Priolo. Pozzi contaminati, indagati 5 dipendenti di Isab Erg Med

Dieci pozzi contaminati a causa di una lesione di tre millimetri in un serbatoio di Isab Erg Med. Un danno che in quattro anni avrebbe causato la fuoriuscita di idrocarburi fino a coinvolgere nove pozzi privati ed uno pubblico. L’esistenza della lesione non sarebbe stata  un mistero per 5 dipendenti dello stabilimento (un direttore, due dirigenti e due capi reparto), che non sarebbero, però, intervenuti in tempo per porre rimedio ed evitare che il problema diventasse sempre più serio. Dovranno adesso rispondere di “disastro doloso, avvelenamento di acque e omissione di misure atte a contenere l’inquinamento ambientale”. A loro gli agenti del commissariato di Priolo hanno notificato l’avviso di conclusione indagini.  L’inchiesta ha preso il via, ad aprile del 2012, dalla denuncia del proprietario di un terreno di contrada Targia. L’uomo denunciò la presenza di idrocarburi nel suo pozzo, che si trova poco distante dallo stabilimento. L’ipotesi sarebbe stata confermata dalle analisi affidate all’Arpa. I tecnici dell’agenzia per la protezione dell’ambiente avrebbero rilevato una concentrazione di benzene, para-xilene, toluene e idrocarburi totali superiore ai limiti consentiti dalla legge, benzine semi raffinate. Problema analogo sarebbe stato riscontrato negli altri 9 pozzi  privati e in quello pubblico. Le indagini, coordinate dal procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, avrebbero riguardato anche le attività manutentive condotte all’interno dello stabilimento. Secondo la Procura, una volta accertata la lesione, i dipendenti, ciascuno per il ruolo che ricopriva, avrebbero dovuto segnalare il problema già nel 2008, quando il problema si sarebbe verificato, anziché attendere 4 anni. 




Siracusa. Pesca del tonno rosso, scatta il divieto

Stop alla pesca del tonno rosso. Lo stabilisce un decreto del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali  che fissa per oggi (23 luglio) la chiusura definitiva della campagna di pesca sportiva e ricreativa della specie. La Guardia Costiera di Siracusa fa presente che la sanzione per chi non dovesse attenersi a tale normativa ammonta a 4 mila euro, oltre al sequestro degli esemplari eventualmente pescati. Maggiori informazioni possono essere reperite attraverso il sito internet della Guardia Costiera.




Siracusa. Camera di Commercio svuotata di soldi e competenze. Già in stand by diverse attività

Fondi dimezzati alla Camera di Commercio e diverse attività dell’ente si fermano. Con la nuova legge, l’ente di via Duca degli Abruzzi, come le altre camere di commercio italiane, dovrà fare i conti con una situazione particolarmente delicata, nei fatti già parzialmente in essere. La prospettiva è lo scioglimento. Nel frattempo, la Camera di Commercio dovrà portare avanti la propria attività con soli due milioni di euro. Già dal mese scorso, dopo l’emissione della circolare che ha anticipato la legge, diverse attività sono state messe in stand by, a partire da quelle legate ai Consorzi Fidi e alle Start up, misure che consentirebbero finanziamenti per nuove imprese del territorio. Fondi insufficienti anche per altre iniziative. Motivo di forte preoccupazione anche per i 29 dipendenti e i 74 pensionati dell’ente. Una delegazione della Camera di Commercio di Siracusa parteciperà, domani , alla manifestazione di protesta nazionale organizzata a Roma. In attesa di conoscere nel dettaglio i prossimi step, la giunta ha affrontato ieri il delicato tema, allargando il confronto al consiglio camerale e alle associazioni di categoria. Sembra certo che con la nuova legge verranno meno, non solo dei servizi, ma anche delle possibilità di introiti per la Camera di Commercio. Dimezzato il diritto camerale, 50 euro per ogni impresa. Stop alla fatturazione elettronica, allo sportello unico per le imprese, mentre da tempo è stato soppresso lo sportello per le certificazioni antimafia, di cui ormai si occupa la prefettura.




