governance permanente, tesa a intensificare il dialogo politico con l’imprenditoria legata al turismo con il compito di monitorare la gestione degli eventi, nonché di affrontare le emergenze e gli accadimenti in città, mettendo a frutto l’esperienza del G7, al fine di evitare il ripetersi delle approssimazioni commesse. Ma, a tutt’oggi, nessuna risposta è pervenuta. Apprendiamo, invece, che il 15 ottobre è stata (finalmente) deliberata dalla Giunta comunale la costituzione di un tavolo tecnico (limitatamente) all’applicazione dell’imposta di soggiorno. A questo punto viene spontaneo domandarsi – conclude Rosano – perché in tale deliberazione non si sia voluta offrire l’opportunità di relazionarsi con gli imprenditori del settore, al fine di stabilire una condivisa direzione di marcia sullo sviluppo turistico sostenibile e di trattare le soluzioni su come risolvere le endemiche e gravose problematiche finora non risolte sia nei confronti dei turisti sia nei riguardi dei residenti, particolarmente quelli di Ortigia”.

Foto di Christian Chiari.




Cori razzisti in Jonica-Avola, mano pesante del giudice sportivo: 0-3 a tavolino, campo squalificato e ammende

Il Giudice sportivo ha accolto il ricorso della Città di Avola e disposto la sconfitta a tavolino per la Jonica, la penalizzazione di un punto in classifica e una multa di 300 euro e il dirigente Aldo Grezzo è stata inibito fino al 10 novembre. Inoltre, multa di 600 euro al Città di Avola e obbligo di giocare una partita senza pubblico.
La decisione è stata presa a seguito di quanto accaduto nelle scorse settimane durante il secondo tempo di Jonica-Avola, gara del campionato di Eccellenza. La partita è terminata prima del 90′ quando i padroni di casa hanno deciso di uscire dal terreno di gioco lamentando “cori razzisti” dagli spalti, da parte di alcuni tifosi avolesi arrivati al comunale di Bucalo di Santa Teresa di Riva (Me) per sostenere la loro squadra. L’Avola era in vantaggio per 3-0. Ad essere preso di mira dai “buuu” razzisti, l’attaccante messinese Jairo Alegria. La punta classe ’98 infatti si è seduta in campo, rifiutandosi di proseguire l’incontro, per poi abbandonare il rettangolo di gioco insieme ai suoi compagni.
“Appare del tutto ingiustificata la decisione assunta dalla Società Jonica di non proseguire la disputa della gara sia pure ‘per solidarietà verso il proprio compagno di squadra’. Si delibera di accogliere il ricorso proposto dalla Società Città di Avola; di infliggere alla Società Jonica la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3, la penalizzazione di un punto in classifica e l’ammenda di Euro 300,00; di infliggere al dirigente accompagnatore della Società Jonica, Grezzo Aldo, la sanzione dell’inibizione fino a tutto il 10 novembre 2024; di infliggere alla Società Città di Avola l’ammenda di Euro 600,00 con obbligo di disputare una gara con tutti i settori privi di spettatori”, si legge nel provvedimento.




Emergenza “Blue Tongue” negli allevamenti in Sicilia, Gennuso (FI) presenta un’interrogazione urgente

Tra le epidemie che stanno colpendo gli allevamenti in Sicilia si è ormai accertata la lingua blu, o blue tongue, che colpisce gli ovini i caprini e anche i bovini. Riccardo Gennuso, deputato regionale di Forza Italia, ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente indirizzata al Presidente della Regione Siciliana e agli assessori competenti (Agricoltura e Sanità) per affrontare la grave emergenza legata alla diffusione della febbre catarrale dei piccoli ruminanti. La malattia, che sta colpendo duramente soprattutto le aree orientali e sud-orientali della Sicilia, ha già causato perdite economiche significative, con il sacrificio di centinaia capi di bestiame.
Gennuso ha evidenziato come il contagio, trasmesso da insetti vettori, sia difficile da contenere senza adeguati strumenti di prevenzione. Il deputato azzurro ha sottolineato come altre regioni italiane abbiano già messo in atto misure preventive come l’uso di insetticidi specifici e campagne di vaccinazione di massa, ottenendo risultati incoraggianti nella riduzione dei focolai. Fondamentali, quindi, sono le azioni da intraprendere per proteggere gli animali.
“È imperativo che la Regione Siciliana metta in campo azioni concrete per sostenere gli allevatori colpiti dalla Blue Tongue e adottare politiche di prevenzione adeguate,” ha dichiarato Gennuso. “Sono certo che il Governo regionale, con il presidente Schifani in prima persona, presterà la massima attenzione a questa situazione che mette a serio rischio un settore fondamentale per l’economia siciliana, come quello dell’allevamento ovino e caprino.”
Gennuso ha chiesto, tra le altre misure, che vengano implementati ristori urgenti per gli allevatori che hanno subito perdite ingenti e che vengano avviate campagne di vaccinazione e disinfestazione su tutto il territorio regionale. Ha inoltre sottolineato l’importanza di un monitoraggio costante e di un supporto tecnico-scientifico agli operatori del settore per prevenire ulteriori danni in futuro.
“L’arrivo della stagione fredda rappresenta una finestra di opportunità per agire con efficacia,” ha concluso Gennuso, “e garantire così la protezione del patrimonio animale della nostra regione.”




A Noto al via i lavori del Museo Civico Medievale: innovazione digitale e interazione collettiva

Sono stati inaugurati questa mattina i lavori del Museo Civico Medievale a Noto. I lavori riguarderanno l’innovazione digitale e la rimozione delle barriere fisiche e cognitive per rendere l’edificio, adibito a museo, che si trova lungo il Corso V. Emanuele, uno spazio di interazione collettiva.
Il Museo, nato dall’esigenza di conservare e preservare i reperti rinvenuti nel sito archeologico di Noto Antica, durante gli scavi del secolo scorso, conserva una collezione importante di reperti medievali e post medievali antecedenti il distruttivo terremoto del 1693.
“Una meraviglia tutta da scoprire che presto sarà fruibile dai tanti turisti che verranno a visitare la città – sottolinea il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, presente oggi -. Complimenti al sindaco di Noto Corrado Figura e a tutta l’amministrazione per l’azione concreta e la sensibilità dimostrata nella valorizzazione del patrimonio. Un grazie all’assessore regionale ai Beni Culturali, Francesco Scarpinato, sempre attento alla nostra provincia con la valorizzazione dei nostri beni”.