Pronto Soccorso, l’Asp ricorre ad un interior designer per “umanizzare gli spazi di cura”

L’intento è quello di umanizzare gli spazi e i rapporti tra gli operatori sanitari e l’utenza. Così per il nuovo Pronto Soccorso di Siracusa, che secondo le garanzie fornite dal direttore generale Alessandro Caltagirone sarà pronto entro una settimana, l’Asp ha deciso di affidarsi ad un interior designer.
I lavori di manutenzione ordinaria degli spazi interni ed esterni sono in corso. Il nuovo padiglione, che ospita adesso la nuova Terapia Intensiva, entro breve avrà al proprio interno i locali del Pronto Soccorso, che sarà trasferito dalla sua attuale allocazione (decisa durante l’emergenza Covid) per lasciare spazio ad Oncologia, che potrà così tornare al suo posto.
La decisione di affidarsi ad un interior designer sembra legata soprattutto alla progettazione della Sala d’Attesa, che dovrà essere, nelle intenzioni espresse, organizzata in modo da garantire un adeguato decoro, “grazie alle innovazioni nel campo della realizzazione di spazi per la cura, affinché questi siano quanto più possibile orientati alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica”. A chiedere l’umanizzazione dei contesti sanitari in realtà sono delle specifiche direttive dell’OMS, Organizzazione mondiale della Sanità, allo scopo di migliorare la qualità della vita di tutti “gli attori coinvolti nei luoghi di cura: personale, medici, pazienti, accompagnatori”.
L’Asp non dispone di figure professionali interne che possano occuparsi di questi aspetti e ricorre pertanto ad un incarico esterno. La professionista è già stata individuata. Nel dettaglio, si occuperà di “assistenza e supporto specialistico alla UOC Tecnico per l’ideazione di spazi per la cura orientati all’umanizzazione degli ambienti limitrofi, interni ed esterni, al Pronto Soccorso del P.O. Umberto I di Siracusa” per un compenso di poco superiore a 5 mila e 600 euro.




Nuove tariffe Tari, si vota l’esecutività: il Pd diserta la seduta

Resta di netta contrarietà la posizione del gruppo consiliare del Pd rispetto all’approvazione del Piano Economico Finanziario e delle tariffe Tari 2024. I consiglieri Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco tornano sul tema all’indomani dell’approvazione, da parte del consiglio comunale, della proposta dell’amministrazione. “Le nuove tariffe spiegano i consiglieri del Pd- aumentano la parte variabile della tariffa per le famiglie composte da 4 componenti in su, oltre che per i negozi, gli uffici e i ristoranti. Il gruppo -ricordano Milazzo, Zappulla e Greco- si è espresso criticamente evidenziando il costo eccessivo di un servizio carente, poco organizzato e che lascia ogni giorno una città sporca. Siamo nettamente contrari ad ogni scelta politica che vada a discapito delle famiglie più numerose, dei commercianti e delle attività economiche cittadine”.
Il Pd avrebbe voluto rinviare la discussione, dando maggior tempo all’assise cittadina, per studiare un provvedimento che tenga conto delle novità regionali e dello stanziamento che potrebbe- evidenzia il Pd- calmierare le spese, contenendo le tariffe. La proposta non ha trovato accoglimento .Per votare l’esecutività, appuntamento spostato a questa mattina, essendo venuto meno il numero legale. Il gruppo del Pd diserta la seduta e ne spiega la ragione.
“L’immediata esecutività in questo caso è tanto inutile quanto irrilevante -concludono i consiglieri del Partito Democratico- specie perché molto probabilmente il provvedimento tornerà presto in aula. Il gruppo consiliare del PD ritiene che per discutere di temi così importanti e delicati serva tempo e metodo, in particolare quando si parla di servizi e di tariffe, soprattutto quando la situazione regionale appare così tanto in evoluzione”.




Corsia preferenziale di via Malta, la proposta: “Transito libero per i residenti della zona Umbertina”

La possibilità di transitare lungo le corsie preferenziali di via Malta anche per i residenti della zona Umbertina.
La richiesta parte dal gruppo consiliare di Forza Italia ed è oggetto di un ordine del giorno a firma di Ferdinando Messina, Luigi Gennuso e Leandro Marino. “La zona Umbertina- fanno notare gli esponenti di opposizione- è identificata come Zona A1 nel Piano regolatore generale e subisce un forte transito di veicoli diretti ad Ortigia. Il Pums, inoltre, prevede attenzioni particolari in materia di sosta e mobilità con corsie preferenziali per i residenti”.
Visti i lunghi tempi di percorrenza a cui i residenti sono sottoposti, Forza Italia propone il “via libera” al transito sulle corsie preferenziali di via Malta per gli abitanti della zona.