Siracusa. Pd, un coordinamento per i rapporti con l'amministrazione comunale. Castelluccio: "Restiamo fuori dalla giunta"

Un gruppo di lavoro con il compito di “verificare e rilanciare i rapporto con l’amministrazione comunale e di garantire un confronto constante con il gruppo consiliare del Pd”. Il Partito Democratico provinciale risponde con la costituzione di un coordinamento cittadino che “coinvolgerà i cittadini interessati a dare il proprio contributo” alle tensioni con il sindaco, Giancarlo Garozzo , acuite dopo il rimpasto della giunta di palazzo Vermexio. La direzione provinciale della forza politica di via Socrate ha affrontato ieri l’argomento, assumendo anche altre decisioni, a partire dalla proposta di nominare l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Alessio Lo Giudice vice segretario del partito e di inserire l’ex assessore alle Attività produttive, Fabio Moschella nella direzione del Pd. Duro il documento diffuso in mattinata, che spiega come “la direzione provinciale del Pd ritenga politicamente grave che il sindaco non abbia accolto la proposta di un percorso condiviso per la verifica amministrativa e la conseguente composizione della giunta ad un anno dalle elezioni”. Un errore che la nota a firma della segretaria, Carmen Castelluccio definisce ingiustificabile, mentre “la rivisitazione della giunta, nei fatti e nelle scelte – sostiene Castelluccio- appare motivata dalla ricerca di equilibri tra partiti e gruppi vari più che dagli interessi veri della città”.Il Pd ribadisce di aver “dovuto prendere le distanze da quello che appare un modo autoreferenziale di interpretare la responsabilità di amministrare la città”. Il Pd conferma l’intenzione di restare fuori dalla giunta, ma si “ritiene garante del programma elettorale proposto agli elettori perchè incentrato sui contenuti di Progetto Città elaborato proprio dal PD cittadino, impegnandosi a svolgere questo ruolo attraverso un lavoro ancora più attento e puntuale a tutti i livelli”. Della vicenda amministrativa del Comune di Melilli, invece, il partito si occuperà nei prossimi giorni, convocando un apposito incontro con i rappresentanti dei circoli interessati.




Siracusa. Terrauzza, la Capitaneria chiude il varco 17

Chiuso il varco 17 dell’area marina protetta del Plemmirio, nella zona di Terrauzza. Lo dispone un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Siracusa per “motivi geomorfologici”. Nel dettaglio ,il problema riguarderebbe il rischio di smottamenti rilevato  dagli operatori della Guardia Costiera in una piattaforma di cemento che si trova alla fine di via della Gondola. L’ordinanza è stata emessa il 16 luglio scorso e firmata dal comandante, Domenico La Tella.




Augusta. Sbarchi: dal primo agosto al porto ci saranno anche i volontari di Medici Senza Frontiere

L’assistenza del personale di Medici Senza Frontiere dal primo agosto prossimo al porto di Augusta per supportare l’attività istituzionale a favore dei migranti in arrivo sulle coste della provincia. L’associazione supporterà l’Asp dal momento dello sbarco al completamento del trasferimento dei migranti fuori dal porto. Una collaborazione stabilita attraverso un protocollo d’intesa siglato dalla coordinatrice di progetto di Medici Senza Frontiere Belgio, Chiara Montalto e dal direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta, consapevole della necessità “che fornire un maggiore contributo di risorse umane – sottolinea Brugaletta – consente di ottimizzare ulteriormente le attività sanitarie durante gli sbarchi, considerato il forte incremento di flussi migratori degli ultimi mesi, in un’azione di concertazione e coordinamento di tutti gli attori coinvolti che vede in prima fila strategicamente impegnato il prefetto di Siracusa Armando Gradone”. Intanto, da venerdì scorso, al porto di Augusta l’Asp ha istituito un presidio medico h24, con personale del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, diretto da Carlo Candiano, ad integrazione degli interventi di primo soccorso fornito dai sanitari dell’Emergenza.