Fiera del Mercoledì, Melfi: “Ok nonostante l’emergenza rifiuti, il lavoro di squadra funziona”

“Nonostante le difficoltà legate all’emergenza rifiuti, la Fiera del Mercoledì si è svolta ieri in maniera regolare e non era scontato”.
A sottolinearlo è il consigliere comunale Matteo Melfi, anche nella sua veste di segretario provinciale dell’Associazione Ambulanti. Melfi parla di “un lavoro di squadra che ha sortito un grande risultato”. Melfi racconta di avere incontrato, nei giorni scorsi, “gli ambulanti, esortandoli-spiega il consigliere di maggioranza- a differenziare bene i rifiuti e a lasciare l’area quanto più pulita possibile, raccogliendo buste e cartoni, in modo tale da facilitare il lavoro degli operatori ecologici. Da parte loro ho riscontrato grande disponibilità e apertura.Da qui, l’ok dell’amministrazione comunale, un lavoro di squadra anche tra gli assessori Edy Bandiera, Salvo Cavarra e Giuseppe Gibilisco, il comandante della Polizia municipale Stefano Blasco, l’Annona e l’Ambientale”. Matteo Melfi era già intervenuto sabato pomeriggio, scongiurandola chiusura totale, per il giorno successivo, del mercato di piazza Santa Lucia in seguito all’ordinanza emanata dal sindaco Francesco Italia “Gli ambulanti che avevano acquistato prodotti deperibili come frutta e verdura – spiega – avrebbero subito un danno notevole da questa situazione.Il sindaco ha dimostrato sensibilità nei confronti degli operatori del settore”.




Shock anafilattico dopo antibiotico: “Ospedale senza allergologi, visite annullate”

Dopo uno shock anafilattico, prenota una visita, necessaria per verificare a quale antibiotico sia allergico. Quando, dopo due mesi, si presenta all’appuntamento all’ospedale Rizza, gli viene risposto che lo specialista è andato in pensione a maggio e nessuno l’ha sostituito. La visita, quindi, non può essere effettuata.
Il racconto di un lettore di SiracusaOggi.it mette in evidenza le conseguenze concrete del problema della carenza di organico nella sanità pubblica della provincia, che in questo caso riguarda gli specialisti. In provincia di Siracusa, secondo quanto comunicato al malcapitato cittadino, le strutture sanitarie pubbliche non dispongono di un allergologo. Occorre rivolgersi altrove o alla sanità privata, con costi che possono essere particolarmente alti.
“Quando mi è stato comunicato che il mio appuntamento era da ritenersi annullato- racconta Andrea- mi sono innanzitutto chiesto come mai nessuno mi abbia avvertito, per evitarmi un viaggio a vuoto. Mi sono rivolto agli uffici della Direzione ma l’unica risposta che mi è stata data è stata una conferma della carenza di organico, non solo relativa alla figura dell’allergologo. Ho presentato un reclamo ma il problema resta tale e quale: devo rivolgermi ad altre strutture, in altri territori. In questo momento non ho nemmeno la possibilità di scegliere la strada delle cliniche private, visto che sono disoccupato e non posso permettermi spese così importanti. Certamente, se mi dovesse capitare qualcosa e dovessi aver bisogno urgentemente della somministrazione di medicinali, non avendo potuto verificare esattamente la mia allergia, rischio nuovamente uno shock anafilattico, potenzialmente, com’è noto, fatale. Mi sembra assurdo che un medico vada in pensione e nessuno possa sostituirlo. A questo punto devo vivere con il terrore. Chi gestisce la sanità pubblica non mi garantisce in questo modo un’adeguata assistenza in caso di necessità. Mi sembra un controsenso e mi provoca grande amarezza”.
L’Asp fa sapere di avere predisposto un nuovo regolamento per il diritto di accesso alternativo alle prestazioni specialistiche prenotate. Il direttore generale, Alessandro Caltagirone, in particolare, ha reso  noto che “nel caso in cui dovessero pervenire richieste di attivazione del percorso di tutela, così come previsto dalla legge, da parte di cittadini ai quali, in occasione di prenotazione tramite CUP non è stato garantito il rispetto del tempo massimo di erogazione, è loro diritto avere a disposizione una procedura  per il raggiungimento dell’obiettivo o per il rimborso delle spese, sia attraverso strumenti telematici con accesso tramite Spid dal sito internet aziendale, che attraverso la metodologia tradizionale tramite gli sportelli URP”. Il paziente potrà anche scegliere uno specialista di suo gradimento e chiedere il rimborso secondo precise modalità (leggi qui) .




Tributi sospesi del ’90, un’ “odissea” lunga 34 anni: la protesta solitaria di un cittadino

Da 34 anni rivendica il diritto ad ottenere il rimborso delle somme versate in eccesso nel ’90, prima che i tributi fossero sospesi a seguito del sisma. Salvatore Scaccianoce ha 84 anni e attende ancora l’accredito della cifra che, da sentenza, deve essergli restituita. Dopo una lunghissima battaglia legale ha ottenuto il 50 per cento della cifra che gli spetta. Nessuna traccia, invece, degli 8 mila euro circa che lo Stato gli deve ancora. Stanco di risposte evasive e di inviti alla pazienza, ha deciso di dare vita ad una protesta eclatante, per il momento da solo, ma nella speranza che altri cittadini nella sua stessa situazione si uniscano a lui, anche a Catania e a Ragusa. Questa mattina, con un cartello in cui sintetizza la vicenda, si è piazzato davanti all’Agenzia delle Entrate. Continuerà a manifestare anche nei prossimi giorni e finché qualcuno non gli fornirà un riscontro concreto ed una garanzia.




Ex Carcere Borbonico, la Municipale bacchetta la Provincia: “Rischio per l’incolumità”, via le ringhiere pericolanti

Interventi urgenti all’ex Carcere Borbonico di Siracusa. Le condizioni dello stabile non garantiscono la sicurezza, al contrario mettono a repentaglio l’incolumità pubblica, soprattutto per il rischio di distacco delle ringhiere metalliche, sempre più precarie. E’ già successo. Il Comune di Siracusa ha espresso chiaramente questa preoccupazione, tanto che il comandante della Polizia Municipale, Stefano Blasco ha scritto all’ex Provincia regionale, proprietaria dell’immobile, chiedendo un intervento di messa in sicurezza urgente.
Ne è scaturito un sopralluogo. I tecnici del Libero Consorzio Comunale hanno “constatato la necessità di eliminare questa situazione di pericolo”. Che si possa verificare il distacco di porzioni di ringhiera metallica pericolante, insomma, non è solo possibile, ma altamente probabile. Velocemente, quindi, si è provveduto all’affidamento dei lavori, per poche centinaia di euro, ad una ditta di Priolo (circa 700 euro per rimuovere soltanto alcune ringhiere).
Il recupero complessivo dell’ex Carcere Borbonico necessiterebbe di un consistente investimento. Occorre innanzitutto decidere una volta per tutte quale debba essere la destinazione d’uso dello stabile. Nonostante sia dell’ex Provincia, alcune competenze sono del Comune di Siracusa. Per questo i due enti dovrebbero collaborare, cosa che fino ad oggi non è mai accaduta, semmai, a volte, appena abbozzata. Nei giorni scorsi l’assessore alla Cultura, Fabio Granata è intervenuto su questo tema, auspicando l’avvio di un confronto reale, per superare gli ostacoli, non solo burocratici, che fino ad oggi hanno ostacolato il recupero ed il riutilizzo di diversi immobili nel capoluogo: dall’ex cine-teatro Verga, all’Ostello della Gioventù, passando, appunto, per il Carcere Borbonico. L’idea del Comune sarebbe quella di farne un luogo di testimonianza della presenza borbonica a Siracusa, mantenendo, dunque, la struttura pubblica e abbandonando le ipotesi, paventate in passato, secondo cui sarebbe stato possibile affidarlo ai privati per farne una struttura ricettiva di lusso.




Lancio dell’immondizia dal finestrino: beccato dalle telecamere nascoste e sanzionato