Siracusa. Quando rispettare uno "stop" è l'unica soluzione possibile: curiosa segnalazione di un lettore

Un segnale stradale come tanti, ben visibile, posto alla fine di una strada, via del Pellicano, nella zona del Villaggio Elios. Uno “stop” che, ci insegna il Codice della Strada, indica l’obbligo di arrestare la propria corsa in attesa di superare l’eventuale incrocio. Tutto giusto, se non fosse per una curiosa stranezza, facilmente spiegabile ma che strappa comunque un sorriso. Lo “stop” in questione obbliga automobilisti, conducenti di mezzi a due ruote e perfino pedoni a fermarsi,  a prescindere dalla loro buona volontà e dal rispetto delle norme stradali. Proprio lì, infatti, la strada termina, per lasciare posto ad una recinzione e ad un cantiere edile. La segnalazione arriva da un lettore di SiracusaOggi.it, che ironizza: “Segnaletica più che efficace- commenta- Pur di obbligarti a rispettare lo “stop” gli enti locali hanno perfino eliminato la strada”.




Pachino. Stop alle Riserve dei Pantani, Granata: "Sentenza che mette a rischio le recenti aree protette"

“La sentenza della Corte Costituzionale sulla ‘Riserva Pantani’ mette a rischio tutte le aree protette e le riserve di più recente costituzione in Sicilia”. E’ l’opinione dell’ex deputato Fabio Granata di Green Italia, che sollecita la Regione a “emanare immediatamente una norma transitoria di tutela”. Per Granata, “oggi è a rischio un patrimonio materiale e immateriale sterminato, su cui la Sicilia può e deve costruire il suo futuro. Dopo le trivellazioni- conclude l’ex parlamentare- un altro gravissimo rischio per l’ecosistema dell’isola, rispetto al quale nessuno a Palazzo d’Orleans e Sala D’Ercole  può girarsi dall’altra parte o essere succube delle potenti lobby del petrolio e del cemento”.




Siracusa. Terrauzza-Arenella, l'ex Provincia pronta a ripristinare l'impianto di illuminazione pubblica

L’impianto di illuminazione pubblica della strada provinciale 58 sarà riparato. A darne notizia è il presidente della circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti che avrebbe ricevuto rassicurazioni in tal senso dai tecnici dell’ex Provincia, adesso libero consorzio. Non sarà quindi necessario avviare la colletta a cui l’associazione Terrauzza Fanusa Milocca e il consiglio di quartiere stavano pensando per reperire le poche centinaia di euro necessarie. In un primo momento l’ente aveva spiegato di non essere nelle condizioni di stanziare la cifra per ragioni legate al delicato momento burocratico di passaggio, dopo l’abolizione delle Province siciliane e la costituzione dei consorzi. “Un successo – commenta Culotti – che non è un caso e nemmeno una coincidenza, ma il frutto dell’impegno dell’associazione e del consiglio di circoscrizione”, a cui SiracusaOggi ha ampiamente dato voce nei giorni scorsi, lanciando mediaticamente il caso.




Siracusa. "Il trenino elettrico di Ortigia torna a Marina di Priolo. Inutili le modifiche alla circolazione in via Trieste"

“Il trenino elettrico che percorreva il periplo di Ortigia torna a girare  a Marina di Priolo, eppure via Trieste resta a senso unico nonostante il provvedimento sia stato adottato per favorire il passaggio del mezzo”. La denuncia è dei consiglieri di Ortigia Francesco Iacono, Salvatore Gibilisco e Raffaele Grienti , che chiedono spiegazioni agli assessori Silvana Gambuzza e Francesco Italia. “Il trenino non ha mai effettuato il percorso che era stato stabilito- proseguono i consiglieri di quartiere – Restano soltanto i disagi, spesso lamentati dai residenti e gli ingorghi in via Casanova, a causa della fermata dei bus, ancora sprovvista di sedile e pensilina. Il trenino è stato utilizzato nei mesi scorsi solo per i bambini delle scuole. In piena stagione turistica, invece, viene usato per una zona ben distante da Ortigia. A questo punto- sollecitano Iacono, Gibilisco e Grienti- si potrebbe ripristinare il vecchio sistema di circolazione”.