Alcune cattivissime abitudini sono davvero dure a morire. In un momento in cui l’emergenza rifiuti manifesta tutta la sua gravità, con la chiusura della discarica di Lentini, l’impossibilità di garantire il servizio di raccolta dell’indifferenziata in diversi comuni, l’incertezza di una soluzione imminente, c’è ancora chi, incurante di tutto questo, si diletta nell’ “arte” del lancio dell’immondizia dal finestrino. Non solo il mancato rispetto di quanto le regole prevedono in tema di conferimento dei rifiuti, ma anche l’aggravante dell’abbandono selvaggio per strada. Questa volta, però, non è andata bene al cittadino che, nella convinzione di non essere visto da nessuno, è stato, invece, immortalato dalla telecamera nascosta E-Killer della Polizia Provinciale mentre si rendeva responsabile del gesto. Ha lanciato dal finestrino della sua auto un sacco di rifiuti solidi urbani e ha lasciato che cadesse lungo i margini della strada provinciale di Bonifica S.B 2 in località San Leonardo, nel territorio di Lentini. A lui, la Polizia Provinciale ha comminato una sanzione. Stesso destino riguarderà altri cittadini con analoga sensibilità ambientale e analoga educazione civica. Sui social della Polizia Provinciale si legge, del resto, un messaggio molto chiaro: “Quando meno te l’aspetti…”, come a voler avvertire chi volesse emulare il cittadino tutt’altro che esemplare che l’intenzione degli organi preposti è quella di reprimere con sempre maggiore piglio un fenomeno intollerabile, a maggior ragione in settimane delicate come quelle che la Sicilia vive.




Pistola sotto la sella e cocaina nel borsello: arrestato commerciante di Avola

Una pistola sotto la sella dello scooter. I carabinieri della Compagnia di Noto hanno rinvenuto l’arma ad Avola arrestando per un commerciante di 29 anni, adesso accusato non solo di porto abusivo di arma ma anche di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Quando i militari hanno bloccato l’uomo, il 29enne stava viaggiando a bordo del suo scooter in una zone periferica della città. Sottoposto a perquisizione, personale e e veicolare, i militari hanno rinvenuto una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, occultata sotto il sellino del motociclo, nonché 109 grammi di cocaina all’interno del borsello che portava addosso.
La pistola e lo stupefacente sono stati sequestrati per i successivi esami di laboratorio, lo scooter è stato sequestrato poiché privo di assicurazione e il 29enne, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Si insedia il direttore generale Asp Caltagirone: “Abbattiamo le liste d’attesa”

Abbattimento delle liste d’attesa, potenziamento e riorganizzazione dei servizi sanitari in provincia, realizzazione degli Ospedali di comunità, delle Case di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali come da scadenze fissate dal Pnrr.
Sono questi gli obiettivi primari che il nuovo direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone si pone a breve e medio termine dopo il suo insediamento ufficiale, che ha avuto luogo ieri,dopo il periodo in cui ha rivestito il ruolo di commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale.
Il general manager, ingegnere nucleare, 53 anni, di Palermo, è anche vice presidente nazionale FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
“Sono molto contento della conferma nella qualità di direttore generale di questa Azienda e ringrazio il presidente della Regione Schifani, l’assessore della Salute Volo, la Giunta regionale, la Commissione legislativa Affari istituzionali all’Ars – dichiara il neo direttore generale Alessandro Caltagirone – per la fiducia che mi hanno voluto accordare. E’ un grande risultato poiché abbiamo già iniziato, a partire dal primo febbraio scorso con il mio insediamento nella qualità di commissario straordinario, tutta una serie di attività molto importanti che hanno cominciato a dare risultati a questo territorio e, pertanto, vedo molto positiva la possibilità che mi è stata accordata di dare continuità alle mie azioni. In ordine agli obiettivi che ci verranno assegnati dal governo regionale – prosegue il direttore generale – l’abbattimento delle liste di attesa riveste un ruolo di primo piano considerato che c’è da parte del governo nazionale una attenzione particolare con la previsione nel prossimo mese di agosto dell’emanazione di una legge, un atto di indirizzo generale, cui faranno certamente seguito degli atti di indirizzo regionali ai quali saremo chiamati a conformarci. Su questo argomento – aggiunge – abbiamo già messo in campo nei mesi scorsi una serie di azioni per l’abbattimento dei tempi di attesa con un importante piano di potenziamento dei servizi e la riorganizzazione degli stessi che porteremo sempre più avanti per dare risposte adeguate ai nostri cittadini e garantire tempestività di accesso alle cure. Un altro obiettivo contrattuale che ci verrà posto da parte del governo regionale riguarda il rispetto delle scadenze del PNRR, cioè la realizzazione degli Ospedali di comunità, delle Case di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali per la quale ad oggi siamo perfettamente in linea e contiamo di rispettare le scadenze per arrivare agli appuntamenti pronti, così come previsto, entro il 2026.
La vera sfida per la provincia di Siracusa ed in particolar modo per il capoluogo è, però, quella relativa alla costruzione del nuovo ospedale, su cui, a prescindere dalle rassicurazioni in merito alla disponibilità dei fondi necessari, non sembra sia stato compiuto alcun concreto passo avanti.